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Vecchio 20-07-2011, 14.28.56   #1941
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Melisendra, vinta la paura, finalmente saltò.
Sarebbe sicuramente scivolata sul bagnato e viscido bordo del canale, se Guisgard non l’avesse presa.
Per un istante il cavaliere restò a fissarla, tenendola fra le braccia.
Arrivò quasi a sfiorarle le labbra con le sue, mentre solo lo scorrere dell’acqua, lento ma costante, rompeva il silenzio intorno a loro.
“Non era poi tanto difficile saltare, no?” Disse sorridendo il Cavaliere.
L’aiutò a tenersi contro la parete rocciosa e ripresero il cammino.
“Risaliamo nella direzione opposta allo scorrere dell’acqua…” mormorò Guisgard “… dovremmo ritrovarci così in breve tempo fuori da questo posto.”
E dopo un po’ infatti intravidero una luce.
Raggiunta quella luce, trovarono una vecchia grata a sbarrare il passaggio.
Era consumata dal tempo e dalla ruggine e non fu difficile rimuoverla.
Guisgard si arrampicò fino ad uscire da quel piccolo pozzo e poi aiutò Melisendra a fare altrettanto.
“Dobbiamo trovare un posto in cui possiate cambiarvi d’abito…” fece con un sorriso guascone il cavaliere “… avete delle bellissime gambe, milady, ma credo potrebbero attirare un po’ troppo l’attenzione e noi non possiamo permettercelo ora.” Facendole l’occhiolino.
Le strade di Capomazda sembravano deserte ed un fetido di marcio era diffuso nell’aria.
I due si incamminarono tra strette stradine laterali, per non attirare l’attenzione, fino a quando videro un carro attraversare la strada.
Su di esso vi erano cadaveri ammassati gli uni sugli altri.
Era seguito da alcuni uomini vestiti di nero e da diverse donne che piangevano e si lamentavano.
Erano le vittime delle acque inquinate dagli assedianti.
La morte aveva già cominciato ad attraversare le strade di Capomazda.
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Vecchio 20-07-2011, 15.18.01   #1942
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Mi slacciai dall'abbraccio con un po' di impaccio e seguii il cavaliere fino in superficie.
Una volta fuori di lì assaporai con sollievo l'aria fresca e non prestai la minima attenzione alle mie sottane strappate, fino a quando non udii il commento di Guisgard.
Mi affrettai ad annodarle in modo accettabile.
"Devo trovare dei vestiti puliti e richiamare Pandemonio..." Stavo per continuare l'elenco di tutto ciò che avrei dovuto fare prima di partire per la palude, quando mi accorsi dei cadaveri e un corteo funebre ci passò vicino.
Era iniziata, dunque.
"Dobbiamo andarcene... con tutti questi cadaveri per le strade presto inizierà anche una pestilenza!"
Ormai era l'alba e qualche timido raggio di sole si apprestava a illuminare quel tetro scenario. Ci incamminammo per le vie.
"Aspettate un secondo... arrivo subito!"
Ricordavo una bottega di abiti in quella strada. Dovetti bussare più volte alla porta e svegliare il bottegaio. Sapevo che non avrei dovuto farlo, ma non avevo più nulla con me, quindi lo ingannai e gettai su di lui il mio incanto.
Uscii di lì con un vestito nuovo e un aspetto molto migliore di quando ero entrata.
Forse era solo la vanità a farmi pensare che non avrei certamente potuto andare da Gouf a implorare per mio figlio senza risistemare un po' il mio aspetto, ma non avevo altre armi che me stessa.
"Cosa farete adesso, Guisgard? Ora che avete la spada ve ne andrete?" Un rumore di zoccoli mi fece voltare e vidi apparire Pandemonio, guidato dalle misteriose luci che mi seguivano ovunque.
"Io devo andarmene da qui... Uriel ha bisogno di me."
Accarezzai il muso di Pandemonio e guardai verso la cinta delle mura. Anche uscire da lì non sarebbe stato semplice.
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Vecchio 20-07-2011, 19.14.56   #1943
Lady Morgana
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Lady Morgana è sulla buona strada
Una furia assassina si impossessò di me. Layla aveva appena bestemmiato! Avevo offeso il Mio Signore!

Non è servito a nulla uccidere quel povero cervo...

"Come osate definirmi una volgare pagana? Voi non sapete chi sono io, non sapete nulla!!!" le urlai con odio.
Layla disse di indicarle dove secondo me avevano rinchiuso Lady Talia.
Li accompagnai e vidi che il piccolo Morgan non era più seduto davanti alla porta.

E' accaduto qualcosa. Perchè Morgan non c'è? Forse qualcuno è venuto e ha portato via Lady Talia e Morgan è fuggito impaurito...

Lady Layla aprì la porta e ci condusse nella stanza, una stanza vuota.
La strega rise beffarda e ci ricondusse fuori dalla stanza che chiuse nuovamente a chiave.
Rimanemmo tutti in silenzio finchè Lady Layla non si fu allontanata ed io incrocia lo sguardo accusatore di Lho. Mi si riempirono gli occhi di lacrime.
Non osavo alzare lo sguardo per paura che anche Icarius mi guardasse in quel modo tanto orribile.
"Io giuro, giuro sulla mia anima che Lady Talia era stata rinchiusa qua dentro... Qui davanti alla porta c'era il piccolo Morgan, ma dev'essere fuggito quando qualcuno è venuto a prendere la Granduchessa." dissi con voce tremante.
"Voi mi credete, milord?" domandai e alzai lo sguardo su di Icarius.
Lo fissai negli occhi, due occhi stupendi.

Ora capisco perchè, anche se il loro fu un matrimonio combinato, Lady Talia si è innamorata di lui...
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Vecchio 20-07-2011, 19.34.32   #1944
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
L’aria era limpida e un leggero vento spazzava la collina, facendo correre veloci le poche nubi candide sopra la mia testa.
Io camminavo lentamente risalendo la china, non avevo fretta.
Ad un tratto vidi una figura davanti a me... se ne stava in piedi, le mani annodate dietro la schiena e mi dava le spalle, il vento faceva volare i suoi capelli e il sole li faceva brillare di mille bagliori dorati.
Mi soffermai appena, vedendolo... poi sorrisi: ero certa che lo avrei trovato lì.
Rimasi immobile per qualche momento, come pensosa, poi mi riscossi e lo raggiunsi...
Giunsi così sulla sommità di quella collina e da lì il mio sguardo poté spaziare tutto intorno... la dolce ondulazione della campagna ordinata, le case sparse, i piccoli borghi qua e là, le sagome dei radi gruppi di alberi contro l’orizzonte...
Sorrisi e inspirai a pieni polmoni quell’aria fresca e profumata...
Poi la figura accanto a me parlò.
“Ti ho sempre insegnato ad amare tutto questo... ma forse ho sbagliato!”
Mi voltai e scrutai i suoi occhi scuri per un istante...
“Perché dici questo?” domandai.
“Domani mattina ti guarderò salire su una carrozza e andar via...” rispose dopo un attimo “Forse avrei dovuto insegnarti ad amare Capomazda, dopotutto!”
“Beh...” ribattei dopo averci riflettuto su per un istante “Se Capomazda è anche soltanto per una minima parte come la descrivono i poeti, sono certa che l’amerò! Ma questo luogo, Sygma, avrà sempre un posto nel mio cuore! Un posto privilegiato! Sono sempre stata molto felice qui!”
Lui tornò a guardarmi... rimase in silenzio per qualche momento, come valutandomi, poi sorrise con aria soddisfatta, come se avessi appena passato un esame...
“Hai ragione!” annuì “Ti auguro di amare Capomazda di un amore infinito e felice... ma Sygma è ciò che sei, e lo sarà sempre!”
Tornammo entrambi con lo sguardo al paesaggio, abbracciandolo tutto... io lo scorrevo avidamente, tentando di immagazzinare in memoria quanti più dettagli mi fosse possibile, suoni, colori, profumi...
Così facendo, distrattamente, portai una mano al collo e strinsi il ciondolo appeso alla mia collana, in un gesto che non sfuggì al mio interlocutore...
“Deve racchiudere qualcosa di molto prezioso quel medaglione a giudicare da come lo stringi...” notò, con aria forzatamente distratta.
Gli lanciai un’occhiata obliqua e sorrisi appena, ma non risposi.
Lui sospirò.
“Una stirpe ricca di fama non meno che di gloria, quella dei Taddei... se è vero la metà di quel che si dice di loro!”
“Tu non hai mai dato molto credito alle leggende...” gli feci notare.
Lui sorrise, poi annuì leggermente...
“No... ma ho conosciuto lord Rauger... un uomo interessante! Dominato da un profondo senso di giustizia!”
I miei occhi spaziavano lungo la linea dell’orizzonte, li portai il più lontano possibile da lui e poi, con la voce che mi si faceva piccola, chiesi: “E lord Icarius?”
Avvertii il suo sguardo su di me per alcuni istanti, ma quando parlò la sua voce non era mutata...
“Non ho avuto il piacere, purtroppo! Ma mi dicono che sia uomo dominato da passioni fortissime...” esitò un istante, poi soggiunse più piano “Bene o male che sia!”
Spostai gli occhi su di lui di scatto a quell’ultima affermazione, non capivo... ma lui non mi lasciò il tempo di dire altro: sorrise e mi poggiò le mani sulle spalle, baciandomi sulla fronte...
“Domani mattina partirai... non dimenticare mai chi sei, figlia mia!”

Aprii gli occhi all’improvviso...
Il volto di mio padre fluttuò ancora nella mia mente per qualche istante, e le sue parole: non dimenticare mai chi sei...
Sorrisi al pensiero di mio padre... gli avevo voluto bene. Moltissimo.
Non dimenticare mai chi sei... aveva detto.
Lo avevo dimenticato, invece.
Ora però tutto era cambiato.
Poi improvvisamente tornai ad avvertire il mio corpo...
Mi portai una mano alla testa e tentai di alzarmi... cos’era avvenuto?
Ero distesa a terra, sul pavimento di pietra fredda e dura, ed ero sola...
Tentai di rammentare... ricordavo la stanzetta nella torre, Sayla, Morgan e Shezan che era entrato nella mia stanza... poi il buio.
Con fatica mi misi seduta... ripensando alle parole di Morgan, a ciò che mi aveva detto poco prima dell’arrivo di Shezan: le figure che camminavano di notte nei corridoi... le figure avevano detto che Layla era una di loro, ma lei non voleva seguirli... le figure venivano più numerose quando c’era la Dolorosa Costumanza... le figure avrebbero preso Morgan se fosse morto...
Il respiro mi si fece affannoso.
Morgan aveva detto che Layla non voleva seguirle perché desidera vendicarsi... vendicarsi...
Lo giurava davanti ad un ritratto... improvvisamente rammentai il ritratto di cui mi aveva parlato il bambino, quello che somigliava ad Icarius...
E improvvisamente capii: Layla voleva vendicarsi di Icarius!
Il resto... tutta quella messinscena, persino io, non erano che una scusa... una scusa per vendicarsi di lui.
Mi mancò l’aria...
Icarius... Oh, Icarius, perché?
Tentando di non perdere il controllo, mi guardai intorno... ma dov’ero?
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 20-07-2011, 20.20.35   #1945
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Icarius fissò Sayla negli occhi.
“Io ti credo, Sayla…” disse sorridendo “… neanche per un momento ho dubitato delle tue parole… ormai è chiaro che quella donna nasconde chissà quale segreto per giustificare il suo odio verso di noi… bisogna ritrovare il piccolo Morgan… lui conosce cose che noi ignoriamo… l’altro giorno ho visto che parlava con te in giardino, Sayla… i bambini hanno una spiccata sensibilità che li porta a riconoscere il buono nelle persone… per questo si fida di te… dobbiamo trovarlo e capire quale oscuro incanto domina in questo luogo.”
In quel momento giunse Shezan.
“Milord… è tutto pronto… la Dolorosa Costumanza vi attende.”
Un brivido corse sulla pelle di Icarius a quelle parole dell’eunuco.
L’eroe annuì, per poi rivolgersi al fedele Lho.
“Amico mio… qualsiasi cosa accada ti affido Talia e la giovane Sayla… proteggile come stessi proteggendo me…”
“Si, milord…” fece Lho “… lo giuro sul mio onore…”
Icarius fissò poi Sayla.
“Io ho piena fiducia in te, amica mia…” sorridendole “… so che scoprirai dove tengono custodita Talia… lascio nelle tue mani le sorti della persona più cara che ho al mondo…” le accarezzò i capelli rossi “… cerca il piccolo Morgan, Sayla… lui è l’unico che può dirci la verità…”
“E’ ora, mio signore.” Con freddezza Shezan.
Icarius baciò Sayla sulla fronte e strinse il braccio di Lho.
“Sono pronto.” Disse poi a Shezan.
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Vecchio 20-07-2011, 20.30.25   #1946
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Guisgard fissò Melisendra col suo nuovo vestito.
“Siete incantevole…” disse con freddezza “… si, immagino che quel vestito sia adatto all’occasione… andrete da vostro figlio e da… dal Gufo… e dovrete pur offrirgli qualcosa per riavere indietro il bambino…” annuì con sarcasmo “… chissà che non riusciate davvero a convincerlo…” sospirò guardando il Cielo che mutava con l’imbrunire “… la spada non è mia, ma dei Taddei… e serve a loro per proteggere questa città e la sua popolazione… si, andrò via… lontano da tutto e da tutti… il vecchio Diacono conosce un passaggio segreto per uscire dalla città senza dover attraversare la Porta dei Leoni… andiamo da lui e così ognuno di noi prenderà la sua strada…”
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Vecchio 20-07-2011, 21.17.41   #1947
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Melisendra sarà presto famoso
Non sapevo cosa dire. Per un attimo abbassai gli occhi e desiderai essere una ragazza come tutte le altre. Basta incanti.
Replicai stancamente. Non volevo addentrarmi nuovamente in discorsi al cui campo non saremmo mai giunti. Non avremmo mai trovato un accordo. Non potevo capire la sua prospettiva, come lui si rifiutava di vedere la mia.
"Farò tutto il necessario per salvare Uriel..." mormorai. "Mia madre morì per me... io non voglio lasciare mio figlio da solo. Posso solo usare le armi che ho per salvarci."
Presi Pandemonio per le briglie, dopo essermi drappeggiata il velo sul volto in modo da celarlo.
Mi incamminai con Guisgard.
"Gouf saprà di sicuro che andrò da lui a scongiurarlo di non fare del male a Uriel..." riflettei ad alta voce.
"Vorrei averlo ucciso molti anni fa... come credevo di aver fatto... che sia maledetta quella sua armatura!" pronunciai per la prima volta quelle parole ad alta voce e quasi mi ferirono le orecchie, come un assordante cristallo che si frantuma.
Giungemmo in un luogo isolato, sotto le mura della città. Lì ci aspettava il vecchio diacono.
"Presto non dovrete più preoccuparvi di me, Guisgard... non dovreste avere un'espressione più gioiosa sul vostro volto?" lo punzecchiai.
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Vecchio 20-07-2011, 22.50.01   #1948
Lady Morgana
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Lady Morgana è sulla buona strada
Si fida di me... Ma non può comunque affrontare la Dolorosa Costumanza! E' una follia!

"Milord, Voi non dovreste affrontare la Dolorosa Costumanza... Come potete solo pensare che, anche se vinceste, Lady Layla vi ridia vostra moglie?"
Sapevo che non mi avrebbe dato ascolto, non gli importava più nulla ormai, se non riavere Talia. E avrebbe fatto qualunque cosa per lei.
"Vi prometto che la cercherò e finchè non l'avrò trovata non mi darò pace. E poi torneremo a Capomazda e per Voi tutto sarà come prima, Nobile Taddei."
Guardai poi Luna e Nishuru che si tenevano in disparte.
"Andiamo, Luna, Nishuru. Non c'è tempo da perdere! Dobbiamo trovare Lady Talia e tentare di liberarla. E dobbiamo trovare anche il piccolo Morgan, non vorrei che gli sia accaduto qualcosa..."
Guardai poi Lho e sorrisi.
"Se anche il suddito più fedele dell'Arciduca vuole unirsi alla ricerca della Granduchessa... ne sarei più che felice." vidi Lho fare una smorfia ed annuire controvoglia.

Non sopporta stare ai miei ordini... Ed io adoro prenderlo un po' in giro. Si arrabbia molto perchè pensa che sono solo una ragazzina!

"Beh, allora andiamo! Ci dobbiamo dividere, ognuno di noi perlustrerà una parte del palazzo." dissi loro che zona dovevano controllare e poi ci separammo.

Lady Talia, Morgan... Vi troveremo e sarete finalmente liberi!
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Vecchio 21-07-2011, 00.41.40   #1949
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Per tutto il tragitto Guisgard ascoltò Melisendra senza dire nulla.
La sua espressione appariva enigmatica.
Qualcosa attraversava il suo sguardo, ma sembrava impossibile da decifrare.
“Il Cavaliere del Gufo vi ucciderà…” sentenziò quasi “… e ucciderà anche vostro figlio… ciò che è impenetrabile non è quella sua armatura, ma il suo stesso cuore…” fissò l’indefinito Cielo che si contorceva sopra Capomazda “… forse quella donna… quella che uccisi, è stata l’unica persona che abbia davvero conosciuto quell’uomo… a parte voi, ovviamente…” fissando quasi di sfuggita Melisendra “… visto che siete giunta ad amarlo…”
Giunsero dove si trovava il vecchio Diacono.
Guisgard gli mostrò la spada.
“Sapevo che l’avreste ripresa, mio signore.” Raggiante il vecchio.
“Indicaci come uscire da Capomazda…” disse al vecchio.
Diacono annuì e mostrò loro un passaggio sotterraneo.
“Da qui uscirete dietro le mura, dove l’esercito nemico non ha posto nessun controllo.” Spiegò il vecchio.
“Bene, siamo giunti alla fine…” mormorò Guisgard “… già, ora potrò smettere di preoccuparmi di voi…” fissando Melisendra e tradendo un certo nervosismo “… e voi non sarete più costretta a sopportare la mia fastidiosa compagnia… addio, Melisendra… vi auguro buona fortuna… per voi e vostro figlio…”
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Vecchio 21-07-2011, 01.05.06   #1950
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
"Vi ringrazio... A dispetto di tutte le incomprensioni, siete stato un'interessante compagnia!" Gli sorrisi. "Buona fortuna, Guisgard..."
Lasciai le briglie e mi avvicinai al cavaliere un po' imbronciato e lo abbracciai. Poco prima di allontanarmi da lui gli posai un bacio leggero sulla guancia.
Mi sorpresi per prima di fronte a quel gesto che non sapevo spiegarmi. Il contatto fisico era un modo per penetrare le difese della mente, ma in quell'occasione era solo un gesto che avevo compiuto senza pensare e, soprattutto, dimenticando i miei poteri.
Rapidamente mi ritrassi e sentii Pandemonio soffiare al di sopra della mia spalla.
"Andiamo, Pandemonio... andiamo via..."
Guidai il mio cavallo attraverso il passaggio, decisa a dirigermi verso la palude.
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