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Vecchio 06-09-2011, 14.40.43   #121
Daniel
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Daniel è sulla buona strada
Che cosa mi è saltato in mente? Potevo fregarmene e scappare via da quel posto invece no! Ho dovuto fare l'eroe! Non sono un eroe! Sono solo uno stupido orfano povero senza casa e senza soldi! Ero in una cella buia e puzzolente.. in un angolo c'era un buco dall'ovvio utilizzo... E in alto c'era una finestrella che dava sulla strada.. Mi avrebbero ucciso.. Mi misi in un angolo aspettando la mia sorte..
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Vecchio 06-09-2011, 15.19.00   #122
ladyGonzaga
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ladyGonzaga ha un'aura spettacolareladyGonzaga ha un'aura spettacolare
Rimasi là , incredula a tutto ciò che stava accandendo attorno a me.
L'invito da parte di questo , se pure affascinante lord Carrinton , mi aveva preso alla sprovvista . Avevo sempre cercato di stare lontana da persone come lui, la cara baronessa che ebbe cura di me in questi ultimi anni, aveva sempre cercato di mettermi in guardia da persone simili, dove la cosa più importante era mettere sotto catene una dama qualsiasi, purchè di buon casato e di buona dotte.
Ma lui era cosi dolce e affascinante ...




Ma in quel momento la mia mente era altrove , la cattura di quel giovane mi aveva messo in ansia.
Non avevo nessuna benchè minima informazione su di lui, se non quello che lui stesso mi raccontò.
E se quella donna che dice di essere sua madre fosse la stessa donna che lord Tudor allontanò anni fa dalla sua corte....questo giovane potrebbe essere suo figlio...
Ma perchè allora mi disse che il padre era uno dei contandini di quelle terre?

Qualcosa mi diceva che lord Tudor stava facendo un pessimo errore a non dargli la possibilità di parlare...

" Scusate lord Carrinton...non vogliateme ma ho bisogno di parlare con estrema urgenza con lord Tudor ...
il vostro invito mi onora tanto...cosi come il vostro desiderio di cavalcare presso quelle bellissime terre, in mia compagnia.
Possiamo rimandare a domani ?
Vi aspetto qui per la colazione...se vi farà piacere vogliate essere mio ospite".

Mi congedai con un inchino , dalla sua presenza e corsi incerca del duca , pensando a quel giovane che forse aveva bisogno di me...


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Nessun sole potrebbe risplendere se gli occhi del cuore non ne vedessero la luce.(anonimo)[/COLOR][/SIZE][/I][/B]
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Vecchio 06-09-2011, 17.45.12   #123
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Il vecchio specchio ovale, tenuto contro la parete lignea del carrozzone da un chiodo un poco arrugginito, oscillava appena. La cornice, spessa e riccamente cesellata con fiori e foglie, era un po’ scortecciata e il colore in molti punti era caduto... un tempo, tuttavia, doveva esser stato bello quello specchio, il tono vivace e ricco dei colori rimasti e l’attenzione preziosa che era stata posta nell’intaglio lo testimoniavano chiaramente.
Mi chiesi a chi fosse mai appartenuto quell’oggetto... ad una principessa, forse, o ad una gran signora di quelle che ci pagavano, un tempo, perché portassimo i nostri spettacoli nelle loro ricche dimore... Chissà quante belle donne aveva visto quello specchio, quanti abiti preziosi e quanti gioielli da favola... Era stato testimone di ricchezza, di potere, di beltà...
E poi? Cosa gli era accaduto perché finisse nello sgangherato carrozzone della nostra matta compagnia? Si era sciupato, forse... era diventato meno bello... o, forse, soltanto più vecchio... ed era stato buttato via.
Osservai la mia immagine riflessa in quello specchio e le sorrisi... osservai i miei lunghi capelli chiari nei quali avevo intrecciato con cura un nastro azzurro, osservai i miei occhi scuri, la figura esile fasciata da quell’abito che aveva il dono di apparire decisamente più prezioso di quanto non fosse in realtà... un po’ come me, pensai.
Sospirai... avevo posto molta cura nel prepararmi, lo facevo sempre, l’avevo sempre fatto... chissà poi perché!

“E quello che cos’è?” la suora preposta ad occuparsi di noi bambine mi fissò con aria sorpresa e contrariata insieme.
Io sollevai gli occhi nei suoi e le sorrisi candidamente: “E’ solo un fiocco!”
“Un fiocco?” la voce della donna si fece più dura “E perché ce l’hai? Dove l’hai preso?”
“L’ho fatto io!” ribattei “L’ho fatto per rendere il mio abito più bello!”
L’anziana suora mi squadrò con aria critica, osservando da capo a piedi il mio povero abbigliamento, identico in tutto e per tutto a quello di tutte le altre bambine dell’Istituto ad eccezione, appunto, di quel fiocco rosso che con cura vi avevo appuntato.
“La Madre Superiora non sarà contenta!” sentenziò la suora “Sai bene quali sono le regole: tutte voi bambine che avete avuto la fortuna di essere accolte in questo orfanotrofio dovete avere lo stesso abbigliamento e un comportamento dignitoso, dovete essere tutte uguali. Niente eccezioni. Niente fiocchi!”
Con un gesto rapido del braccio, la donna afferrò il mio piccolo vezzo e lo strappò malamente.
I miei occhi si spalancarono e il mio corpo si irrigidì: “No...” gridai, lanciandomi avanti “No! Restituitemelo... restituitemi il mio fiocco!”
“Smettila!” ansimava l’anziana suora, mentre con una mano mi stringeva un braccio per allontanarmi e con l’altra teneva il fiocco in altro, fuori dalla mia portata “Smettila! Tu sei come le altre, non fai nessuna differenza!”
“Io non sarò mai come tutte le altre!” gridai, bloccandomi improvvisamente “Mai!”

Un rumore secco mi riscosse da quel pensiero.
Sbattei le palpebre un paio di volte, per tornare al presente... poi lo riconobbi: era Renart.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Ti ci vuole ancora molto?” Chiese Renart bussando sulla porta del carrozzone, dove Talia era ancora intenta a prepararsi. “Su, dai, devo ancora attendere molto? Tra un po’ sarò brillo per il vino e la tua bellezza mi farà decisamente un effetto minore!” E rise di gusto.
Mi alzai, mi avvicinai alla porta e la spalancai...
“Ma davvero?” chiesi, appoggiandomi alla sua mano per scendere “Sarebbe davvero un bella novità questa, Renart... la prima volta che resisti alla tentazione di correr dietro a qualche gonnella!”
Lo oltrepassai, quindi, e mi diressi a passo leggero verso la tavolata che Fantine stava finendo di imbandire.
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Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 06-09-2011, 19.55.48   #124
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Ciò che aveva fatto Daniel aveva lasciato tutti stravolti.
“Chi era quel pezzente, milord?” Chiese Carrinton a lord Tudor.
“Un furfante, un ladro!” Rispose ancora adirato il duca. “Ma presto avrà ciò che si merita!”
“Con simili gaglioffi” fece lord Carrinton “saprei io cosa fare, milord. Sulle nostre terre abbiamo diritto di vita e di morte e certi individui dovrebbero avere più rispetto per i propri simili… soprattutto se sono di rango superiore.”
In quel momento nella sala entrò Jalem e riferì a lord Tudor della cattura del giovane ladruncolo.
“Ottimo!” Esclamò il duca. “Ora avrà ciò che si merita!”
Ma l’attenzione del nobile Carrinton fu subito rivolta a Gonzaga ed alle parole che la giovane aveva pronunciato in quel momento.
“Milady…” sorridendo il bel nobile “… ogni vostro desiderio o capriccio è per me un ordine… un dolce ordine… io vi attenderei in eterno… non potrei immaginare modo più sublime di passare la mia intera esistenza… ci ritroveremo domattina qui per la colazione, milady…” e le sfiorò delicatamente la mano con le sue labbra.
Poi salutò con un inchino il duca e lasciò il palazzo del Belvedere.
“Beh, di cosa volevi parlarmi?” Domandò lord Tudor a Gonzaga appena rimasero soli.
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Vecchio 06-09-2011, 20.03.39   #125
Guisgard
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La cella era umida e sporca.
Daniel era incatenato ad una pesante catena bloccata nella nuda e secolare pietra di quel luogo.
Aveva il corpo ancora tutto dolorante a causa delle bastonate subite.
“Sciocco furfante, ora vedrai cosa ti aspetta…” disse ridendo un servitore messo di guardia “… il duca non perdona nessuna mancanza di rispetto verso la sua persona… la nobiltà della sua stirpe è più antica di quella della famiglia reale! Pazzo di un ragazzo, non immagini nemmeno cosa potrebbe accaderti... nella migliore delle ipotesi ti taglieranno una mano… nella peggiore, invece, la testa! Ah, stolto ragazzo…” e cominciò a canticchiare una canzoncina.
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Vecchio 06-09-2011, 20.29.00   #126
Melisendra
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"Vi ringrazio... siete la nostra salvezza..." rivolsi un inchino al nostro salvatore, prima di scomparire nella carrozza. "Spero di conoscere il vostro nome, un giorno, e di potervi ringraziare per questo nobile gesto."
Ero molto incuriosita da quegli uomini, ma non c'era il tempo per fare utleriori domande, quindi salii senza esitare sulla carrozza che ci avrebbe portati a Calais.
"Non manca molto, Giselle", dissi con lo sguardo rivolto all'orizzonte, "Presto saremo lontano da ogni pericolo... sono felice che papà non abbia assistito fino alla fine alla miseria in cui è caduta la nostra famiglia e agli scempi che quei fanatici stanno compiendo nel palazzo di Beauchamps... se non fosse caduto sotto la mano del boia, sarebbe certamente morto di crepacuore."
Sospirai tristemente pensando alla triste sorte dei miei genitori.
"Pensi che troveremo qualche gentiluomo della casata di Wendron, sul suolo inglese, che possa aiutarci?" domandai, senza distogliere lo sguardo dal sole calante. "Abbiamo perso tutto..." mormorai sottovoce.
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Vecchio 06-09-2011, 20.42.28   #127
Guisgard
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Giselle prese la mano di Melisendra fra le sue e le sorrise.
“Madame, il Cielo ci ha assistito fino ad ora” disse “e sono certa che da oggi tutti i nostri stenti finiranno.”
“Ma chi erano quegli uomini mascherati?” Domandò il nobiluccio. “Perché non ci hanno mostrato i loro volti?”
“Il buon Dio dispone sempre di Angeli per i Suoi figli…” sussurrò il vescovo.
Il viaggio proseguì tra dubbi, domande e la sensazione sempre più forte che il peggio fosse ormai passato.
Verso sera la carrozza giunse a Calais, dove fu accolta da alcuni uomini.
“I miei omaggi, miei signori.” Disse uno di loro. “Sono il capitano Nicoluccio dei Fornai, detto il Toscano… al vostro servizio.” Togliendosi il cappello in segno di saluto. “Sono il capitano della nave Satrapia e ho l’ordine di condurvi a Dover, in Inghilterra. Durante il viaggio, per qualsiasi vostra necessità, io sarò a vostra disposizione.”
Melisendra, Giselle, il vescovo ed il nobiluccio furono così fatti salire sulla Satrapia e dopo alcuni istanti la nave abbandonò le coste francesi per far rotta verso la parte opposta della Manica, dove ad attenderli c’era una nuova vita.
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Vecchio 06-09-2011, 21.17.09   #128
Daniel
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Daniel è sulla buona strada
Sputai addosso alla guardia e lo guardai con aria di sfia..
<<Preferisco vivere con una mano tagliata piuttosto che prostrarmi a quel sederone del tuo capo!>>
E mi misi a ridere.. Ridevo come un pazzo una risata senza senso di uno che sa che sta per morire per una ragazza che nemmeno conosce..
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Vecchio 06-09-2011, 21.21.21   #129
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Giselle mi aveva aiutata a darmi una ripulita. Aveva trovato una tinozza e quel bagno mi aveva ridato la vita.
Mi ero ben presto abituata al rollio della nave e non avevo avuto quei fastidiosi problemi di stomaco che spesso colpivano coloro che non avevano mai viaggiato sul mare.
Mi affacciai sul ponte e, tra uomini indaffarati e cime, capii che non era il luogo adatto per una donna. Tornai sottocoperta dopo aver guardato la luna sorgere nel cielo. Era uno spicchio sottile.
Le onde non promettevano una traversata tranquilla, ma almeno il vento ci era favorevole, almeno così avevo inteso, e presto saremmo stati al sicuro. In terra straniera, pensai un po' dolorosamente.
Raggiunsi il capitano, un servitore gli annunciò il mio arrivo.
"Vi sono grata, capitano, di quello che state facendo per noi, ma vorrei sapere a chi devo la mia salvezza... conoscete quel gruppo di uomini che ha tratto in salvo me e gli altri prigionieri?"
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Vecchio 06-09-2011, 22.01.36   #130
ladyGonzaga
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ladyGonzaga ha un'aura spettacolareladyGonzaga ha un'aura spettacolare
Ci trovammo soli in quell'immensa sala, dove un tempo io adoravo giocare a nascondino , tra gli arazzi e le tende.
Ricordo anche il modo in cui il duca giocava con me...a volte mi era passato in mente che avrebbe preferito prendersi cura di un bel maschio piuttosto che di una fanciulla.
Non aveva eredi , almeno a quanto ne sapevo e ne so ora.
Questo suo desiderio si riversò su di me...ricordo ancora quando passavamo intere serate a giocare di scherma...cosi diceva lui..giocare..ma io sapevo bene che lui iniziava ad insegnarmi l'arte della spada.
Tutto questo fino al giorno in cui la baronessa non gli fecce notare che ero una bambina e quindi una futura contessa , cosa che lui accettò a denti stretti.
Ed ora ero là...non più seduta sulle sue ginocchia , ma nella poltrona più sontuosa che di solito teneva occupata solo lui...nessuno mai osava prenderne possesso..ma io potevo...solo io...

" Si ..vorrei parlare un po con voi...da quando sono arrivata sono successe tante cose..e non abbiamo avuto modo di stare un po assieme come ai vecchi tempi."

Continuai..." Sapete a proposito di quel giovane che avete messo nelle segrete del palazzo, credo che sia una pena un po esagerata , in fondo non ha fatto nulla di male se non infiltrarsi nelle cucine per avere un po da mangiare.
Quando risiedevo a Parigi ho visto come venivano trattati i ladruncoli e la cosa non mi è mai piaciuta.
Vi prego ...lasciatelo andare..sapete?
Ho parlato con lui per pochi secondi , mi ha raccontato della madre che perse in giovane età e del padre che non era mai presente.
Perchè non parlate con lui e provate a conoscerlo?
Forse i suoi occhi vi colpiranno allo stesso modo in cui hanno colpito me.

Scusate se ho osato tanto...adesso vado a riposare, domani la giornata con lord carrinton non sarà di certo leggera.

Buona notte duca"


Mi accostai a lui in un accenno di inchino e andai nelle mie stanze, lasciandolo là avvolto nel silenzio di quell'immensa sala.

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