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Vecchio 02-05-2008, 20.21.24   #11
llamrei
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
L'uso della staffa fu introdotto da popolazioni provenienti dalla Steppa: introduzione essenziale e che contribuì a modificare quella che era la "cavalleria":
da una parte le popolazioni barbariche che introdussero l'uso delle staffe permise loro di combattere a cavallo utilizzando l'arco...cosa che ai romani, ad esempio, era improbabile (tirare con l'arco e cavalcare...i romani, si sa, avevano un'ottima fanteria).
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Vecchio 02-05-2008, 20.41.13   #12
Morris
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Morris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella roccia
Dalle distese ghiacciate del nord e dalle infernali giungle del sud giungono guerrieri coraggiosi e temerari. I popoli civilizzati li chiamano barbari o berserker e li accusano di mutilazioni, empietà e cannibalismo. Questi "barbari", tuttavia, hanno dato prova del loro coraggio e del loro valore a quanti sono stati loro alleati. Con, i nemici che li hanno sottovalutati si sono dimostrati astuti, pieni, di risorse, perseveranti e soprattutto spietati.
Andare all'avventura è la migliore opportunità che i barbari hanno di trovare posto in una società civilizzata. Non sono per nulla adatti alla monotonia del servizio di guardia o ad altri lavori monotoni che riempiono le carriere di molti guerrieri. Inoltre, non hanno problemi ad affrontare i pericoli, le incognite e l'errare tipici dell'andare all'avventura. Possono anche intraprendere un'avventura per sconfiggere degli odiati nemici. Manifestano uno spiccato disgusto per tutto ciò che considerano innaturale, compresi non morti, demoni e diavoli.
Il barbaro è un eccellente combattente. Dove il guerriero ha disciplina e addestramento, il barbaro ha un'ira travolgente. Mentre è in preda a questa furia berserker, diventa più, forte e più resistente, migliore nello sconfiggere gli avversari e nel sostenere i loro attacchi. Questi momenti di rabbia lo lasciano senza fiato e ha l'energia solo per poche di queste spettacolari esibizioni al giorno, comunque, di solito, più che sufficienti. Si sente a casa nelle terre selvagge ed è in grado di correre a grande velocità.
I barbari non sono mai legali. Possono essere onorevoli, ma il loro cuore è selvaggio . Questa selvatichezza e la loro forza e non può dimorare in un animo legale. Nel migliore dei casi, sono liberi ed espressivi; nel peggiore, sono sconsideratamente distruttivi.
Alcuni barbari diffidano delle religioni ufficiali e preferiscono un rapporto naturale e intuitivo con il cosmo piuttosto che un'adorazione formale. Altri sono devoti a potenti divinità come Kord (dio della forza), Obad-Hai (dio della natura), oppure Erythnul (dio del massacro) . Un barbaro è capace di una fiera devozione nei confronti della sua divinità.
I barbari provengono da territori non civilizzati o da tribù barbariche ai confini della civiltà. Un avventuriero barbaro può essere stato attirato nelle terre colonizzate dalla promessa di ricchezze, fuggito dopo essere stato catturato nella sua terra natale o venduto in schiavitù "civilizzata", reclutato come soldato oppure cacciato dalla sua casa dagli invasori. I barbari non creano legami tra di loro, a meno che non provengano dalla stessa tribù o dallo stesso territorio. Essi, infatti, non si considerano "barbari", ma "combattenti".
I barbari umani provengono dalle lontane terre selvagge ai confini della civiltà . I barbari mezzorchi hanno vissuto tra gli orchi prima di abbandonarli per i territori umani. I barbari nani sono rari e di solito provengono da regni nanici caduti nel barbarismo come risultato di continue guerre con goblinoidi, orchi e giganti. Barbari di altre razze sono molto rari. Tra gli umanoidi selvaggi i barbari sono più comuni dei guerrieri.
Orchi e ogre in particolare, di solito, sono barbari.
In quanto popolo delle zone selvagge, i barbari si trovano più a loro agio in compagnia di ranger, druidi e chierici di divinità naturali come Obad-Hai o Ehlonna . Molti barbari ammirano le doti e la spontaneità dei bardi e alcuni sono entusiasti appassionati di musica . I barbari non hanno fiducia in ciò che non, capiscono, categoria che include la magia, che essi chiamano "magia del libro" . I barbari considerano gli stregoni più comprensibili dei maghi, ma forse solo perché gli stregoni tendono ad essere più carismatici . I monaci, con il loro approccio al combattimento studiato, disciplinato e prudente, talvolta hanno difficoltà a trovarsi faccia a faccia con i barbari, ma i membri di queste due classi non sono necessariamente ostili tra di loro. l barbari non manifestano attitudini particolari nei confronti di guerrieri, paladini, chierici e
ladri .
Il ruolo principale di un barbaro in un gruppo di avventurieri è quello di combattente in prima linea. Nessun altro personaggio può pareggiare la sua robustezza. Può anche essere un buon esploratore, grazie alla sua velocità,alla vasta selezione di abilità e alla percezione delle trappole.
__________________
[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I]
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Vecchio 02-05-2008, 20.50.05   #13
llamrei
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
Interessante sir Morris...piuttosto fantastico come modo di vedere la situazione e comunque distante da quella da voi anticipata come primo articolo sulle attinenze filonaziste/barbariche.

Aggiungerei: il monachesimo ha contribuito alla cristianizzazione delle popolazioni barbariche: inoltre il monachesimo ha contribuito a migliorare la condizione femminile all'interno della loro società, ha introdotto l'uso della lingua latina.
Ah dimenticavo: prima di essere cristianizzati, erano cristiano-ariani.
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Vecchio 02-05-2008, 20.57.00   #14
Morris
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Morris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella roccia
I barbari sono combattenti coraggiosi e avventati e la loro grande forza e il loro senso pratico li rendono ottimi avventurieri. I barbari rifiutano con disprezzo le tradizioni del guerriero basate sull'addestramento nelle armi e sulla disciplina e preferiscono attingere a una potente ira interiore che li rende più forti, più resistenti e più robusti nel contrastare gli attacchi. Hanno energia sufficiente solo a pochi scatti di questo tipo in una giornata, ma di solito sono più che sufficienti. La continua esposizione ai pericoli li dota anche di una specie di sesto senso, una capacità quasi soprannaturale di percepire i pericoli e di schivare gli attacchi e la loro resistenza nel correre è leggendaria.
__________________
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Vecchio 02-05-2008, 22.56.54   #15
Hrist
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Hrist sarà presto famosoHrist sarà presto famoso
Lady Llamrei permettetemi di essere leggermente in disaccordo con Voi Vi prego
che i monaci cattolici abbiano portato il cristianesimo fra i barbari non corrisponde propriamente al vero.
i barbari non erano e non sono mai stati Cristiano-ariani ma semplicemente ariani. prova ne è il fatto che il famoso Costantino, considerato l'imperatore che stabilì tramite il consiglio di nicea la chiesa cattolica romana, era in realtà un ariano e si battezzò forse solo in punto di morte, si presume più per ragioni di stato che di fede.
quanto poi al fatto che i monaci abbiano migliorato la condizione femminile presso le tribù barbare...
Myladi su questo si può veramente discutere!!! perchè a roma o fino a pochi secoli fa la posizione femminile grazie alla chiesa era meno opprimente??
se la questione Vi interessa potremmo creare una discussione apposita, permettetemi solo di ricordarVi che per secoli la donna nella chiesa cattolica è stata considerata l'artefice prima del peccato originale e come tale più più incline al male.
come sarebbe migliorata la condizione femminile presso i barbari partendo da codesta affermazione?


Hrist la Valchiria

Ultima modifica di Hrist : 02-05-2008 alle ore 23.01.38.
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Vecchio 03-05-2008, 10.44.08   #16
llamrei
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
Citazione:
Originalmente inviato da Hrist Visualizza messaggio
che i monaci cattolici abbiano portato il cristianesimo fra i barbari non corrisponde propriamente al vero

Cara Hrist...non intendevo dire che la "condizione femminile era migliorata in modo strepitoso: sicuramente la condizione della donna è migliorata grazie anche all'intervento dei monaci che hanno apportato una certa "civiltà" evangelizzando le popolazioni pagane. Non ho mai detto che la figura femminile è "totalmente" cambiata dall'avvento del monachesimo e che ha raggiunto la parità dei sessi ma ho detto "che è migliorata" ed è diverso. I punti di vista sono diversi e le discussioni sono aperte per essere "discusse".
Non ho citato Costantino nel mio post: so bene che cosa ha fatto ma grazie per averlo ricordato.

Se volete aprire un altro post inerente ad argomenti a voi cari siete libera di farlo: il forum è libero.

Hrist scrive:
i barbari non erano e non sono mai stati Cristiano-ariani ma semplicemente ariani
Cito passo tratto dal Donzelli pag 119 capitolo "I Cristianesimi"
"La mobilità delle varie popolazioni germaniche, e dunque da una parte di tipo di percorso compiuto nel processo di migrazione e di insediamento e dall'altra l'intensità dei contatti con le elites locali rappresentano fattori che condizionarono i caratteri della cristianizzazione: variava pertanto il modo di aderire alla nuova fede perchè diverse erano le culture teologiche con le quali quelle popolazioni entravano in contatto. Nel corso del IV e del V sec fu infatti il CRISTIANESIMO ARIANO a diffondersi ampiamente tra le popolazioni germaniche che gravitavano, grazie a rapporti di alleanza militare, nell'orbita dell'impero, soprattutto nella sua parte orientale: ostrogoti, visigoti e vandali sotto l'impulso dell'imperatore d'Oriente, accolsero cosi l'arianesimo e diedero vita a una propira gerarchia ecclesiastica......
Poi, come sicuramente saprai, l'arianesimo è stato considerato una eresia dottrinale ecc ecc ma questa è un'altra storia

cito dal Montanari cap. 2
"Nella seconda metà del IV sec. gran parte delle popolazioni germaniche furono convertite al culto CRISTIANO secondo la forma ARIANA."
sempre tratto dal Montanari cap. 5
"Dal punto di vista religioso, i Longobardi quando giunsero in Italia erano CRISTIANI DI FEDE ARIANA."

Hrist cita:
quanto poi al fatto che i monaci abbiano migliorato la condizione femminile presso le tribù barbare...

Cito sempre dal Donzelli - capitolo Cristianesimi pag. 117
"...si sosteneva infatti che la cristianizzazioe avrebbe portato a un miglioramento etico, giacchè la nuova religione si ispirava a un più alto rispetto della vita umana; a una maggiore eguaglianza sociale, poichè essa favoriva il miglioramento della condizione dei deboli, anzittutto donne e bambini, all'interno della società; infine a un generalizzato progresso culturale, poichè la sua diffuzione portava con sè anche un decisivo avvicinamento alla cultura latina..........
...si è constatato poi che il tradizionale ruolo del cristianesimo e dei suoi ministri nel tutelare e garantire la consevazione sociale risultò per i capi militari germanini eun efficacissimo strumento di controllo dei comportamenti della popolazione specie nel corso del VII sec si manifestarono vigorose spinte anticristiane....

Hrist: non voglio con questo discutere e/o litigare con te, assolutamente. Immaginavo che l'argomento avrebbe scaturito pareri discordanti: esistono diversi punti di vista e diverse correnti di pensiero: vedi coloro che sottolineano il gfatto che i barbari sono brutti cattivi e sporchi e zozzoni, chi invece sostiente che hanno portato comunque un miglioramento nell'uso delle tecnologie e l'introduzione di attrezzi poi ritenuti fondamentali come l'uso della stafffa.
Io mi fermo qui: ho dato il mio parere e vi ho citato le fonti. Lascio continuare a voi e leggerò molto volentieri l'evolversi della storia (vista da punti di vista diversi)
Buon lavoro

Ultima modifica di llamrei : 04-05-2008 alle ore 10.47.22.
llamrei non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 03-05-2008, 22.06.56   #17
Hrist
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Hrist sarà presto famosoHrist sarà presto famoso
se vi preoccupate che possa interpretare la Vostra risposta come un tentativo di litigare milady tranquillizzateVi: io sto semplicemente discutendo con Voi su un argomento che come avete ben sottolineato nel Vostro intervento arricchisce entrambe

quanto alla Vostra risposta anche qui mia cara amica i punti di vista sono diversi a seconda dell'angolazione da cui si guarda

con il consiglio di nicea Costantino stabilisce le basi della chiesa romana cattolica e apostolica e del relativo culto
i padri della chiesa fissano i canoni che di lì in seguito avrebbero dovuto seguire i fedeli
e Vi faccio presente Milady che la corrente ariana fu considerata eretica poi negava alcune componenti considerate fondamentali della Trinità
Ario venne formalmente scomunicato
definire cristiani coloro che seguono un'eresia... bhà se ne potrebbe discutere a lungo ma non mi sembra questo il contesto

poichè la chiesa primitiva serviva strumentalmente anche a costantino per rafforzare l'impero (non dimentichiamo che la chiesa adottò strutturalmente il medesimo organigramma dell'impero romano proprio per tale motivo e che spesso i membri dei due sistemi coincidevano) le fonti apologetiche e propagandistiche hanno parlato della diffusione del cristianesimo come di una forma di acculturazione e civilizzazione delle popolazioni barbariche, paventando un dualismo romani-cristiani/barbari-pagani

mi soffermerei ad analizzare quanto non sia pagana una chiesa che celebra il giorno di natale, la sua festa più importante nel giorno in cui cadeva il dies natalis solis invicti, la festa dedicata alla nascita del sole (dio mitra), ma non ho voglia di polemizzare

piuttosto mi chiedo e Vi chiedo Milady chi è che stabilisce e secondo quali canoni chi sia culturalmente superiore o più o meno rozzo o semplice più o meno degno

in realtà credo che come sempre la storia la facciano i vincitori e che quindi la storia delle popolazioni barbare per questo vista come quella di un popolo cui i romani abbiano portato la civiltà

ma la storiografia odierna, specie quella anglo-sassone, tende a rivedere queste posizioni, ridando a ogni popolo la sua giusta dignità

ma di tutto questo temo Milady che potremmo discuterne lungamente e a dirVi la sincera verità ... stasera sono troppo stanca!!!

attendo ansiosamente la Vostra risposta per ampliare il mio tesoro personale




Hrist la Valchiria
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Vecchio 03-05-2008, 22.10.14   #18
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se vi preoccupate che possa interpretare la Vostra risposta come un tentativo di litigare milady tranquillizzateVi: io sto semplicemente discutendo con Voi su un argomento che come avete ben sottolineato nel Vostro intervento arricchisce entrambe

quanto alla Vostra risposta anche qui mia cara amica i punti di vista sono diversi a seconda dell'angolazione da cui si guarda

con il consiglio di nicea Costantino stabilisce le basi della chiesa romana cattolica e apostolica e del relativo culto
i padri della chiesa fissano i canoni che di lì in seguito avrebbero dovuto seguire i fedeli
e come avete scritto Milady la corrente ariana fu considerata eretica poichè negava alcune componenti considerate fondamentali della Trinità e
Ario venne formalmente scomunicato
definire cristiani coloro che seguono un'eresia... bhà un pò bizzarro lo trovo


poichè la chiesa primitiva serviva strumentalmente anche a costantino per rafforzare l'impero (non dimentichiamo che la chiesa adottò strutturalmente il medesimo organigramma dell'impero romano proprio per tale motivo e che spesso i membri dei due sistemi coincidevano) le fonti apologetiche e propagandistiche hanno parlato della diffusione del cristianesimo come di una forma di acculturazione e civilizzazione delle popolazioni barbariche, paventando un dualismo romani-cristiani/barbari-pagani

mi soffermerei ad analizzare quanto non sia pagana una chiesa che celebra il giorno di natale, la sua festa più importante nel giorno in cui cadeva il dies natalis solis invicti, la festa dedicata alla nascita del sole (dio mitra), ma ora non mi interessa

piuttosto mi chiedo e Vi chiedo Milady chi è che stabilisce e secondo quali canoni chi sia culturalmente superiore o più o meno rozzo o semplice più o meno degno

in realtà credo che come sempre la storia la facciano i vincitori e che quindi la storia delle popolazioni barbare per questo sia vista come quella di un popolo cui i romani abbiano portato la civiltà tirandoli fuori dai loro miseri villaggi e dalle loro supestizioni

ma la storiografia odierna, specie quella anglo-sassone, tende a rivedere queste posizioni, ridando a ogni popolo la sua giusta dignità

ma di tutto questo temo Milady che potremmo discuterne lungamente e a dirVi la sincera verità ... stasera sono troppo stanca!!!

attendo ansiosamente la Vostra risposta per ampliare il mio tesoro personale




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Vecchio 04-05-2008, 00.53.00   #19
Morris
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Morris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella roccia
Forse è arrivato il momento dell’equilibrio: solo da pochi anni la storiografia è riuscita a uscire stabilmente da questa altalena di miti, e non senza ricadute nei fraintendimenti del passato – non rari, purtroppo, in quei manuali scolastici che invece dovrebbero essere il primo mattone di una corretta conoscenza del nostro passato. In Italia è stato forse più difficile che altrove lasciarsi alle spalle l’idea di barbarie come età di mera decadenza, legati come siamo al seducente splendore della grandezza romana.
Quelli 'barbarici' non furono secoli né bui né luminosi, ma semplicemente secoli di storia. Lungi dall’essere una sorta di buco nero, fatto solo di distruzione e di regresso, incubarono il soggetto decisivo dei tempi a venire, fino ai nostri giorni (compresi): l’Europa. Nel mondo classico baricentro della civiltà era il Mediterraneo, i cui molteplici apporti culturali – greci, egizi, fenici, ebraici, mesopotamici – erano stati portati a sintesi da Roma. La caduta dell’Impero d’Occidente, figlia più di processi interni che di pressioni esterne – le orde gotiche o unne non erano certo più temibili di quelle teutoni o galle a suo tempo annientate da Mario e da Cesare –, trasformò il Mare Nostrum in frontiera, da area di contatto qual era in età classica. L’asse della storia piegò versò Nord, includendo quelle regioni 'barbariche' che il Limes aveva relegato oltre i confini della civiltà.
Un mutamento, traumatico e a tratti anche violento, che non poté raggiungere immediatamente un nuovo equilibrio. Ma che non per questo fu privo di elementi di innovazione, che avrebbero lasciato il segno.
Socialmente, i barbari proposero all’Europa, il nuovo soggetto che stava nascendo dalla fusione tra Latini – a loro volta portatori delle eredità greche e giudaico­cristiane – e Germani, una diversa concezione dell’individuo: più autonomo e al tempo stesso personalmente impegnato dall’appartenenza al gruppo, meno legato a concezioni astratte quali Stato o legge e più a rapporti umani diretti. Diversa da quella latina era la considerazione della donna, diverso l’atteggiamento nei confronti del vinto, che piuttosto che essere ridotto in schiavitù – istituzione incompatibile con il nomadismo – veniva arruolato nell’orda, sia pure in posizione subalterna. E diversa era anche la concezione del potere: non influenzati dalle autocrazie orientali, i barbari avevano conservato un’idea della regalità come 'delega' a un singolo dell’autorità del gruppo. La delega era prima di tutto militare, decretata dall’assemblea del popolo in armi, secondo antiche ascendenze – riconducibile alla comune matrice indoeuropea – e non estranea a quella greco-latina, con la quale infatti poté integrarsi. Le invasioni la ribadirono, a fronte delle degenerazioni satrapesche subite dall’Impero romano.
Il processo di fusione tra i due elementi fondanti della nascente Europa fu favorito dalla comune fede cristiana, alla quale la gran parte dei popoli germanici si era convertita prima di irrompere al di qua del Limes. Purtroppo, spesso la cristianizzazione dei barbari avvenne in prima battuta secondo il credo ariano diffuso dal goto Ulfila, romano fu anzi, per ognuno dei vari regni romano-barbarici, la tappa fondamentale e la sanzione dell’avvio del processo di integrazione.
Ai barbari dobbiamo una certa concezione del diritto, dove l’individuo ha un valore in sé più decisamente affermato rispetto a quello romano con il quale si sarebbe fuso, dando origine ai sistemi giuridici moderni. Ai barbari dobbiamo le nostre lingue, nate dagli innesti germanici sul latino (nel caso delle lingue romanze) o, viceversa, da quelli latini sui dialetti teutonici (nel caso delle lingue germaniche).
Ai barbari dobbiamo anche una rivitalizzazione biologica del Vecchio continente, che ai tempi di Roma imperiale pativa l’impoverimento generato dal frequente ricorso all’aborto e ad altre pratiche di denatalità – tanto che alla fine per trovare qualche soldato gli imperatori furono costretti ad arruolare proprio i barbari. Non è difficile scorgere similitudini con la situazione dell’Occidente dei nostri giorni, civiltà matura e demograficamente stagnante che ha bisogno – per fortuna, non più a fini bellici – di nuova linfa umana. Con tutti i problemi, di integrazione e di comprensione, che ne conseguono. Un parallelo suggestivo, che dovrebbe indurci a rileggere con ancor più attenzione la storia dei Secoli 'bui'.
__________________
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Vecchio 04-05-2008, 10.24.53   #20
llamrei
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
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se vi preoccupate che possa interpretare la Vostra risposta come un tentativo di litigare milady tranquillizzateVi: io sto semplicemente discutendo con Voi su un argomento che come avete ben sottolineato nel Vostro intervento arricchisce entrambe
Non ho mai detto che il mio era un "tentativo di litigare": ho semplicemente detto "non voglio con questo discutere e/o litigare con te". Il significato è ben diverso

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quanto alla Vostra risposta anche qui mia cara amica i punti di vista sono diversi a seconda dell'angolazione da cui si guarda
Cito quanto riportato da me nel mio post precedente:
"Immaginavo che l'argomento avrebbe scaturito pareri discordanti: esistono diversi punti di vista e diverse correnti di pensiero:"

quindi è inutile continuare, solo che io ho portato delle fonti sulle quali ho basato quanto riportato in precedenza...


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con il consiglio di nicea Costantino stabilisce le basi della chiesa romana cattolica e apostolica e del relativo culto
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e Vi faccio presente Milady che la corrente ariana fu considerata eretica poi negava alcune componenti considerate fondamentali della Trinità
Ario venne formalmente scomunicato
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poichè la chiesa primitiva serviva strumentalmente anche a costantino per rafforzare l'impero (non dimentichiamo che la chiesa adottò strutturalmente il medesimo organigramma dell'impero romano proprio per tale motivo e che spesso i membri dei due sistemi coincidevano) le fonti apologetiche e propagandistiche hanno parlato della diffusione del cristianesimo come di una forma di acculturazione e civilizzazione delle popolazioni barbariche, paventando un dualismo romani-cristiani/barbari-pagani

mi soffermerei ad analizzare quanto non sia pagana una chiesa che celebra il giorno di natale, la sua festa più importante nel giorno in cui cadeva il dies natalis solis invicti, la festa dedicata alla nascita del sole (dio mitra), ma non ho voglia di polemizzare
Conosco bene cosa ha fatto Costantino e cosa è successo a Nicea: concordo con quanto da voi scritto (viene riportato sui testi di storia...) il titolo di questo topic però era : popolazioni barbariche.
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piuttosto mi chiedo e Vi chiedo Milady chi è che stabilisce e secondo quali canoni chi sia culturalmente superiore o più o meno rozzo o semplice più o meno degno
e chi l'ha detto? l ho detto da qualche parte? Perchè questa uscita?

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in realtà credo che come sempre la storia la facciano i vincitori e che quindi la storia delle popolazioni barbare per questo vista come quella di un popolo cui i romani abbiano portato la civiltà
che la storia l'abbiano scritta i vincitori è senza ombra di dubbio una frase fatta corretta, concordo appieno...che la storia delle popolazioni barbare vista come un popolo in cui i romani abbiano portato la civiltà è un punto di vista personale...io credo che i romani abbiano contribuito ad introdurre sicuramente un pò di civiltà all'interno della comunità barbarica come i barbari stessi hanno contribuito ad accrescere quella romana: fase di acculturazione si chiama: c'è chi da e chi ricevere da ambo le parti.

Mia cara amica, evidentemente voi ed io usciamo da correnti di pensiero diverse come si è visto. Voi avete esposto il vostro punto di vista ed io il mio. Vi posso consigliare buoni testi su cui approfondire l'argomento, Il manuale Donzelli è uno di questi.
(accidenti: parlare di storia è come parlare di politica! e poi una volta mi hanno detto: "ma la storia è statica...che cosa c'è da ricercare nella storia? è già fatta e pronta! " La madre dei cretini è sempre incinta! questo l'ho detto io )
llamrei non è connesso   Rispondi citando

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