I racconti del Bianco e del nero

[Lady Gwen]

Il porto all'alba era meraviglioso, dorato e turchese per i raggi mattutini che impreziosivano le onde del mare.
Parcheggiai poco distante dal molo e vidi Elv al bar, la sua auto parcheggiata poco distante.
Così, lo raggiunsi.
"Me la sono cavata con un caffè ristretto e poco piacevole al volo, stamattina. Posso unirmi?" Dissi sorridendo, per poi sedermi al tavolino ed ordinare al cameriere un cappuccino ed una fetta di dolce.
"Comunque, buongiorno" divertita.

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[Guisgard]

Era un bar che si affacciava sul molo, con un'insegna a forma di timone ed un bel profumo di coretti e sfogliatelle calde.
"Eccola la nostra brava ragazza, tutta a cqua e sapone." Dise divertito Elv vedendo arrivare Gwen, mentre era al cellulare. "No, non parlavo a te..." rivolgendosi poi a chi aveva in linea "... no, tranquillo... è arrivata una mia modella... no, non la conosci..." parlando ma con gli occhi fissi su di lei "... una ragazza fuori dagli schemi... i nostri schemi... molto semplice..." rise "... chissà, magari da Biancaneve la trasformo nella strega cattiva." Divertito. "Ora però devo salutarti che tra poco devo imbarcarmi... ciao, amico mio." E staccò. "Buongiorno, tesoro." Salutando Gwen.
Fecero così colazione insieme.

[cavaliere25]

Andai a letto mi misi comodo e iniziai a pensare a quell'isola selvaggia di cosa avremmo trovato e chi ci fosse e cosa mi aspettasse il giorno seguente sulla nave mi giravo e rigiravo nel letto non riuscivo a prendere sonno ero tutto elettrizzato per la partenza che capì che quella notte non avrei chiuso occhio

[Lady Gwen]

Il profumo dei dolci mi invase e sorrisi divertita, per poi ridacchiare scuotendo la testa, alle sue parole su di me.
Poi, chiuse la telefonata.
"Nelle favole e nei cartoni, le streghe sono sempre brutte, antipatiche... Vuoi che diventi così?" ridendo, mente sorseggiavo il cappuccino.

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[Guisgard]

Cavaliere25 non chiuse occhi e passò la notte così, fremente per l'attesa.
All'alba fu chiamato sul ponte, dove Lion e Stiaoavevano bisogno di sistemare alcune cime prima della partenza.

[Guisgard]

Sul molo, al bar, Gwen ed Elv facevano colazione insieme.
"Eppure io ricordo che la strega di Biancaneve era tanto cattiva quanto sexy..." disse fissandola "... no?" Divertito.

[Lady Gwen]

"Di sicuro, io e te abbiamo visto due versioni molto diverse di quella storia..." scuotendo la testa con ironico sarcasmo, mentre prendevo una forchettata di dolce.
"Ma se eviterai di farmi invecchiare di duecento anni con una voce gracchiante ed un aspetto poco piacevole, sarà meglio..." ridacchiando e accomodandomi i capelli.

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[cavaliere25]

senti chiamare il mio nome e mi alzai di scatto e corsi sul ponte dove vidi Lion che mi aspettava eccomi dissi tutto affannato mi hai chiamato chiesi guardandolo sono pronto dimmi cosa c'è da fare dissi tutto saltato dalla contentezza di partire

[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Ho capito, sei di quelle che vogliono avere sempre ragione, in ogni occasione." Disse sarcastico a Gwen. "Tranquilla, che in questo viaggio si resta giovani sempre, come il leggendario elisir di lunga vita." Facendole l'occhiolino.
Poi, finita la colazione i 2 si avviarono verso l'imbarcazione che li aspettava.
La Girella, sul cui ponte Cavaliere25, Lion e Stiao sistemavano le ultime cose prima della partenza, era una nave di media grandezza, con un paio di scialuppe sulle fiancate a cigolare e l'aspetto che ne tradiva la poca mania per la pulizia del suo capitano.
Goz spuntò dalla stiva come un vecchio lupo di mare di quei romanzi d'avventura di un paio di secoli fa, dalla barba incolta, la stazza poco nobile e molto proletaria, gli occhi piccoli e attenti, la fronte pensierosa e i capelli mossa dalla brezza marina.
"Benvenuto sulla Girella, signor Bell!" Esclamò nel vedere il fotografo, lanciando poi uno sguardo volgare verso Gwen.

[Lady Gwen]

"Ah bene, molto interessante!" dissi ammiccante, riguardo l'isola.
Dopo aver fatto colazione, io presi la mia valigia e lo zaino con l'attrezzatura fotografica e ci avviammo verso l'imbarcazione.
Era una normalissima imbarcazione adatta a quel tipo di viaggi, senza infamia e senza lode.
Il capitano sembrava conoscere bene Elv, ma mi urtò parecchio l'occhiata che mi lanciò.
"Salve" dissi solo, accennando un sorriso di circostanza.

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