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Vecchio 30-01-2012, 16.59.53   #481
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard si svegliò da quell’inquietante sogno.
Sheylon fissava i figli del maestro.
“Non abbiate paura…” mormorò Guisgard avvicinandosi al laghetto e lavandosi la faccia “… Sheylon aggredisce solo gli estranei…” si asciugò il viso “… ah, dimenticavo… gli estranei qui siamo solo io e la mia tigre…”
I fratelli ascoltavano le sue parole in silenzio.
“Tranquilli, non sarete più costretti a preoccuparvi per me…” continuò il cavaliere “… oggi stesso ripartirò…”
Stupore e meraviglia attraversò il volto dei suoi fratelli.
“Tanto qui non c’è più posto per me…” aggiunse Guisgard “… e poi ho una faccenda da sistemare…” il volto di Fyellon attraversò, per un momento, la sua mente “… si, sarà meglio per tutti…”
“Vigliacco!” Gridò uno di quelli. “Sei solo un vigliacco! Sai solo fuggire! Si, vattene! Se solo ci fosse Fyellon!”
“Idiota!” Colpendolo Guisgard e facendolo cadere.
“Si, bravo…” fece il fratello colpito “… si, picchiami ancora… e poi picchiaci tutti… ti credi forte, vero? Ma sei solo un vigliacco… penseremo noi al Casale e a Talia… vattene via…”
“Scusami, non dovevo…” porgendogli la mano Guisgard “… perdonami, ti prego…”
Ma lui rifiutò la mano del cavaliere.
“E’ meglio che io vada…” mormorò Guisgard “… dov’è Talia? Voglio salutarla…”
“E’ al castello…” rispose uno di loro “… per difendere il nostro diritto sul Casale…”
“Al castello?” Stupito il cavaliere. “Che castello? Da sola?”
“Si, erano le condizioni…”
“Perché non mi avete avvertito?” Urlò Guisgard.
“Perché non ti è mai importato nulla di noi…”
Sheylon balzò in piedi.




Al castello, del signorotto, intanto, Talia era rimasta sola con lui.
“Davvero vi interessa così tanto quel posto?” Fissandola lui. “E forse possiamo intenderci… Talia…” accarezzandole le braccia “… sei molto bella sai… resta qui stanotte… anzi per una settimana… e forse rinuncerò al Casale… non credo che una trovatella come te abbia scrupoli di questo genere… dietro quel viso angelico so che hai il fuoco vivo addosso…” e le strinse forte un braccio.
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Vecchio 30-01-2012, 17.23.30   #482
cavaliere25
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cavaliere25 sarà presto famoso
io non riuscivo a svegliarmi era come se ero morto e navigavo navigavo per chissà dove nella mia mente ad un tratto mi svegliai di colpo apri gli occhi e rimasi immobile per capire dove mi trovavo mi guardai in torno e mi ritrovai su una zattera mi chiesi come ci ero finito li
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fabrizio
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Vecchio 30-01-2012, 17.29.07   #483
Guisgard
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“Sta zitta!” Tuonò uno di quei cavalieri ad Altea. “Le spie non hanno diritto di parlare!”
“Cosa ne facciamo?” Domandò ai suoi uno di quelli. “Li giustiziamo qui?”
In quel momento dalla selva avanzarono altri tre di quei cavalieri.
“Cosa succede?” Domandò uno di quelli, tradendo però una voce femminile. “Chi sono questi?” Fissando Altea, Elisabeth, Daniel e Cavaliere25.
“Credo siano spie, milady.”
“Chi siete voi?” Domandò il cavaliere donna ai quattro sopravvissuti del Carrozzone.
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Vecchio 30-01-2012, 17.33.46   #484
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Nel vedere il suo volto non fu la maschera a colpirmi, ma i suoi occhi.
Erano profondi e scuri.
"Ma... io vi conosco... non è così?" Sembrava pazzesco perfino a me. "Ho già visto i vostri occhi! Voi... conoscete i segreti del nostro fiume..."

Per un attimo i ricordi affiorarono in superficie.
Tornai a non avere altro che non il mio corpo fatto di luce e acqua. C'erano tutte le mie sorelle e insieme ci prendevamo cura del fiume, mentre il Blu si prendeva cura di noi. Ci era stato impedito di risalire il fiume fino alla sorgente, ma io, disubbidiente, mi avventuravo sempre più lontano dai luoghi sicuri. Dopo la morte del mio poeta ero piombata nella malinconia... un umore insolito per noi figlie del fiume. Ero sempre più tormentata dalle domande e dalla curiosità. Perchè sorrideva ancora, il mio poeta, quando lo avevo adagiato ormai morto nel canneto? Perchè era andato incontro alla sua fine con quel sorriso sul volto? Cosa lo aveva spinto a risalire il fiume?
Quella tempesta di domande creava uno stridore nell'armonia del fiume, perciò iniziai a nuotare sempre più lontano dalle mie sorelle.
Avevo trovato una laguna in cui trascorrevo la maggior parte del giorno, accarezzando i giunchi e districando i fiori selvatici perchè crescessero rigogliosi. Talvolta mi addormentavo sotto un salice, al sicuro tra le sue radici, mente il vento faceva oscillare la sua lunga chioma.
Sentivo il corpo sempre più pesante, come se le mie preoccupazioni gli avessero fatto perdere leggerezza. Ogni volta, dopo essere uscita dal fiume, era sempre più difficile tornarvi.
Un giorno, stavo versando lacrime d'acqua nel punto in cui avevo celato il corpo del mio suonatore, quando un rumore mi sorprese. Mi voltai di scatto, ma nella penombra della vegetazione non riuscii a vedere altro che due occhi scuri e profondi che mi guardavano. Guardavano proprio me. Ero talmente scioccata dal fatto che un umano mi avesse vista che rimasi immobile sulla riva. Era vietato. Non potevo mostrarmi al mondo umano.
Mi mossi verso l'acqua e vi entrai fino alla cintola, ma rimasi lì, immobile ed eretta nella luce del sole morente. Improvvisamente mi senti cingere da molte mani e trascinare verso la corrente. Vidi i loro volti sotto la superficie increspata dalla brezza: erano arrivate a prendermi. Con un sospiro, lasciai che mi abbracciassero.
Sentii la mia pelle tornare liquida e i miei capelli confondersi con la corrente. Tornammo a casa. Ma avevo infranto una delle nostre leggi.

Il respiro mi si fermò in gola, quando fui consapevole della realtà: esiliata, ero stata esiliata.
"Non tornerò mai a casa..." mormorai con voce rotta. "Non le rivedrò mai più..." Era troppo doloroso per accettarlo.
Un sentimento fino ad allora sconosciuto mi fece fremere l'animo di sdegno e furia. "Devozione? Voi volete la mia devozione? Avevo già dato la mia devozione a chi doveva amarmi e proteggermi dal mondo... eppure non mi ha protetto da quegli uomini, quando mi hanno trascinata fuori dall'acqua! Che valore può avere la devozione in questo vostro mondo?"
Nascosi il volto tra le mani e sentii lacrime vere bagnare le mie guance.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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Vecchio 30-01-2012, 17.34.47   #485
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Uno dei cavalieri inveì contro di me, intimandomi il silenzio..volevo reagire a tale arroganza ma era meglio tacere. Altro rumore di cavalli a galoppo e arrivarono altri cavalieri, lo stesso tulipano come simbolo. Ci pensavo su..il tulipano, perchè quello stemma?
Rimasi ancora più perplessa nell'udire la voce di una donna dietro quegli elmi..doveva essere a capo della cavalleria e senza esitare ci chiese notizie.
La fissavo, chissà cosa si celava dietro..."Milady, come spiegavo a questi cavalieri siamo dei naufraghi, il nostro battello è affondato e ci troviamo qui, senza sapere che Terra sia. Siamo in pace"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 30-01-2012, 18.22.29   #486
Guisgard
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Il padrone fissò Melisendra.
La fissava come se potesse leggere attraverso i suoi occhi.
I profondi occhi scuri di lui davvero sembravano avere questo potere.
“La tua devozione” disse il padrone a Melisendra “l’ho acquista e mi spetta… sarai tu a decidere come… data da te… o presa con la forza da me…”
In quel momento entrarono due ancelle con dei vassoi.
Ma mentre servivano, una di quelle fece cadere del vino sulla tavola.
Il padrone allora la prese con forza ed estrasse un pugnale affilato.
“Abbiate pietà, mio signore!” Piangendo l’ancella.
“Al mio servizio voglio la massima devozione!” Urlò lui, per poi strapparla la veste e mostrando il ventre nudo di lei.
Fissò allora Melisendra.
“Ecco come mi faccio obbedire, Melisendra!” Disse, mentre si apprestava ad uccidere l’ancella.
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Vecchio 30-01-2012, 18.38.32   #487
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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Davvero vi interessa così tanto quel posto?” Fissandola lui. “E forse possiamo intenderci… Talia…” accarezzandole le braccia “… sei molto bella sai… resta qui stanotte… anzi per una settimana… e forse rinuncerò al Casale… non credo che una trovatella come te abbia scrupoli di questo genere… dietro quel viso angelico so che hai il fuoco vivo addosso…” e le strinse forte un braccio.
“Milord...”
Tentai di sottrarre il braccio a quella presa... ma era troppo forte per le mie sole forze.
“Milord, vi prego...”
Il cuore mi stava sprofondando in basso... sempre più in basso... gli occhi del signorotto erano su di me, potevo sentirli ardere sulla mia pelle... avrei dato qualsiasi cosa perché la smettesse di guardarmi in quel modo, avrei dato qualsiasi cosa per essere da un’altra parte, avrei dato qualsiasi cosa per non sentirmi tanto sola...

“Talia... è una sciocchezza!”
“Vi dico di no!”
“Non ce la puoi fare...”
“Si, invece! Si che posso!”
“E’ una follia... il Maestro si arrabbierà!”
“Voi lo fate... lo farò anche io!” ribattei “Ve lo farò vedere io!”
Ansimavo per la fatica... ma ero determinata, una determinazione che probabilmente assomigliava molto a testardaggine.
Era una specie di prova, quella... una prova di abilità e di equilibrio cui i miei fratelli, a turno, si sottoponevano... una volta per ciascuno, solo coloro che ne avevano il coraggio ala forza. Quel giorno io, Fyellon, Sabant e Pidge ci eravamo lanciati in una discussione che ci avrebbe portati lontano: loro sostenevano che solo i più forti tra loro erano in grado di superare la Prova e che alcuni dei fratelli non sarebbero mai stati in grado neanche di tentare... io me ne stavo in silenzio, ascoltandoli, finché quei discorsi e una buona dose di quel loro malcelato compiacimenti mi indussero a dir loro che secondo me chiunque poteva affrontarla...
Era stata una sciocchezza, ora lo sapevo... ma loro avevano riso di me, avevano detto che solo i più forti potevano affrontare la Prova... Nestos e Brand ad esempio non ce l’avrebbero mai fatta... e di certo non io, una ragazza!
Era stato allora che mi ero alzata stizzita ed ero corsa al torrente, con loro al seguito...
Ed era per quello che ora mi trovavo lì, a vari metri di altezza, sospesa sopra le rapide di quel gelido torrente...
Tentai di riprendere fiato... ma le mani mi erano diventate fredde e riuscivo a tenermi a fatica...
“Ammettilo, Talia... non ce la fai!” commentò Pidge, con uno sgradevole ghigno di vittoria sul volto.
“Stai zitto, sciocco!” sbottai, con quel filo di voce che mi era rimasto...
E feci un altro passo, poi ancora uno... avevo freddo ora, avevo freddo dappertutto, ma mi sentivo i polmoni in fiamme e ad ogni respiro era peggio...
Ancora un passo, piano...
Ma l’umidità aveva reso scivoloso il ponticello, e all’ennesimo passo...
fu un attimo...
un grido!
I miei piedi sfiorarono l’acqua gelida ed una scarpa fu trascinata via, l’orlo del mio abito si bagnò... ma le mie mani strinsero la corda ed io rimasi appesa a mezz’aria, con l’acqua corrente che mi lambiva le caviglie ed un profondo terrore sul viso...
“Talia... Talia, tieniti forte!”
“Aiuto!” gridai, volgendo lo sguardo sui miei fratelli “Aiutatemi... per favore!”
Ma loro erano quasi più spaventati di me... e se ne stavano lì immobili, come pietrificati...
E la corda scivolava tra le mie mani... scivolava sempre più...
Guardavo l’acqua... e quelle rocce proprio sotto di me...
E il terrore aumentava...
Poi d’un tratto, inaspettatamente, una mano si serrò intorno al mio polso...
“Non guardare giù!” disse una voce a me tanto cara e familiare “Guarda su! Guarda me!”
I miei occhi, già pieni di lacrime, si sollevarono verso quella voce ed un sorriso affiorò sulle mie labbra...
“Guisgard...” mormorai “Guisgard... non lasciarmi!”
“Non ti lascio!” rispose il ragazzino, sforzandosi di tirarmi su “Certo che non ti lascio... dai, vieni su. Aiutami!”
Con qualche sforzo e con il suo aiuto, riuscii a issarmi di nuovo sul ponticello e a raggiungere la sponda più vicina...
“Ma che cosa credevi di fare?” sbottò poi, appena fummo entrambi al sicuro “Sei matta? E voi, poi... che cosa...”
Ma fu interrotto dal mio abbraccio.
“Hai ragione!” mormorai stringendolo forte con entrambe le braccia “Hai ragione, hai ragione, hai ragione...”
“Saresti potuta cadere...” mormorò a sua volta.
“Lo so...” mi sentivo sollevata ora, così tanto sollevata che calde lacrime di paura e di gioia presero a rigarmi le guance, mentre tornavo a guardarlo.
“Promettimi che non farai più una cosa tanto stupida!” disse.
“E tu promettimi che, in ogni caso, ci sarai!” risposi.

Quel ricordo lambì la mia mente e vi portò una ventata di aria fresca...
Guisgard... oh, Guisgard... avrei dato qualsiasi cosa per vederlo entrare in quella stanza e risolvere tutto, come quando eravamo bambini...
E invece non eravamo più bambini... e le cose erano più complicate ora...
Sollevai gli occhi e fissai il signorotto...
“Vi prego...” mormorai “Vi prego, lasciatemi. Mi state facendo male!”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 30-01-2012, 19.04.15   #488
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
"No!" gridai. "Vi prego! Fermatevi!"
Ricacciai indietro rabbia e lacrime. Sebbene fossi rimasta attonita da quel gesto violento, accorsi verso di lui, che brandiva un pugnale e posai la mia mano sull'elsa.
"Non fatelo..." Le mie mani sfiorarono la lama affilata e la sentii premere.
"Avete ragione..." guardai nei suoi occhi scuri come la notte "Ma siate misericordioso e sarete amato e obbedito... e io vi obbedirò." Una volta pronunciate quelle parole mi parve di cadere in un vortice che mi strappava ogni speranza di libertà e mi soffocava con lacci stretti come quelle trappole che spezzavano le zampe agli uccellini.
"Heyto vi ama con tutta la sua musica... ci deve essere qualcosa in voi che abbia suscitato il suo amore... mostratemi la vostra misericordia." Lo supplicai.
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Vecchio 30-01-2012, 19.30.23   #489
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Avanti, non essere sciocca…” disse il signorotto a Talia, ormai preso dalla sua lussuria “… non fare la difficile, vedrai che ti piacerà…” e la spinse sul seggio.
“Sciocca trovatella…” togliendosi la giubba “… dovresti essere felice che un nobile si interessi ad un’orfana come te…”
In quel momento entrò il suo fedele cavaliere.
“Cosa vuoi?” Gridò il signorotto.
“Devo parlarvi, signore…”
“Adesso?”
“Si, è importante…”
“Cosa vuoi?” Avvicinandosi al suo fedele. “Non vedi cosa sto facendo qui?”
“Si, ho visto…” gettando uno sguardo verso Talia “… siete impazzito?”
“Come sarebbe?”
“Volete bruciare all’Inferno?” Fissandolo il fedele. “Quella ragazza è una sacerdotessa… è consacrata! Si era deciso di costringerla a concedersi… non a prenderla con la forza…”
“Sono solo sciocchezze!”
“Davvero?” Replicò il cavaliere al signorotto. “Sapete a chi erano devoti i cavalieri della Luna Nascente? Ai tre Arcangeli! Non temete la loro ira, signore?”
Il signorotto fu attraversato da un brivido.
“Voglio quella ragazza!” Disse dopo un attimo di silenzio.
In quel momento entrò un servitore.
“Milord…”
“Cos’altro c’è?” Gridò il signorotto.
“C’è un cavaliere che chiede di essere ricevuto.”
“Non ho tempo!”
“Che cavaliere?” Domandò il fedele.
“Dice di essere un membro dell’Ordine della Luna Nascente…”
“Cosa?” Turbato il nobile. “Come può essere?”
“Sei sicuro?” Chiese il fedele al servitore.
Questi annuì.
“Esistono ancora?” Fece il signorotto.
“Pare di si…” mormorò il fedele “… meglio scendere giù e riceverlo, milord…”
“Sorveglia la ragazza.” Ordinò il nobile al servo.
E insieme al suo fedele cavaliere scesero ad incontrare il misterioso visitatore.
Nella sala delle udienze trovarono un cavaliere abbigliato alla maniera dei membri della Luna Nascente: lungo mantello scuro e cappuccio a celare il capo.
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Vecchio 30-01-2012, 19.50.20   #490
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Daniel era buffo nel suo pannolone verde foglia.....ma questo era cio' che la natura ci offriva.....Altea aveva visto il fumo in lontananza e fumo non voleva sempre dire focolare ....... Daniel sembrava spaventatissimo..guardava Altea con terrore, gli andai vicino..... " Daniel tranquillo, era solo una visione....il pannolone ti sta benissimo.." cercai di tranquillizzarlo.......e il fumo si fece polvere e la polvere si fece rumori zoccoli.....e cavalieri si presentarono al nostro cospetto.......Altea ebbe la prima reazione e si presento' loro ...gridando pace....." Signora....siete la signora di queste terre ?.....Siamo naufraghi.....le onde dello stesso fiume ci hanno portato su queste lande...siete padrona delle nostre vite....se e' il sangue che vi interessa....."
Cavaliere25 sembrava in preda ad una grande confusione.....lo eravamo tutti....ma la mia verga incomincio' a mandare segni alla mia mano....
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