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Vecchio 07-06-2012, 12.20.25   #2331
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Respiravo piano, scossa da incontenibili sussulti... ma poi le parole di quella donna risuonarono secche ed inclementi per la stanza, mi parvero rimbombare tra le pareti senza nessun garbo, per poi rotolare fino a me e colpirmi forte, come uno schiaffo in piena faccia...
Tremai, allora, e per un istante fui pervasa dal più puro, sincero, assoluto moto d’ira che mai avessi provato...
Come si permetteva, mi chiesi... Che cosa ne sapeva quella donna, sprofondata negli agi del suo bel castello, di ciò che noi eravamo? Cosa ne sapeva di quello che avevamo dovuto soffrire? Cosa ne sapeva della paura, l’angoscia, la preoccupazione che mi attanagliavano il cuore? Cose ne sapeva di tanti sogni dorati e ferventi desideri, che avevamo sempre temuto di dover veder morire? Come poteva comprendere cosa significasse bramare qualche cosa al punto tale da mettere in gioco tutto pur di inseguire quella chimera?
Strinsi i pugni... e per un istante fui sul punto di gridarle contro tutta quella rabbia e quella paura...
Per un attimo... poi pensai a Guisgard, alla sua condizione ed al pericolo che correva, e riuscii a dominarmi. Inspirai profondamente, dunque, e tornai ad alzare la testa...
E fu a quel punto che quella visione mi colse... e fu potente, fu travolgente.
Un castello... forse proprio quel castello... un pittore ed una fanciulla... un ritratto da completare...
Ne rimasi scossa e colpita... era già la seconda volta che mi venivano mandate visioni simili a quella, da quando eravamo sulla strada per Faycus... cosa significavano, dunque? Chi era quella ragazza? Perché continuavo a vederla e perché continuavo a sentir parlare di quel quadro? Poteva esserci qualche nesso con le precedenti visioni che avevo avuto al Belvedere?
Queste e mille altre domande si accavallavano nella mia mente e si susseguirono, facendomi quasi dimenticare dove mi trovavo...

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“Ho detto di venire avanti!” Con tono severo lady Vicenzia, destando Talia da quella visione. “Vieni avanti affinchè io possa vederti meglio! E bada che non voglio più ripeterlo!”
Quella voce severa mi riscosse... battei due volte le palpebre e tornai in quella stanza.
Rimasi immobile appena per un altro istante, mentre la mia mente tentava di individuare da dove provenisse quella voce... una volta che ne fui sicura, poi, mossi qualche passo in avanti e raggiunsi la donna. Solo un piccolo inchino, poi tornai ad alzare la testa verso di lei, con un’espressione assolutamente indecifrabile sul volto... in silenzio, in attesa.
__________________
** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 07-06-2012, 16.34.31   #2332
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
XXVI Quadro: Un uomo per tutte le arti

“Il vostro desiderio che esista: che i meriti siano premiati,
che Dio vi coccoli e così via. Solo che non avete il coraggio
di accorgervene e continuate a pensare che il Paradiso sia nell'Aldilà,
questo indovinello ingoia i vostri destini, perchè pensando che sia nell'Aldilà
non fate niente per farlo esistere dove sarebbe il suo posto, cioè sulla terra.”

(Igor Sibaldi, Il Frutto Proibito della Conoscenza)



Vivian annuì a quelle parole di Elisabeth e in breve tempo le due divennero dei monaci.
La ragazza fece poi strada alla maga per condurla negli appartamenti reali.
Dalla cappella, però, le due dovevano attraversare un lungo corridoio e raggiungere poi le stanze che davano ad una delle torri del palazzo, dove si tenevano le questioni riguardanti la giustizia.
E i due monaci, poco dopo, si ritrovarono in un corridoio più piccolo, proprio nel momento in cui Cristansen lo attraversava con alcune guardie, fino a svanire dietro una delle tante porte che c'erano in quel luogo.
Vivian, davanti a quella scena, a stento riuscì a trattenersi, emettendo solo un gemito soffocato.
Cristansen fu condotto in una stanza dominata da una muta ed avvilente penombra.
Su un tavolo vi era una grossa candela, l'unica ad illuminare quel luogo e seduto stava un uomo con le braccia incrociate al petto.
“Salute, messer Cristansen.” Disse il ministro Berengario.
L'ex segretario di corte lo fissò senza dire nulla.
“Prego, sedetevi pure.” Indicando un'altra sedia Berengario.
“Posso conoscere le accuse che mi vengono mosse, messer ministro?” Domandò Cristansen dopo essersi seduto.
“Accuse?” Ripeté ridendo Berengario. “E chi ha parlato di accuse?”
“Mi è stato riferito” disse Cristansen “che sono stato portato qui per rispondere a delle accuse che mi erano state fatte.”
“Ah, la gente ama sparlare!” Esclamò Berengario. “Parlare non costa nulla e tutti vogliono sentirsi ascoltati. Questo è uno dei mali di questo mondo, non trovate?” Rise di nuovo. “Per carità, nessuna accusa. Diciamo, piuttosto, che siete stato chiamato per giustificare un certo vostro comportamento... come dire... ambiguo, ecco.”
Cristansen lo fissò come a voler comprendere le intenzioni del suo inquisitore.
“Ora faremo una cordiale chiacchierata” continuò Berengario “e tutto ciò che diremo sarà annotato da messer Frydom...” indicando un giovane munito di un grosso registro e apparso proprio in quel momento nell'incerto chiarore che illuminava la stanza.
“Allora annotate, messer Frydom...” fece Cristansen “... non vi sono accuse sul mio conto, come appena detto da messer ministro Berengario.”
“Ah, messer Cristansen...” ridendo nuovamente il ministro “... la vostra sagacia e la vostra arguzia non vengono mai meno...” annuì “... già, già... bene, direi allora di cominciare la nostra chiacchierata... messer Cristansen, perchè vi siete dimesso dalla carica di Segretario di Corte?”
“Perchè ritengo” rispose Cristansen “di aver dato tutto ciò che potevo al regno e dunque è giusto farsi da parte e lasciare ad altri il compito di servire sua maestà e Tylesia.”
“Siete sposato vero, messer Cristansen?”
“Certo.” Annuì l'ex segretario. “E questa è cosa risaputa. Il buon Dio mi ha concesso anche la grazia e la gioia di una figlia.”
“E dite... amate vostra moglie?”
“Certo, altrimenti non l'avrei sposata.”
“Dunque il sentimento chiamato amore è secondo voi essenziale ad un matrimonio?”
“Come l'acqua è vitale per la vita sulla Terra.”
“Non esistono dunque, a parer vostro, matrimoni senza tale sentimento?”
“Purtroppo si, come tristemente sappiamo.”
“E sono forse matrimoni meno validi?”
“Giuridicamente hanno lo stesso valore.”
“E i figli nati da questi matrimoni, diciamo, senza sentimento, vantano forse diritti minori rispetto ad altri figli?”
“Come vi ho detto” rispose Cristansen “giuridicamente hanno lo stesso valore.”
“E in cosa difettano?”
“Forse perchè non danno la felicità.”
“Allora” disse Berengario “i grandi matrimoni politici rendono tristi ed avviliti? Insoddisfatti e frustrati? Re e regine sono dunque vittime dell'infelicità?”
“Come posso giudicare gli altri?” Fissandolo Cristansen. “Non ci riuscite voi, che siete potente e temuto, con me, che invece sono mite ed indulgente, potrei forse riuscirci io con sovrani e aristocratici?”
“Siete un uomo prudente voi...” fece Berengario.
“Coerente, direi io.”
“Veniamo al dunque, messere...” vagamente adirato il ministro “... conoscete questo libro?” Mostrando a Cristansen un volume.
“Si...” annuì l'ex segretario “... è un trattato sulla sacralità dell'amore... scritto da sua maestà all'età di vent'anni.”
“L'amore...” agitato il ministro “... anzi, questo sentimento, perchè nulla possiede più degli altri sentimenti, è forse superiore a tutti gli altri? Possiede forse origini divine, come la Fede? O forse avete problemi a chiamarlo semplicemente sentimento?”
“Nessun problema.” Rispose Cristansen. “Lo chiameremo così, se a voi piace.”
“Rispondete!” Urlò Berengario. “Possiede origini divine quel sentimento?”
“Tutto ciò che domandate, messer ministro” disse Cristansen “lo troverete egregiamente esposto in quel libro.”
“Un libro scritto da voi e poi fatto firmare alla regina!”
“Ritenete così influenzabile sua maestà?”
“Aveva vent'anni e voi eravate il suo precettore! L'avete indotta a firmare queste falsità!”
“Sua maestà conosce la verità!”
“Perchè non avete firmato l'Atto Unico Reale?”
“Sapevo che volevate arrivare a questo...” mormorò Cristansen.
“Si, l'atto voluto dal Senato ed approvato da sua maestà, che bandisce dal regno lo studio della lirica amorosa e di qualsiasi filosofica idea su quel sentimento!” Disse Berengario. “Tutti hanno firmato! Tutti tranne voi! Perchè?”
“Perchè non firmerò mai un provvedimento che rende deficitaria la cultura del mio paese” rispose Cristansen “e sterili gli animi dei miei concittadini.”
“Siete dunque un traditore!”
“No, messer ministro...” fissandolo l'ex segretario “... ho giurato di servire al meglio questo regno, attraverso la ricerca della verità e nel nome della libertà... ed è ciò che sto facendo.”
“E' la vostra ultima parola?”
“Si, messere.”
“Bene.” Alzandosi Berengario. “Allora resterete imprigionato qui. Fino a nuove disposizioni volute da sua maestà. Guardia, accompagnate messer Cristansen nella torre.”
E Cristansen fu portato via ed imprigionato.
“Milady...” mormorò Vivian stringendo il saio di Elisabeth “... mio Dio... hanno imprigionato mio padre...”
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Vecchio 07-06-2012, 16.41.49   #2333
Guisgard
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Heyto fissava Altea con un'espressione enigmatica, indefinita, mutevole e sfuggente.
I suoi occhi erano ancora umidi e tutt'intorno, quasi indifferente ai drammi degli uomini, la selva continuava a pulsare, animata com'era dal canto degli uccelli, dal lieve fruscio del vento tra gli alberi, dai riflessi del Sole sulle foglie e sui frutti, dal profumo dei fiori diffuso nell'aria.
Tutto in quella selva viveva eppure nelle parole di Heyto vi era un angosciante e macabro eco di morte.
“Milady...” disse “... molte ragazze sono state condotte in queste terra... qualcuna è stata rapita, qualcun'altra comprata, altre ancora si sono quasi offerte... il mio padrone è un uomo molto ricco e saggio... magnanimo anche e per questo ha preso a cuore la causa di Tylesia... coloro che assediano e minacciano quella città non sono esseri di questo mondo... la Lacrima di Cristo è una compagnia di demoni che errano nel mondo in cerca di anime... Tylesia è divenuta il loro prossimo bersaglio... comprenderete che un demone non può essere vinto da un esercito e dunque la salvezza di quella città non può passare attraverso le armi di questo mondo... occorre probabilmente un sacrificio per placare quei demoni e spingerli a ritornare nell'Oltretomba che li ha inviati... e così, il mio padrone ha cominciato ad inviare ragazze in questi luoghi, proprio in questa selva, tentando di saziare quei demoni erranti e di farli così andare via... purtroppo nessuna delle ragazze fino ad oggi offerte in sacrificio è riuscita a placare quei demoni... ma forse io ho motivo di credere che voi possiate riuscire dove tutte le altre hanno fallito... perdonatemi, Altea... io vi sto conducendo nel luogo in cui sarete sacrificata alla Lacrima di Cristo...” e si segnò tre volte, imitato subito da tutti i suoi uomini.
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Vecchio 07-06-2012, 17.20.29   #2334
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Ascoltavo attentamente le parole di Heyto, la cosa si stava facendo seria, ero partita per scovare i veri nemici di Tylesia e sconfiggerli, e ora mi si presentavano.
Credevo in Heyto, prima di iniziare l'avventura sul Calars ero scettica su tutto ma avevo visto talmente strani fenomeni che non mi sorprendevo più di nulla...quindi dovevo dare la mia vita per Tylesia? Toccai la spada e pensai a Fyellon e la sua armatura...che sventata..se solo fosse stato qui con me tutto ciò sarebbe stato più facile e quella armatura che indossava possedeva qualcosa di magico e potente.
"Heyto...che storia orribile, io non credevo la Lacrima di Cristo fosse tutto ciò, credevo in un esercito fatto di..uomini veri. Quelli sono battibili, i demoni..chissà, se si ha la Fede possono essere battibili" e mi feci il segno della croce seguendo il loro moto.
"Ma il vostro padrone? ricco e benestante...lui se ne sta tranquillo e da a voi tale onere? strano, se tiene cosi a Tylesia dovrebbe essere qui con voi..non ho paura sapete...e sia...mostratemi i nemici di Tylesia, non mi importa della mia sorte, ho promesso a me stessa di sconfiggerli, ho fatto tutto questo Cammino per liberarla..se il mio sacrificio servirà a portarle un pò di pace per un certo tempo ne sarò felice" guardai Heyto e i suoi uomini con indifferenza, e volevo andare a fondo di questa storia, essere consapevole quelli fossero i veri nemici di Tylesia, e toccai il turchese al collo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 07-06-2012, 17.56.06   #2335
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Vivian era una donna....solo un gemito alla sofferta immagine del padre....ma a capo chino prosegui' il suo cammino senza dare nell'occhio......e in religioso silenzio, udimmo quello strano colloquio........Tutto regolare per Messer Berengario..potevo vederlo al tavolo con Guxio, la Regina stava proprio messa male....piu' si faceva vivo il colloquio...piu' la mia mano stringeva il braccio di Vivian.....poi fu il sielnzio, non avevo dubbi sul fatto che sarebbe stato imprigionato, falsi processi per uomini che non avevano alcuna decenza nei confronti della giustizia.....ero furiosa, L'Amore muove il mondo e loro ciechi erano mossi da che cosa ?.....sentii la frase di Vivian...e asciugai una lacrima comparsa sul suo volto all'improvviso...." Credo in Vostro padre, come credo nell'Amore piu' profondo.......dobbiamo arrivare alla Regina, o per molte persone sara' la fine, non solo per vostro padre.......L'Amore Vivian.....e' la linfa vitale che unisce l'anima al corpo.......non c'e' altra verita'...."...
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Vecchio 07-06-2012, 18.37.54   #2336
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cavaliere25 sarà presto famoso
Torniamo a Tylesia li saremo un po al sicuro e troveremo riparo da qualche parte forza andiamo e guardai i miei amici
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fabrizio
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Vecchio 07-06-2012, 21.10.30   #2337
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Daniel è sulla buona strada
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“Sei tu a dover dare un nome a questo cavallo, Daniel.” Disse Gaia. “Ora è il tuo destriero. Battezzalo come desideri e vedrai che ti sarà fedele per sempre. Nessuno infatti è mai riuscito a domarlo. E con questo formidabile destriero potrai andare ovunque vorrai.”
Bene.. Allora se quel cavallo rappresentava il Destino di Tylesia lo avrei chiamato : Destiny! Ero geniale!
Mi avvicinai con calma all'orecchio dell'animale e gli dissi:
"Su Destiny.. Corri come il vento.. Portami a Tylesia!" E spinsi il cavallo al galoppo...
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"And all i want is the taste that your lips allow, my my my , Give me love"

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Vecchio 07-06-2012, 22.49.31   #2338
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Lilith è sulla buona strada
Quando Parsifal si svegliò, mi sentii molto rassicurata e serena. Gli sorrisi e gli dissi:"Sono contenta che stiate bene"

Ascoltavo le parole di quell'enigmatica donna senza intervenire... diceva che a Tylesia c'era un tesoro che probabilmente bramavano delle persone crudeli.
"Sapete...dove si trova, questo tesoro?" le chiesi, incuriosita.
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo."
Mago Merlino
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Vecchio 08-06-2012, 00.52.10   #2339
Guisgard
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Cavaliere25 e i suoi compagni si avviarono dunque verso Tylesia.
Vi giunsero poco dopo, prima che la porta della città venisse chius e poterono così assistere a ciò che stava avvenendo in una piazza.
“Udite, udite...” diceva un banditore alla gente che si trovava lì “... la guerra dura ormai da troppo tempo e le nostre armate cominciano ad essere stanche. Molti soldati sono stati feriti durante gli scontri con i nostri nemici. Il nostro esercito richiede dunque aiuto e nuove forze. Chiunque voglia arruolarsi, sia esso un contadino, un artigiano, un mercenario o anche un vagabondo, venga a presentarsi alla Caserma Reale. La paga è buona e offrirete il vostro braccio alla causa di Tylesia.”
“Sentito, amici?” Voltandosi Tieste verso Cavaliere25 e Polidor. “Potrebbe fare al caso nostro, non credete? Una buona paga, un posto per dormire e nessun bisogno più di fuggire. Cosa ne dite?”




Il cavallo, udendo il nome pronunciato da Daniel, nitrì con forza e subito si lanciò al galoppo.
E dopo una lunga galoppata, Daniel ed il suo formidabile destriero giunsero a Tylesia proprio mentre il banditore stava leggendo il suo messaggio alla popolazione.
“Cavaliere...” disse un vecchio avvicinandosi a Daniel “... io non ho più l'età per combattere, ma se potessi mi arruolerei subito. Voi invece siete giovane e forte. Siete armato in maniera superba. Perchè non vi arruolate e combattete per Tylesia?”
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Vecchio 08-06-2012, 00.58.03   #2340
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Granblu si voltò a fissare Lilith.
“Si dice che questo Tesoro sia custodito all'intero del palazzo reale” disse “e solo la regina, sembra, conosca la sua esatta posizione. Nessun altro, infatti, pare abbia visto quella Meraviglia.”
“Di che Tesoro si tratta?” Chiese Redentos.
Gran blu sorrise.
“Perchè sorridete, signora?” Domandò incuriosito il cavaliere.
“Perdonatemi, cavaliere.” Disse la donna. “Sorrido perchè descrivere quel Tesoro è per me impossibile, come per voi è comprenderlo. Si tratta di un Qualcosa che non è di questo mondo e dunque possiede tutte le proprietà degli Oggetti Sacri.”
“Quali caratteristiche possiede?” Chiese Redentos.
“Le più grandi e potenti che si possano immaginare, cavaliere.”
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