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Vecchio 14-11-2008, 16.13.04   #11
gwen
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gwen sarà presto famosogwen sarà presto famoso
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Originalmente inviato da elisabeth Visualizza messaggio
Milady gwen, ho letto con passione cio' che ha scritto devo dire molto interessante.
Ma la cosa che piu' mi ha fatto piacere e' comprendere il vostro entusiasmo, noto che la cultura celtica l' appassiona, faro' il possibile di farle avere piu' notizie possibile

che dire! grazie infinite... ne avremo di tempo qui a Camelot! e sapete una cosa? la bellezza di questo posto è propio lo scambio che si genera di continuo, Camelot è una fonte infinita di conoscenza e amicizia!
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i wish that this night time will last for a life time..
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Vecchio 15-11-2008, 00.15.24   #12
Eufelia
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Eufelia è sulla buona strada
Grazie a tutti coloro che si sono fatti avanti...Siete molto gentili e... coraggiosi! Per rispondere a lady llamrei, nella mia città c'è una sola biblioteca e non molto fornita direi, se non di etruschi e storie maremmane... trattati di storia ve ne sono a migliaia ma non quelli che interessano a me purtroppo!!!

Per adesso continuerò a cercare su internet ed a seguire i vosti consigli!!!
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Non vi sono parole per spiegare la Vita... Solo la Vita.
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Vecchio 15-11-2008, 00.59.59   #13
Eufelia
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Eufelia è sulla buona strada
Vi riporto qui di seguito uno schema facilitato che riporta tute le lingue derivanti dal Common Celtic (CC) ovvero il celtico classico.


Common Celtic
_______________|_________________
| |
Insular Celtic Continental Celtic
_______|________ __________|_________________
| | | | | |
Goidelic Brittonic Celtiberian Gaulish Lepontic Galatian
_____|____ ____|_____
| | | |
Irish NE Gaelic Welsh SW Brittonic
_____|_____ _____|_____
| | | |
Scots Gaelic Manx Breton Cornish


Fonte:.greenend.org.uk/~marisal/ie/celtic.html


Detto ciò Vi introduco un argomento a me molto caro...


L'ALFABETO CELTICO o OGAM

Questo tipo di alfabeto consiste in 20 lettere divise in 4 gruppi di 5 ciascuna più un altro gruppo, detto dei Dittonghi, sempre formato da 5 lettere.

Le lettere non sono altro che una serie di linee rette incise attraverso un unico pentagramma che, solitamente, consisteva nel bordo di una pietra o della venatura della corteccia di uno specifico albero.Quest'ultimo era generalmente usato per fini spirituali.
Gli Ogam delle dita,invece, erano i più segreti. Ogni dito della mano era collegato, a seconda della posizione, ad un significato o ad una parola ben precisa. Questa tecnica era solitamente usata dai Druidi.









Per spiegarmi meglio... Ogni lettera ra collegata ad una pianta, ad esempio D;Duir;Quercia!

I Simboli Runici, invece, sono tutt'altra cosa... ma questo lo spiegherò più avanti!!!

IANTE CORRISPONDENTI AI SIMBOLI OGAM

1°SERIE

Lettera Nome Significato

B Beithe ?
L Luis Sorbo selvatico
F Fearn Betulla
S Saile Salice
N Nuin Frassino


2°SERIE

H (h)Uathe Biancospino
D Duir Quercia
T Tinne Agrifoglio
C Coll Nocciolo
Q Quert Melo



3°SERIE

M Muinn Vite
G Gort Edera
Ng (N)Getal Ginestra
St(z) Straif Prugnolo Selvatico
R Ruis Sambuco



4°SERIE

A Ailm Abete Bianco
O Ohm Ginestrone
U Ur Brugo
E Edhadh White Poplar
I Ido Tasso



5°SERIE -DITTONGHI-

EA Ebadh Pioppo Tremolo
OI Oir ?
UI Uilleand Caprifoglio
IA Iphin Pino
AE Emancoll Amamelide

Fonte:http://www.uponreflection.co.uk/ogha...m_alphabet.htm

Successivamente sarò in grado di darvi spiegazioni delle varie piante!
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Ultima modifica di Eufelia : 15-11-2008 alle ore 01.12.30. Motivo: Modifica impostazioni e aggiunta fonte...
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Vecchio 16-11-2008, 13.24.34   #14
Eufelia
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Eufelia è sulla buona strada
Il significato delle piante...

Sorbo selvatico

Il Sorbo Selvatico rivestiva un’importante funzione nelle cerimonie druidiche. La stessa bacca del Sorbo reca una minuscola stella a cinque punte, o pentagramma, stimato come antico simbolo magico di protezione. Anche per questo particolare il Sorbo Selvatico era utilizzato e citato generalmente nei riti di protezione.


Ontano,Betulla

L’Ontano era utilizzato a sua volta nei riti di protezione, in particolare negli scontri e nelle dispute, e per accrescere e sviluppare il potere oracolare. Questo albero è indissolubilmente legato alla figura di Bran il Santo, o il dio Bendegeit Bran, la cui leggenda è conservata e perpetrata ancora dalla presenza dei celebri corvi sulla Torre di Londra.


Salice

Il Salice, all’interno del Cammino Celtico, rappresenta i ritmi lunari e femminili della vita. Durante il mese del Salice si teneva la Festa del Fuoco della dea della veggenza Brigit, protettrice dei poeti, dei medici, degli artigiani, dei fabbri e degli artisti che lavoravano il bronzo, figura che, nella devozione cristiana, si trasformò o si sovrappose a quella di Santa Brigitta, seconda per importanza solo a San Patrizio.


Frassino

Il Frassino, Necht o Nuin, rappresenta l’Albero del Mondo ed è presente anche nella mitologia norvegese come Yggdrasil, l’albero di Odino. Questo albero possiede radici che penetrano molto in profondità nel terreno e rami spessi e forti. Per questa sua immagine di molteplicità e robustezza, nella mitologia celtica e norvegese il Frassino era percepito come uno specchio del mondo e dell’universo, contemplando ed abbracciando gli Inferi, la Terra ed il Cielo. Il Frassino è il nodo fra il microcosmo e il macrocosmo, l’anello di congiunzione fra il soggetto e la Natura. Esso indicava in particolare comprensione ed equilibrio.


Biancospino

Il femminile Biancospino, che cresce con una densa fronda di numerosi e contorti rami, veniva usato per delimitare le proprietà, in siepi spinose, atte a proteggere il nucleo familiare e la terra. Il Biancospino rappresentava soprattutto la purezza e la castità, l’attesa ed il raccoglimento personale.


Quercia

La Quercia era considerata la regina della foresta, perfetta, forte dei suoi imponenti rami e salda nelle sue ancor più grandi radici. La sua crescita è lenta ma piuttosto sicura. La Quercia spicca nelle spirali della feconda danza della fertilità dei mesi solari. Questo albero simboleggiava la salda protezione e la forza primordiale, nonché l’abilità di sopravvivere.


Agrifoglio

L’Agrifoglio è un albero dalla simbologia maschile, legato all’amore fraterno e alla paternità. Era considerato, insieme all’Edera e al Vischio, un potente simbolo di vita, per le sue foglie annuali e i suoi frutti invernali. Nelle quotidianità celtica si pensava che l’Agrifoglio fosse di aiuto e sostegno in ogni sorte di battaglia spirituale.


Nocciolo

Il Nocciolo, in gaelico Cron o Coll, era associato con l’ispirazione poetica, la meditazione e la mediazione. Quest’albero era in particolare utilizzato e citato a fini divinatori e per potenziare l’intuizione.


Melo

Il Melo è da sempre associato con la scelta e la capacità decisionale. Legata a quest’albero era la magica Terra delle Mele detta Avalon, all’interno della quale si situa Glastonbury. La mela, come citato, se tagliata trasversalmente, manifesta nei suoi semi un pentagramma, un basilare quanto potente simbolo magico.


Vite

La Vite era connessa con i poteri profetici, con la sensibilità psichica, preferita al senso comune. Il vino ottenuto dai suoi frutti era utilizzato per allentare il controllo logico ed intellettuale e favorire l’intuizione e l’ispirazione profonda e istintiva.


Edera

L’Edera, Gorm o Gort, rappresentava la ricerca di se stessi, la danza spiraliforme dell’anima verso l’illuminazione.


Giunco

Il Giunco era simbolo e fonte di protezione nella battaglia e nel viaggio. Per la sua particolare forma a freccia argentata era associato nelle credenze celtiche all’azione direzionata e precisa, quale lo scoccare una freccia.


Prugnolo selvatico

Il Prugno Selvatico rappresentava il fato o l’influenza esterna. Esso incarnava simbolicamente ogni tipo di evento che intralciasse o rendesse spinoso il sentiero intrapreso.


Sambuco

Il Sambuco governa il tredicesimo mese dell’anno celtico e rappresentava la rigenerazione e l’eterno ciclo di vita e morte, che abbracciava ogni creatura naturale ed ogni aspetto dell’esistenza fisica e spirituale.


Abete Bianco

L’Abete Bianco simboleggiava la chiarezza della visione, per l’elevata altezza che raggiungono i suoi rami, che dominano dall’alto le foreste. Esso era collegato alla guarigione e alla veggenza.


Ginstrone

Il Ginestrone, per i suoi caratteristici fiori gialli, ricchi e colmi di nettare e polline, che permangono sul suo manto quasi per la totalità dell’anno, era associato alla raccolta e all’abbondanza.


Brugo(Erica)

L’Erica, come il Vischio, era potente simbolo di fertilità e guarigione.


Pioppo Bianco

Il Pioppo Bianco era connesso alla capacità di sopportazione e di resistenza. Esso era altresì associato alla comunicazione e al linguaggio, nonché alla giusta percezione dei propri dubbi e timori, per la particolarità del suo fogliame di poter mormorare e sussurrare nella brezza più leggera.


Tasso

Il Tasso era legato alla longevità, alla rinascita e alla reincarnazione, nonché alla saggezza, frutto dell’esperienza del passato.

Fonte: web + Appunti
http://www.uponreflection.co.uk/ogham/index.htm
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Ultima modifica di Eufelia : 16-11-2008 alle ore 13.55.41.
Eufelia non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 16-11-2008, 14.16.23   #15
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Eufelia è sulla buona strada
LE RUNE




Le rune venivano usate nei riti magici. Esse avevano la funzione di indirizzare l'interessato in una direzione.

Le rune furono utilizzate dai popoli confinanti con l'Impero romano già a partire dal terzo secolo dopo Cristo, e si trovano, con qualche variante, in un'area vastissima che va dalla Romania, alla Norvegia, all'Irlanda.
Le origini della scrittura runica sono tutt'altro che chiare: è certo che si tratti di un'ennesima varietà dello stesso ceppo di alfabeti a cui appartengono la scrittura latina e la greca, ma non si possono escludere influenze di altri alfabeti, come ad esempio quello etrusco.
La lunga storia delle rune, che furono usate dal III all'XI secolo d.C., abbraccia gli anni più bui del medioevo, e soprattutto gli anni in cui il cristianesimo si diffondeva verso l'Europa del Nord, soppiantando le religioni celtiche e germaniche.
È probabilmente per questo, e per il loro uso principalmente sacrale, funerario e magico, che le rune sono state spesso associate ad atmosfere misteriose, mistiche, e spesso romanzesche.

[Iscrizione sepolcrale del sec XI d.C.]




Fonte: http://www.silab.it/storia/?pageurl=53-le-rune
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Ultima modifica di Hastatus77 : 19-11-2008 alle ore 17.57.59. Motivo: Aggiunta la fonte del messaggio
Eufelia non è connesso   Rispondi citando Infrazione Ricevuta

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