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Vecchio 28-01-2014, 19.40.18   #571
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il nano, a quelle parole di Eilonwy, annuì e mostrò un cortese inchino.
Fece poi cenno ai tre viaggiatori di seguirlo.
Li condusse così in una vasta sala, arredata con gusto.
Lo stile era a metà tra il classicheggiante, bello e perfetto, e un gotico velato, con forme slanciate ed essenziali.
Dominavano coloro perlopiù pallidi, con richiami d'oro e d'argento.
“Lady Galatea” disse il nano “vi raggiungerà subito.” Ed uscì dalla sala.
Dopo un po', però, non si presentò ancora la nobile maga, ma un giovane con una marionetta.
“Salute a voi...” salutando Eilonwy ed i suoi due compagni di viaggio “... attendo anche io lady Galatea... ho costruito questa marionetta per lei” mostrandola ai tre “e voglio sapere se può piacerle o meno.”
“Cos'ha di particolare questa marionetta?” Chiese Coco.
“E' unica.” Rispose il giovane. “E' capace di muoversi da sé.”
“Come può essere?” Stupita la fatina. “Vorrei vederla muoversi allora...”
“Purtroppo” spiegò il giovane “per non so quale motivo non riesco a farla funzionare...”
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Vecchio 28-01-2014, 19.45.04   #572
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Daizer fece così salire la bambina sul carro e come detto da Elisabeth sganciò da esso i cavalli, per poi legarli ad una robusta quercia.
Dopo un po' però la pioggia calò d'intensità, fino a smettere definitivamente.
Un leggero vento si alzò allora sul bosco, rischiarando l'aria.
Ma i tre viaggiatori avvertirono anche più freddo.
Poi, tra la vegetazione, Elisabeth intravide qualcosa.
Un'ombra.
E tracciò così quel cerchio invisibile come protezione.
Ma anche Daizer notò quell'ombra.
“Ehi...” disse il contrabbandiere, che nel frattempo aveva acceso una torcia “... chi è là? Fatevi avanti! Vi avverto, siamo armati!”
Un attimo dopo, tra il chiarore della torcia, una figura si fece avanti.
Era un boscaiolo.
“Chi siete?” Chiese ai viaggiatori. “Cosa ci fate qui, nel cuore del bosco, ora che è buio pesto?”
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Vecchio 28-01-2014, 19.50.13   #573
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“Già...” disse Karel a Clio “... avrei dovuto scegliere un rifugio più isolato, magari giusto giusto solo per accogliere due persone...” e le fece l'occhiolino “... Clio...” dopo un momento di esitazione “... forse lo immaginate già, ma... mi mancherete... e mi mancherete soprattutto stanotte... siate prudente, vi prego...”
Raccolse allora un fiore da un cespuglio e lo accomodò fra i chiari capelli di lei.
“Un antico mito dei Goti” sussurrò “narra che un fiore è il miglior compagno per ogni spada... e visto che quella spada è una parte di voi, questo fiore sarà invece il mio ambasciatore... sperando che parli di me ai vostri pensieri...” sorrise e rientrò poi nella villa.
L'ufficiale, così, tornò in caserma.
Qui incontrò subito Astin.
“Capitano, i mercenari sono giunti in città stamani.” Riferì il luogotenente. “Il Senato invierà una delegazione per incontrare il loro comandante. Il senatore Gheorgis ha richiesto anche la vostra presenza. Non è un segreto che lui non riponga molta fiducia in alcuni senatori, mentre sulla vostra fedeltà non nutre alcun dubbio. Pare che un suo messo vi stia aspettando in Piazza dei Migliori. Sarà lui stesso a condurvi dove la delegazione senatoria incontrerà i mercenari.”
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Vecchio 28-01-2014, 19.52.03   #574
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Appena Altea terminò di parlare, l'abate alzò finalmente gli occhi dai suoi scritti.
“La natura umana” disse “è debole. Infinitamente debole. Un voto fatto per tutta una vita è una lunga e mutevole tentazione per il demonio. E perchè mai avete fatto un simile giuramento? Volete forse consacrarvi al Signore? Avete avuto in dono la vocazione alla vita claustrale?” Scosse il capo. “O in realtà temete di soffrire? Cos'è che vi spaventa così tanto dunque? Così tanto da non temere neanche la solitudine?”
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Vecchio 28-01-2014, 20.14.07   #575
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Daizen....non proferì parola, ci aiutammo in silenzio.....ogni cosa al suo posto.....chiusi dentro al cerchio, arrivò il sereno....ma si alzò un vento gelido, eravamo bagnati e questo aumentò il freddo che penetrava sin dentro le ossa....Daizen fece una fiaccola, ormai la sera era vicina e fu così che si accorse dell' ombra......era un semplice boscaiolo....ma se fosse stato un povero boscaiolo colpito dalla bufera, come mai i suoi vestiti erano asciutti ?......cosa ci facevamo noi nel bosco a quell'ora e lui ?......." Stavamo passando all'interno del bosco perchè mia figlia e' malata e ho bisogno di trovare delle erbe...mi stanno aiutando i due frati....e....mio...il....mio....marito ecco mio marito ha preferito fermarsi visto il fango......voi invece sembra che la bufera non vi abbia sfiorato?...".....
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Vecchio 28-01-2014, 20.39.36   #576
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Ad un tratto il volto dell' Abate e le sue parole...che entravano in fondo all' Animo..annuii e mi sedetti su quella seggiola di fronte a lui..."Quel voto..vedete..lo ho fatto per un motivo importante..mia madre era in punto di morte e io non potevo permettere la mia famiglia la perdesse..lo ho fatto solo per Amore di figlia, e mia madre guarì dopo alcuni giorni. Ovviamente, visto la gravità della sua salute..era impossibile guarisse, il mio padre confessore perciò disse poteva essere dovuto al caso..." sospirai "ma io sono cresciuta in una famiglia fortemente Cattolica e io mi sento in dovere di mantenere la Promessa...le vostre parole.." e ritornai a quel giorno quando il mio bel Cavaliere se ne andò "mi sono state già dette...io ho amato e amo tutt'ora e per quella Promessa io ho perso l' Amore..ora sarei felice vicino a colui che ancora amo...ditemi...abate Nicola" e la mia mano prese la sua "voi dite le promesse sono una arma per il diavolo...ma trasgredire per Amore è una punizione divina? Forse la mia è paura...mi sono attaccata a questo Amore e non riesco a dimenticarlo e magari non lo rivedrò più..ma io, come dite Voi, sono disposta a non amare più se egli non sarà più vicino a me..." sorrisi leggermente.."sono una sciocca ragazza legata a due promesse a questo punto..uno fatta alla Vergine..e una a un Cavaliere che forse non vedrò mai più..ditemi voi cosa fare".
Istintivamente presi il mio rosario e cadde dalla tasca il sacchetto azzurro.."Vedete questo? Me lo ha donato lui...ma io non so cosa contenga, me lo diede quando mi confessò il suo Amore..ora è giunto il momento di aprirlo..qui con Voi..quando mi hanno parlato di Voi al monastero di San Michele..ho pensato voi eravate la persona adatta per scacciare in me...appunto questa ossessione che mi attanaglia..non lo ho mai aperto..perchè temevo di scoprire che egli si era preso gioco dei miei sentimenti e del mio Amore" presi coraggio, aprii il sacchetto, chiusi gli occhi e gettai il contenuto sopra il tavolo, li riaprii e guardai il contenuto.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 29-01-2014, 00.12.22   #577
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
"Dimenticate che siete stato voi a regalarmi questa spada, dunque ella stessa mi parla di voi.." Sorrisi, accarezzando dolcemente il fiore tra i miei capelli "È bellissimo, grazie..".
Avrei voluto dirgli che anche lui mi sarebbe mancato, che una parte di me avrebbe voluto restare in quell'angolo di pace, con lui.
Ma non potevo, c'erano troppe cose a cui badare.
Lasciai la villa e raggiunsi prima il palazzo di mio padre, qui mi liberai dell'abito, indossando l'uniforme.
Passai poi dal palazzo reale, per informare la guardia del principe perché lo raggiungesse, raccomandando loro la massima discrezione.
E, finalmente, mi diressi verso la caserma.
In poco tempo, ero di nuovo me stessa, nella mia uniforme, e in quella che assomigliava sempre più ad una casa e una famiglia.
Eppure, le parole di Karel continuavano a rimbombarmi nella mente, la delicatezza con cui aveva posato il fiore nei miei capelli, il suo sorriso, quelle parole.
Era davvero difficile descrivere come mi sentivo in quel momento.
Trovai Astin e ascoltai il suo resoconto.
"Dovevano solo provarci a non richiedere la mia presenza, che ne sanno quei politici di come dovranno comportarsi quegli uomini?" Scossi la testa "Devo andare, fammi sapere se hai notizie di Nikis, che comincio a preoccuparmi..".
Lasciai così la caserma per raggiungere il Palazzo dei Migliori, ansiosa di confrontarmi con quei mercenari.
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Vecchio 29-01-2014, 00.56.49   #578
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Il boscaiolo guardò Elisabeth e gli altri suoi compagni di viaggio.
Poi, camminando tra la fitta vegetazione, si avvicinò a loro.
“Ho trovato riparo” disse “presso un vecchio capanno. Lì ho atteso che la pioggia terminasse.”
“Vivete qui nei paraggi?” Chiese Daizer.
“Vivo all'inizio del bosco.” Rispose il boscaiolo. “Qui vengo solo a far la legna. Non ci vivrei mai in questo luogo.”
“Dunque siete solo un boscaiolo?” Fissandolo Daizer.
“Certo.”
“Allora perchè scorgo dalla vostra cintura quel grosso coltello?” Indicando l'arma il contrabbandiere. “Pensavo bastasse una scure per abbattere gli alberi...”
In quel momento si udirono dei passi provenire dalla profondità del bosco.
Un attimo dopo altri uomini apparvero tra gli alberi e subito circondarono il carro.
“Cosa hai trovato, Jean?” Chiese uno di quelli al boscaiolo.
“Questi tipi...” mormorò questi, indicando Elisabeth, i due monaci ed il contrabbandiere “... non sono riuscito a capire cosa ci fanno qui...”
“Allora troveremo il modo di farcelo dire...” disse l'uomo appena arrivato, estraendo poi un grosso coltello.
E così fecero tutti gli altri che erano giunti con lui.
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Vecchio 29-01-2014, 01.03.30   #579
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“Se quel cavaliere davvero provava amore per voi” disse l'Abate Nicola ad Altea “allora il vostro giuramento non ha valore. A meno che non sia stato pronunciato in seguito ad una vocazione spirituale. Ma da quanto ho capito non è questo il vostro caso.” Fissandola il chierico. “Infatti non si può pronunciare un simile voto quando in ballo vi è anche la felicità di un'altra persona, oltre che la nostra. Dunque rasserenatevi e dimenticate quanto giurato.”
Poi Altea aprì il sacchetto azzurro e fece cadere il contenuto sulla tavola di fronte all'abate.
E riaprendo gli occhi, l'avventuriera vide un bellissimo pendaglio con al centro una pietra rossa come un tramonto estivo.
E sul pendaglio vi era incisa una frase:

“La vita è un fiore e l'amore è il suo profumo.”
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Vecchio 29-01-2014, 01.13.39   #580
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Clio, prima di raggiungere la caserma, passando per la casa di suo padre, aveva fatto la veloce conoscenza di un nuovo servitore.
L'uomo si era presentato come Nestos, senza però definirsi servo.
Egli infatti parlava di sé come medico di fiducia del capitano suo padre.
Lasciata poi la caserma, Clio si diresse verso Piazza dei Migliori, dove l'attendeva l'inviato di Gheorgis.
E qui, infatti, poco dopo il suo arrivo, la ragazza fu avvicinata proprio dal messo del senatore.
“Capitano, vi stavo aspettando.” Disse l'uomo. “Non abbiamo molto tempo... seguitemi, prego, vi condurrò dove i senatori stanno per incontrare i mercenari.”
Raggiunsero così un'altra caserma cittadina, un tempo destinata all'addestramento dei cadetti della Guardia Ecclesiastica ed ora invece offerta ai mercenari come quartier generale.
“Veniamo a nome del senatore Gheorgis...” avvicinandosi il messo alla sentinella sull'ingresso “... il capitano Clio” indicando la ragazza con lui “ha ricevuto l'ordine di presiedere all'incontro della delegazione senatoria con i mercenari.”
La sentinella annuì e chiamò un altro soldato, che condusse Clio ed il messo in una saletta.
Qui vi era la delegazione del Senato che attendeva l'arrivo dei mercenari.
“Capitano Clio...” stupito uno dei senatori “... come mai qui? Nessuno ci aveva informato della vostra presenza...”
“E' stato il senatore Gheorgis a deciderlo.” Fece il messo.
Ma proprio in quel momento nella saletta arrivarono tre uomini.
“Salute a voi...” salutando i presenti uno dei tre “... sono Gufo Scarlatto, comandante della Compagnia dei Gufi. Questi sono” indicando i due che erano con lui “i miei luogotenenti... Boyke e Koim.”
I senatori risposero ai loro saluti, ponendo ai tre il benvenuto nel loro reame.
“E questa?” Domandò sorridendo Gufo, accorgendosi di Clio. “E' forse un dono di voi senatori? O magari un anticipo sulla paga pattuita?” I suoi due luogotenenti risero. “E perchè mai le donne qui le abbigliate con delle uniformi?” Chiese poi divertito, restando a fissare la ragazza.
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