I racconti del Bianco e del nero

[Altea]

Sorrisi a Milo "Da dove vengo io il nostro cervellone e pure confidente del tuo antenato è un certo Frate Nicola..e credimi non è sarcastico come quel cervellone elettronico. Ho assaggiato il suo tono austero" udii dei nomi strani menzionare, ma io ero vorace di conoscere il significato di quelle parole.

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[Guisgard]

Elv sorrise ed accarezzò il vis ancora bagnato di Gwen.
"Ti svelerò un segreto..." disse divertito "... io sono bello per natura." Avvicinandosi al suo orecchio, per poi succhiarlo.
In quel momento i 2 udirono un fruscio e poi un calpestio nel terreno.
Alcune figure allora si stagliarono sullo sfondo lussureggiante della giungla.




"Si, ma forse è troppo rischioso seguire quel tipo..." disse a bassa voce Best a Destresya "... magari c'è un compromesso... ossia prendere tempo. Dare appuntamento a quel Morlk per domani... chissà che invece Stainer stasera non ci sveli i suoi altarini..." ironico.




"Non capisco se ami burlarti di me o se davvero vieni da un posto strano come dici..." disse Milo ad Altea, ancora furente per la gelosia di poco fa.
"Fra qualche minuto Jarvis avrà terminato la scannerizzazione del testo sulla lapide." Mormorò Luois

[Lady Gwen]

Ridacchiai con un leggero gemito.
"E anche modesto, pare..." commentai sorniona, anche se non potevo affatto dargli torto.
Più lo guardavo, più mi sembrava impossibile ed impensabile resistere a quel richiamo costante che mi attraeva.
Non avevo nemmeno idea se tutto ciò sarebbe durato oppure no, non sapevo nulla, ma non volevo preoccuparmene adesso.
Improvvisamente, sentii un fruscio e vidi delle figure emergere dalla vegetazione, infatti le indicai, un po' timorosa e spaventata per quella he potesse essere la loro reazione.

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[Altea]

Osservai Milo, notavo il suo disappunto...forse era geloso..era ovvio che era incredibile ciò che mi era successo e crederci non era possibile, soprattutto che conoscevo e conosco Guisgard che non doveva proprio essere suo padre...almeno quello che conoscevo io "Non mi sto burlando di te...è tutto vero, questi abiti che indosso sono proprio del posto da dove provengo e se noti sono diversi dai vostri e non li indosso per pazzia, devi sapere io sono una granduchessa".
Poi mi voltai verso Louis aspettando la risposta.

[Destresya]

Sospirai a quelle parole di Best.
"Sì, mi sembra una cosa sensata!" convenni "Io non sono molto avvezza ai compromessi, ma devo ammettere che questa soluzione ha il suo perchè!".
Mi rivolsi poi a Morlk.
"Dobbiamo tornare indietro, ma torneremo domani.." lo rassicurai.
Chissà se quel tipo si faceva facilmente rassicurare.
Beh, io ci avevo provato.

[Guisgard]

Elv si voltò di scatto quando Gwen indicò qualcuno sul margine della laguna.
Istintivamente lo zio fece scudo col suo corpo alla nipote, nascondendola dietro di sè,essendo entrambi ancora nudi con l'acqua che arrivava loro ai fianchi.
Videro così i grotteschi abitanti dell'isola con la loro pelle bianchissima ed i volti inespessivi.
In mezzo a loro però la figura di Ludwing stonava con i suoi abiti colorati.
"Vi conviene rivestirvi." Disse lui con tono freddo, guardando Gwen. "A breve sarà buio e l'isola non è sicura per voi."
"Da quanto tempo è qui, con i suoi servi?" Fissandolo Elv.
"Teme che possa aver visto sua nipote nuda?" Lesto ludwing, quasi a sottolineare l'indecenza della situazione.




Milo guardò Altea in tutta la sua figura, ma prima che potesse dire qualcosa il trillo del telefonino di Luois lo bloccò.
"Ti ascolto, Jarvis..." disse Luois.
"La lapide è databile ad un periodo compreso tre i 3.000 e i 2.700 anni fa, quindi risalente alla tarda Età del Bronzo Flegeese." Cominciò la voce elettronica di Jarvis. "Le caratteristiche che presenta non accomunano il reperto a nessun altro emerso dai mari Flegeesi, rendendo l'attribuzione dello stesso alquanto incerta ad una prima analisi cronologica preliminare. La scrittura invece, prodotta probabilmente con oggetti cuneiformi, sembra presentare precise similutidini con l'antico dialetto parlato nei mari Flegeesi intorno al IX-X secolo a. C. conosciuto come Lineare C, così denominato in seguito alla scoperta del Lineare A parlato a Creta e al Lineare B conosciuto nella Grecia predorica, lingue etrambe risalenti alla preistoria del Mediterraneo."

[Guisgard]

"Non parlate di me" disse Morlk a Best e a Destresya "o vi impediranno di venire qui domani."
"Perchè mai?" Chiese Best.
Ma Morlk non rispose, sparendo nella misteriosa giungla tropicale.

[Altea]

Ascoltai interessata la spiegazione di Jarvis "Quindi è una lingua di questo posto? Di chi vi abitava? Sembra un pò la storia dei Fenici" abbozzando un lieve sorriso "Ma non si riescono a decifrare le parole?".
Guardai la troupe "Si trovava proprio in un punto della spiaggia e spuntava fuori, è stato pure facile prelevarla" pensierosa..era come se fosse stata messa di recente, ma era impossibile.

[Destresya]

"Beh non ha tutti i torti.." dissi a Best mentre lo guardavo sparire nella vegetazione.
"Non mi riesce difficile credere che il nostro amico scienziato ci impedirà di tornare qui se parliamo di quanto abbiamo visto!" sospirai.
"Meglio fare i finti tonti e far credere che abbiamo visto solo il panorama, che dici?" guardandolo pensierosa.
"Che situazione assurda!" sospirai.

[Lady Gwen]

Elv si voltò subito, mettendosi davanti a me, gli indigeni che ancora ci fissavano.
Ma la cosa che mi stupì, in peggio, fu vedere Ludwig.
Maledizione...
Non doveva essere un posto isolato, questa spiaggia?
Sentii il suo tono tagliente e freddo, rimarcando ciò che stavamo facendo.
Beh, neanch'io ne andavo fiera, ma di sicuro non gli permettevo di giudicare.
"Ci avvieremo subito al capanno. In tempo per la cena" dissi, con tono fermo e deciso, risoluto, più di quanto mi sarei aspettata.

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