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Vecchio 08-04-2013, 23.23.58   #811
Clio
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Scossi la testa a quelle parole del cavaliere, senza però togliere le mani dalle sue.
"..Gli altri? Ma hai sentito cosa ti hanno detto l'altra volta? Come pensi di convincerli ad aiutarti?".
Sbuffai "..Comunque, per quanto mi costi ammetterlo, avrete più successo senza di me.. non voglio certo esservi di impiccio".
Restai per un momento a guardare lontano, come a voler rincorrere un pensiero sfuggente.
Chiusi gli occhi ed inspirai profondamente.
"..Senti, mi fido di te.. so che farai il possibile, davvero.. ma devi stare attendo.." Mi fermai, nel vedere la sua espressione "...Si, lo so, lo so..." dissi con un cenno della mano "..Sei il cavaliere migliore del mondo, nessuno può tenerti testa, nessuno può sconfiggerti.." dissi sorridendo, come fosse una cantilena.
Strinsi più forte le sue mani.
"..Ma devi fare attenzione lo stesso.. non voglio perdere anche te.." continuai piano, guardandolo negli occhi.
"Comunque." dissi, sorridendo "..Non ho la minima intenzione di starmene con le mani in mano... Facciamo così, io me ne starò buona nel casale, ma prima mi porterai nella biblioteca cittadina.." lo guardai con uno sguardo che non ammetteva repliche "..Se vuoi puoi andare al palazzo e lasciarmi con Densesu, ti fidi di lui, no? Non mi caccerò in nessun guaio, promesso... Ma devo saperne di più su questa storia.. Mi basterebbe anche un libraio ben fornito.. ho abbastanza denaro per comprare il libro che cerco..".
Improvvisamente, si era delineata nella mia mente la strada da seguire per tentare di scoprire qualcosa su quella setta.
I cavalieri avevano le loro armi e non potevo in alcun modo competere con loro, ma avrei usato tutte le mie capacità per aiutare Lucius.
"..Allora, mio caro..." Alzandomi dal tavolo, sorridendo "..Vogliamo andare?". E gli feci l'occhiolino.
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Vecchio 09-04-2013, 00.40.08   #812
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Brunos sorrise a quelle parole di Altea.
“Come immaginavo...” disse con tono sarcastico “... e sia, risponderò a quanto mi avete chiesto... conosco il nome di Capomazda solo per sentito dire da vari viaggiatori giunti qui... in verità non mi interesso molto di cose che non riguardano la mia ricerca della bellezza... quanto a quella che definite la maledizione dei duchi, beh, vi dirò... per me l'unica maledizione esistente è quella che potrebbe privarmi della mia bellezza...”
Ad un tratto giunse una servitrice.
“Milord...”
“Cosa c'è?” Chiese Brunos.
“Volete che il fiore domattina resti nella serra?”
“No, lo porterete nel cortile” rispose Brunos “così che possa nutrirsi della luce del Sole. E mi raccomando, badate che non si sciupi. Sapete che è inestimabile.”
La servitrice annuì ed uscì.
“Va bene...” rivolgendosi Brunos ad Altea “... io non ho certo intenzione di prendervi con la forza... ma so che non resisterete a lungo alla mia bellezza...” si alzò dalla sedia “... per stanotte dormirete in una delle stanze degli ospiti... domani vedremo... la vostra stanza, uscendo da qui, è quella in fondo al corridoio. Vi auguro la buonanotte.” E si ritirò.
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Vecchio 09-04-2013, 01.11.38   #813
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“Tanto so che non cambieresti idea comunque.” Disse sorridendo Mamyon a Clio. “E va bene. Ti porterò nella più grande biblioteca di questa città. Ma Densesu resterà con te. Così saprò che non ti caccerai nei guai. Ah...” fissandola con aria sarcastica “... fa poco la spiritosa, signorina, circa le mie qualità di miglior cavaliere del mondo.” La prese fra le braccia. “Perchè so farmi valere non solo come cavaliere...” le fece l'occhiolino e un momento dopo la sua espressione si fece seria.
La guardò per qualche istante negli occhi, per poi baciarla.
Poco dopo i due erano già in cammino verso il casale.
Qui trovarono Densesu ed insieme a lui si diressero poi nella più grande Biblioteca di Sant'Agata di Gothia.
Era gestita da una donna, di nome Marlyan.
In passato la biblioteca era appartenuta al Vescovado e dei suoi libri ne usufruivano tutti i maestri e gli studenti della scuola cattedrale.
Lo stesso vescovo, uomo di cultura, aveva raccolto negli anni una gran quantità di testi, alcuni molto rari e preziosi, arricchendo così la biblioteca di straordinari capolavori letterari.
“All'interno della biblioteca” spiegò Mamyon a Clio “troverai una donna. Chiedi a lei dei libri o degli argomenti che ti interessano. Quando avrai trovato ciò che cerchi, ritornerai con Densesu al casale. Io vi raggiungerò là appena avrò parlato con gli altri cavalieri. A presto.” La baciò ancora e poi si diresse al Palazzo Reale.
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Vecchio 09-04-2013, 01.27.19   #814
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“Questa è la Cappella di San Giovanni.” Disse la misteriosa donna a Cheyenne. “E' dedicata a San Giovanni Battista e a San Giovanni Evangelista. Qui si viene ad adorare il Santissimo Sacramento esposto.” Guardò poi con attenzione Cheyenne. “Io sono semplicemente una penitente. Sono qui per pregare davanti al Corpo di Nostro Signore e per chiedere il perdono dei miei peccati.”
“E questa chiesa è sempre così vuota?” Domandò Urez.
“Si riempie” rispose la donna “all'ora della messa. Per il resto non è molto frequentata.”
“E non vi è il sacerdote ora?” Chiese il cavaliere.
“Credo sia andato a portare l'Ostia ad una donna anziana impossibilitata a venire in chiesa.” Fissandolo la penitente.
Tornò poi a guardare Cheyenne.
La ragazza aveva narrato del loro viaggio e della loro ricerca alla misteriosa donna.
“Interessante il vostro viaggio...” mormorò “... ma siete fortunati. Ciò che state cercando non è lontano da qui.”
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Vecchio 09-04-2013, 12.40.15   #815
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"...Ma sentilo..." Dissi ridendo, abbandonandomi a quell'abbraccio e a quel bacio così dolce e appassionato.
Poco dopo, in compagnia di Densesu, raggiungemmo la biblioteca e Mamyon si accomiatò per andare al palazzo, in cerca degli altri cavalieri.
Io e il fido scudiero entrammo nella grande biblioteca.
La mia meraviglia cresceva ad ogni passo. Camminavo con la testa all'insù, senza guardare dove mettevo i piedi e rischiando di inciampare due o tre volte.
Volumi di immenso valore, di ogni genere e fattura, erano sistemati in ampi scaffali.
Mi avvicinai alla donna descritta da Mamyon e mi feci indicare il settore dove si trovavano i libri che stavo cercando.
Iniziai così a vagare per gli scaffali, sfiorando delicatamente il dorso di codici di ogni tipo e valore.
Per un momento, dimenticai cosa stavo cercando, immersa com'ero in quel profumo di sapere.
Poi, la vista del libro che mi era stato prezioso alleato, mi destò dai miei vaneggiamenti.
Lo presi delicatamente dallo scaffale e tolsi con un cenno della mano la polvere che vi si era depositata.
Completai la mia ricerca con un erbario e un volume miniato della Cronica Nolhiana, memore della chiacchierata con gli studenti.
Mi avvicinai, con il mio pesante carico, verso un grande tavolo, illuminato da una luminosa candela.
"...Beh, cominciamo così.." Dissi sorridendo.
Feci cenno a Densesu di avvicinarsi e mi sedetti di fronte ai libri.
Dovevo fare con ordine.
L'erbario poteva decisamente aspettare.
Guardai il volume della Cronaca Nolhiana, incerta.
Cos'era prioritario? Il Fiore Azzurro o l'occhio?
"...No.." Sussurrai piano "... Il Fiore è un tesoro inestimabile per molta gente... Io devo capire cosa vogliono farci questi...".
Lasciai così da parte anche la Cronaca per concentrarmi sul grande libro rilegato finemente, che avevo sulla destra.
Sorrisi, pensando a quanto mi fosse stato utile in passato.
"...Andiamo, vecchio mio..." Sussurrai iniziando a sfogliarlo decisa
Il libro, all'apparenza, non era che una semplice raccolta araldica, commissionata da alcuni "nobili nuovi" che volevano evitare di adottare simboli poco consoni o equivoci per lo stemma del loro casato nuovo di zecca.
Risi tra me e me, pensando alle parole di mio padre su quell'argomento.

"Oh, certo.." Disse l'uomo sbuffando "..adesso lo stemma si sceglie da un libro.. E in che modo, aprendolo a caso? Come può uno stemma non avere una storia, una tradizione?" Scuotendo la testa.

Ma quelle polemiche a me non interessavano.
In quel libro, infatti, c'era molto di più.
L'uomo a cui era stato dato il compito di redigerlo non era un semplice cortigiano ma uno studioso che aveva dedicato la vita allo studio dei simboli in ogni paese e cultura conosciuta.
Dunque, erano descritte minuziosamente centinaia e centinaia di simboli o raffigurazioni iconografiche.
In seguito mi sarei dedicata all'analisi di tutte le possibili raffigurazioni del Fiore Azzurro.
In quel momento, però, stavo cercando altro.
"...ecco qui..." Dissi accarezzando la pagina con un dito "...l'occhio..".
Era incredibile vedere quanto fosse usato come simbolo, e nelle culture più diverse. Ma infondo, pensai non c'era da stupirsi che fosse così.
Guardai le splendide miniature e passai in rassegna le varie e possibili raffigurazioni.
L'occhio di Horus, decisamente, non poteva essere.
Ma nemmeno, pensai, quello raffigurante la Trinità, incastonato in un triangolo con o senza raggi.
Poi, quasi sussultai.
"...Eccolo, è proprio questo..." Bisbigliai, osservando la miniatura che raffigurava un occhio straordinariamente somigliante a quello che avevo visto in quella cripta.
Presi un profondo respiro e iniziai a leggere.
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Vecchio 09-04-2013, 14.02.14   #816
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Rimasi sola in mezzo al corridoio...certo che quell' uomo non vedeva nulla all' infuori della sua Bellezza e della ricerca di Bellezza, doveva possedere tutto ciò che era bello.
Ma rimasi piuttosto pensierosa a quelle parole della servitrice e lord Brunos...di che fiore stavano parlando? Era impossibile fosse proprio...quel Fiore.
Ormai si stavano tutti ritirando, i servi spegnevano le torce e aprii la porta indicatami da Lord Brunos..perchè mai non avrei dovuto dormire nella camera che mi era stata data all'inizio, avevo pure le mie vesti laggiù e il mio borsello.
E, infatti, con sorpresa aprendo la porta mi trovai in una stanza angusta, un semplice letto di legno, un tavolo, un armadio e una sedia e nemmeno di legno pregiato...era probabilmente la camera di una serva.
Era una prova? Voleva mettermi alla prova visto gli avevo detto che lui amava solo attorniarsi di belle cose? Non vi era problema per me, accesi una candela sul comodino, e mi posai sul duro giaciglio, presi in mano la collana e la facevo ciondolare davanti a me..."Si, io ti troverò, anche se tu fossi già sposato, fidanzato a un'altra...ma voglio una spiegazione."
In quella angusta camera mille pensieri prendevano sopravvento, pensai a Vivian..che cosa stava subendo ora, la solitudine che pervadeva ora il mio cuore o la inquietudine.
Mi alzai di scatto...presi la candela e aprii lentamente la porta, tolsi le scarpe e prendendole in mano camminai a piedi nudi fino alla porta della stanza in cui fu accolta all'inizio per prendere almeno una camicia da notte e il borsello, ma era chiusa a chiave e battei i piedi dal nervoso sul freddo marmo.
Non riuscivo a dormire, e non certo perchè bramavo di entrare nella stanza del Bel Lord...il Fiore...ero curiosa, e se l'indomani lo avrebbero nascosto prima che potessi vederlo? Non potevo espormi parlandone col primo venuto, soprattutto con quell' uomo dai futili pensieri.
Quindi continuai a camminare per il buio corridoio rischiarata solo dalla candela, i miei piedi freddi dal contatto col marmo che tentavano di non fare passi falsi e rumore e mi trovai in giardino.
Camminai per un pò e finalmente vidi ciò che sembrava una serra, aprii la porta...non era chiusa a chiave e sgattaiolai dentro, guardavo i fiori ma erano pochi e tutti normali finchè sopra a un tavolo intarsiato di avorio vidi un Fiore mai visto prima...era molto strano e avvicinandomi lo illuminai con la candela per osservarlo meglio.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 09-04-2013, 15.07.52   #817
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
E si vagava tra monti e fiumi e laghi nascosti....tutto mi sembrava cosi' profondamente bello...ero estasiata...senza che alcun ombra mi passasse nella mente.....mi senti ragazzina e poi bimba...ero in grado di credere ad un mondo a cui i grandi non riuscivano piu' a credere...anzi noi grandi non riuscivamo piu' a vedere.......mi avvicinaiad Orez mentre prendeva quelle carte che sembravano aprirsi in grandi paesaggi...." Si'...Elisabeth....la mia prozia....fantastica...sapete una cosa ?...alla fine quando Tylesia fu distrutta, ogni persona si dedico' alla ricostruzione........Liam mi racconto' che con Elisabeth ci fu un certo Reas era una guardia fidatissima della Regina e Lady Altea, compagna di naufragio della prozia......quindi se cio' corrispondesse a realta'......qualcosa dovra' pur esserci.......".....incominciai a scrutare la cartina con loro...Enusia....mi era accanto e in lei percepii una forte presenza......" Gia' Enusia a quanto pare Elisabeth era una maga..."....
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Vecchio 09-04-2013, 16.37.21   #818
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Fissai il cavaliere a quelle parole...
lo fissai a lungo...
“E’ giusto...” mormorai poi, lentamente “E dunque, credo, avete trovato una ulteriore risposta a quella vostra domanda... vi siete risposto da solo... perché... perché, se quelle due fortezze cadessero, come posso prevedere cosa ne sarebbe di me? O cosa ne sarebbe di tutti noi...”
Continuai a fissarlo per molti minuti, senza parlare...
avevo gli occhi nei suoi ed osservavo quella strana luce che gli illuminava lo sguardo, chiedendomi cosa stesse davvero pensando...
E poi, proprio in quel momento, quel rumore...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Ad un tratto si udì il rintocco di una campana.
Era quella della Cappella di San Nicola.
“Oh Cielo!” Arrivando di corsa Tanis. “Oh Cielo! Ci risiamo!”
“Cosa accade?” Fissandolo Guisgard.
“Ci risiamo!” Esclamò ancora la marionetta. “Stanno di nuovo litigando animatamente!”
“Chi?” Chiese Guisgard.
“Il Pedone, l'Alfiere ed il Re!”
“Come sarebbe?”
“Ecco...” mormorò Tanis “... il padrone, che ama molto il gioco degli scacchi, decise, mesi fa, di costruire una grande scacchiera animata, con i vari pezzi in grado di muoversi al solo comando della voce... tuttavia questi pezzi, quando non sono sulla scacchiera a giocare, amano intavolare varie discussioni, sui temi più disparati... religione, arte, economia ecc... ora stanno parlando di politica e come al solito sono sul punto di litigare!”
“E tu perchè ti preoccupi tanto?” Domandò Guisgard,
“Perchè io sono responsabile dell'ordine in questo castello!” Preoccupato Tanis. “E so che ora, come sempre, verranno alle mani!”
“Allora torna da loro e fa da arbitro alla discussione.” Fece Guisgard.
“Impossibile!” Categorico Tanis. “Non mi ascoltano! Sono dannatamente testardi!”
“Non ascoltano?” domandai, vagamente sorpresa e leggermente divertita dall’agitazione della marionetta “E’ un vero disagio... E diteci, Tanis... possiamo, forse, esservi di aiuto in qualche modo?”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 09-04-2013, 17.40.22   #819
Guisgard
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“Forse” disse Guisgard a Talia “ciò che ci spaventa non sempre è un male, anzi...” la sua voce si fece più bassa, quasi un sussurro, nel pronunciare quelle parole “... e forse di quelle due fortezze solo una è davvero importante... voi...” fissandola con più intensità “... voi avete mai ascoltato davvero il vostro cuore? Facendo cessare tutte le altre voci intorno a voi? Ascoltando solo il vostro cuore?”
Ma proprio in quel momento arrivò Tanis.
“Oh, si, milady...” annuendo a ciò che poi Talia gli disse “... magari a voi daranno ascolto... vi condurrò da loro... prego...”
“Tutti i regni, stati e città sono retti da regimi” disse il Re “che si differiscono dal numero di coloro che detengono il potere.”
“A seconda” intervenne l'Alfiere “se il potere è in mano ad uno, a pochi o a molti.”
“E sono detti rispettivamente” fece il Pedone “Monarchia, Aristocrazia e Democrazia.”
“Tutte e tre queste forme di governo” sentenziò il Re “sono naturali e dunque positive.”
“Conoscono negatività solo quando mutano nelle loro forme corrotte” annuendo l'Alfiere “e ovvero in Tirannide, Oligarchia e Oclocrazia.”
“Ossia” completò il pedone “quando al re si sostituisce un capo illegittimo, quando alla nobiltà di sangue subentra quella di possesso e quando ai rappresentanti del popolo si sostituisce l'istinto della massa.”
“Ora bisognerà discutere” fissando gli altri due pezzi il Re “chi fra esse è la migliore. Io credo, senza timore di essere smentito, che la principale sia la Monarchia, visto che soddisfa in pieno la concezione che il potere scende dal Cielo e che se vi è un solo uomo a rappresentarlo il tutto è molto più semplice.”
“Io invece credo che la migliore sia l'Aristocrazia.” Disse l'Alfiere. “Se vi sono più uomini scelti da Dio, sarà più semplice tenere a bada le debolezze e i limiti di ciascuno.”
“Io ritengo che invece sia la Democrazia ad essere la migliore forma di governo.” Fissandoli il Pedone. “Voi, per le vostre tesi, partite da un errore di fondo... il potere è del popolo e sua è la sovranità. Per questo spetta ad esso eleggere i propri rappresentanti.”
I tre allora cominciarono a discutere animatamente.
“Signori!” Entrando Tanis con Guisgard e Talia. “Possibile che finiate sempre per litigare tra voi? Anche ora che abbiamo ospiti!”
“Allora saranno i nostri ospiti” voltandosi il Re “a fare da arbitri a questa discussione.”
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Vecchio 09-04-2013, 18.02.15   #820
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Clio aveva trovato qualcosa riguardante quel misterioso Occhio.
Cominciò così a leggere:

“L'Occhio Illuminato è un simbolo antichissimo, denominato dalla Scolastica Capomazdese Archetipo di Naughe, che richiama antiche tendenze religiose pagane precristiane.
L'Occhio giunse in queste terre in seguito alla migrazione di coloni bretoni e si diffuse tra alcuni giovani poeti e letterati che adoperavano questa simbologia in chiave anticlericale.
Il gruppo non aveva propositi religiosi, ma solo racchiudersi sotto un simbolo chiaramente critico verso il Clero e la nobiltà.
Tuttavia questi letterati ben presto cominciarono a mostrare il vero intendo della loro confraternita, organizzando raduni orgiastici e riti volti a soddisfare i sensi più bassi dell'animo umano.
Tutto ciò spinse l'Arciduca Oneas a proclamare fuorilegge la confraternita.
Incaricò allora sir Rodolfo di Ferrabronzo, capitano di ventura, a combattere i devoti dell'Occhio.
In pochi mesi gli adepti del gruppo furono arrestati, processati e impiccati tutti.
Tuttavia, nella confraternita, non tutti erano interessati solo all'aspetto politico e sociale.
Uno dei membri, l'unico a sfuggire all'arresto, lasciò il ducato per nascondersi nel regno di Sygma.
Il suo nome era...”


Ma a questo punto il testo appariva bruciato e si interrompeva.
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