Il fantasma dell'Elyseum

[Guisgard]

Gwen ed Elv terminarono di mangiare e lasciarono il bar.
Dovevano attendere l'ora per poter sgattaiolare nella galleria.
Verso le 22 il castello cominciò a svuotarsi ed allora lui propose a lei di avviarsi verso la galleria e nascondersi fino alla chiusura delle luci.

[Guisgard]

La parete si aprì, liberando un passaggio.
Cristino prese Destresya per mano, facedole segno di andare.
Attraversarono il passaggio e si ritrovarono in un piccolo corridoio.
Lo percorsero fino ad arrivare alla porta all'altra estremità.
Lui la forzò col coltellino ed entrarono, ritrovandosi in una sorta di studio di registrazione ed archivio, con decine e decine di dvd.
http://www.soundworkshop.it/img_sale/sala_reg_1.jpg

[Lady Gwen]

Finito di mangiare lasciammo il bar e ci nascondemmo in galleria.
Erano le 22 circa ed il palazzo iniziava già a svuotarsi, ma le luci non erano ancora spente, così attendemmo, nascosti in una piccola nicchia.
Improvvisamente, mi tornarono in mente le parole sulla collana.
Guardai Elv, a lungo.
"Sai cosa penso?" chiesi, retoricamente, giocherellando con un bottone della sua camicia.

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[Guisgard]

Gwen ed Elv raggiunsero un'ala appartata della galleria, trovando un posto sicuro in cui nascondersi.
Si sentivano i passi dei custodi, ma facevano il giro largo e per il momento i due giovani non correvano il pericolo di essere scoperti.
"Dimmi..." disse lui "... a cosa pensavi?"

[Lady Gwen]

Sentivo in lontananza i passi dei custodi, ma non me ne preoccupavo.
"Quell'uomo ha detto che questa pietra è ritenuta un portafortuna, anche in amore, ma io non ci credo" dissi "Se sono qui ora insieme a te, è perché il nostro amore va oltre le divergenze, le discussioni, oltre tutto... Ed io ti amo incondizionatamente, senza l'aiuto di niente e di nessuno..." aggiunsi piano, guardandolo.
Avevo sentito il bisogno di dirglielo, per un motivo che non era importante scoprire, ed era bellissimo.

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[Guisgard]

Elv la guardò negli occhi.
Non disse nulla, rstando a fissare Gwen per un lungo istante.
Alla fine lasciò che un bacio parlasse per lui.
Un bacio caldo e profondo, in cui c'era tutto: slancio, passione, amore, desiderio disperato e calda intimità.

[Lady Gwen]

Arrivò.
Finalmente quel bacio che avevo disperatamente desiderato per tutto il pomeriggio arrivò.
Fu caldo, traboccante d'amore, desiderio,slancio, passione, intimità e quella preziosa intesa che da subito ci aveva uniti indissolubilmente.
Cercai il suo viso, i suo capelli, le spalle larghe e robuste, più e più volte, continuamente, mentre ero inchiodata alla parete della piccola nicchia dal suo corpo.
Sarei rimasta in quel modo per l'eternità, nulla più importava, pur sapendo che avevamo comunque una missione da svolgere.

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[Destresya]

"Ooooh..." non riuscii a nascondere la mia meraviglia nel vedere la porta che si apriva davanti a me.Dovevo avere l'espressione tipica di tutti quelli che assistevano ai miei spettacoli: la bocca semiaperta, gli occhi sbarrati, un'espressione di meraviglia dipinta sul viso.
Istintivamente mi voltai verso Cristiano accanto a me, chiedendomi se avrei trovato la stessa mia meraviglia sul suo viso, o se lui era ormai talmente abituato a quelle sorprese, da non emozionarsi più.
"Accidenti!" contunuando a fissare la stanza "Abbiamo decisamente trovato qualcosa! Dai, andiamo a vedere!" guardandomi attorno prima di entrare definitivamente nella stanza.
"Che posto sarà questo? Sembra uno studio di registrazione.. a che serve uno studio di registrazione quando ce n'è già uno superaccessoriato di sopra?" girando per la stanza, pensierosa.

"Che dici, vediamo uno di questi che cosa contiene?" rigirando tra le mani un dvd a caso tra quelli che c'erano lì.

[Altea]

Entrati in quel cunicolo camminammo per un bel po', cautamente per il fatto del custode morto che poi avremmo dovuto andare a testimoniare ma appunto per quel fatto stesso.
Ad un tratto la galleria finì e ci trovammo di fronte a un portone di ferro.."Mhh...interessante" guardando gli occhi pure indagatori di Hiss "Se è un passaggio non dovrebbe aver bisogno di essere buttata giù, ci dovrebbe essere qualcosa che la apre, ti sembra una porta antica?" tastandola.

[Guisgard]

Un bacio caldo, profondo, in un groviglio di braccia e di carezze di mani, appassionati e quasi sofferti tanto era il desiderio.
Quel desiderio che Gwen sentì tutto quando Elv, in un impeto, la strinse ancor più contro la parete con il suo corpo, guardandola negli occhi stravolto dalla passione.
"Ti prenderei qui..." disse in balia dall'eccitazione e della gelosia provata in precedenza "... qui, adesso... facendo l'amore in mezzo a questi quadri ed a queste statue..." per poi baciarla ancora e facendole sentire in bocca tutta la sua lingua audace e famelica.

[Guisgard]

Anche Cristiano, come Destresya, restò sorpreso di trovare quella sala di registrazione nei sotterranei del castello.
"Si, in effetti è parecchio strano..." disse guardando quell' infinità di dvd intorno a loro "... che senso ha avere una dobbia sala di registrazione? Soprattutto abbandonata e ben calata qui sotto? A meno che non serva per nascondere qualcosa..." annuendo alla ragazza riguardo al dvd da provare.

[Guisgard]

"Più che altro" disse Hiss ad Altea "questa porta mi sembra vecchia, non antica... inoltre è chiusa a chiave... ciò vuol dire che qualcuno la sua ed anche con una certa frequenza a giudicare dalle impronte bagnate qui a terra..." infatti aveva piovuto per buona parte del giorno.

[Lady Gwen]

Le nostre carezze erano sofferte, disperate, mosse da un desiderio non ancora appagato.
Dopo quel litigio, c'era tanto di più in quel bacio.
C'era passione, bramosia, ma c'era anche quella tremenda gelosia che avevo letto nei suoi occhi poche ora prima e che ora si era trasformata in questo.
Ridacchiai fra i sospiri alle sue parole, ancor di più quando sentii la sua lingua assaporare avida la mia e il mio corpo ancor più stretto contro la parete.
"Mi eri mancato... Troppo..." sussurrai sulle sue labbra.

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[Altea]

Guardai a terra.."E' piovuto oggi, forse le impronte sono fresche...magari è entrato colui che...ha ucciso il custode? Forziamo? Apriamo?" guardando Hiss pronta ad andare fino in fondo.

[Destresya]

"Non ne ho idea, ma la cosa non mi piace, non mi piace per niente!" guardandmi intorno "Qui nascondono qualcosa... oppure c'è qualcuno che non vuole far sapere che osserva e registra.." supposi scuotendo poi piano la testa.
"C'è un solo modo per scoprirlo.." prendendo il dvd e inserendolo nel lettore che l'avrebbe proiettato su un monitor.
Dopo aver premuto "play", trattenni il fiato, e mi voltai un'altra volta verso Cristiano, sospirando appena.
Chissà cosa stavamo per scoprire...

[Guisgard]

Per tutta risposta alle parole di Gwen, Elv la baciò di nuovo, con ancora più impeto e foga di prima, succhiandole le labbra e giocando con la sua lingua.
E mentre la baciava le sue mani scendevano su ogni piega del suo vestito, stringe le forme cosa che il tessuto copriva, ma disegnava benissimo.

[Guisgard]

"Non credo sia possibile..." disse Hiss ad Altea guardando la pesante porta di ferro "... questa porta è difficilissima da forzare ed anche da aprire... guarda, i cardini sono stati applicati alla parete da poco... forse meno di un anno... mi pare ovvio che qualcuno abbia scoperto questo passaggio per entrare ed uscire dal castello senza essere visto... altro che fantasma..."

[Guisgard]

Cristiano e Dstresya avevano gli occhi fissi sul monitor, in attesa di vedere cosa contenesse quel dvd.
Con loro grande stupore si accorsero però che era vuoto.
Allora lui lo fece uscire e ne inserì un altro, poi un altro ed un altro ancora.
Arrivò a provarne più di una dozzina, prelevandoli qui e là dagli scaffali, ma tutti risultarono vuoti.
"Mi pare ovvio" disse "che questi dvd siano tutti vuoti e quindi che questa sala non sia usata né per registrare, né come archivio..."

[Altea]

"E che dovremmo fare...la vedetta? Proviamo a vedere dove portano le impronte, deve essere appena uscito a mio parere, ma come faceva a sapere stavamo cercando di capire il passaggio per poi uccidere il povero custode?" guardando a terra dove andavano le impronte.

[Lady Gwen]

Continuava imperterrito nella sua foga, nasi suoi occhi ora non leggevo più gelosia e rabbia, ma stravolgimento totale, per quella frenesia.
Sentii le sue mani su di me, che si insinuavano fra le pieghe del mio vestito, dove esso non celava e disegnava le mie forme.
Ed io mi facevo cullare dal suo profumo, che mi invadeva e mi seduceva.

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[Destresya]

La faccenda era sempre più sospetta.
Niente... sul monitor non era uscito niente di niente... ero sempre più inquietata da questa storia.
Subito pensai di aver preso il dvd sbagliato.
Ma poi Cristiano ne provò un altro, e un altro, e un altro ancora.
Niente.
Tutti vuoti.
Cristiano sembrò leggermi nel pensiero, infatti annuii alle sue parole.
"Non è una sala di registrazione, non è un archivio..." pensierosa osservando ogni dettaglio nella stanza.
"E se fosse un posto da cui sorvegliare tutto il castello?" era stato il mio primo pensiero, e non mi si levava dalla testa.
Allora mi sedetti sulla sedia e provai ad accendere i vari macchinari, per capire a che cosa servissero.
"Come te la cavi con la tecnologia, Pantera?" guardandolo negli occhi sorridendo divertita mentre armeggiavo tra pulsanti e bottoncini.

[Dacey Starklan]

Una volta che Luc se ne andò, ripensai alla mia fortuna nell'averlo incontrato.
Non volevo sprecare tempo e decisi che sarei andata subito alla bottega, dopo essermi cambiata.
Volevo lavarmi, togliermi di dosso le fastidiose sensazioni che avevo avvertito subito dopo le riprese e farmi una semplice e rilassante passeggiata in città.

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[Guisgard]

La foga di Elv non accennava a scemare, a fermarsi, mentre continuava a baciare Gwen con quel suo impeto, frutto di passione e gelosia allo stesso tempo.
La ragazza, mentre aveva le labbra di lui sulla sua bocca, avvertì la mano del giovane scivolare sotto la sua gonna, fino a portare le dita sulle sue mutandine.
Le dita spostarono la stoffa e Gwen avvertì il tocco di Elv sul suo sesso.

[Guisgard]

"Guardando le tracce a terra si direbbe che qualcuno sia andato verso il castello..." disse Hiss ad Altea "... probabilmente l'assassino del custode... abbiamo quindi due possibilità... o restiamo ad aspettarlo qui, affrontandolo così in questo stretto passaggio senza via d'uscita... oppure tornare indietro e cercare di chiudergli ogni via di fuga e bloccarlo quindi nel castello..."

[Guisgard]

Destresya provò ad accendere il monitor, ma si accorse che esso non era in funzione.
Cristiano controllò e scoprì che anche gli altri monitor non erano operativi.
"Io sono davvero negato con la tecnologia" disse lui a lei "ma non credo che questi monitor siano qui per controllare il castello... e per nessun altro tipo di funzione direi... insomma, un bel mistero è questa stanza..." fissando la prestigiatrice.

[Altea]

"Io opterei per la seconda....ma hai l' impressione sia qualcuno che proprio sia del castello?" pensierosa "Bene andiamo indietro, io penso sia inutile aspettare qui, magari potrebbe uscire dopo tanto tempo".

[Guisgard]

Dacey si preparò per la sua passeggiata in città.
Nell'androne però che dava al portone trovò Set.
"Esci..." disse lui col volto buio "... a quest'ora? Da sola, o forse col tipo conosciuto prima in sala di registrazione?" Con tono infastidito.

[Lady Gwen]

Non accennava a fermarsi, ma anzi, aumentava sempre di più e cercavo di mantenere un po' di lucidità, perché non potevamo, no.
Fu un attimo quando sentii la sua mano sotto la mia gonna e poi sotto il mio intimo.
Gemetti all'istante al suo tocco e presi il suo polso con la mano.
"Elv..." ansimai, senza fiato "Dai, non possiamo..."

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[Guisgard]

Hiss ed Altea riceverò il cammino a ritroso per tornare alla torre, ma attenti che non giungesse l'assassino.
"Credo che sia qualcuno esterno al castello..." disse lui "... altrimenti non si spiegherebbe del perché utilizzi questo passaggio segreto e la porta di ferro chiusa a chiave... tu invece sospetti che sia qualcuno interno al maniero?" Fissando la.

[Guisgard]

"Dai..." disse Elv sempre più eccitato a Gwen "... solo un pochino..." senza alcuna intenzione di fermarsi.
Ma ad un tratto udirono un rumore sordo nella galleria.

[Lady Gwen]

Ridacchiai scuotendo la testa e tenendo ancora ferma la sua mano, visto che lui di fermarsi non ne aveva intenzione.
Ma poi, un rumore.
Sordo, come un tonfo.
Spostai allora la sua mano definitivamente, sistemando la gonna e facendogli segno di non parlare per ascoltare.
Poi mi feci seguire fuori dalla nicchia per andare a vedere.
Forse era la nostra sera fortunata.

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[Destresya]

Niente, non era in funzione niente di niente."Forse c'è un interruttore nascosto, qualcosa del genere..." guardandomi attorno sconcertata "Che senso ha fare una stanza del genere e poi non usarla? Non ha senso, ci deve pur essere una spiegazione, non credi?" pensierosa.
"Continuiamo a cercare.." guardandomi attorno, cercando ovunque un qualche indizio che potesse esserci utile.
"E tu a cosa pensi che sia dovuta?" senza voltarmi verso di lui perchè impegnata a perlustrare la stanza.

[Altea]

"Beh, si dice l' assassino torni sempre sul luogo del delitto no? Perché tornare al castello...dimmi un po', però è anche vero vi sta quel portone a che mai servirebbe? E se fosse un luogo dove è nascosto qualcosa? Vedremo...d' altronde per uccidere il custode inosservato deve avere usato poi quella porta per fuggire, si dovrebbe piuttosto trovare dove porta quel portone dentro al castello".
Eravamo nella torre nuovamente "Beh, ci dovrebbero essere impronte di fango no?" guardando attorno al pavimento.

[Dacey Starklan]

Indossati i miei jeans preferiti ero pronta ad uscire, immaginando già cosa avrei potuto acquistare.
Andai all'ingresso tutta allegra e fui interrotta da Set.

" Non posso uscire sola? Il signor Freio mi ha lasciato un buono sconto per la bottega, pensavo di sfruttarlo!"

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[Guisgard]

Quel rumore riuscì a bloccare gli ardenti impulsi di Elv.
Lui e Gwen restarono ad ascoltare.
Erano passi sordi, solenni, che echeggiavano piano nella galleria ormai buia.
"Andiamo a vedere..." disse piano Elv a Gwen "... cerchiamo di bloccarlo... non può uscire dalla galleria senza essere visto..."

[Guisgard]

Hiss ed Altea salirono nella fossa biologica della torre, ma senza scorgere più tracce di fango.
"Camminando fin qui le suole delle scarpe si saranno pulite..." disse lui guardando a terra"... vieni, risaliamo nella torre e vediamo se incontriamo il nostro fantasma..."
I due così risaliremo, senza incontrare nessuno, passando dalla torre al centro del castello, verso la zona della galleria.
Qui ad un tratto sentirono dei rumori sospetti.

[Lady Gwen]

Scoprimmo che quei rumori erano in realtà dei passi e rimanemmo ad ascoltarli per capire dove fossero diretti.
Annuii ad Elv e ci avvicinammo.
Soci fossimo impegnati ad essere attenti, silenziosi e veloci, avremmo finalmente potuto capire chi si aggirava in questo palazzo durante la notte, una volta per tutte.

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[Altea]

Salimmo sulla torre e poi andammo verso la galleria quando udimmo dei rumori, presi Hiss per il braccio e col dito feci segno di fare piano, silenzio e mi tolsi le scarpe, facendo segno ad Hiss di seguirmi, spegnendo la torcia.

[Guisgard]

"Non lo so..." disse Cristiano a Destresya "... questa stanza è un vero enigma... però una cosa credo sia certa... non tutti sono a conoscenza della sua ubicazione... probabilmente forse solo una persona... e credo che si tratti ovviamente del gran capo..."

[Guisgard]

Set guardò Dacey.
Quasi uno sguardo indagatore, inquisitorio.
Anche il suo tono lo era.
"E come mai" disse alludendo ad un che di ambiguo da parte da lei "quell'uomo ti ha fatto un simile regalo? Spera nella tua riconoscenza, forse?"

[Destresya]

Annuii, pensierosa."Sai che cosa mi disse un inserviente nel mio primo giorno qui?" pensierosa "Che Phoeminsk osservava tutto.." guardandomi attorno.
"Beh, ma abbiamo detto che non serve per osservare...." scuotendo la testa.
"Non cerchiamo qualche indizio?" guardandolo con aria interrogativa "Questa stanza è un mistero troppo grande, troppo... ci deve pur essere un indizio, un segno, un qualcosa, no? Come possiamo fare per scopprire a che serve?" sospirai "Ad ogni modo, sì, anche secondo me potrebbe essere che solo Phoeminsk sa di questa stanza.. o magari chissà.. nemmeno lui.." guardando Cristiano nei profondi occhi azzurri.

[Dacey Starklan]

Lo guardai scocciata.

" Sei totalmente rimbambito? Ma che idee ti fai? Il signor Freio non aveva occasione di utilizzare il buono e me lo ha ceduto, per gentilezza."

Con tono stizzito, incrociando le braccia e guardandolo male, chiaramente offesa.

" Non so proprio che idee ti sei fatto su di me se pensi che possa svendermi per un buono d'acquisto. "

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[Guisgard]

Da un lato della galleria Gwen ed Elv avanzavano verso il centro, con Hiss ed Altea che facevano lo stesso dal lato opposto.
Vi era una fitta penombra che velava arcate ed accarezzava colonne e pilastri, disegnando ombre inquieta che sembravano sul punto di animarsi.
I 4 allora, all'improvviso, videro qualcosa.
Una sagoma scura che si muoveva furtiva al centro della galleria.

[Lady Gwen]

Continuammo a procedere silenziosamente nella galleria buia, in cui echeggivano i passi.
Allora feci segno ad Elv di osservare la figura che vagava e mi affrettai a fare una foto col mio cellulare, più nitida e precisa che potei, data la densa oscurità che avvolgeva l'ambiente.

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[Guisgard]

"Questa stanza è come un enorme puzzle..." disse pensieroso Cristiano a Destresya "... ad occhio e Croce direi che ci sono migliaia di dvd, tutti vuoti... perché? Che senso hanno? Eppure ho idea che l'autore di tutto ciò abbia avuto un preciso piano nel preparare così questa stanza..." fissando la ragazza.

[Altea]

Che atmosfera spettrale e poi quella ombra e feci segno ad Hiss.. "Guarda.. È lui chi cerchiamo? Cosa dici di fare" a bassa voce.. "Seguiamo i suoi movimenti e poi lo inseguiamo?"

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[Guisgard]

Set guardò Dacey e sembrò ammorbidirsi.
"Si, scusami..." disse "... hai ragione... scusami, non dovevo dire così... è che... beh, ecco... ero geloso..." fissandola "... ed ora mi sento anche parecchio idiota..." con una smorfia "... vuoi... vuoi che ti faccia compagnia alla bottega?"

[Dacey Starklan]

" Beh si lo sei, un idiota!"

Ancora piuttosto offesa ma apprezzando le scuse.

" Sia ben chiaro, non hai alcun diritto su di me, e io non ti devo spiegazioni su come gestisco la mia vita. Vedi di fartelo andar bene altrimenti non ha neanche più senso parlarci.
Quindi si, puoi accompagnarmi se accetti quello che ho detto."

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[Destresya]

"Sì, un'enorma puzzle..." mormorai guardandomi attorno.Era davvero un mistero di cui non riuscivo a capacitarmi, come poteva avere senso tutto quello?
A che servivano i dvd?
Che cos'era quella stanza?
Mi avvicinai a lui, sconsolata, mentre il mio sguardo continuava a perlustrare inutilmente la stanza.
"A che pro costruire una stanza del genere?" poi trasallii "Magari i dvd sono vuoti perchè la stanza è appena stata costruita e non è ancora stata usata.." azzardai "E se ci appostassimo per vedere chi entrerà qui, stanotte? Credo che il buco nella parete sia l'unico accesso, no?" pensierosa.
"Comunque sì.. qui nulla è stato lasciato al caso, nemmeno il minimo dettaglio... ma da chi? e perchè?" sospirai "Dobbiamo assolutamente scoprirlo!".

[Guisgard]

Hiss annuì ad Altea, facendole segno di prendere la sua pistola e tenersi pronta ad ogni evenienza.
In quel momento però Gwen scattò una foto ed il bagliore del cellulare nel buio, seppur minimo, fece voltare la misteriosa figura che lesta, un attimo dopo svanì nel buio.

[Guisgard]

Un po' mortificato ed un po' a malincuore Set annuì a Dacey ed accettò di accompagnarla a quelle sue condizioni.
I due giovani lasciarono così il castello e si avviarono a passeggiare in una strada cittadina, che data l'ora cominciava ad essere piuttosto sgombra di auto e di passanti.
Il centro storico della città era quindi facilmente raggiungibile.

[Lady Gwen]

Nel momento in cui scattai la foto la figura si voltò, poi svanì.
Sospirai.
"Beh, è andata via, ma speriamo almeno che nella foto sia venuto qualcosa..." dissi, mentre controllavo.

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[Guisgard]

"Il tuo piano è buono, ma rischioso." Disse Cristiano a Destresya. "Anzi, molto più che rischioso... guardati intorno... non c'è uno spazio in cui poterci nascondere... appena entrerà qualcuno ci scoprirà... no, direi invece di andarcene ma lasciare qui qualcosa... il tuo cellulare è abbastanza potente? Per quante ore può restare carico a registrare?"

[Guisgard]

Elv annuì a Gwen e guardarono la foto sul monitor del cellulare.
https://i.ytimg.com/vi/v41XXJLXBx4/hqdefault.jpg

[Lady Gwen]

Guardai la foto, e rimasi senza parole.
Cosa significava davvero quella figura?
"Perché un ladro o assassino che sia dovrebbe conciarsi in questo modo?" perplessa, e un po' impaurita da quella figura strana e scura.

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[Destresya]

Annuii alle sue parole.Aveva ragione, non c'era un punto vero e proprio in cui potevamo nasconderci, ci avrebbero scoperto in un battibaleno.
il suo piano non era affatto male.
A quella sua domanda lo guardai sorridendo, tirai fuori il telefono, e poi una pochette viola da cui estrassi batteria esterna e cavo.
"Abbastanza!" sorrisi "Dobbiamo piazzarlo dove non lo vedrà nessuno, però, o sarò morta ugualmente..." pensierosa, guardandomi intorno.
Collegai il cavo della batteria al telefono, in modo che avesse una carica maggiore, e lo porsi a Cristiano.
Glielo lasciai tra le mani, guardandolo negli occhi per un momento.
"Sistemalo dove ritieni più opportuno.." con un lieve sorriso "Mi fido di te.." con gli occhi nei suoi.

[Guisgard]

Anche Elv, come Gwen, restò perplesso ed impressionato da quella foto.
"Non lo so..." disse lui "... io credo che tu debba farla vedere al tuo capo e poi alla polizia... e se non fossimo a Uaarania City, beh, io la mostrerei anche ad un prete..."

[Lady Gwen]

Ridacchiai sarcasticamente.
"Sì beh, vallo a trovare qui un prete..." convenni "Beh, dici che dovrei? Che dovrei far vedere la foto al capo?" pensierosa


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[Guisgard]

Cristiano prese il telefonino ed annuì a Destresya.
Piazzò allora il cellulare in un angolo ben coperto, di fronte ai monitor, in modo da inquadrare anche la porta.
"Ecco, possiamo andare..." disse "... torneremo domani, se Dio vorrà... magari ne sapremo di più..." ed uscirono dalla stanza, attraversando ancora il passaggio segreto e richiudendolo dietro di loro.

[Guisgard]

"Ovvio..." disse Elv a Gwen "... chiunque sia quella figura così conciata, io non mi sentirei sicuro sapendolo a piede a libero qui dentro... il tuo capo deve saperlo..."

[Lady Gwen]

Ci pensai su.
Poi annuii.
"Sì, forse hai ragione. Domani andrò da lui" convinta.

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[Guisgard]

"Si, è la cosa migliore..." disse ancora impressionato Elv "... mai visto nulla di simile, se non nei film..." a Gwen.

[Destresya]

Gli lasciai il telefonino e lo osservai mentre lo posizionava in un angolo ben nascosto, ma funzionale perchè inquadrasse anche la porta."Sì.." annuendo a Cristiano "Torneremo domani.." con un leggero sorriso.
Lo seguii fuori dalla stanza, richiudendoci la porta alle spalle.
"A questo punto direi di andare avanti con il nostro piano per stanotte, non credi?" fissandolo con aria interrogativa.

[Lady Gwen]

"Sì, è vero... Inoltre, deve essere un tipo davvero eccentrico, se non addirittura mitomane, per andare in giro in quel modo... Mi chiedo perché..." scuotendo la testa e riponendo il cellulare.

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[Guisgard]

"Già..." disse Elv a Gwen.
Ad un tratto arrivarono due custodi e li notarono.
"Chi è là?" Uno dei due, puntando la torcia sui due giovani.

[Guisgard]

Cristiano annuì a Destresya e risalirono su.
Dalla galleria però arrivavano alcune voci.
"Vediamo chi è..." lei a lei.
Si affacciarono e videro due custodi insieme a Gwen e ad Elv.

[Lady Gwen]

Ad un certo punto arrivarono due custodi, puntando la torcia e chiedendo chi fossimo, naturalmente.
Comprensibile.
"Sono io, Gwen, non si preoccupi" avvicinandomi, e tenendo Elv per mano.

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[Guisgard]

"Signorina..." disse uno dei due custodi riconoscendo Gwen "... cosa ci fa qui a quest'ora? E' Mezzanotte passata!"

[Lady Gwen]

"Avevamo sentito dei rumori e siamo scesi a controllare. Voi avete notato qualcosa?"

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[Dacey Starklan]

Non mi divertiva dovergli parlare in modo diretto e chiaro e ancora meno doverlo vedere mettere il muso, abbacchiato.
Rimasi in silenzio per buona parte del tragitto, passeggiando con lo sguardo perso nella città che pian piano iniziavo a conoscere.

“ Ancora non riesco a capacitarmi di come... come tu possa essere stato geloso di un tipo come il signor Freio...”

Quasi ridendo perché a me suonava tanto paradossale.

“ Posso capirlo per Phoemnisk ma insomma... dai!”

[Destresya]

Seguii Cristiano verso il piano di sopra, diretti alle nostre stanze, per elaborae il piano del furto per quelal notte.Ma poi si udirono dei rumori, e ci affacciammo per vedere chi era.
C'erano due custodi con Gwen e un ragazzo moro.
"Lei è la curatrice della mostra, si occupa di tutta la collezione d'arte.." gli spiegai "Lui non so chi sia, ma potrebbe essere successo qualcosa, non credi?" guardandolo.

[Guisgard]

"No, noi non abbiamo nè visto, nè sentito nulla." Disse uno dei due custodi a Gwen.
"Lei invece cosa ha sentito, signorina?" L'altro custode.

[Lady Gwen]

"Abbiamo sentito dei passi, poi abbiamo visto una figura scura, come se avesse una sorta di lungo mantello nero, era molto strana..." risposi.

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[Guisgard]

"Beh..." disse Set a Dacey "... quel Luc un certo non so che lo ha... sicuramente potrebbe essere tuo padre, questo si... ma davanti ad una ragazza come te chiunque potrebbe perdere la testa..."
La strada li portò in centro, dove la parte moderna e futuristica della città si scontrava con quella antica, caratteristica e sognante.

[Guisgard]

"Allora..." disse impressionato uno dei custodi a Gwen "... allora avete visto il fantasma!"
"Si, credo di si..." annuì Elv.
Cristiano, poco distante con Destresya, fece segno alla ragazza di avvicinarsi ai quattro.
"Cosa è accaduto?" Chiese lui.

[Lady Gwen]

Sospirai.
"Temo che il capo non sarà molto entusiasta di sapere riguardo il fantasma..."
Arrivò poi in uomo che non conoscevo, insieme a Destresya.
"Buonasera, madame" sorridendole.
Poi l'uomo chiese cosa succedeva.
"Abbiamo visto la figura che si aggira per il palazzo, scura, con un mantello e tutto. Voi due avete visto qualcosa?"

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[Destresya]

Annuii a Cristiano, e mi avvicinai con lui ai quattro, salutando Gwen con un sorriso e un lieve cenno del capo.
"Buonasera signorina Gwen..." gentilmente "Vi presento la mia guardia del corpo, Cristiano!" indicando l'uomo accanto a me.
"Con quello che sta succedendo in questi giorni, c'è poco da star tranquilli.." come a spiegare la sua presenza lì.
Ascoltai le sue parole parlava di una figura scura con mantello e tutto... e non ero io, evidentemente.
Dunque doveva trattarsi del presunto fantasma, che era però in carne ed ossa evidentemente, dato che era finito sui miei video.
"Accidenti!" sospirai "No, noi non abbiamo visto niente..." scuotendo la testa, preoccupata.

[Guisgard]

"Sarà meglio avvertire il signor Phoemnisk, signorina." disse uno dei custodi a Gwen.
"Noi credo sia meglio vada via." Cristiano a Destresya. "Oltretutto non abbiamo ancora cenato, madame." Con un tono che le chiedeva di reggergli il gioco.

[Lady Gwen]

"Piacere di conoscerla" a Cristiano "Lui invece è Elv, il nuovo addetto stampa del palazzo" presentando anche io lui.
Loro non avevano visto o sentito nulla.
Eravamo noi gli unici ad averlo notato?
Possibile?
"Sì, lo farò domattina, non credo mi riceverà adesso" al custode.

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[Dacey Starklan]

Scossi la testa a quel discorso, dandogli una leggera spintarella con la spalla.

“ Una ragazza come me? Guarda che mica ho un qualche potere con il quale far cadere gli uomini ai miei piedi!
Meno che meno un uomo come Freio, sicuramente non sarei sufficientemente raffinata!”

Facendo persino una smorfia per dimostrare le mie parole e metterla sul ridere, sperando di risollevare il morale di Set.

“ Piuttosto, pensiamo a cosa potrei comperare con il mio buono!
Ormai siamo quasi alla bottega.”


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[Guisgard]

Set rise, poi guardò la stradina stretta davanti a loro, quella che sbucava nel vicoletto della bottega.
“la cosa migliore, secondo me, è quella di entrare e scegliere l'oggetto che più ti affascina. L'istinto non sbaglia mai.” Divertito a Dacey.

[Guisgard]

I custodi annuirono a Gwen e ripresero il loro giro, pregando lei ed Elv di andare via, visto la galleria era chiusa e restava comunque un luogo poco sicuro.
Infatti andarono a chiamare alcuni vigilanti per avere più uomini di guardia.

[Destresya]

"Sì, hai ragione!" sorrisi a Cristiano "Se volete scusarci.." congedandomi da Elv e Gwen, oltre che dai custodi.
Così riprendemmo la via delle nostre stanze.
Una volta sola mi voltai verso Cristiano.
"Che ne pensi?" fissandolo negli occhi "Dev'essere la stessa figura che compare nelle mie foto.." sospirai "Che sia sempre lui ad usare la sranza? O lei eh, nulla vieta ci sia una donna dietro tutto ciò, così bardata chi la riconoscerebbe?" mi ritrovai a riflettere.

[Lady Gwen]

I custodi ci pregarono di lasciare la galleria, poiché stava per chiudere, infatti andammo via.
"Mi sembra surreale che lo abbiamo notato solo noi... Magari è davvero un fantasma e siamo gli unici a vederle..."con evidente sarcasmo.

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[Guisgard]

"Era meglio non restare lì, devono crederci estranei a tutto..." disse Cristiano a Destresya giunti davanti alle loro camere "... non so, forse davvero il presunto fantasma utilizza quella stanza... ci tocca aspettare e magari ne sapremo di più..." fissandola "... intanto, sai cosa? Avrei fame... ceniamo? E' tardi, andrà bene anche in camera se vuoi..."

[Dacey Starklan]

“ Hai proprio ragione e bisogna sempre seguire l’istinto...”

Prendendolo per mano per poi accelerare il passo, quasi fino a correre per arrivare prima alla bottega.
Aprii la porta del negozietto tenendo gli occhi semi chiusi, volendo spalancarli solo nel momento in cui mi sarei ritrovata dinanzi a quel oggetto, il prescelto che mi sarei portata via.


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[Guisgard]

Dacey e Set entrarono nella bottega.
Era colma di ogni genere di oggetto, con una quantità sproporzionata di vasi, di bottiglie e di bicchieri.
Poi libri di tutti i generi conosciuti, dagli abecedari, ai diari, agli annali, fino alle enciclopedie e persino ai rotoli di papiro.
"Sembra non ci sia nessuno..." disse Set.
Allora da una tendina sbucò il giovane nipote del proprietario.
Aveva il fiatone e la camicia sbottonata.
"Salve..." salutò Set.
Lui rispose con un cenno del capo.

[Guisgard]

"Non direi, visto che probabilmente ha ucciso un custode e forse è immischiato con la morte di Chef..." disse Elv a Gwen, uscendo dalla galleria.

[Lady Gwen]

Sospirai.
"Lo so... E non riesco ancora a credere che sia morto..." riferendomi a Chef.
Era stato davvero terribile fare i conti con la sua morte, avevamo lavorato insieme per più di un anno e ora lui non c'era più, era terribile.

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[Dacey Starklan]

“ Su, non fare il guastafeste Set! Vorrà dire che avrò più tempo per guardare tutto con calma e poi quando il proprietario tornerà gli saprò dire che voglio.”

Non volendo sconcertarmi dal mio obiettivo e passando in rassegna i primi scaffali più vicini a me, esaminando con fare critico gli oggetti esposti ma senza trovare qualcosa capace di colpirmi e emozionarmi.

“ Oh Santo!”

Esclamai portandomi una mano al petto, sorpresa dalla apparizione dello strano giovane nipote del proprietario.

“ La disturbiamo? La porta era aperta quindi non pensavo che...”

Dopo aver notare il suo aspetto, come se con il nostro arrivo avessimo interrotto una sua qualche attività.

“ Si ricorda? Ci siamo visti pochi giorni fa. Sono Dacey.”

Porgendo la mano al ragazzo, che allora si sarebbe dovuto presentare, parlare, svelare la sua voce.
Perché io non mi ero di sicuro scordata l’episodio della voce nel muro.


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[Guisgard]

"Io credo che potrebbe uccidere ancora..." disse Elv a Gwen, mentre camminavano per un lungo corridoio "... comincio a credere che forse chiunque sia non è interessato a rubare... almeno non solo..." arrivando davanti alla stanza di Gwen.

[Lady Gwen]

"Anche io lo credo, sin dall'inizio. Se avesse voluto rubare lo avrebbe fatto subito. Resta da capire perché aggirarsi per il palazzo e uccidere. È crudele, è insensato e sembra di non arrivare mai ad una svolta..." dissi, con stizza.
Poi arrivammo davanti alla mia camera.
Lo guardai.
"Beh, direi di continuare la conversazione che avevamo interrotto in un luogo più appartato... A meno che tu non abbia altri impegni per stanotte..." guardandolo con un vago sorriso malizioso.

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[Guisgard]

Il giovane guardò Dacey negli occhi per un lungo istante, per poi darle la mano.
“Mio zio arriverà subito...” disse a denti stretti, con una voce bassa, dal tono quasi scocciato.
Era una voce impersonale, senza un timbro caratteristico, che Dacey non seppe paragonare a quella udita l'altro giorno, a meno che dal muro essa non fosse giunta alterata o camuffata.
Il ragazzo si accomodò la camicia, coprendosi il petto nudo e ben fatto, per poi sedersi su un barile, restando a guardare i due clienti.

[Destresya]

"Si si , concordo, io stessa ho cercato di mantenere un basso profilo in questi giorni..." annuendo verso le nostre stanze.
Sorrisi alla sua proposta di cenare.
"Sì, effettivamente comincio ad avere parecchia fame!" annuendo.
Da quanto tempo non mangiavo?
Se non riusvivo a ricordarlo era decisamente troppo.
"Ma certo, entra.." aprendo la porta della mia stanza "Chiamo il servizio in amera, a quanto mi hanno detto qui ci sono tutti i lussi, un piacere a cui non ci si abitua mai.." sorridendo.
Così, chiamai il servizio in camera e ordinai la cena, con una buona bottiglia di spumante, dopotutto era una gionata importante, bisognava festeggiare.

[Guisgard]

Elv sorrise con malizia ed accarezzò i lunghi capelli rossi di Gwen.
"Non vedo l'ora tu apra questa porta..." disse piano indicando la camera.

[Lady Gwen]

Ricambiai il suo sorriso, mentre accarezzava i miei capelli.
Ridacchiai, prima di baciarlo e trascinarlo dentro, chiudendo poi la porta con noncuranza.

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[Guisgard]

"Perfetto." Disse Cristiano. "Permetti mi metta comodo?" Sbottonandosi qualche bottone della camicia ed accendendo il condizionatore. "Detesto il caldo... ci vorrebbe una doccia ad ogni ora..." a Destresya.

[Guisgard]

Un bacio, risatine maliziose e Gwen ed Elv si ritrovarono nella stanza.
Ma uno spettacolo terribile si mostrò ai loro occhi.
L'intera parete era coperta da scritte fatte col sangue:

"Faust vi farà perdere la vita a tutti!"
"L'ultimo atto dello spettacolo concluderà anche le vostre vite!"
"Tutti quelli che faranno parte del Faust moriranno!"

[Lady Gwen]

Le mie mani stavano per raggiungere la sua camicia, ma urlai terrorizzata quando vidi quelle scritte.
Rimasi con gli occhi sbarrati, spaventata e stretta ad Elv, rileggevo infinite volte quelle scritte terribili, fatte di quel sangue grumoso e scarlatto.
"Chi è, cosa vuole da noi?" soffiai, con la voce che stentava ad uscire.

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[Guisgard]

Elv strinse a sè Gwen per tranquillizzarla, ma lui stesso era allarmato per quelle scritte.
L'urlo di Gwen attirò subito alcuni vigilanti.
"Signorina..." uno di loro "... cosa succede?"

[Lady Gwen]

Mi strinse per tranquillizzarmi, ma entrambi eravamo terrorizzati.
Arrivò un vigilante e gli mostrai la parete, mentre tornavo tremante fra le braccia di Elv, dove mi sentivo protetta, al sicuro.
Sì, lì nulla poteva raggiungermi, ma intorno a noi era il caos, più totale ed io mi sentivo più impotente che mai.

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[Guisgard]

I vigilanti cominciarono a controllare la camera, mentre uno di loro chiamò un paio di segretarie che non ressero alla vista di quello spettacolo.
Una svenne e l'altra vomitò.
Ad un tratto Gwen vide qualcuno fermo sulla porta.
Era Luc che la fissava.
https://vignette.wikia.nocookie.net/horrormovies/images/2/23/Louis_Cypher.png/revision/latest?cb=20120316041328

[Lady Gwen]

I vigilanti controllarono la camera, mentre due segretarie si sentirono male.
Ad un tratto, vidi l'amico di Phoemnisk.
Toccai il braccio di Elv per attirare la sua attenzione.
Mi avvicinai.
"Salve. Che ci fa qui a quest'ora?" chiesi a Freio.

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[Destresya]

Gli sorrido.
"Oh ma certo, fai pure..." con un cenno della mano "Nemmeno io sopporto il caldo, infatti come vedi la tempertatura del condizinatore è impostata su 16 gradi!" iniziando a togliermi i gioielli per posarli sul tavolino.
"Guarda, ne approfitto anche io, che va bene essere una star tutto il giorno, ma arriva il punto in cui non ne puoi più.." sospirai, restando alla toeletta a togliere il pesante trucco nero, mentre la giacca di pelle, la cintura borchiata e le altre cose che appartenevano a madama Destresya erano state buttate distrattamente sulla sedia, ora il mio viso era pulito, del mio abito restavano solo una camicetta di pizzo nero e una gonna.
Così, mi sedetti davanti a lui.
"Allora, hai già pensato a un piano per stanotte?" sorridendogli mentre lo osservavo pù rilassato, con la camicia sbottonata.


http://i64.tinypic.com/29wmnaw.jpg

[Guisgard]

Gwen si avvicinò a Luc e quello rispose con un sorriso, guardandola prima negli occhi e fissando poi la pietra al suo collo.
"Ehi, guardate...." disse uno dei vigilanti "... la finestra è aperta dietro le tendine, forse l'autore di questo scherzo è fuggito da lì..."

[Lady Gwen]

Non rispose, mi fissò e poi fissò la mia collana.
Perché era così tanto attaccato a questa pietra?
Sentii poi il vigilante e mi avvicinai a lui.
"Controllate fuori se ha lasciato qualche traccia."

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[Guisgard]

Cristiano si voltò e restò a guardare Destresya che messasi così in libertà appariva ora parecchio sensuale e provocante.
Per un istante lo sguardo azzurro di lui la percorse tutta.
“Aspetteremo...” disse poi “... bisogna capire che aria tira nella galleria... magari sono tutti sull'attenti per ciò che è accaduto poco fa...”

[Guisgard]

Detto ciò al vigilante, Gwen tornando a voltarsi verso la porta non vide più Luc.
“No, dannazione...” disse ad un tratto uno dei vigilanti guardando in basso “... no... no!”

[Lady Gwen]

Non vidi più Freio, ma poi la voce del vigilante mi distolse.
"Che succede?" allarmata io.

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[Guisgard]

"Guardi lei stessa..." disse il vigilante a Gwen.
Sui bastioni sottostanti, proprio in un punto illuminato dai faretti esterni, c'era il corpo di Rusputus.
Era precipitato probabilmente dalla finestra, schiantandosi di sotto.

[Destresya]

Fui sorpresa di vedere il suo sguardo su di me, su tutta me.Era stato sempre così professionale e distaccato, cosa che raramente succedeva quando collaboravo con qualcuno.
Mi scappò un lieve sorriso.
"Sì, hai ragione..." annuendo "Continuo a chiedermi chi possa esserci dietro.. va bene un ladro, ma perchè non rubare quello che crca e basta invece di mettere su tutto questro teatrino? No, ci dev'essere dell'altro..." annuendo.
"Che idea ti sei fatto di tutta questa storia?" fissandolo a lungo nei bellissimi occhi azzurri.

[Lady Gwen]

Sotto la finestra c'era il corpo di Rusputus senza vita.
Era morto precipitando da qui.
Mi allontanai sospirando e passando nervosamente le mani fra i capelli.
"Non ce la faccio più..." mormorai piano, fra me e me, passando accanto ad Elv.
Era una strada senza uscita, non capivo cosa diamine stesse accadendo in questo posto e non c'era modo che mi aiutasse a capire.

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[Dacey Starklan]

Rimasi delusa e non riuscii a nasconderlo con la mia espressione.
Quella voce non era affatto come speravo, infatti non rassomigliava a quella udita al di là del muro.
Almeno in apparenza.
Poteva sempre dissimulare per non farsi scoprire ma a che pro?
A che pro darmi quella sorta di avvertimento ?

“ Molto bene, noi diamo un’occhiata in giro intanto...”

Provando a essere cordiale anche se dall’altra il ragazzo pareva persino scocciato dalla nostra presenza.
Di certo non aveva l’animo del venditore perché invece di provare a consigliarci negli acquisti si limitò a sedersi.
Era un bel ragazzo ma con quel carattere anche il suo aspetto passava in secondo piano.


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[Altea]

Hiss mi disse di prendere la pistola quando vidi un bagliore, come se qualcuno stesse facendo una foto e vidi una figura incappucciata e parlare un uomo e una donna. Guardai Hiss stupita.. "Accidenti ora non possiamo sapere le sue intenzioni, tanto lavoro rovinato da un flash.. Seguiamolo.. O aspettiamo fuori dal portone.. Decidi tu" prendendolo per mano.

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[Guisgard]

"Nessuna idea di preciso in realtà..." disse Cristiano sedendosi di fronte a Destresya "... è tutto ancora così enigmatico qui dentro..." sorrise "... ora che ci penso mi viene in mente una vecchia leggenda metropolitana..."

[Guisgard]

"Signorina..." disse uno dei vigilanti a Gwen "... vada subito ad avvertire il signor Phoemnisk... lo butti giù dal letto se necessario..."

[Lady Gwen]

Annuii in un sospiro e andai.
Mi sembrava di essere in un terribile incubo da cui non ci si poteva svegliare e ogni secondo era sempre peggio, sempre.

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[Guisgard]

Dacey e Set continuarono a girovagare per il negozietto, tra oggetti di ogni sorta, armi di tutti i tipi e libri scritti negli idiomi più disparati.
In tutto ciò il ragazzo era fermo su quel barile, con Dacey che avvertiva lo sguardo di lui, insistente, su di lei.
La seguiva ad ogni passo, senza distogliersi mai dalla ragazza.

[Guisgard]

"Andiamo alla torre..." disse Hiss ad Altea, prendendola per mano "... deve per forza fuggire da là, il solo passaggio segreto che conosciamo..."
Corsero così verso la torre, scesero nella fossa biologica e rifecerò lo stesso percorso fatto in precedenza, giungendo nella galleria che dava alla porta di ferro.
Ma nella penombra di quel luogo Altea si sentì colpita alla nuca.
Perse così conoscenza.

[Guisgard]

Gwen arrivò così davanti alla porta chiusa dell'appartamento di Phoemnisk, il più grande e lussuoso dell'intero castello.

[Lady Gwen]

Arrivai davanti all'appartamento di Phoemnisk e bussai con insistenza.
"Signore, sono Gwen, è urgente, la prego" dissi a voce alta da fuori.

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[Guisgard]

"Entra pure." Disse una voce dall'intero dell'appartamento a Gwen.
Era la voce di lui.

[Lady Gwen]

Per fortuna mi rispose ed io entrai nel lussuoso appartamento.
"Signore, sarà meglio che venga a vedere quello che ho trovato in camera, ci sono già i vigilanti. Sta succedendo qualcosa di molto molto strano in questo palazzo..." inquieta e spaventata.

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[Guisgard]

Gwen entrò nell'appartamento e trovò Phoemnisk seduto, spalle alla porta, su una poltrona.
Era voltato verso la finestra, come se stesse parlando alla notte ed ai suoi si pensi.
"Lo so." Disse. "Ma dobbiamo essere forti, Gwen. I fantasmi che ci portiamo dentro, così come i demoni che dal nostro cuore ci tormentano hanno un unico scopo... quello di portarci alla disperazione. Dobbiamo essere forti, Gwen. Hai sempre al collo la pietra che ti ho dato? Non separartene mai. Affido a te la gestione di questa faccenda. Risolvila tu, hai tutta la mia fiducia. Contatta tu la polizia e tratta con la stampa. Mi fido ciecamente di te."

[Altea]

Correvano verso la torre, poi scendemmo verso quel tunnel per arrivare al portone.. Troppo veloci e pure incuranti. Ad un tratto sentii un forte colpo alla nuca.. "Hiss".. chiamai.. Ma poi fu veramente il buio.

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[Lady Gwen]

Era seduto di spalle, rivolto alla finestra.
Cosa?
Io?
Io avrei dovuto gestire tutto?
Ma perché?
Come avrei fatto senza una guida, senza la sua supervisione?
Sospirai silenziosamente, avvilita.
"Sì, ce l'ho" dissi, parlando della collana.
"Buonanotte, signore" dissi solo, poi uscii e tornai in camera, sentendomi sovrastata da una responsabilità che non credevo di poter sostenere.

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[Guisgard]

La luce fioca, l'odore di umidità, di aria viziata.
Poi un leggero capogiro, il terreno ad insozzare i suoi abiti.
Altea riprese pian piano conoscenza.
Impiegò qualche istante a rammentare tutto.
Era ancora in quella galleria e qualcuno l'aveva tramortita.
Si accorse che Hiss era ancora svenuto accanto a lei.

[Guisgard]

Gwen tornò in camera sua e dopo un po' qualcuno bussò alla sua porta.
"Gwen, sono io..." disse Elv da fuori.

[Destresya]

Il cibo tardava ad arrivare, ma al momento non mi importava.Cristiano mi incuriosiva, la sua storia, i suoi pensieri, il suo passato, la permanenza in prigione.
Avevo un migliaio di domande ma non volevo essere invadente.
Tempo al tempo, magari un giorno avrei scoperto di più sul mio strano compagno di avventura.
"Vero, tutto decisamente troppo enigmatico.." annuendo, poi sorrisi con un guizzo nello sguardo, incuriosita dalle sue ultime parole.
"Una leggenda metropolitana? E quale? Sono curiosa.." guardandolo negli occhi.

[Lady Gwen]

Bussarono alla porta ed era Elv.
Aprii.
"Dimmi che mi aiuterai, ti prego..." con un sospiro avvilito, appoggiata alla porta.

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[Altea]

Mi svegliai lentamente, sentivo l' odore del fango e del muschio addosso, mi ci volle un po' per realizzare cosa era successo...quel maledetto mi aveva colpito alla testa..altro che fantasma, aveva pure forza.
Mi girai appena e vidi Hiss a terra, lo chiamai, lo scuotevo perché si svegliasse, come aveva potuto colpire entrambi.

[Guisgard]

"Una vecchia tradizione..." disse Cristiano guardando Destresya "... quando le opere furono confiscate alle chiese ed ai monasteri, si spada e la voce che il Papa avesse scomunicato tutti gli autori di queste barbarie contro la Chiesa e che quindi l'angelo della Morte sarebbe arrivato per punire tutti i malfattori..." sorrise "... tu ci credi?" A lei.

[Guisgard]

Elv guardò Gwen e senza dire nulla la prese fra le braccia e la baciò.
Un bacio caldo ed appassionato, avvolgente e rassicurante.
Ed farle sentire protetta e sicuramente non sola.

[Guisgard]

Appena tornata in sé, Altea prese a scuotere Hiss, per farlo svegliare.
Lui si svegliò quasi subito.
"Cosa..." disse ancora un po' intontito "... cosa diavolo è successo?"

[Altea]

Per fortuna Hiss si svegliò subito.."Stai bene? Io ho sentito un forte colpo alla nuca e poi mi sono svegliata e ti ho visto a terra, pure tu tramortito...strano...ti ricordi qualcosa....uno solo può tramortire due persone contemporaneamente?" pensierosa e guardando a terra dove portavano eventualmente le orme sul fango ora.

[Lady Gwen]

Come sempre, mi diede la risposta che più riusciva a condensare tutto ciò che c'era da dire.
Il suo bacio fu rincuorante, rassicurante, oltre che caldo ed appassionato
"Lo prendo come un sì..." dissi piano sorridendo.
Un altro bacio ancora, dolce e morbido, poi poggiai la testa sul suo petto, facendomi cullare dal battito del suo cuore.
"Mi sento sobbarcata di qualcosa che non credo di poter gestire..." mormorai, con tono insicuro.

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[Destresya]

Lo ascoltai attentamente, rapita.
Un lungo brivido freddo mi attraversò la schiena a quelle parole.
E per me? Per me che volevo rubare la piaga di Santa Rita per acquisirne i poteri?
Sarebbe venuto l'angelo della morte anche per me?
Ma io sapevo, meglio di molti altri, come la vita non fosse affatto limitata a questo mondo, ma ci fosse dell'altro, invisibile agli occhi.
Altrimenti quel gioiello lo guarderei unicamente per il suo valore economico.
Annnuii.
"Non mi sembra affatto inverosimile.." dissi, peniserosa.
"E se fosse proprio questo il punto? Se non fosse un angelo della morte vero e proprio ma qualcuno che vuole sfruttare questa leggenda per punire Phoeminsk delle confische? Se vogliamo vederla in modo romantico, oppure più semplicemnete qualcuno che vuole rubare e tenere per sè i tesori, ma ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di più di un ladro.. qualcosa di più, personale... non so come dire... è tutto troppo elaborato, troppo complesso..." scuotendo la testa "Ci dev'essere qualcosa sotto, speriamo che domani il mio telefono abbia registrato qualcosa!" sospirai.

[Guisgard]

"Io sono qui, con te..." disse Elv a Gwen, stringendola a sé ed accarezzandole la testa.
Ad un tratto da fuori si sentì arrivare la sirena della polizia.

[Guisgard]

Hiss si massaggio' la testa per riprendersi della botta che l'aveva messo ko.
"Piuttosto mi colpisce una cosa..." disse fissando Altea "... ci aveva messo fuorigioco... perché allora non ci ha dato il colpo di grazia? Perché non ci ha uccisi come va fatto con quel povero custode poco fa?"

[Lady Gwen]

Sorrisi, assaporando la sua mano fra i miei capelli.
"Lo so..." mormorai piano, dolcemente.
Poi, le sirene.
"C'è la polizia. Sarà meglio scendere giù."

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[Guisgard]

Cristiano guardò Destresya e rise appena.
"Una sorta di Tulipano Nero, quindi..." disse "... un Narciso Nero, uno Zorro o un Giglio Verde giunto a vendicare i soprusi della Chiesa? Un giustiziere misterioso contro i malvagi miscredenti?" Fissandola divertito. "Si, certamente romantico e romanzesco... ma temo poco verosimile... Non siamo in un romanzo d'avventura e nemmeno in un fumetto... no, piuttosto tutta questa storia mi fa pensare ai sinistri romanzi gotici, dove i protagonisti non erano eroi romantici in costume, ma oscuri personaggi dagli intenti malvagi..." pensieroso "... dai, cambiamo discorso, almeno per un po'... dimmi di te... dell'affascinante prestigiatrice che sogna una notte da Eva Kent..." guardandola tutta.

[Altea]

"Forse eravamo in due, quindi aveva paura uno dei due potesse vederlo..ma certo quando eravamo a terra poteva ucciderci...non capisco, vuole tenderci un tranello? Andiamo verso il portone, ce la fai Hiss?" alzandomi e tenendomi nella parete rocciosa.

[Guisgard]

"È inutile, ormai sarà andato via..." disse Hiss ad Altea "... fuggito chissà dove... vieni, torniamo indietro noi e portiamo su il corpo del povero custode, così tutti sapranno che c'è stato un nuovo omicidio..."

[Guisgard]

Elv annuì a Gwen e scesero giù, dove la polizia era già arrivata.
Cominciarono le indagini e le domande fatte ai presenti.
Anche la morte di Rusputus, come quella di Chef, presentava l'inquietante presenza di scritta di sangue.
Più di questo, però la polizia al momento non seppe rivelare.

[Altea]

Annuii ad Hiss, purtroppo era scappato.."Poteva essere ci stava controllando già da prima, ma non comprendo e siamo fortunati ad essere vivi".
Salii sulle spalle di Hiss ed entrai nella torre e Hiss e io riuscimmo a portare su il cadavere del povero custode, che era stato colpito alla nuca pure.."Non usa armi da taglio o da sparo sembra..."pensierosa guardando se vi fossero escoriazioni od altro.

[Dacey Starklan]

Provai a concentrarmi ancora sugli oggetti, dopotutto ero lì per quello e la mia indecisione aumentava passo dopo passo mentre scoprivo manufatti interessanti e particolari.
Mi soffermai sulla statuina colorata a mano di un elefante , prendendola tra le dita per accarezzare la pietra scolpita.

“ Quel ragazzo continua a fissarmi.”

Mormorai piano a Set, essendo spazientita.
Me ne ero accorta da quando avevo cominciato il mio giro nel negozio ma adesso davvero era troppo.

[Lady Gwen]

La polizia indagò un po' in giro, fece domande, ma non seppe dire tanto in più di quanto già sapevamo.
Gli mostrai allora la foto che avevo fatto alla figura in galleria, per vedere se potessero aiutarci almeno in merito a quella.

[Guisgard]

"No..." disse Hiss ad Altea "... infatti lo ha ucciso a mani nude... deve avere una forza spaventosa..."
Riuscirono a portare su il cadavere.
Raggiunsero il cortile interno e mostrarono il corpo ad un altro custode che subito diede l'allarme..
Infatti la polizia era ancora al castello.
Intanto al pianterreno i poliziotti continuavano le loro indagini.
Gwen mostrò loro la foto scattata col suo cellulare.
In quel momento arrivò un custode rivelando che era stato trovato un altro cadavere.
Il custode dal collo spezzato trovato da Hiss e da Altea.

[Guisgard]

Set si voltò e guardò il ragazzo che fissava con insistenza Dacey.
"Potrei sapere" disse Set "come mai fissi con tanta attenzione?"
Quello non rispose nulla e voltò il capo dall'altra parte, quasi imbarazzato, come un bambino che viene preso a rubare la marmellata.

[Lady Gwen]

Mentre ancora discutevo con la polizia, arrivò la notizia di un altro custode ucciso.
Avevo ormai perso il conto di tutti quelli che erano morti in questo palazzo negli ultimi quattro giorni, era una cifra con cui non volevo fare i conti perchè il dolore e l'impotenza che provavo non erano quantificabili.
Mi sarei sforzata per tener fede al compito assegnatomi da Phoemnisk, avrei fatto il possibile, ma non sarebbe stato facile.

[Altea]

Portammo il corpo del custode nel cortile interno e altri custodi andarono ad avvertire dell' accaduto..."Una forza spaventosa...non può essere forse usa un attrezzo particolare, non è mica un diavolo o vendicatore...almeno..solo, appunto è strano noi due siamo vivi, ma ci ha visto in faccia presumo, forse aveva fretta e noi non lo abbiamo visto...no, ma sa che abbiamo scoperto il suo passaggio..è tutto misterioso".

[Guisgard]

Altea raccontò ogni cosa accaduta loro, compresa l'esistenza del passaggio sotterraneo attraverso la Torre.
La polizia lo percorse tutto, arrivando alla porta di ferro.
Anche Gwen ed Elv, come tutti gli altri, ora sapevano del passaggio segreto.
"Sono curioso di sapere dove porterà quella porta di ferro" disse Hiss ad Altea e a Gwen "ora che la polizia la forzera' per entrare..."

[Lady Gwen]

Era vero allora.
Davvero c'era un passaggio segreto.
Evidentemente era stata una buona mossa chiamare Hiss, visto il risultato in così poco tempi.
Andammo tutti a vedere questo passaggio, in attesa che la polizia lo aprisse per vedere cosa ci fosse oltre e per capire se davvero potesse essere la via di accesso dell'assassino.

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[Altea]

Finalmente era arrivata pure la polizia, narrai tutto ciò che era stato scoperto e la polizia ci seguì attraverso i passaggi segreti finchè ci trovammo di fronte alla misteriosa porta di ferro e presi Hiss per la mano..."Si, chissà se sarà qualcosa che riguarda questo mistero" sperando la polizia riuscisse ad aprirla.

[Guisgard]

Erano tutti là, in quella galleria, davanti alla misteriosa porta di ferro.
C'erano Hiss, Altea, Gwen, Elv, alcuni vigilanti, qualche custode ed i poliziotti.
Ci volle un po' per forzare la serratura di quella porta, ma alla fine si riuscì ad aprirla.
Dava in una sorta di piccolo retrobottega.
Da dietro una porticina laterale si univano delle voci.

[Altea]

Finalmente la porta venne buttata giù e guardai Hiss sorpresa..."Ma cos'è..un retrobottega...senti le voci dietro quella porta...ma che diamine sta succedendo?"

[Lady Gwen]

Dovevo ammetterlo, non era ciò che mi aspettavo.
Perché dietro quella porta c'era un retrobottega?
Che accidenti voleva dire?
"L cosa si fa sempre più strana..." dissi ad Elv.

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[Dacey Starklan]

Subito strinsi il braccio a Set, come a intimarlo di tacere.
Non doveva farsi quel genere di uscite, tutt’altro che discrete!

“ Probabilmente controlla solo che non rompiamo nulla.”

Volendo minimizzare visto l’imbarazzo del ragazzo.

[Guisgard]

A quelle parole di Dacey, il ragazzo la guardò per un lungo istante.
Stavolta erano gli occhi di lei la metà dello sguardo di lui.
E sembrava essere mutata l'espressione del giovane dai capelli scuri.
Era quasi ammorbidita, non più inquieta e sfuggente.
Ma proprio in quel momento dal retrobottega arrivarono alcune persone.
Tra loro vi erano anche Altea e Gwen, oltre che dei poliziotti.
"Come mai" disse uno degli sbirri al giovane seduto sul barile "c'è un passaggio che unisce questa bottega all'Elyseum?" Con tono inquisitorio verso il ragazzo.

[Altea]

Entrammo coi poliziotti e ci trovammo in un emporio o bottega strana.. Infatti perché questa bottega univa l'Elyseum attraverso dei cunicoli guardando prima Hiss e poi attorno per capire se vi era qualcosa potesse aiutarci "Che strano" dissi stringendo forte la mano ad Hiss. Avevamo indagato molto, sfidato molti pericoli e fatto leva sulla nostra forza e mente assieme e speravo avessimo trovato la giusta strada.

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[Lady Gwen]

Restammo tutti veramente molto sorpresi.
Ci avevamo visto giusto, davvero era un retrobottega.
Il poliziotto subito chiese spiegazioni ad un ragazzo
"Non è assurdo, tutto questo?" sorpresa, ad Elv.

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[Guisgard]

In un attimo la bottega si riempì di poliziotti ed altre persone.
“Ora credo capiremo come stanno le cose...” disse Hiss ad Altea, stringendole la mano.
“Si, questa bottega unita al castello...” Elv a Gwen, guardandosi intorno “... roba da matti...”
“Allora?” Il poliziotto al ragazzo dai capelli scuri. “Aspettiamo una risposta!”

[Lady Gwen]

"Beh... Facciamo un giro? Sono curiosa..." ad Elv, con un leggero sorriso.
A quel punto, vedevamo cosa c'era lì e come potesse essere collegata al castello.

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[Dacey Starklan]

Noi che eravamo lì soltanto per acquistare qualche oggetto, all’improvviso ci trovammo attorniati da delle persone, volti conosciuti per lo più, che erano apparse dal retrobottega.
Guardai tutti quanti perplessa, notando persino degli uomini della polizia.
E con estremo stupore appresi del passaggio che conduceva fino al castello.
Una strana circostanza che giustamente veniva vista con sospetto e così mi unii a quelle persone che volevano una risposta, guardando il giovane seduto sulla sua botte che non pareva molto propenso a rispondere.


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[Guisgard]

Prima che Elv riuscisse a dire qualcosa a Gwen e Set a Dacey, il ragazzo moro sul barile con un balzò raggiunse la porta, spintonò un poliziotto ed uscì, correndo via.
"Inseguiamolo..." disse un altro dei poliziotti "...inseguiamolo!" E si lanciarono sulle sue tracce.

[Lady Gwen]

Improvvisamente il ragazzo spintonò il poliziotto e scappò.
"Che situazione curiosa..." scuotendo la testa.
"Di sicuro però ha qualcosa da nascondere, altrimenti perché scappare?"

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[Guisgard]

"Infatti..." disse Elv a Gwen, guardando la porta lasciata aperta dal ragazzo e dai poliziotti dietro di lui "... i colpevoli scappano..." mormorò.
In quel momento, da fuori, arrivò il vecchio zio del ragazzo.
"Cosa è accaduto?" Chiese. "Dov'è mio nipote?" Preoccupato.

[Lady Gwen]

"Già. Ed è decisamente uno sviluppo inaspettato, oltre che interessante."
Arrivò poi lo zio del ragazzo.
"È scappato quando gli è stato chiesto perché questa bottega sia collegata al castello Elyseum tramite un passaggio. Lei cosa ha da dire?" chiesi all'uomo.

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[Guisgard]

L'uomo guardò Gwen sorpreso, stupito, perplesso e sgomento.
“Cosa...” disse con tono incerto “... cosa... cosa significa? Questa bottega a cosa sarebbe collegata?”

[Lady Gwen]

"Ha capito benissimo. Questa porta" indicandola "Porta ad un passaggio segreto che collega la sua bottega all'Elyseum. Perché? E non mi dica che non ne sapeva nulla" insistetti.

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[Dacey Starklan]

Il silenzio me lo aspettavo ma la fuga...
Il giovane fu decisamente rapido e colse tutti alla sprovvista tanto che quando la polizia partì all’inseguimento questo li aveva già staccati di parecchi metri.

“ Evidentemente si, nasconde qualcosa...”

Convenni, tanto più che fin dal primo incontro avevo trovato strano quel giovane.
Mi dispiacque vedere ora l’arrivo del vecchio proprietario, preso palesemente alla sprovvista dal comportamento del nipote.

[Guisgard]

Il vecchio era sgomento.
Continuava a guardare tutti loro, da Gwen a Dacey, senza riuscire a dire più nulla.
“Risponda...” disse Set “... conosceva o meno l'esistenza di quel passaggio? E badi di essere sincero, o finirete in guai molto grossi. Ci sono stati degli omicidi nell'Elyseum e voi di questa bottega siete i primi sospettati.”
“Io... io non ne so nulla... lo giuro... faccio solo il bottegaio...” quasi in lacrime il vecchio.

[Lady Gwen]

Anche Set insistette e il vecchio sembrò davvero non saperne nulla.
Mi avvicinai a Set.
"Pare davvero che non sappia nella, anche se sembra surreale. Cosa ne pensi?" gli chiesi piano, per non farmi udire.

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[Guisgard]

“Non lo so...” disse sottovoce Set a Gwen “... comunque non ci scappa... o lui o suo nipote è il colpevole... a meno che non menta e non sia coinvolto anche lui...”

[Lady Gwen]

"Sì, il nipote deve per forza essere coinvolto. La polizia deve fare di tutto per prenderlo, in caso diremo di concentrarsi anche sul vecchio" a Set "Ma dubito che dal ragazzo non trarremo informazioni, se lo metteremo sotto torchio."

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[Destresya]

Lo osservai sorridendo, per poi annuire."Dici che sono troppo romantica?" divertita "No, credo anche io che non ci sia il Tulipano Nero dietro tutto questo... tutte quelle morti, posso capire quelli dell'organizzazione, ma sono morti anche dei custodi che facevano solo il loro lavoro, non c'è niente di romantico in questo.." sospirai "Ci penseremo domani!".
Come se mi leggesse nel pensiero, Cristiano mi chiese di cambiare argomento, e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Mi ero sempre vantata di capire che cosa pensassero le persone, ma ora l'uomo che avevo di fronte era diverso da tutto ciò che avevo incontrato in vita mia.
Ad ogni modo mi piaceva il suo sguardo su di me.
"Vuoi farmi credere che non hai mai visto nessuno dei miei spettacoli"? fisssandolo con aria enigmatica, per poi sistemarmi meglio sulla sedia e sospirare.
"Beh, che vuoi sapere?" guardandolo negli occhi "Sono sempre stata affascinata dalla magia, fin da bambina giocavo a fare la streghetta, allora i miei mi hanno regalato una scatola di giochi di prestigio e da lì..." feci un gesto con la mano come a dire che quella era storia.
"Ma l'illusionismo è un'arte, non è vera magia.. così, beh, ho fatto molti studi e ricerche negli anni per poter dare ai miei spettacoli qualcosa di veramente magico... come la pietra, appunto, secondo una leggenda, incastonare la pietra in una collana appartenuta ad una marchesa vissuta secoli fa e dedita a pratiche occulte sprigiona dei poteri..." mi alzai e andai ad aprire una valigia lasciata lì, per estrarne una pochette.
Lo raggiunsi alle spalle, mi chinai su di lui, lasciando che i miei capelli sfiorassero la sua spalla e gli porsi il pacchetto.
"Mi sono accparrata la collana in un'asta al mercato nero due anni fa, e da allora sono alla ricerca della pietra.." sussurai, quasi gli stessi sussurrando un segreto all'orecchio, chinata su di lui così vicina da poter sentire il suo profumo.

[Guisgard]

"La prego..." disse il vecchio a Gwen "... noi non c'entriamo nulla... la prego, ci aiuti..."
"Perchè allora suo nipote è fuggito come un delinquente?" Elv.
"E' solo spaventato!"

[Lady Gwen]

"Anche lei è spaventato, ma non è fuggito. Suo nipote ha qualcosa da nascondere e riusciremo a capire cosa, ma anche lei dovrà darci una mano. Come le abbiamo detto, si parla di omicidi, è una questione molto grave e importante."

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[Guisgard]

Cristiano sentì Destresya scivolargli alle spalle, i suoi capelli biondi ad accarezzare il suo viso.
“Interessante...” disse fissando la collana “... ma attenta a non commettere lo stesso errore di Phoemnisk... la Piaga di Santa Rita dovrebbe stare in una chiesa...”

[Guisgard]

"Vi aiuterò..." disse annuendo il vecchio "... vi aiuterò... ditemi cosa devo fare..." a Gwen ed agli altri.
"Per prima cosa ci occorre conoscere ogni cosa di questa bottega..." intervenne Hiss "... chi l'ha costruita? Cosa sorgeva qui prima della sua fondazione? In passato è stata collegata direttamente al castello?"

[Lady Gwen]

Annuii vedendo che accettava di collaborare.
Hiss iniziò a fargli delle domande precise e mirate ed era ciò che volevamo sapere.
Aveva detto che ci avrebbe aiutato, dunque confidavo che rispondesse in maniera attendibile.

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[Guisgard]

Il vecchio annuì.
"Allora... l'edificio è molto vecchio... credo abbia un paio di secoli... io l'ho comprata da un contadino che la utilizzava come deposito per gli attrezzi... non so cosa fosse prima ancora... forse un ricovero per animali o forse una dispensa..."
"Bisogna saperlo con precisione." Fece Hiss.
"Si, vero." Elv che era accanto a Gwen.

[Lady Gwen]

Ascoltai le informazioni, ma alcune non erano precise.
"Sa dove potremmo verificare quest'ultima informazione?" al vecchio.

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[Destresya]

Richiusi la pochette e lo guardai con un'espressione enigmatica."Mi hai chiesto la mia storia, e te l'ho raccontata.. magari l'Angelo della Morte verrà anche per me.." con un leggero sorriso.
Mi tirai su, e andai a sistemare la collana.
Il servizio in camera doveva essersi proprio dimenticato di noi.
Tornai a sedermi e lo guardai negli occhi.
"E tu? Chi è davvero l'inafferrabile Pantera?" scrutandolo "Sembri così misterioso..".

[Guisgard]

"Io non lo so..." disse il vecchio visibilmente provato "... sono un povero bottegaio... ho sempre fatto solo questo durante la vita, sono un uomo semplice ed ignorante..." fissando Gwen e gli altri.

[Lady Gwen]

Sospirai appena.
Forse avevamo un po' esagerato, ma dovevamo capire.
"Beh, direi che possa bastare, abbiamo saputo ciò che abbiamo chiesto, magari la polizia si occuperà di indagare e vedere cosa fosse questo posto prima di essere una bottega e un deposito. L'uomo mi sembra provato ed io ho già abbastanza morti sulla coscienza a cui dar conto..." sottovoce a Set.

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[Guisgard]

"Un ladro" disse Cristiano fissando Destresya davanti a lui "che si è ritirato a vita privata." Sorridendo.
Bussarono alla porta.
"Ecco il servizio in camera..." fece Cristiano.

[Guisgard]

Elv annuì a Gwen.
"Io credo che però lui debba restare in stato di fermo stanotte." Disse Set indicando il vecchio. "Potrebbe fuggire..."

[Destresya]

Lo guardai con una punta di disappunto.
"Accidenti, che rivelazione!" portandomi la mano al petto come se avesse detto qalcosa di sconvolgente.
"Con tutte queste informazioni su di te potrei confondermi!" sarcastica.
Era chiaro che non voleva dirmi di lui, quindi perchè chiedere di me?
Un po' mi pentii di avergli rivelato la verità, visto che lui non sembrava interessato a parlare di sè.
Poi arrivò il servizio in camera, mi alzai e andai ad aprire.

[Lady Gwen]

Sospirai con aria greve.
Non avrei voluto arrivare a questo, non avrei voluto, ma avevamo già perso il nipote, perdere a che lui sarebbe stato ancora peggio.
Feci allora cenno ai poliziotti.
Poi mi avvicinai al vecchio.
"Temo che almeno per stanotte lei dovrà rimanere in stato di fermo. Non tema, è solo per precauzione, mi occuperò personalmente affinché vada tutto bene, glielo assicuro" dissi, con tono accomodante.
"Fate in modo che sia trattato come si deve, è per questione di sicurezza, non è un criminale" ai poliziotti.
"Almeno lo spero..." avvilita, fra me e me.

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[Guisgard]

Destresya andò ad aprire e sulla soglia uno dei custodi si scusò a nome dell'amministrazione, ma ogni servizio era sospeso, rivelandole la morte di un custode ed il suicidio di Rusputus.

[Guisgard]

Il vecchio fu portato via e la bottega chiusa con lucchetti blindati.
Tutti quindi dovettero uscire, sia Hiss ed Altea, che Dacey e Set.
Anche Gwen ed Elv naturalmente uscirono e lui la riaccompagnò al castello.

[Destresya]

Sgranai gli occhi a quelle parole.
"Ma ma.. ma è terribile!" sconvolta "grazie di avermi avvisato!" annunedo.
Poi tornai nella stanza, e raccontai tutto a Cristiano.
"Un altro morto e un suicidio.. qui la faccenda è sempre più macabra!" esclamai.

[Lady Gwen]

Il vecchio andò con la polizia e la bottega fu posta sotto sequestro e sigillata.
"Che situazione allucinante... Te la saresti mai immaginata una faccenda simile?" ad Elv "E inoltre, sono contenta di aver dato credito alla tua teoria sui passaggi segreti..." ridendo.

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[Guisgard]

"Ormai è chiaro che questo è un gioco di ruolo ad eliminazione..." disse Cristiano a Destresya "... un cerchio che si stringe e che rischia di soffocarci tutti..." pensieroso "... per stanotte ce ne staremo tranquilli... domani vedremo il da farsi..."

[Guisgard]

"Beh, mi spiace dirti che di trovate ed idee non ne ho più..." disse Elv a Gwen "... ora davvero non so più che pesci prendere..."

[Lady Gwen]

Accennai una risata.
"Non preoccuparti, dubito che l'esito di questo casino sarà determinato dalla tua assenza di idee, benché queste ultime sarebbero comunque molto apprezzate..." guardandolo divertita.
Poi mi feci un po' più seria.
"Sai, ci avevo riflettuto a lungo sul fatto di portarti o meno qui... Vedevo tutto quello che succedeva, la gente che spariva e moriva e mi sembrava tremendamente egoistico trascinarti in un caos di questo genere, oltre che tremendamente pericoloso, ma ora mi rendo conto che non ce la farei se non ci fossi tu..." rivelai "Anche senza le tue trovate..." divertita.

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[Destresya]

"Sì, per qeullo io credo che ci sia qualcosa di personale sotto, che non sia un semplice ladro... no no, altrimenti perchè non prendere quello che vuole e andarsene? No, sembra quasi una vendetta!".
Sospirai.
"Già.." scuotendo la testa "Però non abbiamo niente da mangiare, che dici, lasciamo il palazzo e i suoi misteri e andiamo a manguarci qualcosa in città?" guardandolo con un sorriso.

[Altea]

Trovavo tutto questo strano, tutti andammo in quella bottega e il ragazzo scappo' e poi fu accusato il nonno.. Un mistero su un mistero. La polizia chiuse la bottega e guardai Hiss.. "Peccato, sarebbe stato una buona idea vedere nel retrobottega.. Forse lì vi stavano degli attrezzi. Però il ragazzo se ne stava seduto sulla botte.. Dopo arrivò suo nonno.. il ragazzo poteva aver fatto tutto così frettolosamente? La cosa strana è che questi non sono ladri, avrebbero già preso qualcosa, vi deve essere un motivo diverso per queste morti" pensierosa.

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[Guisgard]

"Già..." disse pensieroso Elv "... però più cercò di trovare un nesso logico in questa storia, più tutto mi sembra strano, contraddittorio..." mentre si incamminavano verso il castello.
A pochi passi da loro c'erano anche Hiss ed Altea.
"Non lo so... qualcosa mi sfugge..." lui "... quel ragazzo di certo nasconde qualcosa... ma suo zio? Davvero lo crede innocente? Vieni, voglio tornare al castello... c'è troppo che non quadra... perché ha ucciso il custode e risparmiato noi? Non teneva che poi avremmo portato la polizia davanti alla porta di ferro? Se ci avesse ucciso non avrebbe corso rischi..."

[Lady Gwen]

"Lo so... Però magari la pista della bottega può portare nuovi spunti..." ipotizzai, mentre ci godevamo l'aria fresca della notte nel parco.

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[Guisgard]

"Si, è una buona idea..." disse Cristiano guardando Destresya "... sai cosa penso? Che sembriamo Diabolik ed Eva Kent." Divertito. "Pesce o carne, cosa preferisci?"
Ad un tratto squillò il cellulare di lui.
"Morirete tutti..." disse una voce al telefono.

[Guisgard]

"Ovvio..." disse Elv a Gwen "... secondo me la bottega può essere il centro di tutto... ti va di tornare in galleria? Fra un'ora sarà l'alba, magari davvero l'assassino tornerà sul luogo del delitto..."

[Destresya]

Lo guardai divertita.
"Davvero lo pensi?" inclinando appena la testa di lato per guardarlo negli occhi blu e profondi.
"Ma Diabolik ed Eva Kant erano amanti..." improvvisamente con una voce calda e sensuale, avvicinandomi a lui di un passo, fissandolo negli occhi intensamente, per poi fargli l'occhiolino.
"Io preferisco sempre il pesce, tu?" guardandolo sorridendo.
Poi squillò il suo cellulare, e restai ad osservarlo, lievemente preoccupata dalla sua espressione.
"Tutto bene?" chiesi, avvicinandomi a lui.

[Lady Gwen]

"È chiusa, però..." perplessa "E poi non so, tutti gli episodi si sono sempre verificati durante la notte..."

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[Guisgard]

"Pronto..." disse Cristiano "... Pronto, chi parla? Cosa significano quelle parole?"
Ma staccarono dall'altra parte del telefono.
"Una vice ha detto che moriremo tutti..." lui a Destresya.

[Altea]

Annuii.. "Infatti ci avesse ucciso non avremmo svelato del passaggio segreto" seguendolo verso il castello "Cosa sospetti ?"

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[Guisgard]

"Entreremo di nascosto..." disse Elv a Gwen "... proprio perché tutto accade quasi sempre di tutte in questa faccenda... andiamo, Gwen..."

[Guisgard]

"Sosoetto che non si tratti della stessa persona..." disse Hiss ad Altea "... voglio dire, la misteriosa presenza non è quella di un'unica persona... vieni, torniamo al castello..."

[Lady Gwen]

Sospirai.
"Va bene, andiamo..." annuii.
Fosse poteva davvero essere un buon modo per scoprire qualcosa in più.

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[Altea]

"Sai che l'ho pensato pure io? Perché una persona non poteva colpirci entrambi alla nuca nello stesso momento, l' ho sospettato in quel momento... Andiamo al castello.." prendendolo per mano.. "E io che volevo trascorrere dei momenti romantici e passionali stanotte" facendogli l'occhiolino.

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[Guisgard]

Gwen ed Elv tornarono così al castello e per lei non fu difficile raggiungere la galleria nonostante l'ora e la sorveglianza dei custodi.
Tutto era semibuio, con un'atmosfera spettrale che velava ogni cosa.
"Nascondiamoci dietro questa colonna..." lui a lei.
Intanto anche Hiss ed Altea avevano avuto la medesima idea.
Grazie alla conoscenza della planimetria interna del castello, Hiss non ebbe problemi ad entrare di nascosto con Altea ed a raggiungere la galleria.
I due cominciarono così a vagare guardinghi dal lato opposto a dove erano Gwen ed Elv.
"Eh, allora sei in debito di una notte romantica..." malizioso Hiss ad Altea.
Ad un tratto si udì un rumore, sordo e netto.
Un rumore udito da entrambe le coppie.

[Destresya]

Più parlava, più la cosa mi preoccupava.
Quando poi mi disse che era stata una telefonata minatoria, sospirai e alzai gli occhi al cielo.
"Hanno chiamato anche me, hanno detto che avrebbero ucciso me e i miei assistenti se mi fossi esibita.. per questo li ho allontanati con una scusa.." sospirai.
"Ma come possono avere il tuo cellulare? Che sei appena arivato?" pensierosa.
"Dobbiamo risolvere questo mistero..." guardandolo negli occhi.

[Guisgard]

"Non lo so..." disse Cristiano a Destresya "... ma mi viene un dubbio... vieni, torniamo nella misteriosa sala di registrazione..."

[Lady Gwen]

Entrammo, stranamente senza problemi e ci nascondemmo dietro una colonna.
"Sai che per un attimo ho pensato che il nipote potesse essere lui la figura travestita? Pensi che abbia senso?"

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[Altea]

"Ovvio che sono in debito" afferrando il suo polso e fermandomi a baciarlo intensamente, d' altronde lo aveva detto pure lui che l'atmosfera gotica è affascinante.
D' un tratto però vi fu un tonfo "Lo stesso di prima, quando hanno ucciso il custode" facendo luce con la torcia.

[Destresya]

Annuii alle sue parole.Brancolavo nel buio, non sapevo davvero che pensare.
"Sì, andiamo.." guardandolo negli occhi.
Così lo seguii fuori dalla stanza diretta alla misteriosa sala di registrazione.
"A cosa stai pensando?" gli dissi poi, mentre camminavamo.

[Guisgard]

Altea baciò con passione Hiss, che subito rispose con impeto alle labbra di lei.
Poi quel rumore che interruppe il bacio.
Un rumore udito anche da Gwen e da Elv.
Altea puntò la torcia in quella direzione ed anche Elv fece lo stesso col cellulare.
Allora i 4 videro il volto di una figura mascherata.
http://www.sitocomunista.it/immagini/cinema/horror/1965_barma_belfagor/1965_barma_belfagor.jpg

[Guisgard]

"Che forse la sala di registrazione è la chiave di tutto..." disse Cristiano a Destresya.
Arrivarono così nella sala, dopo aver attraversato il passaggio segreto, con lui che subito prese il cellulare di Destresya, scoprendo però che nel video registrato non figurava nessuno.
"Nessuno è entrato qui dopo di noi..." deluso Cristiano "... tutto inutile..."
"Affatto, signore." Ad un tratto una voce dietro di loro.

[Altea]

Apparve misteriosamente quella figura incappucciata e puntai la pistola portando Hiss dietro ad una spessa colonna di marmo.. "Pronto a seguirlo non ci scappa.. Ma pensa di essere il Fantasma dell' Opera".. Pensai a Iasefol e la Aframateria ma scostai quel pensiero.

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[Destresya]

"Sì, lo credo anche io.." annuendo e seguendolo nel passaggio segreto.
La stanza era come l'avevamo lasciata, con i suoi dvd vuoti e i suoi misteri.
Nemmeno il mio cellulare era stato utile, niente di niente.
Tutto inutile.
Scossi la testa, sconsolata.
"Già, inutile..." sospirai.
Ma poi una voce mi fece sobbalzare, e istintivamente mi voltai verso chi aveva parlato.

[Guisgard]

Altea puntò la pistola contro la misteriosa figura, con Gwen ed Elv che assistevano poco lontani.
"Attenta." Disse Hiss. "Lo hai in pugno ormai."
"Non temete..." ad un tratto una voce "... mi occuperò io di questo fantomatico spettro." Era Phoemnisk appena giunto, anche lui armato di una pistola che teneva puntata verso il fantasma.

[Guisgard]

Cristiano e Destresya si voltarono di scatto e videro sulla porta un uomo anziano.
Loro non lo conoscevano, ma i lettori avranno compreso che si trattava del vecchio bottegaio, probabilmente fuggito dalla polizia.
"Mi avete reso un grosso favore..." disse "... cercavo questa sala da anni... u a cinquanta a credo."
"Chi siete?" Cristiano.
"Non è facile a dirsi, signore." Fece il vecchio. "Ci sono cacciatori di Nazisti, di tesori, di taglie e persino di talenti sportivi... io, diciamo, sono un cacciatore di demoni." Sorridendo.

[Destresya]

Apparve un uomo anziano, che lì per lì non sembrava minaccioso.
Non era armato o altro.
Chi era?
Cosa significava tutto quello?
Appena parlò fu chiaro che non era il propietario di tutto quello, bensì qualcuno che come noi cercava di scoprirlo.
Da molto più tempo di noi, a quanto pareva.
Disse di essere un cacciatore di demoni.
La faccenda era sempre più interessante e bizzarra.
"Che cos'è questo posto? Voi lo saprete, se l'avete cercato tanto a lungo.." guardando il vecchio con aria interrogativa.

[Guisgard]

"Questa sala, ragazza mia, è dove il nostro Phoemnisk ha nascosto il suo segreto..." disse il vecchio a Destresya "... il segreto del suo successo... sono settant'anni ormai che la fortuna lo bacia... donne, ricchezza, potenza, prestigio, eterna giovinezza..."

[Altea]

Si era in pugno ormai ma arrivò Phoenmisk.. Voleva sparare lui.. Non so perché ma non mi fidavo di quell'uomo poi ebbi un fremito.. "E se l'uomo incappucciato voleva veramente togliergli tutto i quadri che aveva impunemente sottratto alla chiesa e respirai lentamente.
Mirai alla gamba, dove potevano essere le gambe e sparai... Tutte le ore al piattello dovevano essere servite.. No, non mi fidavo di Phoenmisk.

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[Guisgard]

Altea sparò ed il presunto fantasma cadde a terra gridando di dolore, col sangue che usciva dalla gamba ferita.
"Attenta a non colpire nessuna delle opere presenti qui..." disse Phoemnisk ad Altea "... valgono più degli uomini."

[Destresya]

Sgranai gli occhi a quelle parole.
"Settant'anni?" sconvolta "Vuol dire che è riuscito ad avere l'eterna giovinezza?" sbattendo le palpebre.
"Questo spiegherebbe il tuo Minsk.." a Cristiano "Non dicevi che è stato questo Minsk a rubare quell'affresco? Anni fa, un miliardario esperto d'arte poi svanito nel nulla.." pensierosa.
"E qual è questo segreto?" tornando a rivolgermi al vecchietto "Come possiamo trovarlo?" incuirista.
Ormai volevo sapere ogni cosa di quella faccenda.

[Altea]

Vidi l'uomo mascherato cadere a terra e sanguinare.. "Altro che fantasma" esclamai a bassa voce accorrendo verso lui a terra e puntandogli la pistola alla tempia.. "Io sono una esperta di arte signor Phoenmisk, potrei rovinare queste bellezze?". Poi guardai l'uomo mascherato premendo il grilletto.. "Ti togli la maschera da te o devo ammazzarti.. Chi siete" facendo segno ad Hiss.

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[Guisgard]

"Questo è il punto..." disse il vecchio a Destresya, guardandosi intorno "... qualunque c8sa sua è nascosta qui dentro..."
"Ora capisco..." fece Cristiano "... tutti questi dvd vuoti... sono una copertura... fra essi ci sarà per forza di cose quello vero... quello in cui Phoemnisk ha nascosto il suo segreto..."
"Molto probabile, amico mio." Annuendo il vecchio.

[Guisgard]

"Ti conviene fare come ti dice Altea." Disse Hiss al fantasma.
Quello allora si tolse la maschera, mostrando il suo volto.
Era il giovane nipote del vecchio della bottega.

[Destresya]

Sembrava incredibile, tutto quello solo come copertura per il suo segreto.
Incredibile, sì, ma decisamenre ingegnoso.
"Allora cerchiamolo!" annuii vigorosamente "Cerchiamolo tra tutti questi dvd, a costo di meterci tutta la notte!" dissi, decisa.
"Se uniiamo le forze riusciremo a trovarlo, non credete?".

[Altea]

Rimasi stupita.. "Tu.. Perché.." già non mi fidavo di Phoenmisk e guardai il ragazzo "Hiss ferma il ragazzo" mi voltai verso Phoenmisk.. "E ora signor Phoenmisk che farete.. Ma questo uomo non vi sta mica rubando le vostre opere.. Quanta bellezza non trovate?" lo odiavo perché aveva confiscato ciò che non era suo e tenevo il grilletto pronto ma sorridevo con la faccia da Angelo.. "Il ragazzo è mio.. Voi che mi darete in cambio?"

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[Guisgard]

"Si, certo." Disse Cristiano a Destresya.
"L'unione fa la forza." Ridendo il vecchio.
I tre allora si misero in cerca del famigerato dvd X.

[Guisgard]

"Dovrà uccidermi" disse Phoemnisk ad Altea "o sarò io ad ucciderla." Puntando la pistola contro di lei e caricando il colpo.

[Altea]

A quelle parole lo guardai con sfida.. "Siete un assassino.. E perché mai.. Volete uccidermi se volevate pure la nostra consulenza.. Era un bluff? Lo avevo pensato" e lesta indietreggiai, alzai pure io la pistola mirando e sparando alle gambe però prima e subito gettandomi dietro la colonna.. Io non ero un assassina ma se mi costringeva lo uccidevo davvero.

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[Lady Gwen]

Attendemmo, finché non lo vedemmo di nuovo!
Era ben visibile, ora non ci sarebbe scappato!
Improvvisamente arrivò Phoemnisk, si sentì uno sparo di pistola, ma non fu lui a sparare.
La figura cadde a terra sanguinante,

altro che fantasma...

scoprimmo il suo volto e... Era il ragazzo.
Il nipote del vecchio.
Lo sapevo che doveva entrarci lui, non poteva essere altrimenti!
Questo piccolo bastardo!
Oh ma ora non aveva più scampo, avevamo messo fine alla sua messinscena.
"Elv, chiama la polizia ed un'ambulanza, per favore."
Ad un certo punto sentii un altro sparo in direzione di Phoemnisk.
Era stata quella donna.
"Ma è impazzita?!" le urlai, mentre nel frattempo la codarda e vigliacca si era nascosta dietro una colonna, comodo così "Se la porti via, quella stupida pazza" ad Hiss, furente.
Poi mi avvicinai al capo.
"Sta bene?" per accertarmi che non lo avesse colpito, o almeno lo speravo.

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[Altea]

Per l'ennesima volta quella donna, che non si capiva perché avesse un carattere così acido da nemmeno parlarmi, rovino' tutto. La scorsa volta fece andare via la figura incappucciata facendo la foto e ora ci mancava fosse colpita da un proiettile. Sentii le sue parole.. Forse non si rendeva conto qualcosa non andava in Phoenmisk e aveva rovinato tutto il piano. Meritava di essere presa a trivellate. La sottoscritta se ne stava dietro la colonna per controllare se Phoenmisk era colpito o dargli il colpo di grazia finale e guardai Hiss.. "Ha rovinato tutto il lavoro fatto fino ora da noi.."alzando gli occhi al Cielo.

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[Guisgard]

Tutto accadde velocemente.
Altea sparò prima al fantasma, che si rivelò essere il giovane bottegaio, poi addirittura Phoemnisk, subito soccorso da Gwen.
L'uomo però non era stato colpito, visto appariva in ottima salute.
“Sta tranquilla, Gwen, sto bene...” disse “... quella fanatica mi ha mancata... presto, chiamate subito la polizia, così che arresterà entrambi... il ragazzo e lei...” indicando Altea.
Hiss ed Elv assistevano stupiti.
“Fermi, aspettate...” mormorò Hiss, ma subito Elv lo aggredì.
Tra i due cominciò una violenta colluttazione.

[Lady Gwen]

Annuii sollevata vedendo che stava bene.
"Non si preoccupi, Elv l'ha chiamata, saranno qui a momenti" lo rassicurai.
Ad un certo punto Elv ed Hiss iniziarono a litigare.
"Elv! Ti prego, basta!"cercando di separarli.

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[Altea]

Ma erano tutti impazziti, andai dal ragazzo ferito a terra.. "Ho dovuto farlo.. Dovevamo sapere la verità ma proprio perché non mi fido di Phoenmisk ti ho ferito solo.. Lui ti avrebbe ammazzato.. Dimmi perché vieni qua".
Se quella ficcanaso non si fosse intromessa.. Era chiaro.. Se Phoenmisk voleva lo aiutassimo prima perché dopo mi aveva minacciato di morte quando io gli ero andata vicino senza minacce.


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[Guisgard]

La zuffa tra Hiss ed Elv non cessava, anzi aumentava di intensità e i due se le davano senza risparmiarsi.
Intanto Altea si era avvicinata al giovane ferito che gridava per il dolore.
“Ferma...” disse Phoemnisk puntando la pistola verso Altea “... getta a terra la pistola o farò fuoco... sei una fanatica pericolosa.” Con tono deciso.
Gwen era accanto a lui.

[Lady Gwen]

La zuffa fra loro non accennava a diminuire, anzi aumentava.
Intanto Phoemnisk teneva sotto scacco la donna con la pistola.
Ero divisa, se aiutare lui o Elv.
Alla fine decisi di andare da Elv.
Che le sparasse pure, era solo d'impiccio.
Così mi avvicinai e a fatica tirai Elv.
"Hey, basta! Basta. Che ti è saltato in mente?" sconvolta a lui.

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[Altea]

Il ragazzo non rispondeva quando arrivo' Phoenmisk e con un gesto repentino mi alzai e lo strinsi veloce al collo dietro di lui puntandogli la pistola alla tempia.. "Dovevo farla fuori prima ma non sono solita uccidere.. Fanatica io.. Lei è un ladro, ha sottratto questi quadri e opere d'arte a chiese e monasteri..questi quadri devono tornare laggiù".

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[Guisgard]

Gwen corse da Elv e lo tirò via, facendo terminsre la lite con Hiss.
In quel momento arrivarono i vigilanti ed i custodi che subito immobilizzarono Hiss.
“Conto fino a tre...” disse Phoemnisk ad Altea che lo teneva bloccato puntandogli la pistola “... o fai fuoco o ti spezzerò il braccio...” con un ghigno di chissà che ha già vinto.

[Lady Gwen]

La lite terminò per fortuna e subito arrivarono vigilanti e custodi ad immobilizzare Hiss.
Feci loro un cenno affinché si occupasse anche di quella psicopatica che aveva preso in ostaggio Phoemnisk e rischiava di fargli del male.

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[Altea]

"Ci ha preso in giro tutti signor Phoenmisk, certo potrei andare in prigione per una giusta causa. Se morirà i quadri torneranno nei conventi e nelle chiese di Afragolignone o dove erano prima ma voglio vedere in faccia colui che ucciderò.. Non uccido alle spalle" lo girai e gli sparai un colpo secco al cuore, senza pietà.

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[Guisgard]

"Anche se dovessi morire, queste opere resteranno nei musei, nelle gallerie d'arte, nelle mostre ed in ogni altro luogo in cui tutti potranno vederle e godere della loro bellezza." Disse Phoemnisk guardando in faccia Altea. "Mai più nelle chiese e nei monasteri. Sono patrimonio di tutti ed i chierici non manipoleranno più l'arte per iloro scopi."
Poi Altea sparò, diritto al cuore.
Un attimo dopo Phoemnisk si accasciò sul pavimento senza più vita.
Tutto ciò davanti a Gwen ed agli altri presenti.

[Altea]

Lo guardai a terra.. "Infatti.. Siete voi ad averli sottratti all'arte.. Facendoli vostri e prendendoci in giro". Un ghigno di disprezzo vedendolo a terra, d'altronde era stato lui prima a puntarmi la pistola per uccidermi senza che io gli avessi detto nulla.. O io o lui.. Questo mi aveva detto.. questo uomo nascondeva qualcosa di oscuro.

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[Lady Gwen]

Sentii le parole di Phoemnisk, un attimo prima che si accasciasse al suolo senza vita.
Quello sparo mi rimbombava nella testa ancora e ancora.
Agii d'impulso.
Presi una pistola dalla cintura di un vigilante e le sparai ad una gamba, per immobilizzarla.
"Arrestatela, e arrestate anche il ragazzo" ai vigilanti.

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