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Vecchio 10-04-2012, 17.29.42   #1551
cavaliere25
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cavaliere25 sarà presto famoso
Guardai il falco e dissi che tu sia maledetto se tu parlavi alla locanda a questa ora non saremmo qui saremmo noi offesi dal tuo comportamento hai insultato senza motivo il locandiere e in più non ci tiri fuori dai guai meglio se te ne vai prima che ti uccida con le mie mani
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fabrizio
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Vecchio 10-04-2012, 17.51.20   #1552
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Quella nuova visione mi attraversò l’anima... sussultai violentemente e, se non ci fosse stato Guisgard a stringermi a sé, probabilmente sarei caduta...
“Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore...” iniziai allora a recitare, quasi senza rendermene conto “Il primo si contenta di ammirare il Fiore senza però toccarlo mai. Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore. Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora. Chi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”
Chiusi gli occhi e sospirai profondamente, mentre le mie mani si serravano stringendo la camicia di Guisgard per cercare di tenermi in piedi...
Ero stanca, infinitamente stanca e quegli uomini non avevano probabilmente tutti i torti...
“Interessante arcano...” ripresi a dire, la voce sottile come un sussurro “Un arcano e mille possibili interpretazioni... mi chiedo chi sia a poter dire di conoscerne davvero la risposta! Voi...” proseguii sollevando gli occhi verso il cappellano “Voi potete dire di conoscerla, padre? Oppure il nostro buon guardiano la conosce?”
Abbassai appena la testa e per qualche attimo rimasi in silenzio...
“Sono stanca!” mormorai poi, verso Guisgard “Sono davvero molto stanca. Troppo! Non credo che potrei cavalcare adesso! Riposiamoci, ti prego... riposiamoci questa notte, partiremo domani mattina! ...Vuoi?”
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 10-04-2012, 18.04.14   #1553
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard a quelle parole di Talia annuì e la prese in braccio.
“La porto nella sua camera…” disse, per poi avviarsi verso la porta.
“L’arcano…” disse il vecchio guardiano “… lo ricordo perfettamente… e voi, milord?” Fissando Guisgard. “Voi segnaste anche questo nel vostro diario, rammentate? Tutto è raccolto in quel libricino… i sogni, il viaggio e tutto il resto…”
Guisgard uscì e portò Talia nel palazzo, fin nella sua stanza.
“Ora riposati…” mettendola sul letto “… poi quando ti sentirai meglio lasceremo questo luogo… io resterò qui e aspetterò che tu ti sia addormentata…”
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Vecchio 10-04-2012, 19.51.37   #1554
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Fyellon si mosse in avanti, appena Orco il Rosso si avvicinò ad Altea.
Poi prendendola per mano, il cavaliere portò più indietro la ragazza.
“Quella tomba è vuota…” fece Orco “… è vuota perché lady Arya, mia… mia moglie, è ancora in vita…”
“E perché c’è la sua tomba nel cortile del castello?” Domandò Fyellon.
“Perché ella ha voluto così…” rispose Orco “… perché è convinta che morirà presto…”
“Perché voi avete reso sterile la sua voglia di vivere!” Gridò Nanzia. “Voi avete fatto appassire mia figlia! Voi, che siate maledetto!”
Ma Orco prese la mano della donna e la zittì con un grido.
“Zitta, vi dico!” Urlò.
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Vecchio 10-04-2012, 19.59.26   #1555
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Fyellon mi prese per mano, mi nascosi dietro a lui...ero stanca di questa situazione insostenibile, stavo vivendo troppi misteri strani in quel castello...Fyellon voleva sapere il motivo per cui vi era una tomba vuota per la moglie...ella voleva morire...poi intervenì una donna, che disse Arya era sua figlia.
"Voi avete reso sterile l'amore di questa donna messer Orco?nemmeno vi preoccupate del suo stato di salute, ella vi ordina una tomba perchè vuole morire e voi la fate costruire invece di cercare di restituirle la vita interiore...posso vedere vostra moglie?"..guardai la madre che piangeva disperata.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 10-04-2012, 20.04.19   #1556
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Salimmo lungo una scala molto stretta....era in pietra, sino a quando non arrivammo in una sala....c'era Goz, sembrava felice di vederci o forse era felice di vedere qualcuno...voleva le fragole, sembrava un bimbo a cui avevano negato un dolce........" Un momento Reas....solo un momento......Goz, mi riconoscete ?....il vostro Carrozzone, guardate...vi ho portato delle magnifiche fragole, sapranno addolcire le vostre labbra, senza farvi alcun male.........ditemi cosa cercate...tra la rosa e il cardo....le loro spine possono spargere molto sangue.......e' questo che intendete?..."...misi la meni a coppa.....ed aprendole offrii a Goz delle bellissime fragole....." Reas...la Rosa e il Cardo....sono le insegne di qualche famiglia di Tylesia ?.....".....
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Vecchio 10-04-2012, 20.23.00   #1557
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Goz sorrise e prese le fragole offerte da Elisabeth. Fissò poi la donna e si avvicinò a lei.
“Si…” mormorò “… ascoltate…”
E cominciò a recitare:

“Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore.
Il primo si contenta di ammirare il Fiore senza però toccarlo mai.
Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore.
Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora.
Chi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”


"Bella storia, messer Goz…” intervenendo Reas “… ora però è meglio che vi riposiate… non dovete stancarvi troppo…”
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Vecchio 10-04-2012, 20.29.13   #1558
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Sospirai mentre ci allontanavamo... era curioso, fuori da quella cupa cappella mi era sembrato di sentirmi subito meglio.
Guisgard mi portò fino al palazzo, poi su per qualche rampa di scale e percorse alcuni corridoi...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Guisgard uscì e portò Talia nel palazzo, fin nella sua stanza.
“Ora riposati…” mettendola sul letto “… poi quando ti sentirai meglio lasceremo questo luogo… io resterò qui e aspetterò che tu ti sia addormentata…”

Sospirai di nuovo, pacificamente... i miei occhi erano ormai chiusi ed io stava scivolando sempre più in quello stato di vaga coscienza che precede il sonno...
Sorrisi ed intrecciai la mia mano alla sua...
“Oh, resta qui...” sussurrai “Resta qui con me, ti prego...”

Il sole era alto quel pomeriggio e il Casale degli Aceri era immerso in un silenzio assoluto, quasi irreale. Una leggera brezza aleggiava tra il bosco ed il giardino e mi faceva volare i capelli, il profumo degli iris che ricoprivano la facciata orientale dell’edificio era tanto forte da stordire i sensi.
Io, seduta con la schiena appoggiata al grosso masso al centro del giardino, le gambe piegate e uno spesso quaderno appoggiato ad esse, scrivevo.
Il Maestro ed i miei fratelli se n’erano andati di buon ora al lago, quella mattina... ed io, rimasta sola, mi ero sistemata in quell’angolo di pace... mi piaceva scrivere, mi rilassava.
Non sapevo per quanto tempo ero rimasta lì, mettendo nero su bianco pensieri, idee, riflessioni, sogni, visioni, considerazioni...
Poi, di colpo, quel rumore proprio dietro le mie spalle.
Sussultai... sussultai tanto violentemente che tutto mi scivolò di mano, l’inchiostro si rovesciò ma io non ci feci caso...
Allarmata mi voltai indietro, verso il viale e quel rumore inatteso.
Un attimo solo di spavento... poi sorrisi leggermente.
“Guisgard!” esclamai.
Il ragazzo aveva scavalcato alquanto rumorosamente la staccionata che divideva il bosco dal giardino del casale ed ora stava procedendo verso di me...
“Mi hai spaventata!” soggiunsi, quando mi ebbe raggiunto “Che cosa fai qui? Il Maestro ha detto che non sareste tornati prima di sera!”
“Si, ma tu eri rimasta qui da sola! Volevamo solo accertarci che stessi bene!”
Sorrisi di nuovo...
“Che cosa potrebbe mai accadermi qui?”
“Oh, non si può mai sapere...” minimizzò lui, con un’alzata di spalle.
Lo studiai per appena un istante, poi sorrisi...
“Gliel’hai messa tu questa idea in testa al Maestro, vero? E... lasciami indovinare... solo per allontanati un po’... per venire qui... perché... perché tu ti annoi ad esercitarti con tutti gli altri, vero? Ti secca ripetere gli stessi esercizi cento volte...”
Lui mi lanciò un’occhiata obliqua...
“Non so di che cosa parli...” rispose con un’alzata di spalle e fin troppa noncuranza per risultare credibile. Poi, di scatto, si sedette vicino a me e sbirciò il quaderno che avevo raccolto e con cui stavo distrattamente giocherellando...
“Allora...” soggiunse “Che cosa stavi facendo?”
“Scrivevo!” risposi, chiudendo prontamente il quaderno.
“Che cosa?”
“Molte cose!”
I suoi occhi indugiarono ancora per qualche istante su quel quaderno, ora stretto tra le mie mani... poi tornarono sul mio viso...
“Perché?”
“Beh... perché mi piace. Perché mi rilassa. Perché mi aiuta a riflettere.”
“Ed hai... hai scritto anche qualcosa su di me, lì?”
Lo fissai ed un grande sorriso mi si allargò sulle labbra...
“Perché vuoi saperlo?” domandai.
Lui mi scrutò per un istante, poi batté le palpebre e il suo sguardo cambiò... ed anche lui sorrise.
“Dai, vieni...” disse, prendendo la mia mano e tirandomi in piedi “Ho visto un nido di pettirossi venendo qui... te lo mostro prima di tornare al lago!”

Aprii gli occhi con un piccolo sospiro...
La mano di Guisgard era ancora intrecciata alla mia ed io potevo sentire il suo respiro lento e tranquillo... dormiva... sorrisi e sollevai una mano a carezzargli piano i capelli... anche lui doveva essere stanco, molto stanco, anche se non lo avrebbe mai e poi mai ammesso.
Non sapevo per quanto tempo avevo dormito... non sapevo quanto fosse presto, o se fosse tardi... ma sapevo che non volevo svegliarlo, non ancora. Volevo che riposasse.
E fu così... sfiorando con la punta delle dita i capelli di Guisgard e ripercorrendo distrattamente quel sogno che mi aveva appena attraversato la mente, che le parole dell’anziano guardiano mi tornarono alla mente...
“L’arcano...” aveva detto “… lo ricordo perfettamente... e voi, milord? Voi segnaste anche questo nel vostro diario, rammentate? Tutto è raccolto in quel libricino... i sogni, il viaggio e tutto il resto...”
Un libricino... un quaderno che Andros teneva... un quaderno come quelli che tenevo io...
Un brivido mi corse lungo la schiena a quell’idea... un brivido di paura e di eccitazione insieme... perché se solo avessimo potuto mettere le mani su quel libro, quante e quante cose avremmo scoperto, quanti e quanti misteri svelati, quante e quante domande avrei potuto rispondere...
Ma dove poteva essere quel quaderno, adesso?
Poteva essere in quel palazzo?
Potevamo provare a cercarlo?
La mia mano, che ancora stava accarezzando piano i capelli di Guisgard, si bloccò di colpo... a lui non sarebbe piaciuta quella mia idea, non gli sarebbe piaciuta affatto.
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** Talia **


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Ultima modifica di Talia : 11-04-2012 alle ore 10.22.55.
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Vecchio 11-04-2012, 00.47.29   #1559
Parsifal25
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"Maestro.... non sapreì cosa dirle..... cerco di fare del mio meglio...." sorrisi imbarazzato. Eravamo giunti, dinanzi all'ingresso di questo maniero maledetto.... si vedeva che l'aria che si respirava era intrisa di tristezza e sofferenza.

Riflettendo su ciò e osservando il maniero, decisi di immortalarlo nelle pagine del mio diario di viaggio. Era veramente mastodontico come complesso.

Poco dopo ci venne ad aprire un servitore, seguito da un omone che veniva chiamato l'Orco, chissà perchè.... vidi che entro le mura di questo maniero vi erano Lady Altea ed un altro uomo..... Lady Altea la conoscevo, poichè più volte era stata menzionata nell'ultima avventura; scesi da cavallo e omaggiaì la dama....subito dopo mi presentaì all'uomo che la accompagnava:

"Saluti Nobile Signore, il mio nome è Parsifal....per servirla. Questi sono i miei compagni di viaggio..... damigella Lilith e il mio Maestro d'arme, Cavalier Redentos."
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore.....
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Vecchio 11-04-2012, 01.40.04   #1560
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Fyellon annuì a quelle parole di Parsifal e con un cenno del capo salutò il giovane cavaliere, Lilith, Redentos e Nanza.
Altea, intanto, aveva chiesto ad Orco il Rosso di sua moglie.
“Non ho fatto costruire io quella maledetta tomba...” mormorò il padrone del castello “... e sinceramente non voglio averci nulla a che fare...” fissò allora il cielo dalla finestra e chiamò il servitore “... è notte, assegna a ciascuno di loro una stanza... vedranno lady Arya domattina...”
“Voglio vederla ora!” Esclamò Nanza.
“Buonanotte a tutti...” fece Orco, per poi ritirarsi.
Il servitore allora accompagnò tutti loro nelle varie stanze.
Altea, Lilith e Nanza, essendo dame, furono alloggiate nella stessa stanza.
Parsifla, Fyellon e Redentos, invece, furono sistemati in un'altra essendo maschi.
La notte scese rapida sul sinistro maniero.
Un buio inclemente ne avvolgeva le mura e in lontananza spettrali bagliori squarciavano la perenne e primordiale oscurità della selva.
Ad un tratto, nel cuore della notte, si udirono dei rumori, come se qualcuno duellasse con una ferocia inumana.
Redentos, destato da questi rumori, si avvicinò alla finestra e vide fuori.
“Cosa sono questi rumori?” Domandò Fyellon.
“Vi credevo addormentato...”
“Con un occhio solo.” rispose Fyellon.
“Non so cosa sia stato...” tornando a guardare fuori Redentos “... sembrerebbe un duello... ma ora pare terminato...”
Passarono così alcune ore, senza che quel rumore tornasse a farsi udire.
Poi, finalmente l'alba e tutte le ombre di quella notte svanirono.
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