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Vecchio 14-07-2014, 00.46.51   #501
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Volevo alzare gli occhi al cielo a quelle parole di Froster, ma Musain venne inconsapevolmente in soccorso della mia pazienza.
E secondo te perché me lo sono inventato, genio? Non sei anche tu un liberale? Ora che stai per ottenere un titolo nobiliare, improvvisamente cambi bandiera? Patetico..
Froster era davvero un idiota.
Sorrisi e annuii a Musain, era fin troppo accondiscendente, mi chiesi cosa avesse in mente per mio cugino, di sicuro doveva stare in guardia, ma se era così pazzo da presentarsi lì, probabilmente lo sapeva.
Dovevo avvisare Imone della storia che avevo inventato, non potevo rischiare che scoprissero.
Mi accomiatai così dai due uomini e raggiunsi la saletta dove Imone mi stava aspettando.
Quanto era cambiato? Lo avrei riconosciuto dopo tutti quegli anni?
Il cuore sapeva di sì, avevamo passato così tanto tempo insieme da bambini, che ogni ricordo era nitido e vivo nei miei ricordi.
Dovevo comunque mantenermi calma, anche se avrei voluto correre come facevo da bambina, lui mi prendeva in braccio, mi faceva girare e io mi arrabbiavo, e continuavo ad urlare "Mettimi giù!". Almeno finché ero davvero piccola.
Una volta cresciuta, invece, si nascondeva nei passaggi segreti, e appariva all'improvviso alle mie spalle, facendomi spaventare a morte. Da quando iniziai ad allenarmi anche io, finiva puntualmente a pugni. E lui si prendeva sempre la colpa, anche se spesso cominciavo io.
Ma ero solo una ragazzina, come si arrabbiava quando facevo gli occhi dolci e suo padre se la prendeva con lui e non con me.
Quanto avevo sofferto per la sua partenza.
Ma poi ero cresciuta anche io, e avevo altro a cui pensare. Come avrei voluto averlo accanto a me in quella grotta, quando affrontai la prova più dura, e ricevetti l'iniziazione.
Ma io avevo sedici anni allora, e lui era già lontano.
Ero arrivata davanti alla stanza, il cuore batteva forte, entrai sorridendo.
Ma poi restai interdetta. Imone non c'era, ma solo il maledetto che aveva ucciso i miei lupi.
Tu prega di non cadere mai nelle mie grinfie, perché non hai idea di che morte ti riserverei..
Pensai, mentre continuavo a sorridere, porgendogli la mano da baciare.
Arrossii lievemente a quelle parole galanti, mentre la mia mente già fantasticava.
In casi del genere, essere donna aveva indubbi vantaggi.
Oh, ma così mi rendi tutto troppo semplice..
Normalmente avrei risposto in modo innocente, come se non avessi nemmeno sentito.
Ma stavolta no.
Lo guardai negli occhi per un momento, per poi abbassare di nuovo lo sguardo, come si conveniva.
"Oh, mi fate troppo onore, milord.." sorrisi "Devo dedurre che siete astemio?" scherzai "Non posso certo competere con la vera meraviglia di queste terre..." risi appena "Beh, il mio promesso sposo ha cose più importanti a cui pensare.. devo sbrigare una faccenda personale..".
In quel preciso momento mi ricordai di Imone.
Come mai non era lì?
Un pensiero mi attraversò, forse si era nascosto e voleva cogliermi di sorpresa come faceva anni prima.
Evitai di guardare il quadro dietro il quale si apriva un passaggio segreto che portava alle cucine.
Oppure poteva semplicemente essere nel vestibolo, ma non guardai la porticina.
O più semplicemente non era ancora arrivato, o era andato in qualche altra stanza, era casa sua dopotutto, ma mi meravigliava che lo lasciassero scorrazzare per il castello.
No, l'ipotesi più plausibile è che volesse giocarmi un brutto scherzo, era proprio da lui.
Sorrisi, forse potevo volgere a mio vantaggio quella situazione, aggiornandolo sulla commedia che avevo messo in piedi.
"A quanto pare mio cugino oggi è tornato a casa, e io stavo andando a dargli il benvenuto.." risi appena "E' buffo, è stato cacciato anni fa per le sue idee liberali, che tanto facevano infuriare mio padre, e ora invece sono all'ordine del giorno, a quanto pare.." Sorrisi "Oh, non che queste cose abbiano importanza per me..".
Dovunque tu sia, cugino, vedi di ascoltare.. Sto cercando di salvarti la pelle..
Sorrisi, gaiamente.
"Sapete, quando partì mi promise che, dovunque sarebbe stato, sarebbe tornato a Lortena per il mio matrimonio, per farmi da testimone.." Guardai ancora negli occhi Dension per un momento "E ormai manca solo un mese.." Sorrisi, abbassando lo sguardo.
"Perdonate.. Non volevo trattenervi con queste sciocchezze.." Spostandomi leggermente per far passare i due uomini "Messer Musain vi starà aspettando.. Buona giornata signori..".
Adesso leva quella maledetta faccia dalla mia vista...
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Vecchio 15-07-2014, 19.58.17   #502
Guisgard
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A quelle parole di Grazia, tutti gli altri della compagnia si voltarono verso Carolon.
“Dico...” disse questi fissandoli “... cos'avete da guardare?”
“Beh...” fece Rinos “... l'idea non è male, capo... dopotutto potrebbe essere un buon guadagno, no?”
“Credi?” Sbottò Carolon.
“Se davvero a Gioia Antiqua giudicano così importante quella mostra” mormorò Lyon “noi portando un degno Fiore potremmo vincere e dunque meritare il premio...”
“E quale sarebbe questo premio?” Chiese Carolon con tono scettico.
“Fin'anche la metà di un regno!” Esclamò Arwin.
“Utopie!” Scuotendo il capo Carolon. “Dovrei lasciare qui i nostri affari per intraprendere un viaggio fiabesco? Alla ricerca forse del nulla?”
“Ma, capo!” Disse Rinos.
“Con tutto il rispetto, capo...” sorridendo Arwin “... ma dove sono tutti questi nostri affari? Sbaglio o è un bel po' che non si vede il becco di un Taddeo?”
“Ed abbiamo perso anche l'incarico di quella principessa orientale...” annuì Lyon.
“E poi...” seccato il capo “... mettiamo pure che questa città esista davvero... dove si trova? E come ci si arriva?”
“Abbiamo il libro!” Ripose Rinos. “E Grazia è in grado di decifrare ogni suo segreto!”
Tutti annuirono.
“Voi siete certa che in quel libro ci siano Verità, damigella?” Domandò Carolon a Grazia. “Davvero può esistere quel misterioso Fiore Azzurro?”
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Vecchio 15-07-2014, 20.06.31   #503
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“Madama...” disse l'uomo vestito di nero a Hedera “... uno studioso polacco ha da poco sviluppato un sistema che consente con esattezza di tracciare il preciso movimento del Sole, nonostante ciò che le tanto decantate Sacre Scritture favoleggiano da sempre circa la fiabesca Creazione dello spazio... e prima ancora gli antichi Greci furono in grado di comprendere cosa costituisce la comune materia, giungendo a scoprire l'infinitamente piccolo... e tutto ciò senza raggiungere il Sole o diventare tanto piccoli da penetrare gli oggetti inanimati...” sorrise “... come vedete, dunque, non occorre comprendere l'esatta ubicazione delle cose per conoscerne l'esistenza... molti mi hanno parlato di Gioia Antiqua. Certo, alcuni farcendone il tutto con miti e leggende, ma non dimentichiamo che prima dei viaggi del mercante veneziano Marco Polo il fiabesco Oriente non era solo terra di regni millenari e divinità potentissime, ma anche dimora di mostri ed esseri fantastici. Gioia Antiqua esiste. E forse chiede una prova per essere raggiunta. Una prova come... il credere appunto nella sua esistenza.”
Intanto il giovane giardiniere si era avvicinato a Hedera.
“In cosa posso servirvi, madama?” Chiese.
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Vecchio 15-07-2014, 20.12.12   #504
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l contadino, a quelle parole di Altea, sgranò gli occhi ed annuì.
“In verità” disse “non vi è alcun milord. Il vecchio Solone è un filosofo e non è neanche ricco. Vive infatti in una vecchia capanna nel bosco.”
“Potete condurci là?” Chiese Ahmed.
“Non è molto ospitale...”
“Portateci là, al resto penseremo noi.” Disse Ismael.
Il contadino li condusse così presso quella capanna.
Fu poi pagato da Ahmed e andò via.
“Avanti...” fece Ahmed “... proviamo a bussare e vediamo chi è davvero questo Solone...”
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Vecchio 15-07-2014, 20.15.32   #505
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Rager così fu al cospetto di Elisabeth.
“Il maestro” disse “ha indagato circa gli ultimi accadimenti in queste terre... quel barone de Gur è un potente aristocratico che dispone di molti uomini armati... voi... voi dovete sfruttare la somiglianza con quella donna e spingerlo ad abbracciare la nostra causa, facendone un alleato di Imperion qui a Lortena...”
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Vecchio 15-07-2014, 20.18.08   #506
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Dension sorrise a quelle parole di Clio.
“Da qui ad un mese possono accadere tante cose...” disse poi lo spadaccino e voltandosi per un istante verso il suo compagno “... quanto al vino di queste terre...” tornando a guardare la ragazza “... se davvero vale in gusto la metà di quanto voi siete bella, milady, allora bisognerà proprio che lo si assaggi.” Baciò la mano della ragazza, indugiando però più del dovuto con la bocca sulla sua pelle. “Sono certo che ci rivedremo presto, milady...” ed uscì dalla sala insieme al cavaliere che era con lui.
Clio restò così da sola in quella sala.
Infatti di suo cugino non vi era neanche l'ombra.
Nel frattempo, dalla porticina laterale, Guisgard si era ritrovato dall'altra parte del corridoio sul quale si apriva la sala.
Arrivò allora ad una grossa scalinata.
“Voi... chi siete?” All'improvviso una voce.
“Io?” Voltandosi Guisgard. “Io sono... sono Imone Marsin!” Rispose con un impeto d'orgoglio.
La vecchia Menippa si avvicinò e cominciò a scrutarlo con una singolare attenzione.
E in quel momento il nostro impostore ebbe paura.
“Vecchia!” Arrivando Lhar. “Cosa fai qui? Torna nelle cucine!” Guardò poi Guisgard. “E voi chi siete?”
“Imone Marsin.” Annuì il falso cugino, stavolta ostentando molta meno sicurezza.
“Ah, finalmente!” Esclamò Lhar. “Qui vi attendono tutti!” Ridendo. “Sia il signor conte, che lady Clio! Su, venite con me, vi condurrò da loro!”
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Vecchio 15-07-2014, 20.18.24   #507
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Il filosofo abitava in una capanna in un bosco, tutti erano stupiti..."E' un filosofo, lo ha detto messer Bauon..sarà un tipo particolare, magari vuole vivere isolato..su avanti un pò di aria di montagna ci farà sicuramente bene, non lo sapete?" e sorrisi.
Arrivammo nel bosco davanti alla capanna, pagammo il contadino e dissi avrei bussato io..."E' permesso..sono la principessa Altea e ci manda messer Bauon di Amoros, ci ha indicato voi, messer Solone, non preoccupatevi...veniamo in pace".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 15-07-2014, 20.49.19   #508
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Guardavo fuori dalla finestra , mentre ascoltavo Rager....... conoscevo a stento il volto del barone e dovevo già immaginare quale sarebbe stata la mossa strategica per fargli cambiare idea..........Lei agiva sulla bellezza...sulla sua sensuale movenza...per renderlo folle...sembrava un uomo che aveva perso l'essere........" Rager.....a me poco importa di Imperion o di Lortena...non sono figlia di queste terre...mi hanno dato i natali.....ma la cosa si e' fermata lì......Avrei lavorato per Oxuid....tra vecchi libri e pergamene......ma piu' di una volta mi ha rammentato che la bellezza e' un'arma ancora più mortale delle più affilate spade che il mondo conosca.......ditegli che faro' il possibile........e adesso non trattenetevi più del dovuto la vostra presenza qui desterebbe dei sospetti...........portate i miei saluti a Oxuid....".....Vi di Rager andare via.....vidi anche un cenno di sorriso sul suo volto.......e questo mi rincuoro'.....mi sedetti sulla poltrona accanto alla finestra..........Symoin...non so nulla di te tranne il fatto che hai il mio stesso volto.............che potresti aver fatto il patto con il Demonio.......io in nome di Dio ho cercato di scacciare gli infedeli dal suo Tempio........se quello che devo fare e' cosa buona e giusta.....indicami il cammino......Stavo parlando con una defunta forse o con lo spirito che aleggiava tra quelle torri...ma era l'unica presenza che sentivo dentro di me......e tra il mondo dei vivi e quello dei morti...c'e' una forza che i vivi non riescono a violare.......qualcuno bussò alla porta riportandomi alla realtà....." Chi bussa...."....
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Vecchio 15-07-2014, 20.55.28   #509
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Cominciavo a spazientirmi.
Dove si era cacciato?
Poi mi preoccupai di colpo.
E se gli fosse accaduto qualcosa? Se Musain l'avesse fatto catturare senza dirmi niente?
No, pensai, ero troppo paranoica.
Probabilmente avevo capito male la stanza.
Così, tornai sui miei passi, diretta alla sala dove avevo lasciato Froster.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Clio tornò nella sala dove aveva lasciato Froster e nell'entrare un'insolita scena si mostrò ai suoi occhi.
Il suo promesso sposo e il fedele Lhar stavano in piedi davanti alla libreria, ciascuno con un bicchiere di vino in mano.
Con loro però vi era un terzo individuo.
Stava di spalle all'entrata e aveva capelli scuri e mossi ed indosso una giacca di lamè.
Dalla cintura poi pendeva una lunga spada, sulla cui elsa vi era impresso il sigillo dei Marsin.
“Vi dirò, signor conte...” disse costui a Froster “... si può viaggiare e apprendere ogni sfaccettatura del mondo. Dagli usi di tutti i popolo, alle manie di ogni razza. Potete imparare l'architettura di un regno ed il suo stile pittorico preferito. Persino la cucina non avrà più segreti e tabù se assaggerete ogni singola pietanza di ognuno dei popoli di questa terra. Ma quanto alle donne, eh, credetemi, mai ho riscontrato il medesimo sentimento o la stessa passione in due donne differenti. Diciamo, per gli amici delle statistiche, che ogni terra ha un certo suo modo di etichettare il gentil sesso, dando la possibilità, o forse meglio chiamarla illusione, a noi uomini di poterle elencare. E così diremo che le donne di Francia sono le più maliziose, mentre quelle inglesi le più ambigue. Le tedesche le definiremo le più morigerate, le italiane poi senza dubbio le più passionali e quelle spagnole, infine, certamente le più calienti.”
“Che differenza c'è tra passionale e focosa, messere?” Chiese Lhar.
“Beh...” rispose Guisgard “... dipende se hanno marito oppure no.”
A quella risposta sia Froster che Lhar scoppiarono a ridere forte.
Ma in quel momento il tiranno si accorse di Clio sulla soglia della porta.
“Oh, mia cara...” fece Froster “... dove eravate finita? Fortuna per vostro cugino che abbiamo fatto noi gli onori di casa.”
Restai per un momento ad osservare la scena.
Il mio sguardo cadde sulla spada.
La spada di mio padre.
Sorrisi, pensando a quanto mi ero arrabbiata quando l'aveva data a lui e non a me.
Ero così gelosa.
Ma lui era lì, e niente aveva importanza.
Scossi la testa ascoltando i discorsi.
Hai capito il cugino..
Forse per la prima volta, rivolsi a Froster un sorriso sincero, mentre acceleravo il passo per raggiungere i tre uomini.
"Allora è qua.. Lo stavo aspettando dove mi avevate detto.. Ma al signorino piace fate di testa sua.." Risi appena, scuotendo la testa.
Ma se non era mai stato in quella stanza, se non era nascosto dietro il quadro mentre parlavo con Dension, allora non sapeva nè che doveva fingersi un liberale, né della promessa.
Fantastico!
Ma saperlo lì al mio fianco cancellava ogni preoccupazione.
Mi avvicinai, posando una mano sulla sua spalla.
Dovevo anche aggiornarlo che la Clio che conosceva non esisteva più, che ero diventata una stupida ragazza frivola.
"Bentornato, cugino.." Sorrisi, abbracciandolo.
Poi alzai finalmente gli occhi su di lui.
Gli occhi.
Mi mancò il fiato.
Azzurri.
Azzurri come l'oceano, come il cielo di una serata d'estate, come il migliore dei miei zaffiri.
Azzurri come i suoi.
Così, continuai a sorridere, gli lasciai un bacio affettutoso sulla guancia, per poi staccarmi da lui, e versarmi da bere a mia volta.
"Te la sei passata bene in esilio, a quanto vedo!" Sorrisi "Dovrai raccontarci tutte le tue avventure..".

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Guisgard salutò con un lieve inchino Clio e sorrise appena al suo bacio sulla guancia.
Anche Froster sorrise, per poi fissare il falso cugino che invece era rimasto in silenzio.
“Messere...” disse sorridendo il tiranno “... neanche un saluto dunque a vostra cugina? Fino ad un attimo fa sembrava impossibile zittirvi. E ora?”
“Eh, milord...” scuotendo appena il capo Guisgard “... in verità sono... si, per la prima volta sono senza parole.”
Froster rise.
“Beh, la ricordavo bambina, mentre invece ora la nostra Clio è una donna ormai.” Aggiunse l'impostore.
“Ma vi prego...” fece Froster “... perchè giungete nella vostra casa armato? Suvvia, date questa spada ad uno dei servitori.”
“In verità” lesto Guisgard “nei miei anni di studio ho imparato ad amare i classici e non so perchè ma mi hanno sempre conquistato uomini come Ulisse ed Oreste. Mi piaceva l'idea del loro ritorno a casa e di come liberavano le loro terre dai propri nemici.”
“Ma qui” entrando qualcuno all'improvviso nella sala “non troverete né Proci, né traditori, messere.” Avvicinandosi a lui Musain.
“Vi presento ser Musain, comandante della Guardia di Palazzo.” Presentandolo Froster.
“Piacere, cavaliere.” Sorridendo Guisgard. “Eppure avevo udito di ribelli a Lortena.”
“Quelli sono affar mio e dei soldati, messere.” Fissandolo Musain. “Voi non abbiate a preoccuparvi di questo.”
“Sono molto più tranquillo ora.” Annuendo l'impostore.
“Sceglietevi dunque un altro eroe da impersonare.” Aggiunse sarcastico lo spadaccino.
“Non chiedo di meglio.” Ridendo appena Guisgard. “Cugina, sapete forse se la bella Andromeda o la meravigliosa Elena avessero un cugino? Così potrei impersonare quello e a voi dare il ruolo di una di quelle due eroine.” Rivolgendosi poi a Clio.
Froster rise di gusto.
“Sceglietevi un eroe senza troppi nemici, messere.” Mormorò Musain.
“Allora vorrà dire che sarò Tristano.” Divertito Guisgard. “Così mia cugina sarà Isotta e potrà curarmi qualora qualcuno mi facesse del male.”
Froster rise di nuovo, ignorando del tutto quella leggenda.
“Brutta fine fanno però i due amanti di Cornovaglia...” prendendo del vino Musain.
“Beh, noi non seguiremo di certo la storia alla lettera.” Replicò l'impostore. “Dopotutto loro erano amanti, mentre io e Clio solo cugini.” Voltandosi a sorridere di nuovo alla ragazza.
Non osate toccare quella spada!
Ma dare peso a quella situazione avrebbe attirato l'attenzione.
"E così hai persino imparato a combattere eh, mi meraviglio di te.." scherzai, per poi osservare la spada di mio padre.
Loro non dovevano sapere.
"E vedo che ti sei anche preso la briga di far incidere lo stemma di famiglia.." risi appena "Non dicevi che gli stemmi erano cose del passato, che siamo tutti uguali e cose del genere?" tendendo la mano.
"Su, dalla pure a me.. la metteremo nel baule del tesoro, ricordi?" incrociando il suo sguardo per un momento.
Guardai poi Froster e Musain.
"Beh, se Imone può restare con noi, posso avere licenza di accompagnarlo nelle sue stanze? sono certa che vorrà riposarsi dopo il lungo viaggio..".

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Originalmente inviato da Guisgard
Certo.” Disse Froster a Clio. “Scortatelo pure nella sua stanza.”
“Potrei mai negare qualcosa a mia cugina?” Fece Guisgard, per poi consegnare la spada alla ragazza. “Quanto agli stemmi, beh, diciamo che ho imparato quanto possa essere utile una simile firma sulla spada. Consente di scoraggiare chiunque voglia subire un affronto pur di duellare.” Rise appena. “Col vostro permesso, milord. Signori.” Ed uscì con Clio dalla sala.
“Ah...” sospirò una volta nel corridoio con la ragazza “... devo dire che essere di nuovo a casa mi fa un certo effetto... e voi... voi siete molto cambiata, cugina. In meglio naturalmente.” Sorridendo a Clio.
Cosa?
Fulminai con lo sguardo Imone.
"In meglio?" ripetei, incredula "Devi avere davvero pochissimi ricordi di me..".
Portai la mano al petto e imitai la mia voce di poco prima "Col fodero, mi raccomando che rischio di tagliarmi.." lanciai un'altra occhiataccia a Imone "Ma per piacere!" scossi la testa.
Come poteva dire una cosa del genere?
Stentavo a crederci. Pensavo mi avrebbe preso in giro, o detto qualcosa come "Chi sei tu cos'hai fatto a mia cugina?". Ma forse gli anni lontani l'avevano cambiato.
Raggiungemmo la vecchia stanza di Imone, ed entrai con lui, chiudendo la porta dietro di noi.
Controllai istintivamente che non ci fosse nessuno, nemmeno dietro il passaggio, o le tende.
Avvistai un vecchio baule decorato, che non era però il baule del tesoro che avevo nominato.
Quello si trovava nella casupola di caccia nel bosco. Andare fino lì di notte ci sembrava un'impresa così avventurosa.
Mi inginocchiai, e baciai l'elsa della spada che portavo tra le mani, per poi riporla nel baule.
Persino Penelope aveva messo alla prova Ulisse, senza parere.
Avrei spiato le sua reazione. Non poteva dimenticare.
Non avrebbe mai dimenticato.
"Preferisco pensarla al sicuro.." mormorai "Sono certa che le hai reso onore.. almeno si è salvata..".
Mi rialzai e tornai davanti a lui, vicinissima, in modo da poter sussurrare.
"Ascoltami bene..." sussurrai con gli occhi nei suoi "Non so cosa ricordi di me, ma sappi che la Clio che hai conosciuto non esiste più, anzi.. non è mai esistita.. mi raccomando.. io sono una ragazza molto frivola, e stupida.. non mi interesso di politica, distinguo a malapena un liberale da un reazionario.. sono molto debole, e facilmente impressionabile, svenirei alla vista del sangue anche se mi pungessi con uno spillo.. inutile dire che non so difendermi in nessun modo..." sospirai "Tanto per darti un'idea, non mi importa se sposerò l'uomo che ha ucciso mio padre e assoggettato il mio popolo, la mia preoccupazione più grande è che la seta che ho ordinato dall'oriente per il mio vestito arrivi in tempo.." scossi la testa.
Ah, e hai presente il brigante che tutti cercano? Sono io, comunque..
No, per quello ci voleva ancora del tempo.
Saperlo l'avrebbe messo solo in pericolo.
"Quanto a te.." mormorai, dolce "Ho detto loro che mio padre ti ha cacciato per le tue idee liberali.. mi sembrava una buona idea, vista la situazione.. ah, e mi hai promesso che saresti tornato per farmi da testimone al matrimonio.. e così hai fatto..".
Avevo parlato in fretta, a voce bassissima, col terrore che qualcuno ci interrompesse, anche se per la verità avevo sbarrato la porta.
Gli sfiorai il viso con la mano, mentre sentivo gli occhi inumidirsi.
"Sono felice che tu sia qui.. ma preferivo saperti lontano, al sicuro.. tieni un profilo basso, mostrati accondiscendente con i nuovi padroni e non ti accadrà niente... non fidarti di nessuno, mai..." sorrisi, per poi allontanarmi di un passo.
"Beh, ti lascio preparare.. se hai bisogno di qualcosa sai come sgattaiolare da me.. non.." abbassai lo sguardo "Non ce l'ho fatta ad usare la camera di tua madre.. sono nella mia vecchia stanzetta.. abbiamo tante cose di cui parlare..".
Alzai ancora una volta gli occhi su di lui.
"Io andrò a passeggiare nel Giardino, raggiungimi quando voi.. immagino vorrai vedere la tomba dei tuoi genitori..." lo abbracciai di nuovo "Bentornato cugino..".
Per poi staccarmi e sorridere, con le lacrime agli occhi.

Ultima modifica di Clio : 15-07-2014 alle ore 23.20.05.
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Vecchio 15-07-2014, 21.05.59   #510
grazia
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grazia è sulla buona strada
Guardo Carolon mostrando una sicurezza che non ho " Se in questo libro ci sono verità io sono in grado di trovarle"
Guardo e accarezzo le pagine del libro sperando che venga in mio aiuto come è già successo " Il FIORE AZZURRO?" bella domanda, penso e sospiro prima di riprendere a parlare " non so se esiste, ma secondo il libro e secondo la Regina di Gioia Antiqua, SI, e sempre secondo il libro ha un grande potere"
Osservo la compagnia che pende dalle mie labbra, e guardo Carolon negli occhi
" In ogni caso mi par di capire che non abbiamo niente da perdere...."
Faccio una pausa e sorrido " Quindi perchè non provare a cercarlo questo fiore?"
Continuo a sperare che il libro mi dia risposte
" ma... potremmo cercare anche altri fiori e portarli, cosa ne dite? Potremmo essere fortunati e vincere, oppure...."
Li osservo " potremmo chiedere alla Regina di assumerci e magari troviamo un buon ingaggio"
Chissà se la Regina di Gioia Antiqua conosce questo libro? penso tra me e me.
__________________
Amo la quiete, ma il mio destino è vivere navigando in burrasca
grazia non è connesso  

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