Vecchio 18-05-2021, 22.46.10   #10831
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Milo guardò Altea, ascoltò le sue parole ed annuì.
Intanto il panfilo si allontanava dall'isola, mentre il vulcano la devastava con i suai gas che riempivano l'aria, rendendola incandescente ed il suo magma che si riversava fino alla costa.
Poi Louis chiamò Milo per avere aiuto nel fissare la nuova rotta, così che Altea restò sola a poppa.
Ormai in salvo con loro c'erano anche Best, Destresya, Gwen ed Elv.
Lei guardava il mare, sentiva la brezza marina e l'odore intenso di salsedine.
Ad un tratto il bagliore del Sole si fece più intenso e misterioso.
Avvertì un capogiro e poi più nulla.
Un istante dopo era ancora sul ponte, ma del suo vascello volante, con l'anello da duchessa che brillava in modo particolare.
Avvertì una figura accanto a lei, mentre il cielo si tingeva di un crepuscolo magico e fiabesco.



Fine episodio


+++
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 21-05-2021, 23.10.03   #10832
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
IL TECNOMANTE

"Disse: «Cosa mai ti impedisce di prosternarti, nonostante il Mio ordine?».
Rispose: «Sono migliore di lui, mi hai creato dal fuoco, mentre creasti lui dalla creta»."

(Corano, settima Sura)






Il cielo sopra Afragolopolis era di un colore indefinito, quasi psichedelico, come quello del monitor di una TV che sintonizza male le varie frequenze.
Una Babele quindi di vapori cromatici, nella folle corsa delle infinite insegne al plasma che si accalcavano fra le mille voci, suoni e luci che echeggiavano in modo ritmico sopra i grattacieli che parevano sorgere dal nulla.
Sterminati monoliti di cemento, ferro e plastica, simili a pilastri che sorreggevano un cielo ormai inquinato ed assuefatto.
Le guglie delle chiese, i loro campanili di un'architettura slanciata e geometrica, rompevano quello scenario visionario, mentre i loro Crocifissi risplendevano nel freddo e opaco bagliore dei led ansiomatici.
In mezzo a questa imponente gabbia di caos policromo e cacofonico, i quartieri del sesto livello, quelli fatti di abitazioni monouso e precostruite, destinate perlopiù a famiglie di operai e manovali atei, si ammassavano senza soluzione di continuità, quasi abbandonati a loro stessi con le loro stradine di asfalto inumidite e alla mercé di cani e gatti randagi, oltre ai grossi ratti che trotterellavano fra gli ammassi di immondizia sintetica.
Il sesto livello, come il numero 6, ricorda il demonio, si sentiva spesso in quei quartieri.
Ma tanto gli operai non credono al diavolo.
Non credono a nulla, perciò possono vivere lì, affermavano molti.
Neanche i borghesi credevano in nulla forse, ma loro abitavano nelle belle abitazioni e nei raffinati appartamenti del secondo livello.
Il numero 2 è quello del tradimento, recitavano alcuni testi numerici e persino qualche estratto dalla Cabala, ma tanto i borghesi si godono la vita e non si lasciano imprigionare dai valori e dai principi, per qualcuno ormai vecchi residui di un mondo impari e bigotto, come invece sono costretti a fare gli aristocratici.
Loro sono gli unici, insieme al Clero, ad abitare nel lusso e nello sfarzo del primo livello.
Ma sono vincolati da usi e tradizioni secolari, spesso così in contrasto con questi tempi di luci e suoni senza forma.
“Questa città, di cui mi parla, mi pare sia stanca...” disse l'uomo davanti ai vetri di quell'appartamento all'ultimo piano del Gran Hotel Arciduca di Capomazda “... mi inganno forse?” Aggiunse col suo pallido accento straniero, appena percepibile, eppure caratteristico.
“Non saprei, milord...” bevendo il dottor Hannax “... Afragolopolis è una città sterminata e come tale ricca di contraddizioni... lei è giunto qui solo stamani, avrà però modo ed occasione di scoprirla, milord.”
“Crede potrò mai abituarmi a questa città, dottor Hannax?”
“Un uomo dal suo fascino e col suo spirito troverà ad Afragolopolis magari una musa ispiratrice del tutto inaspettata, milord.”
“Lasci, dottore, che le parli del mio paese natio...” mormorò l'uomo alto, voltato di spalle e dai lunghi capelli neri simili a come Hilton li descriveva per Lucifero nel suo Paradiso Perduto “... a meno che non corra il rischio di annoiarsi. Detesto suscitare indolenza negli altri.”
“Lei, milord, è un uomo dal fascino misterioso e dalle conoscenze arcane” ridendo Hannax “e quindi ascoltarla è per me un piacere non comune, oltre che un sincero privilegio.”
“Provengo da un piccolo borgo nei monti Carpazi, caro dottore...” fece l'uomo alla finestra, senza voltarsi “... un borgo dal nome impronunciabile per voi uomini occidentali, dove le leggende e le tradizioni divengono col tempo oggetto di Fede. E spesso, proprio la Fede, è la sola ricchezza che a molti resta in quei luoghi selvaggi. Ogni castello nei Carpazi ha il suo spettro ed ogni piccola casa rurale può vantare uno spirito protettore. In ogni torrione, così come in ogni umile casolare si odono voci e lamenti. Per taluni è il sibilo del vento, per altri è l'incedere del Tempo sulle vecchie murature di un mondo decadente. Per altri ancora invece è ciò che resta, ciò che ancora grida di un passato lontano e maledetto. Spesso inchiodare una statua del Cristo ad una Croce benedetta è il solo modo per pensare di difendersi dall'ignoto. Anche nel vecchio maniero in cui sono nato e cresciuto accadeva tutto ciò, caro dottore.”
“Che luoghi affascinanti.” Annuì Hannax. “Ma continui, la prego, milord.”
“I Carpazi...” riprese l'uomo dai lunghi capelli scuri “... per attraversarli basta seguire uno dei tanti ruscelli che si gettano nel Danubio... nei crepuscoli avanzati, che accolgono gli ultimi raggi del giorno morente, svettano le cime più alte ed aspre, scendendo fino alle pendici che si perdono in valli e gole sconosciute... i nostri Carpazi non assomigliano a nessun'altra catena di monti presente a questo mondo. Le vette tempestose coperte di nevi immutabili arrivano a perdersi nelle nubi, a sfidare quasi i Cieli, come già fecero gli angeli ribelli, mentre le loro sterminate ed inviolabili foreste si riflettono nelle acque lisce e fredde dei nostri laghi e dei nostri fiumi. Acque mai solcate da barche e mai violate da remo di uomo. In quelle aspre lande solo di tanto in tanto echeggia una voce umana... forse quella di un pastore o di uno dei tanti briganti moldavi... voci a cui solo i versi di feroci animali osano rispondere. Si potrebbe vagare per miglia e miglia, fra infiniti pericoli, nelle cupe e sinistre volte di boschi senza nome, senza incontrare nulla che sia stato eretto dagli sforzi di un uomo. Oltre quelle montagne invalicabili e quelle foreste primitive, appaiono infine le gibbose steppe e le indomite praterie, dimore di temibili predatori e di spiriti maledetti. Lì lo sguardo si perde lontano e una vaga nostalgia, mentre si percorrono ancora e ancora i medesimi pendii, gli stessi sentieri, come se il paesaggio fosse incantato e reso maledetto per perdersi. Solo infatti chi conosce il cuore di quei luoghi può attraversarli senza essere inghiottito dall'oblio dei monti Carpazi.”
“Vedrà, milord...” guardandolo Hannax “... per un uomo dall'animo mistico come lei, Afragolopolis rappresenterà un affascinante soggiorno.”
“Speriamo, dottor Hannax.” Con tono cupo l'uomo dai lunghi capelli neri e quell'accento così caratteristico e sensuale.





+++
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 21-05-2021, 23.44.26   #10833
Lady Gwen
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Lady Gwen
Registrazione: 30-12-2014
Residenza: Messina
Messaggi: 19,832
Lady Gwen ha un'aura spettacolareLady Gwen ha un'aura spettacolare
Era stata una giornata abbastanza pesante.
Ero arrivata in ufficio prima del previsto, incrociando perfino Marla, la donna portoricana delle pulizie, che non aveva ancora finito di lavare i pavimenti nella struttura e mi ero chiusa nell'ufficio, accompagnando l'ingresso dell'alba e del nuovo giorno.
Avevo sbrigato tutte le maledette pratiche che giacevano incompiute nel mio hard disk da almeno due settimane e ne avevo approfittato della solitudine per mettermi in pari.
Poi, la giornata di lavoro era iniziata.
Il mio compito, nella Aesthetica Corp., oltre quello di esserne socia, era quello di provare a sviluppare un senso estetico ed emotivo nel cervello elettronico degli androidi che i nostri ingegneri realizzavano.
Ero sempre stata curiosa di sapere se una macchina potesse imparare a provare le nostre emozioni e i nostri stessi sentimenti e dunque organizzavo delle sessioni individuali con gli androidi, mostrando loro opere d'arte di diverse epoche, stili ed autori, studiando e comparando poi i risultati ottenuti.
Ero stata subito presa per pazza, quando all'università avevo espresso il desiderio di mandare avanti un simile progetto e svilupparlo, sviscerarlo.
Fatto stava che la nostra azienda era fra le più rinomate, nonché quotate in borsa e sebbene il mio lavoro fosse destinato ad evolversi, come la tecnologia da noi usata, era un piccolo obiettivo soddisfacente.
Mi trovavo ora insieme ad un androide di nome Jon, intenta a mostrargli il Crono intento divorare il figlio, dipinto da Goya, curiosa di sapere la risposta.
"Dimmi, Jon, cosa pensi di questo quadro? Ti suscita qualche emozione, qualche sensazione?" gli chiesi, con tono pacato ed aria curiosa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
__________________
"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN


"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"

Ultima modifica di Lady Gwen : 22-05-2021 alle ore 00.38.38.
Lady Gwen non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-05-2021, 00.07.38   #10834
Riku966
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Riku966
Registrazione: 20-02-2021
Residenza: Genova
Messaggi: 633
Riku966 è sulla buona strada
Le porte dell'Afterlife si sarebbero presto aperte, lasciando ad un'orda di ragazzi la possibilità di entrare a divertirsi, ubriacarsi, e flirtare tra di loro.
Molti di loro, nonostante l'aspetto giovane e l'aria candida, avevano già superato i primi bollori da anni ma, nonostante tutto, non disdegnavano abbandonarsi a rapide avventure di una notte.
Ed era sui loro vizi, sull'alcol e sulle droghe che frequentemente consumavano, che io guadagnavo.
Parte dei profitti, in effetti, erano portati proprio dalle entrare del mio bel locale, rinomato da gran parte degli abitanti della città.
Nel mio abito dorato, scollatura vertiginosa e brillantini sul tessuto, camminai fino a superare la pista da ballo ancora vuota, e mi diressi verso l'angolo bar dove un ragazzo fresco di laurea era pronto a cominciare il suo turno.
"Esattamente come ieri, caro." gli dissi senza nemmeno salutarlo "Se finiscono gli alcolici, vai in magazzino e prendili. Calcola che hai al massimo due minuti di tempo, il banco non deve mai restare scoperto. Tutto chiaro?" domandai scoccandogli un'occhiata gelida.
Non ricordavo quale fosse il suo nome, né tanto meno in cosa fosse laureato, ma esigevo comunque un lavoro perfetto.
Gli errori non erano tollerati, all'Afterlife.

Riku966 non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-05-2021, 01.39.02   #10835
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Jon cominciò a fissare il dipinto con meticolosa attenzione.
Analizzava l'intensità delle pennellate, le proporzioni delle forme dello spazio, le differenze cromatiche, le linee dei contorni e la struttura della compasizione nel suo insieme.
"Dottoressa-Gwen." Disse infine con la sua voce meccanica. "L'opera-emana-una-forte-manifestazione-di-violenza. Credo-che-l'autore-nasconda-una-volontà-rabbiosa."
In quel momento qualcuno bussò e poi entrò.
"Come procede il suo lavoro, collega?" Sorridendo uno degli altri professori del centro. "I dati sono incoraggianti? I piani alti vogliono avere risultati, altrimenti addio fonti, temo."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-05-2021, 01.39.18   #10836
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il ragazzo annuì a Queennie, ma lei lo considerò appena, al punto che non notò come lui sbirciò in quella scollatura audace mentre lei gli passava accanto.
L'Afterlife anche quella sera prometteva di riempirsi.
Si trovava nel secondo livello della città, quindi poteva godere di una fedele, vivace e sempre più ampia clientela, formata quasi del tutto dai giovani figli della borghesia cittadina: repressi, annoiati, senza valori e ricchi da non sapere cos'altro fare se on vegetare tra droghe ed alcolici.
Ad un tratto Quennie fu avvicinata da Morrison, uno dei buttafuori.
"Signora..." disse sottovoce "... il gran capo è qui. Sta aspettando di vederla nella sala del Black Jack."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-05-2021, 01.44.43   #10837
Riku966
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Riku966
Registrazione: 20-02-2021
Residenza: Genova
Messaggi: 633
Riku966 è sulla buona strada
Era normale, per me, ignorare quasi tutti i miei dipendenti. E ne avevo tutte le ragioni, se posso essere onesta. Ben pochi di loro riuscivano a superare i tre mesi di contratto iniziale, ancora meno riuscivano ad ottenere un posto fisso in quella che consideravo ‘la mia Famiglia’.
Girai per l’Afterlife verificando che tutto fosse in ordine fin quando Morrison, uno dei buttafuori, non mi avvicinò per informarmi dell’arrivo del Capo.
Alle sue parole, il mio volto rimase impassibile ma dentro di me provai un moto di repulsione.
“Grazie, Morrison.” dissi per poi poggiargli una mano sul petto “Assicurati che nessuno faccia casino.” mi raccomandai per poi dirigermi alla sala del Black Jack, il passo elegante e la postura retta.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Riku966 non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-05-2021, 01.51.50   #10838
Lady Gwen
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Lady Gwen
Registrazione: 30-12-2014
Residenza: Messina
Messaggi: 19,832
Lady Gwen ha un'aura spettacolareLady Gwen ha un'aura spettacolare
Gli concessi il tempo necessario per riflettere, analizzare, senza fretta.
Ascoltai la sua risposta e mi potevo dire abbastanza soddisfatta.
"È comprensibile che quest'opera ti susciti tali impressioni" annuii.
Stavo per passare all'opera successiva, quando sentii bussare.
Un collega entrò e dentro di me sospirai.
Aveva ragione, dovevamo dare prospettive, numeri, risultati, anche se non era semplice.
"Lo so, ha ragione" annuii "Comunque, andiamo molto bene. Sono parecchio fiduciosa verso il progetto" annuii di nuovo, ma con più convinzione.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
__________________
"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN


"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
Lady Gwen non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-05-2021, 04.46.03   #10839
Destresya
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Destresya
Registrazione: 05-06-2018
Messaggi: 3,427
Destresya è sulla buona strada
Nel buio della città mi sento davvero me stessa.
Nel buio non devo portare una maschera, non devo nascondermi agli occhi del mondo.
Sì, perché è questo che porto ogni giorno, in un livello che non è il mio, semplicemente perché non esiste un livello per me.
Mi hanno dimenticato, hanno pensato che fossi sparita ma non è così.
Appartengo a qualcosa di ancora più antico, di ancora più intenso.
E ho una missione.
Una missione a cui ho votato tutta me stessa e in cui credo ciecamente.
E ci credo perché l'ho visto, perché altrimenti non avrei ricevuto il potere.
Un potere ambiguo e potente, che ho imparato a stento a controllare.
Da piccola credevo che fosse una maledizione, ora so che è un dono.
Un dono da scagliare contro i miei nemici.
Ma non è facile, non è semplice.
Vivo nascosta nell'ombra per metà del tempo, e per l'altra metà vivo nascosta in bella vista, dietro una maschera.
Una di quelle maschere che ti fa passare inosservata ovunque, senza preoccupazione alcuna.
Quale? Quella della bellezza, è ovvio.
Nessuno si preoccupa di una bella ragazza, nessuno si preoccupa di un'ochetta, a dirla tutta.
Tuttavia, mancano ancora diverse ore prima che debba indossarla di nuovo.
Guardo le luci della città dai vetri di un palazzo che non mi rappresenta né mi appartiene.
Io non appartengo a questo cemento, appartengo alla natura selvaggia, recondita e indomabile.
La natura delle nostre antenate, molto prima che il mondo degenerasse, che venisse diviso a livelli, che si dimenticasse.
Sì, il mondo si è dimenticato la sua vera natura.
Ma non io.
E io so che il dono mi è stato dato per una ragione.
Il dono di scrutare nella mente delle persone, di leggere i loro pensieri, di farli miei e venire investita dalle loro emozioni.
Ora so che è un dono, un dono prezioso.
Ecco perché me ne vado in giro per la città fingendo di essere un'altra, fingendo di essere innocua, inutile, utile solo allo sguardo, a una risata a una battuta tra amici.
Poveri sciocchi.
Sì sì, credete pure di parlare con un'oca senza cervello mentre scruto nelle vostre menti, mentre indago i vostri animi.
Non ce ne sono più come me in questo mondo.
Custodi di una saggezza antica, di una forza* primordiale, che è magica e mistica e vive in me come ha vissuto in tutte le mie antenate.
Osservo la notte che si fa giorno, la notte che piano piano crolla sotto i miei sospiri, la notte che è lì e mi guarda, complice, permettendomi di mostrarmi davvero.
Ma domani verrà il giorno e metterò la mia maschera.
E allora si andrà in scena.

__________________
Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
Destresya non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 23-05-2021, 17.09.45   #10840
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Una lussuosa auto, col suo motore beta etettrico non inquinante, percorre nella tarda sera l'esclusiva 71° strada, nella zona bianca del I° livello di Afragolopolis.
A bordo vi sono il sindaco Bassos e il commissario Dambrose.
"Signor sindaco..." disse Dambrose "... la criminalità in città ha raggiunto dei livelli onestamente ingestibili... dalle informazioni che ho pare sia in atto una sorta di guerra fra le fazioni dominanti... il boss Gemn Alis, che gestisce il locale Afterlife, ha sfidato alcuni esponenti delle mafie straniere..."
"Cosa sta cercando di dirmi, commisario?" Seccato il sindaco.
"Che forse in questo momento le feste non devono essere la priorità, sgnor sindaco."
"Ascolti, Dambrose..." sbuffando il sinfaco "... non dirò ai cittadini di Afragolopolis di chiudersi in casa e di aver paura. Voglio che nelle strade ci sia allegria, hot dogs, patatine, pizze e banchetti vari. Voglio i palazi del I° livello illuminati per feste sfarzose, senza il clima da funerale fra le gente, intesi? Lei è il responsabile dell'ordine pubblico, quindi lavori affinchè non ci siano problemi?" Poi ridacchiò. "Sa che l'economia è in fermento?"
"Ovvio, con tutto il denaro riciclato da Gemn Alis nel suo Afterlife..." fumando Dambrose.
"Ma dimentichi i mafiosi per un momento!" Esclamò il sindaco. "Guardi... è la prima pagina dell'Afragolopolis Post... è un estratto e parla delle nostre feste e di come anche personalità straniere vengano a visitare la nostra città." Mostrandogli l'articolo.
Articolo che così diceva:

"Nel corso delle frivolezze e dello sfarzo che accompagnavano le feste nei lussuosi quartieri del primo livello di Afragolopolis, avvenne l'apparizione di un misterioso gentiluomo dall'accento straniero ed un alone di mistero intorno a lui.
Nei suoi occhi, di un azzurro ora caldo, altre volte invece freddo e sprezzante, si aggirava una sincera attenzione verso quelle cerimonie mondane che lo circondavano, ma allo stesso tempo in quello sguardo si percepiva anche una solitaria malinconia, come se ad egli fosse ineluttabilmente proibito partecipare fino in fondo a quel bel mondo di ricchezza e nobiltà.
Eppure molti, nel fissarlo e nello scrutarlo, percepivano nei suoi modi e nelle sue espressioni un vago senso di timore.
Non era facile comprendere tutto ciò, dato che quel gentiluomo dall'accento così esotico, era di una bellezza non comune ed aitante come un antico cosacco.
Forse quel senso di mistero e paura che emanava, come fosse un ritratto di un gotico e romantico tiranno di qualche romanzo di Sabatini o Hugò, dipendeva dal suo sguardo azzurro ed impenetrabile, o magari dal suo sorriso gelido e tormentato, simile a quei racconti sui predoni magiari così in voga nella barbare corti dell'antico Est.
Eppure, nonostante questo suo indecifrabile apparire, tale gentiluomo veniva sovente invitato a tutte le feste che avvenivano nell'alta società.
Come se la sua presenza rappresentasse un toccasana a quegli animi annoiati dal grigiore diurno.
Soprattutto, sensibili al fascino di quell'enigmatico Adone dei Carpazi, erano scosse le dame di Afragolopolis.
Un Adone si, sebbene nessuno lo avesse visto ben in viso, essendo egli ospite, per sua sua bizzarra volontà, solo a party in maschera.
Tra le donne che cercarono sovente di attirarne l'attenzione vi era di certo madame Payn, che dopo il suo matrimonio col il facoltoso lord Hazzinton era divenuta lo zimbello dei tanti avventurieri e playboy della buona società.
Eppure, nonostante le moine, gli sguardi provocatori, le adulazioni e persino gemiti soffocati, ogni sforzo di madame Payn per ammaliare quel gentiluomo straniero furono inutili.
Cominciò così a diffondersi nei salotti aristocratici del primo livello l'idea che quell'uomo fosse vittima di un Amore infelice o addirittura tragico.
Altri invece arrivarono a pensare che non potesse più amare donna mortale, altri ancora persino a spettegolare che non sapesse amare se non, come il mitico Narciso, nessun altro se non se stesso, paragonandolo così al Lucifero di Milton."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando

Rispondi


Regole di scrittura
Non puoi postare nuovi argomenti
Non puoi postare repliche
Non puoi postare allegati
Non puoi modificare i tuoi messaggi

BB code è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato

Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Il Cavaliere Bianco Guisgard Mura 394 31-05-2018 11.48.16
Il Cavaliere Bianco Galgan La taverna di Camelot 10 24-04-2016 01.03.42
Quel locale dei film in bianco e nero... Guisgard Il palazzo delle arti 8 20-03-2015 02.29.56
Il Contrasto tra il Bianco e il Nero e il Colore Guisgard Il palazzo delle arti 2 28-12-2011 01.15.01
Cuore bianco Argante Il palazzo delle arti 12 12-09-2010 19.51.06


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 00.34.48.

Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License