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Visualizza versione completa : Il segno del Gufo


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Clio
31-03-2018, 23.52.10
Il gobbo era un pervertito, questo sicuro.
Vedevo bene come ci guardava, come sbavava, non era certo la prima volta che capitava, ma diamine, chi mai avrebbe voluto una creatura così ripugnante.
E poi, noi avevamo Ordifren, non facevamo che sognare le sue mani su di noi, addosso, ovunque.
Non mi stupirei de dovessi scoprire che ci stava spiando.
Povero diavolo, dopotutto che altro potrebbe mai fare uno come lui?
Le ragazze lo incalzarono, e fu un'ottima cosa, altroché, perchè finalmente si levò dai piedi e se ne andò di corsa dalla stanza, provocando la nostra ilarità e risa più spensierate.
"Speriamo sia andato a lamentarsi con Ordifren e che giunga presto a punirci.." con aria maliziosa.
"Dopotutto siamo bambine cattive..." alzandomi e iniziando a canticchiare un motivetto mentre accennavo una specie di ballo in quella vasca, coperta solo di sapone, tra il profumo di essenze, l'odore delle nostre pelli, il ritmo dei nostri respiri.
Una danza che presto coinvolse le altre, i nostri corpi morbidi e floridi che si muovevano, si toccavano, scivolavano l'uno sull'altro, al ritmo di quella musica solo canticchiata prima da una, poi dall'altra, poi da tutte insieme, nella libertà più completa, senza alcun pudore, remora né morale.
Perché quella era la nostra natura.

Guisgard
01-04-2018, 00.14.03
Herbert rise com'era suo solito.
“Eh, le buone idee...” disse a Nyoko “... quanto sono rare! Dovrebbero venderle a buon prezzo!” Divertito. “Secondo me l'unica soluzione è cercare di convincere il tuo amico Pavel... se hai una certa influenza su di lui allora potresti cercare di convincerlo a darci il libro...”

Elv si voltò e vide quell'incredibile cavaliere senza testa emergere con tutto il cavallo dalla terra.
Spronò il suo spettrale destriero e si lanciò all'inseguimento dell'autobus.
“Presto...” disse Elv al conducente “... presto, più veloce!”
“Ma cosa diavolo succede?” Il guidatore, per poi guardare nello specchietto retrovisore. “Ma cos'è quello?”
“E' ciò che va in giro a mozzare teste!” Rispose Elv. “Se ci tiene alla sua allora dia gas! Gas!” Voltandosi poi verso Gwen.

Altea attese diversi minuti ma non arrivò nessun sms di risposta.
Fuori si sentiva la pioggia scendere copiosa sulla brughiera.
Poi prese ad accarezzarsi la generosa scollatura ed il rampollo restò a fissarla.
Era una scollatura molto vistosa e l'erede di Sir Taddeo si perse a guardarla.
Seguiva con il suo sguardo azzurro la mano di Altea che si accarezzava la forma dei seni nel decolletè.

Clio e le altre presero a danzare maliziose nella vasca, nude e coperte solo di schiuma.
Quei corpi nudi ed insaponati si muovevano sinuosi, si toccavano saffici tra le loro risate lascive.
Era uno spettacolo capace di far impazzire qualsiasi uomo.
Poi, ad un tratto la porta del bagno si aprì di colpo ed apparve il dottor Ordifren sulla soglia.
Indossava una pregiata vestaglia di seta rossa, con un pellicciotto come bavero.
Le guardava divertito e le fissava tutte.
“Ho sentito dire che le mie bambine fanno i capricci...” disse col suo accento straniero e perverso “... non hanno fame? La cena è in tavola...” sorridendo.

Lady Gwen
01-04-2018, 00.20.39
Quando il conducente si voltò indietro, vide finalmente quell'inferno in terra emergere dal sottosuolo e iniziare ad inseguirci.
Mi strinsi ad Elv ora seriamente terrorizzata.
Avevo paura di un altro incidente, di quello spettro, paura di non farcela.
Ci eravamo salvati una volta, ma ce l'avremmo fatta di nuovo?

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Altea
01-04-2018, 00.26.47
Ero pensierosa, guardavo il cellulare ma non vi era nessuna risposta..perché mai..forse era accaduto qualcosa a quell' uomo..potrebbe essere stato.
Guardai Guisgard negli occhi azzurri e vidi che scrutava il mio decolletè e la mia mano e deglutii..e se fossi stata davvero in pericolo.
"Guisgard...se vuoi andiamo ora in città..che dici..cosi domani iniziamo la nostra nuova vita laggiù..che pensi? Oppure andiamo domani mattina..dai raccontami di questo Fiore Azzurro..e poi dimmi quando andiamo nella mia dimora cittadina, verrai vero?" con voce suadente ma il suo sguardo mi aveva scosso non poco.

Guisgard
01-04-2018, 00.33.29
Il conducente guardò incredulo quel cavaliere che inseguiva veloce e dannato l'autobus.
“Ma è assurdo...” disse sgomento.
“Dia gas!” Gridò Elv. “Dia gas!”
Pioveva e la pioggia scendeva copiosa sulla brughiera, rendendo la strada fangosa.
Qualunque cosa fosse quel mostro era molto veloce e si avvicinava sempre più al pullman.
“Ma cos'è?” Guidando il conducente.
“Pensi a guidare!” Elv.
“Dove stiamo andando?”
“Dove vuole, l'importante è che vada veloce!” Urlando Elv. “Sta giù, Gwen!” Alla ragazza per farla stare accovacciata al suo posto.
Infatti l'autobus sembrava sul punto di perdere aderenza da un momento all'altro.

“Io preferirei restare qui nella brughiera...” disse lui ad Altea “... nel mio castello... non ti piace?” Sempre guardando l'invitante scollatura della bella stilista. “Il Fiore Azzurro? Conosco la leggenda... pare sia un Fiore in grado di realizzare ogni desiderio.” Sorridendo con i suoi occhi da cucciolo.

Lady Gwen
01-04-2018, 00.39.42
La situazione era critica.
Il cavaliere ci inseguiva, la pioggia aumentava, come la velocità del pullman.
Il conducente era sconvolto quanto noi, nemmeno lui si capacitava di tale assurdità, ma chi ci sarebbe riuscito?
Nemmeno noi ci credevamo prima di avere la prova tangibile, ma poi ci eravamo ricreduti.
Mi accovacciai come mi disse Elv e mi strinsi sempre più a lui per sentirmi protetta e sicura, in quella situazione angosciante.

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Clio
01-04-2018, 00.40.53
Quella danza sensuale, disinibita, leggiadra tra i nostri corpi coperti solo di sapone continuava, la melodia canticchiata qua e là ci accompagnava, segno che non avevamo bisogno di nulla che non fossimo noi stesse per accenderci.
Quando poi la porta si spalancò ed arrivò finalmente Ordifren, tutte ci voltammo verso di lui.
Allora senza troppi complimenti io scivolai fuori dalla vasca e gli andai incontro, passo dopo passo con lo sguardo divertito, malizioso, con una lieve sfida nell'azzurro che ben si sposava con il suo.
Oh quanto era eccitante quell'uomo, quanto mi faceva perdere ogni controllo, ragione, il suo accento mi faceva venire la pelle d'oca, i suoi occhi mi ipnotizzavano, il suo corpo mi faceva bruciare di desiderio.
"Oh dai..." raggiungendolo, slacciandogli la vestaglia per poi buttarla alle sue spalle, liberando il suo corpo bellissimo.
"Perché non vieni a giocare con noi?" con tono caldo e sensuale, facendo scendere le mie mani dal suo collo, al petto, alle braccia, fino a prendergli le mani e tirarlo appena verso la vasca.
"Dobbiamo essere belle pulite per mangiare no?" divertita, maliziosa "Perché non ci aiuti a lavarci, allora?" mordicchiandomi un labbro con l'espressione di chi non vede l'ora di essere presa di nuovo.
Oh, quell'uomo mi faceva perdere la testa...

Altea
01-04-2018, 00.44.35
A quella risposta sobbalzai.."Nel tuo castello? Ma tu sei nel mio Palazzo...hai intenzione di andare al castello da solo?" perplessa ma poi sentii la storia del Fiore Azzurro.."Oh si" sospirai "Una bella storia, sarebbe bello trovarlo..avrei tanto da chiedergli allora".
Effettivamente se il ritratto doveva essere messo nel castello, era ovvio qualcosa era avvenuto e Guisgard poteva ritornarci e io sarei rimasta qui sola.
Forse era una mia sensazione ma lo vedevo strano, guardava la mia scollatura senza problemi ora, volevo sentire la sua volontà sul castello.

Guisgard
01-04-2018, 00.58.43
Era una folle corsa.
Era buio, pioveva e la strada ormai era coperta di melma.
Il pullman correva quasi scivolando ad ogni curva.
Sembrava sul punto di ribaltarsi o uscire di strada ad ogni metro.
Gwen si era stretta ad Elv, mentre il conducente con sempre più fatica teneva l'autobus sulla strada.
“Quel demonio” disse guidando “è ancora dietro di noi?”
Ma un nitrito terrificante rispose alla sua domanda.
“Acceleri!” Gridò Elv stringendo Gwen.
“Più veloce non posso andare!” Agitato e spaventato il conducente.
Ad un tratto il pullman sbandò ed uscì di strada.

Il rampollo guardava quella scollatura voglioso, ma troppo timido ed imbarazzato per chiedere qualcosa ad Altea, nonostante la desiderasse da matti.
“Beh, credo prima o poi io debba tornare al castello...” disse “... dopotutto è casa mia... se non lo facessi qualcuno potrebbe pensare che io sia l'impostore... non sei d'accordo?”

Ordifren sorrise enigmatico e guardòClio nuda ed insaponata uscire dalla vasca.
Si lasciò spogliare della vestaglia, restando nudo, per poi seguirla fino a raggiungere le altre.
Si inginocchiò ai piedi della vasca e guardandole tutte iniziò ad insaponarle ancora.
E toccava tutte, fissando soprattutto Clio.
Acqua e sapone che scorrevano e scivolano ovunque, con le sue mani che lavavano con cura quelle ragazze.
Cominciò dai piedi, poi le gambe, i seni, i fianchi.
Infine raggiunse le loro cosce, cercando i loro sessi accoglienti.
Ne lavava due per volta e quando Clio sentì la mano del suo padrone scivolare fra le sue cosce, cercando con le dita dove era più umida e calda, cominciò a sussultare, a vibrare tutta.
Era un massaggio sensuale, lascivo, provocante, eccitante e perverso.
Le sue dita si muovevano ritmiche, sicure, virili, insaziabili, mentre lui la guardava negli occhi.
“Si, avevi ragione...” disse col suo accento straniero ed il tono eccitato “... eri tutta sporca.. da lavare tutta...” senza smettere.

Nyoko
01-04-2018, 00.59.02
Sospirai alla sua "idea" e mi guardai intorno mettendomi a braccia conserte.
"E va bene... Ci proverò" dissi seccata e andando verso la porta.


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Lady Gwen
01-04-2018, 01.02.19
Il pullman continuava a sbandare e scivolare sull'asfalto vischioso.
Continuava a piovere sempre più forte ed era sempre più buio.
Il cavaliere era ormai poco lontano da noi, ce l'avevamo praticamente alle calcagna, come anche testimoniava il nitrito del suo cavallo infernale.
Fu un attimo, poi, quando il pullman sbandò del tutto e finì definitivamente fuori strada.

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Altea
01-04-2018, 01.04.56
"Si lo penso pure io..ma ti faranno entrare? Non hai sentito quel cugino non ti credo e il dottor Guadag ha detto nessuno può entrare finchè non sarà chiarito tutto, e io posso venire con te?".
Vedevo il suo sguardo sulla mia scollatura e mi alzai e lentamente mi avvicinai a lui mentre lo spacco laterale mostrava la gamba e la giarrettiera nera.
Presi una fragola con delicatezza e ne assaggiai un pezzo.."E' deliziosa..ne vuoi?" portandola alle labbra e spezzando un pezzo con i denti mi avvicinai alla sua bocca, unendola alla sua e portando la fragola con labbra e lingua nella sua bocca..come un frutto proibito.

Guisgard
01-04-2018, 01.14.35
Il pullman sbandò, uscendo di strada e finendo contro un albero, spezzandolo e slittando fino a fermare la sua folle corsa raggiungendo un dosso e cappottandosi.
Il conducente finì con la testa contro il finestrino e perse conoscenza.
Gwen ed Elv vennero invece sbalzati via.
Lei sbattè contro un sedile e lui finì contro la portiera che si aprì e lo fece cadere sul terreno.

Nyoko raggiunse la porta ed uscì, seguita da Herbert.
Pioveva forte.
“Meglio prendere un ombrello...” disse lui “... non vorrei bagnarmi le ali.” Ridendo come suo solito.
Così si diressero verso la casa di Stainyus.
Arrivarono poco distanti dal cancello e videro le luci accese.
“Entriamo?” Herbert. “E poi? Hai un piano? O vuoi chiedere gentilmente se ti mollano il libro?” Sarcastico.

Il rampollo vide Altea alzarsi ed avvicinarsi a lui, con quello spacco laterale che mostra tutta la gamba della stilista.
Lui nel vederla così arrossì forte e deglutì.
“Si, la voglio...” disse guardando la fragola.
Allora la assaporò dalla bocca audace di lei.

Altea
01-04-2018, 01.20.09
La mia bocca assaporò quel frutto delizioso ed erotico assieme a lui e staccai la bocca dalla sua leccandomi le labbra.."Deliziosa direi" guardandolo negli occhi azzurri, sorridendo maliziosamente.
Poi mi sedetti sul tavolo di fronte a lui mostrandogli la gamba e la giarrettiera e poggiando la scarpa con il tacco a spillo sul poggiolo della sedia mentre la mia mano accarezzava quella scollatura..."E allora porterai pure me nel castello?" con voce vogliosa di lui, provocante e di chi sa cosa vuole ed ottenere.

Lady Gwen
01-04-2018, 01.20.27
Fu un rotolare e slittare continuo, che non si arrestò nemmeno quando ci scontrano con l'albero.
Quello si spezzò e per un po' continuammo a rotolare.
Quando ci fu l'impatto, il conducente perse conoscenza battendo contro il finestrino, io arrivai sopra il sedile, e non mi andò poi così male, ma Elv sbattè contro lo sportello, facendolo aprire e rotolando fuori.
Aspettai che tutto intorno a me si fermasse, poi cercai di alzarmi.
"Elv?" provai a chiamarlo, per vedere se stesse bene.

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Nyoko
01-04-2018, 01.20.44
Arrivammo alla dimora di Stainyus e sospirai alle parole di Herbert.
"Sì, anzi. Andiamo a comprare dei dolcetti, così magari ce lo danno con più gentilezza" dissi sarcastica per poi guardare la casa.
"No. Io li distraggo e tu lo rubi" dissi sicura di me ed acciandomi alla porta.

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Guisgard
01-04-2018, 01.30.24
Hebert rise alla battuta di Nyoko.
Lei allora si avvicinò alla porta, ma prima che potesse bussare si accorse che era socchiusa.
“Strano...” disse Herbert “... è sera, piove e lasciano la porta aperta? Non so, ma mi puzza di guai...”

Finalmente l'autobus si fermò.
Alcune lamiera erano spaccate e l'acqua entrava rapida intorno a Gwen.
Sentiva dolore ovunque ma poteva muoversi.
Elv era stato sbalzato fuori dal pullman.

Lui restò a bocca aperta davanti a tanta grazia.
Fissava la gamba tutta fuori di Altea e poi la sua generosa scollatura.
“Si, certo...” disse paonazzo ed eccitato “... si, certo... verrai con me al castello...” accarezzando titubante la coscia di lei.

Lady Gwen
01-04-2018, 01.34.07
Diventai completamente fradicia quando uscii dal pullman, poiché ancora pioveva.
Ignorando il dolore, subito mi avvicinai ad Elv e mi accertai che stesse bene.


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Clio
01-04-2018, 01.34.55
Oh si.. com'era bello quello sguardo nei suoi occhi, quello sguardo che, solo, sembrava capirmi, comprendermi, vedermi per quello che davvero ero.
Si era lasciato spogliare, e io restai ad osservare il suo corpo nudo e bellissimo per un lungo e intenso istante, in cui i miei occhi poterono soffermarsi su ogni dettaglio, ogni muscolo, ogni segno, tutto mi appariva bellissimo ed eccitante.
Riuscii a portarlo alla vasca, dove le altre lo aspettavano frementi, eccitate, calde e vogliose.
E lui non deluse le nostre aspettative, né i nostri sogni erotici.
Nudo e bellissimo si avvicinò alla vasca, e iniziò a lavarci una per una... anzi, due per volta.
Le sue mani erano abili, accarezzavano, tastavano i nostri corpi, strappandoci lunghi gemiti di piacere che diventava incontrollato quando sfiorava i nostri sessi così avidi e vogliosi di lui, umidi e caldi, pronti ad accoglierlo.
Ma i suoi occhi, i suoi occhi erano tutti per me, e io sentivo il mio corpo andare a fuoco, il mio cuore fare i salti di gioìa, il mio stomaco ingarbugliarsi tutto.
Quando poi toccò a me, mi lasciai completamente andare.
Le sue mani su di me erano qualcosa di meraviglioso, intenso, caldo, capace di farmi vibrare l'anima come corda di violino, di farmi sussultare e fremere come non mai, di farmi impazzire, perdere il controllo.
Quando poi toccò il mio sesso andai letteralmente fuori di testa.
La sua mano è così abile, impareggiabile, instancabile.
Perdo il controllo, sempre di più, sempre di più.
Il mio respiro accelera, il cuore sembra voler esplodere, il sesso eccitato e voglioso è letteralmente in estasi.
"Io..." quasi non riuscendo a parlare "Sì, signore.. sì..." gemo, che potrebbe essere una supplica a continuare, una risposta alla sua domanda, o qualunque altra cosa.
"Mi lavi tu, mio signore?" supplico, guardandolo intensamente negli occhi, anche se i miei erano completamente velati dal piacere più assoluto.

Altea
01-04-2018, 01.37.39
Alle sue parole sorrisi...oh si tesoro, vedi pure io so usare le mie grazie per ammaliarti...ma ti amo, si...e non va bene ma saprò dominarti.
"Sarà stupendo..io e te nel castello..e non lascerò nessuno comandi...più su..vai più su..." e poi mi alzai prendendolo per la cravatta, portandolo a me con un bacio appassionato mentre mi sedevo sopra di lui, volevo possederlo tutto e volevo lui mi possedesse pure.

Guisgard
01-04-2018, 01.50.05
Gwen riuscì a trascinarsi fuori dal pullman nonostante il dolore.
Strisciò fino ad Elv, che senza conoscenza era nel fango e sotto la pioggia.
Un nitrito però attirò l'attenzione di lei.
Vide allora quel terrificante cavaliere senza testa afferrare il corpo del conducente, per poi mozzargli il capo davanti alla ragazza.

Altea si sedette a cavalcioni su di lui, assaporando la sua bocca.
Lui era in estasi, con la bocca aperta ad accogliere quella di lei.
“Si...” disse gemendo in quel bacio.

Altea
01-04-2018, 01.54.07
Il suo gemito..una melodia per le mie orecchie.
Le mie gambe si strinsero su di lui per quella improvvisa eccitazione..presi la sua mano titubante e la portai sulle gambe mentre, sempre tenendolo per la cravatta, lo portai sulla scollatura.."Fai il bravo...fammi vedere quanto puoi farmi godere..lasciati andare. Lo vuoi pure tu no?" togliendo la mano dalla cravatta per non schiavizzarlo troppo e accarezzando i suoi bruni e mossi capelli, mentre il mio corpo fremeva da quella vicinanza, ogni volta era un fremito nuovo e meraviglioso.

Lady Gwen
01-04-2018, 01.55.15
Elv era senza conoscenza e lo scossi forte per svegliarlo.
Sobbalzai poi sentendo quel nitrito e mi paralizzai.
Vidi il cavaliere mozzare di netto e senza pietà la testa del povero conducente e li mi terrorizzai.
"Elv! Elv, svegliati! Ti prego!" lo scuoteva con violenza, mentre le mie lacrime si mischiavano alla pioggia, perché non volevo assolutamente morire adesso.

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Guisgard
01-04-2018, 02.07.54
Lui la guardò con i suoi occhi azzurri e deglutì.
Poi Altea lo portò sulla sua scollatura e lui, paonazzo, eccitato ed imbarazzato chiuse gli occhi e cominciò in modo goffo a baciare quei seni stretti nel vestito.
Li baciava e timidamente cominciava a leccarli.

Era terribile.
Gwen aveva visto il povero conducente decapitato dal cavaliere.
Elv però non riprendeva conoscenza.
Era infatti ferito, sanguinando da uno zigomo.
Era svenuto.
Il cavaliere cominciò ad avvicinarsi ai due giovani con la spada sguainata.

Clio fremeva tutta.
Dovette appoggiarsi con una mano su Lys accanto a lei e con l'altra sulla testa di Ordifren.
Lui non smetteva di toccarla, di giocare con le sue dita dove lei era donna.
Un gioco perverso, bagnato, lascivo, continuo.
Sentiva quelle dita entrare dove era più debole, senza difese.
Le sentiva girare, piegarsi, aprire come una chiave le porte del suo corpo.
Nel farlo la guardava.
“Si, ti pulisco io, piccola...” disse pianissimo lui con il suo accento straniero e perverso.

Lady Gwen
01-04-2018, 02.12.03
Mi preoccupai quando vidi del sangue accanto ad Elv, ma per fortuna era solo lo zigomo.
Il cavaliere si voltò verso di noi e cominciò ad avanzare.
Piansi sempre più forte e più lui non rinveniva, più io lo scuotevo e quello ancora si avvicinava.
Non saremmo morti adesso, no, Elv si sarebbe svegliato, saremmo scappati e anche stavolta ce l'avremmo fatta.
"Elv!"

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Altea
01-04-2018, 02.14.18
I suoi occhi azzurri erano meravigliosamente velati dal desiderio come i miei smeraldini.
Quando iniziò a baciare i miei bianchi e morbidi seni, mi morsi il labbro portando la testa all' indietro lasciando uscire quel gemito di piacere tanto desiderato.."Oh si...sei meraviglioso...lasciati andare".
La mia mano iniziò a slacciare la cravatta e poi fu la volta della giacca che gettai a terra assieme alla camicia.
Poi sbottonai i pantaloni e la mia mano scivolò nei boxer in un leggero massaggio nella sua forte virilità mentre aspettavo le sue prossime mosse...sperando le facesse.

Guisgard
01-04-2018, 02.34.36
Era tutto come un incubo.
La pioggia che scendeva, il fango, il sangue del povero conducente e la sua testa che era rotolata nella melma.
Il cavaliere allora prese ad avvicinarsi a Gwen e ad Elv.
Era vicinissimo ai due.
Allora prese Elv e lo sollevò di peso, davanti a Gwen impotente.

Quando Altea sbottò i suoi pantaloni e posò la mano sulla sua virilità eccitata sotto i boxer, il rampollo vide il suo volto accendersi.
Deglutì e guardò la stilista negli occhi.
“Ohh... Altea...” disse gemendo.

Lady Gwen
01-04-2018, 02.39.12
Quello spettro infernale prese Elv di peso e lì la paralisi svanì.
Tutta d'un tratto.
No.
Non me lo avrebbe portato via.
Infatti mi aggrappai ad Elv cercando disperatamente di strapparlo a lui.
"No! Non me lo porterai via!" urlai ossessivamente, sempre ancorata ad Elv.

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Clio
01-04-2018, 02.41.24
Non capivo più nulla.
Ero persa, andata, conquistata, presa, sua, folle.
Il mondo intorno a me cominciò a sparire, a farsi lontano, mentre la sua mano mi faceva impazzire in mille modi diversi, morire e rinascere ancora, godere come non mai, mi sconvolgeva oltre ogni immaginazione, violava ogni fibra del mio essere.
Non c'era nulla che non fosse suo ora, nulla di me che non gli appartenesse.
La sua oscurità aveva trovato terreno fertile in me, in noi, aveva scovato ogni anfratto, ogni angolo della mia anima per farlo suo, piantarci il suo seme e far nascere i germogli di quella perversione che nessun altro avrebbe mai potuto capire, aveva fatto suo ogni gemito, dandogli un suono particolare, nuovo, fatto solo di lui, poi si era impossessato di ogni battito del cuore, di ogni pensiero.
Tutto, tutto gli apparteneva.
Poi quelle mani, quelle mani erano così capaci, così abili, mi facevano morire solo sfiorandomi... e in quel momento non mi stavano sfiorando.
Oh no, era molto di più, era una tortura meravigliosa, un piacere così intenso da essere quasi insopportabile.
Quella mano entrava in me, violava il mio intimo facendomi perdere il nume della ragione, facendomi gridare, impazzire.
Ero così folle da non riuscire a stare in piedi, dovevo aggrapparmi a Lys e a lui stesso per poter resistere.
Ma chi voleva resistere? Io ero completamente abbandonata, il mio corpo scosso di un piacere immenso, lì tra il vapore e i gemiti delle altre, il mio diavolo mi stava trascinando all'inferno, un inferno meravigliosamente eccitante.
Quando poi mi parlò, fu troppo.
C'era qualcosa in quel suo accento che mi faceva perdere la testa.
La sua voce suadente, particolare, lontana, bastavano poche parole e io impazzivo più di quanto non stessi già facendo.
Allora spalancai gli occhi ancora di più a cercare i suoi.
"Sì, ti prego, ti prego..." supplico, sconvolta, guardandolo negli occhi.

Altea
01-04-2018, 02.42.01
Di nuovo quel melodico gemito e vidi il suo volto rosso di desiderio e quella timidezza mi scuoteva e strinsi più forte la sua virilità e lentamente feci scivolare i pantaloni suoi e i boxer.. Lo guardai.. Era nudo con quel fisico perfetto su quella sedia come un vero Taddei sul suo Trono. Lentamente mi tolsi gli slip facendoli cadere a terra ma rimanendo vestita e tolsi le scarpe e mi rimisi sopra di lui giocando con la forte virilità.. "Io ti ho spogliato ora fallo tu.. Fai ciò che desideri" sospirando in un flebile ma passionale gemito.

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Nyoko
01-04-2018, 10.45.34
Per la prima volta dalla sua scesa, qull'angelo disse una cosa abbastanza sensata.
"Forse sanno che vogliamo quel libro e ci stanno aspettando" gli sussurrai cercando di riflettere veloce sul da farsi.

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Guisgard
02-04-2018, 23.26.36
Tutto si fece caldo, ardente in quella stanza.
Il rampollo restò di sasso nel vedere Altea liberarsi del suo intimo, togliersi le scarpe e sedersi sopra di lui.
La bella ed audace stilista poi afferrò la virilità del giovane, che lei stessa aveva reso turgida e pulsante, cominciando così a giocarci.
"A... Altea..." disse lui inebetito per l'eccitazione "... io... io così non resisto..." deglutendo.

Altea
02-04-2018, 23.31.12
"Ma è quello che voglio...che tu non resista..avanti..spogliami fammi tua" mentre la mia bocca e lingua delineavano le forme del collo come una vampira che voleva succhiarne tutto il suo desiderio per me e poi lo guardai con sfida sorridendo con sguardo ardente.

Guisgard
02-04-2018, 23.34.24
Era buio, l'aria era quasi fredda e tutto sembrava come afflitto da un terrificante e malefico incanto intorno a loro.
Gwen vide quel cavaliere senza testa afferrare Elv, sollevandolo da terra, per poi alzare la spada.
Lei implorava col cuore in gola ed il respiro come bloccato.
Guardava quella scena terribile davanti a lei.
Poi la spada colpì, un fendente secco ed un tonfo sul terreno.
La testa di Elv rotolò nell'erba davanti a lei.

Quella sensuale vampira lo provocava, lo seduceva, lo eccitava.
Il rampollo chiuse gli occhi godendosi la lingua di Altea.
Ad un tratto si udirono grida e rumori giungere da fuori.
Petronilla bussò forte sulla porta.
“Signora...” disse allarmata “... signora... c'è gente fuori... è come impazzita... vogliono entrare... ho chiamato la polizia ma temo sia inutile...”

Altea
02-04-2018, 23.38.25
"Ti piace vero? Pure tu sai mi piaci e molto...molto..non sto scherzando con te" assaporando il sapore della sua pelle sulle labbra con la lingua.
Poi arrivò Petronilla trafelata..."Gente che bussa e urla..cosa è successo..scendiamo Petronilla" e guardai Guisgard scuotendo il capo.."Non si può mai andare avanti, vestiti e andiamo a vedere".
Rimisi gli slip e le scarpe e lo aiutai a riverstirsi per poi scendere.
"Che diamine succede qui" aprendo la porta arrabbiata.."Come vi permettete di bussare e fare questo trambusto a casa mia" guardandoli tutti.

Guisgard
02-04-2018, 23.38.49
Lo sguardo caldo ed inquietante di Ordifren rispose alla supplica di Clio.
La sua mano non smetteva, sempre più audace, sempre più libera penetrava dentro di lei.
Sentiva quelle dita come moltiplicarsi, raggiungere le sue viscere, muoversi impazzite, come uncini volti a farla impazzire.
Sentì caldo, si sentì bagnata, abbandonata.
Non poteva reggersi più da sola.
Era seduta ormai su quella mano che proseguiva nel farla impazzire, perdere il senno.
Sentiva un piacere profondo ed indescrivibile.
Forte, sempre più forte.
Sentì le forze venirle meno.
Si sentì abbandonata.
Guardò ancora gli occhi di lui, poi più nulla.

Guisgard
02-04-2018, 23.43.04
Altea aprì la porta ma subito la folla impazzita entrò in casa, quasi travolgendola.
Si riversarono tutti in casa come pecore allo sbando.
Petronilla gridò per la paura.
“E' colpa sua...” disse uno di loro gridando “... è colpa sua! Morte al Taddeo!”
“Si,è una stirpe maledetta!” Un altro. “E' loro la colpa di questi omicidi per decapitazione!”
Cominciarono così a cercare il rampollo.
Lo trovarono rannicchiato in un angolo della stanza di Altea.
Aveva cercato di bloccare la porta con dei mobili, ma fu inutile.
Quelli sfondarono la porta ed entrarono.
Erano abitanti della brughiera convinti che quelle morti misteriose fossero colpa dei Taddei e della loro maledizione.
Il rampollo urlò spaventato e cercò di scavalcare la finestra, arrampicandosi sul cornicione.
Perse però il controllo e precipitò, finendo morto nel cortile.

Lady Gwen
02-04-2018, 23.45.31
Era tutto freddo, immobile, angosciante.
Cercavo ancora di strapparlo dalle braccia dello spettro, ma era tutto inutile.
Mi lanciai in avanti quando uscì la spada, ma un istante, un bagliore nella notte e la lama tagliò di netto la testa di Elv.
"No!" urlai.
Il mio urlo e il mio pianto squarciò la notte.
No.
Non poteva esserlo.
Non poteva essere morto, non poteva.
Quel bastardo non poteva aver vinto, stavo sicuramente sognando, questo era solo un incubo e presto mi sarei svegliata, con Elv ancora vivo al mio fianco.

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Altea
02-04-2018, 23.49.01
Tutto avvenne di fretta..la gente si riversò in casa come impazzita, una mandria di pecore o capre impazzite in preda a stupide superstizioni..."Siete pazzi...non esiste la maledizione dei Taddei..è invenzione vostra" guardai Petronilla impietrita.
"Chiama la polizia, dì subito di venire qui".
La gente salì in camera e vidi Guisgard in un angolo della camera, spaventato e la gente che accusava lui e i Taddei di essere i colpevoli delle morti per decapitazione...ma quali morti.
Ma ad un tratto vidi Guisgard uscire dalla finestra e volò e cadde morto sul giardino.
Mi dovetti tenere alla finestra e calde lacrime scesero dal viso e li guardai con odio.."Siete stati voi ad ucciderlo" guardandoli tutti e piangendo di dolore e collera "Non la maledizione ma la vostra stupida superstizione..nessuno me lo darà più e io lo amavo. Non c' entrava nulla con queste morti, noi nemmeno ne sapevamo nulla..siamo sempre stati qui in casa" ansimando e guardano la gente con rabbia.

Guisgard
02-04-2018, 23.54.33
La folla aveva vinto.
Il rampollo dei Taddei era morto nel cortile della casa di Altea e lei piangeva per lui calde lacrime.
Poi quei folli diedero fuoco a tutto ed andarono via.
Petronilla e gli uomini della sicurezza fecero appena in tempo a portare fuori Altea, prima che il fuoco avvolgesse tutto.

Altea
02-04-2018, 23.59.08
Non potevo crederci, la gente era diventata folle e pazza...aveva ragione il misterioso ammiratore..lo avevano scoperto..e avevano scoperto me e aveva detto di fuggire..se solo avessi portato Guisgard in città ora sarebbe vivo, ma quell' uomo cosa c'entrava in questo.
Appiccarono addirittura fuoco alla casa come per scacciare la maledizione e Petronilla e la secuity mi portarono fuori in giardino e vidi Guisgard e lo presi portandolo via prima il suo corpo potesse prendere fuoco..lo abbracciai e baciai le fredde guance mentre calde lacrime le bagnavano.

Guisgard
03-04-2018, 00.03.00
La testa rotolò nell'erba, finendo davanti a Gwen.
L'espressione di Elv era contratta dal terrore.

Poi la ragazza si svegliò di colpo.
Era nel pullman, dolorante.
L'autobus era cappottato ed Elv era stato spinto fuori dall'incidente.
Doveva raggiungerlo.



Altea strinse a sé il corpo senza vita del giovane rampollo, le cui membra erano tutte spezzate per la caduta.
La casa era ormai avvolta da fiamme e dopo un po' si sentirono arrivare due auto della polizia.

Clio
03-04-2018, 00.03.51
Che avevo fatto per avere un uomo così meraviglioso nella mia vita?
Uno che capisse al volo la mia continua voluttà, che fosse una fonte inesauribile di piacere, eccitazione, che mi donasse costantemente quel brivido lungo la schiena, quel fremito incontrollato.
Mai i miei occhi avevano trovato altri simili ai miei, mai mi ero sentita di appartenere a qualcuno così tanto, mai nessuno mi aveva fatto sentire così completa e appagata.
Nulla, se non i suoi occhi azzurri, nulla se non il suo sorriso voluttuoso, le sue mani che mi facevano impazzire.
Le sue mani.
Oh le sue mani mi stavano facendo gridare, fremere, gemere, andare fuori di testa.
Non capivo più nulla, sentivo solo di volerne di più, di più, di più, in un crescendo disperato.
Il mio sguardo era una supplica e il suo quello di chi sa di averti in pugno.
Sapeva che ero sua, solo sua, eternamente sua.
Nulla sarebbe mai più stato come prima.
Non sarei mai stata libera, né volevo esserlo, perchè quell'intesa era qualcosa che rendeva la vita degna di essere vissuta.
Questo diceva il mio sguardo nel suo.
Questo gridava la mia voce.
Che ero sua, e lo sarei stata sempre.
Sentii il mio corpo urlare, impazzire, esplodere.
E lo guardai, lo guardai negli occhi.
Volevo che vedesse.
Volevo che percepisse ogni mia sensazione.
Tutto in me era suo ora, tutto.
Mi aggrappai a lui, meravigliosamente appagata, quando sentii la vista offuscarmi.
Stavo morendo?
Anche se fosse, in quell'ultimo giorno avevo vissuto.
"Ordifren..." sussurrai, prima di sprofondare nel buio.

Altea
03-04-2018, 00.05.43
"Maledetti...loro periranno per la loro superstizione.." arrivò la polizia mentre tenevo il corpo di Guisgard, lacerato e martoriato.
Non avevo il coraggio di dire nulla...dove avevo sbagliato...non lo sapevo.. non comprendevo nulla più. Rimasi ferma a guardare attorno la brughiera...oh si, questo posto era maledetto.

Guisgard
03-04-2018, 00.06.41
Mentre Nyoko pensava al da farsi, dalla porta socchiusa apparve una figura.
Era Pavel con un libro in mano.
Era il libro del dottor Ordifren.
Aveva lo sguardo spento.
“L'ho ucciso...” disse avvicinandosi a lei e a Herbert “... l'ho ucciso con le mie stesse mani... mi ha raccontato tutto... l'ha fatto ridendo... mi diceva che ero un Biodroide... che dovevo esserne fiero... era una meraviglia della genetica e del genio del mio creatore... ma continuava a ridere... sono un mezzo uomo... nato in laboratorio... e l'ho ucciso...”
Poi estrasse un tagliacarte e dopo un ultimo sguardo a Nyoko si trafisse il petto e cadde senza vita a terra.

Lady Gwen
03-04-2018, 00.08.29
Mi svegliai urlando e subito cercai Elv. Sospirai vedendo che era ancora vivo.
Corsi subito fuori e lo raggiunsi scuotendolo forte.
"Elv! Svegliati, ti prego!" lo chiamai, esasperata, col terrore che il sogno potesse compiersi.

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Nyoko
03-04-2018, 00.13.53
Tutto avvenne in un millisecondo.
Cosa. Diamine. Era. Successo??
Mi abbassai subito e lo guardai terribilmente preoccupata.
"Tieni il lubro, Herbert. A lui ci penso io!" dissi aprendo la mia boccetta con dentro la mia grazia e mostrando la mia vera forma angelica.
Posai la mano e, con il cuore che tremava, provai a ridatgli la vita.
"Ti prego..." pregai sperando che qualcuno, lassù, avesse ancora un po' di pietà per me.
E per lui.
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Guisgard
03-04-2018, 00.14.56
Arrivò, insieme alla polizia, anche Guadag.
Si avvicinò ad Altea.
“Non pianga...” disse “... l'avvocato Bell è stato trovato morto... ma prima di morire mi aveva inviato dei file... lui e Taddei erano sotto mentite spoglie... lavoravano per un'angezia di assicurazioni e fingevano di essere legati all'eredità dei Taddei... nel file ci sono documenti che spiegano tutto... per quanto incredibile il giovane morto non era il vero Guisgard, ma solo un sosia... un clone fatto in laboratorio... perchè? E' un mistero... forse per l'eredità dei Taddei... chi era il colpevole? L'autore di tutto? Chissà...”

Guisgard
03-04-2018, 00.18.59
Mentre Gwen cercava di rianimare Elv sentì delle sirene.
Arrivò poco dopo la polizia, attirata dall'incidente dell'autobus.
Il cavaliere senza testa era svanito nel nulla.
Perchè?
Forse perchè il diabolico piano che lo aveva evocato ora non esisteva più.
Arrivarono i poliziotti e chiamarono un'ambulanza per portare i due giovani all'ospedale in città.

“Non è un essere umano, non ha anima.” Disse Herbert a Nyoko che cercava inutilmente di riportare Pavel in vita. “E' come un animale, solo corpo, solo materia. Nato in laboratorio e destinato ad una vita falsa.” Dando la mano alla ragazza per andare via.
La loro missione era finita.

Altea
03-04-2018, 00.20.33
Guardai Guadag stupita.."Agenzia di assicurazioni...si loro...Bell forse mi aveva contattato prima dell' arrivo di.." guardai il ragazzo "Guisgard.." e raccontai dell' ammiratore che proprio diceva di essere stato scoperto e il resto.."Un clone...sentite le sue ossa...sono vere..." lo baciai sulle labbra per l' ultimo addio.."Addio amore mio...addio Guisgard".
E lasciai lo presero senza dire nulla.

Lady Gwen
03-04-2018, 00.23.35
Arrivò la polizia e poi un'ambulanza per portarci in ospedale.
Il cavaliere era svanito, come per magia.
Non capivo perché, ma non mi importava.
Mi importava che l'uomo che amavo fosse vivo e fosse insieme a me, il resto poteva anche sparire.

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Guisgard
03-04-2018, 00.24.05
“Un clone... una perfetta copia di un essere umano...” disse Guadag ad Altea “... un uomo senza però un anima...”
Un poliziotto prese Altea e Petronilla facendole salire in auto e riportandole in città, per dimenticare questa storia assurda.

Nyoko
03-04-2018, 00.24.55
Lo guardai ancora a terra morto...
Perché lo aveva fatto?
Perché si era ucciso? Non doveva farlo! Avrei trovato un modo per dargli un anima tutta sua... Non ci voleva molto...
Sospirai versando una lacrima.
"Era l'unica persona che mi interessava davvero salvare..." dissi alzandomi da sola.
"Lo seppelliamo, almeno? Anche se non aveva anima, non possiamo lasciarlo qui!" gli dissi sperando che potesse capite quel sentimento umano che sgorgava dai miei occhi.

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Altea
03-04-2018, 00.26.05
Mi presero e mi portarono via e nella auto rimasi in silenzio pensando..un clone senza anima..e quel rossore..e il suo battito..come poteva essere non umano.
Rimasi in silenzio...sarei rimasta in silenzio fino alla fine dei miei giorni, oh..l' Amore era un inganno.

Guisgard
03-04-2018, 00.34.39
“Non è un essere umano.” Disse Herbert a Nyoko. “E' come un animale. Lo possiamo sotterrare se vuoi, come si sotterra un cane o una qualsiasi bestiola morta. Non è un uomo e non lo sarà mai. Clonare non significa creare. Non sarà mai la stessa cosa. Solo Dio rende la materia umana. Questo povero ragazzo era solo il frutto folle di un genio del male. Sotterralo se vuoi, poi andremo via.”

Guisgard
03-04-2018, 00.37.53
Clio riaprì gli occhi e con lei lo fecero anche le altre.
Si erano risvegliate di nuovo in quella stanza da letto sfarzosa, in quel letto grande ed accogliente.
Erano tutte nude sotto le coperte.
Qualcuno bussò e poi entrò il gobbo con due vassoio imbanditi per la colazione.
“Il padrone è dovuto partire...” disse guardandole lascivo “... forse tornerà fra qualche mese... nel frattempo, per suo volere, sarete le padrone di casa ed io mi occuperò di voi...” sbavando.

Clio
03-04-2018, 00.46.19
Mi svegliai nuovamente in quella stanza da letto, armoniosa e sfarzosa, con tutte le ragazze accanto a me.
Lui dov'era?
Questa cosa che perdevamo i sensi e ci ritrovavamo lì era davvero strana, ma a me non importava.
Sentivo ancora le sue mani su di me, il suo sguardo azzurro.
Mi crogiolai sotto le coperte, felice come non lo ero mai stata in vita mia.
Quando qualcuno bussò alla porta il mio cuore sussultò per un momento.
Era lui?
Era tornato?
Purtroppo era solo il gobbo, che ci informava della partenza di Ordifren.
Ma noi potevamo restare.
Lui voleva che restassimo.
Un sorriso luminoso e chiaro mi si dipinse sul viso.
Guardai le altre e vi trovai il mio stesso sentimento, lo stesso sentore.
Dopotutto, eravamo come un tutt'uno ormai.
"Lo aspetteremo..." dissi al gobbo, con una consapevolezza nuova.
Oh, e gli conveniva tornare presto, considerando il meraviglioso benvenuto che gli avremmo riservato.
Un benvenuto folle, oscuro, lussurioso, senza freni o limiti, senza morale o pudore.
Un benvenuto come noi.
Un benvenuto solo nostro.
Ti aspetterò... sempre...

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Nyoko
03-04-2018, 00.49.42
"Sei crudele! Umano o meno provava comunque dei sentimenti!" gli dissi odiandolo più che mai per poi andare in giardino e raccogliere una pala. Mi alzai le maniche ed iniziai a scavare.
Scavai, scavai fino a renderla abbastanza profonda. Poi lo presi in braccio e lo stesi lì dentro e lo guardai.
"Anche se sei uscito da un laboratorio io credo che tu avessi comunque vissuto di vere emozioni... Al contrario di certi umani crudeli, che ingagiano uomini affinché comabattano fra fratelli. Uomini che iniziano guerre per ragioni sciocche e che uccidono anche in nome di Dio. Magari non eri umano, ma sicuramente eri più umano di tutti gli esseri umani, ricchi di ingordigia, egoismo e violenza, pieni di cattiveria che neanche Lucifero possiede. Sono sicura che non hai mai visto neanche tu la felicità, poiché ti è stata vietata da un modo che ha voluto che tu vivessi per lui... Sono convinta..." dissi iniziando a piangere "che tu, una anima, ce l'avevi... E che hai amato più di qualsiasi essere umano al mondo... E sono sicura... Che ti trovi in un posto più adatto a te" dissi carezzando il suo viso per l'ultima volta per poi alzarmi e prendere la pala.
"Conoscevi la sofferenza..." dissi iniziando a ricoprirlo con la terra umida.
"Conoscevi il dolore, conoscevi il senso del dovere... Quindi non avevi meno di un essere umano creato da Dio..." dissi ricoprendolo e lasciando il suo viso per ultimo e rimanendo incantata dalla sua bellezza.
"Ed eri anche la seconda cosa più bella dopo il mondo creato da Dio..." dissi per poi iniziare a coprire anche il suo viso.
Mi asciugai le lacrime e sospirai.
"Riposa in pace, Pavel..." dissi facendo una piccola Croce di legno e mettendola alla cima della fossa per poi voltarmi e andare via insieme a Herbert.

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Guisgard
03-04-2018, 00.58.03
Hebert attwse che Nyoko seppellisse il povero Pavel.
Sicuramente non aveva un'anima, ma di certo, come anche gli animali fedeli, possedeva sentimenti e poteva vicere emozioni vere.
Non era un essere umano, ma con ogni probabilità valeva più di molti altri uomini che, come colui che l'aveva clonato in un laboratorio, erano più simili a bestie ed a demoni invece che ai loro simili.
Allora Nyoko e Herbert volarono via.

Guisgard
03-04-2018, 01.02.36
Guadag raggiunse la stazione di buon'ora.
Il binario era quasi deserto ed il treno già si intravedeva.
Il medico era stato richiamato ad Afragolopolis per curare gli interessi dei Taddei, in attesa di sapere del nuovo erede.
Con sé portava i documenti inviati da Bell, in cui si svelava il folle piano di un diabolico genio che era riuscito a clonare il nipote di Sir Taddeo.
E non solo lui.
Scoperto questo assurdo segreto, le misteriose morti nella brughiera erano cessate.
Molti erano convinti che la maledizione dei Taddei aveva risvegliato il cavaliere senza testa.
Tutto però era cessato con la morte del falso rampollo.
Il treno arrivò e Guadag partì, lasciando la brughiera ed i suoi secolari misteri.
http://www.sikelianews.it/wps/wp-content/uploads/2014/09/Irlanda-1.jpg


+++

FINE