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Vecchio 05-08-2010, 14.59.35   #491
polgara
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polgara sarà presto famoso
"No Mion, vado io è il mio compito lo so." e gli sorrisi, perchè nostante tutto gli essere umani mi facevano tenerezza.
Alle volte percepiamo che ci sono cose che solo noi possiamo e dobbiamo affrontare, indipendentemente dal risultato che avranno.
"Rubens, vola amico caro, tu sei libero, vai!" e lasciai che Rubens avesse la sua libertà. "Avanti ragazzo portami dal tuo re, io sono pronta!"
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Vecchio 05-08-2010, 17.58.18   #492
Hastatus77
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Hastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luce
Dopo avere cavalcato per quasi tutta la giornata, ci accampammo, non lontano da un bosco.
Mi avvicinai a Stefan e dissi: "Non siamo molto lontani... Più tardi, quando i vostri uomini si saranno sistemati, vorrei parlare con voi... vorrei conoscere qualche dettaglio in più su quanto sta accadendo."
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..."


Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html
Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/
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Vecchio 05-08-2010, 18.16.16   #493
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Maladesh ed i suoi furono così condotti all'interno del convento.
"Certo che abbiamo posto anche per il tuo fedele cane, mio giovane fratello!" Disse il monaco che li stava accompagnando a Cavaliere25.
"Che convento è questo, fratello?" Chiese Maladesh.
"Secondo la leggenda fu fondato da San Colombano..." rispose il monaco "... quando il santo era diretto verso nord ad evangelizzare i celti."
Proseguirono ancora per un pò, fino a quando il monaco mostrò loro 2 celle con 2 letti ciascuna.
"Ecco..." disse "... qui potrete riposarvi. E domani, a Dio piacendo, vi presenterò tutti gli altri monaci del convento.
I 4 ringraziarono e si divisero i letti: in una cella andarono i due assistenti, mentre nell'altra presero posto Maladesh e Cavaliere25, con Buck che dormiva accucciato ai piedi del suo letto.
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Vecchio 05-08-2010, 18.36.57   #494
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"Io non capisco, milady..." disse Mion a Polgara "... ma cosa volete dimostrare? Perchè correre questo rischio?"
Ma il giovane aveva già fatto strada a Polgara.
In breve la ragazza fu condotta all'interno di un vasto e lussureggiante verziere.
Sfarzose fontane ne ornavano le piccole piazzette che si aprivano all'incrocio delle stradine che lo percherrevano in lungo ed in largo.
Uccelli dal raro piumaggio cantavano melodiosi sui rami di alberi sconosciuti alla ragazza.
Ad un tratto, giunti in una piccola radura, Polgara ed il giovane accompagnatore, furono accolti da alcune ancelle.
Erano vestite alla maniera celtica ed erano giovanissime.
"Perchè entri nel mio giardino, ragazzo?" Chiese all'improvviso una voce che proveniva da dietro a quelle ancelle.
"Mio signore..." rispose chinandosi il ragazzo "... questa dama chiede di sfidarvi..."
"Una dama?" Ripetè quella voce. "E perchè mai una dama ha deciso di morire per mano mia?"
"Non so, mio signore." Rispose il giovane. "Non mi intendo di queste cose."
Allora le ancelle si divisero e finalmente si mostrò colui che aveva parlato al giovane.
Era un uomo alto e robusto.
Vestito di un lungo mantello ed armato di una lunga ascia.
Il volto era rude e l'espressione accigliata.
Il capo era rasato ed una barba incolta copriva le sue guance ed il suo mento.
"Non so perchè siate qui, milady..." disse Cimeric a Polgara "... forse cercate qualcosa o forse tentate di fuggire da qualcosa... ma sappiate che qui troverete solo dolore, pianto e lutto..."
E si fermò a fissarla.
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Vecchio 05-08-2010, 19.14.51   #495
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Mi sedetti di scatto ero ansimante ..come succedevca spesso dopo aver sognato......Cosimus dormiva avvolto nel suo mantello ...mi alzai .......e mi allontanai dal fuoco.....incominciai a rivivere le immagini del sogno...una ragazza dall'abito sporco di sangue, non mi sembrava di averla mai conosciuta ....parlava del comandante delle guardie....Cosimus e Guisgard....non avevo visto l'uomo in volto, dovevo riflettere.Il bosco...si il bosco, mi avvicinai ad un albero dal tronco cavo......e mi sedetti all'interno, seduta sulla nuda terra mi sentii protetta dalla natura mi sentivo un tutt'uno......incomincia a rivedere il volto della ragazza e a sentirne la paura e il gelo della morte....Parlami ...parlami...torna e parlami...........un rumore improvviso mi fece aprire gli occhi, e uscii dal mio rifugio...era buio ed intravidi una sagoma, non riuscivo a distinguerla....era una ragazza.......la ragazza del sogno.....la sentii passarmi accanto e le sfiorai la mano.......irreale fu quel tocco e la mia mano si sporco' di sangue e lacrime.......Mio Dio ......che cosa avevav a che fare la sua morte con quella del figlio del marchese......Tornai all'accampamento....e feci per salire a cavallo.....
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Vecchio 05-08-2010, 19.18.18   #496
polgara
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Quel posto era un misto tra un loco magico ed incantato ed un tetro inganno.
Non avevo paura, era un sentimento che non provavo mai: "Sono qui perchè così è stato scritto..ascoltate se perderò avrete la mia vita, ma se vincerò dovrete soddisfare una mia richiesta, indipendetemente quale essa sia. Siete d'accordo?"
Lo fissai negli occhi, era robusto e spietato, non sarebbe stata una lotta facile.
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Vecchio 05-08-2010, 20.03.04   #497
cavaliere25
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cavaliere25 sarà presto famoso
Mi sdraiai sul letto e dissi rivolgendomi a Maladesh ora amico mio cerchiamo di riposare abbiamo ancora tanta strada da fare poi guardando buck dissi buon riposo anche a te e cerca di dormire che abbiamo bisogno di te devi essere in forma poi mi misi a pensare chissà quando lo troveremo quel Guisgard come mi comporterò dopo averlo liberato da quella gabbia.
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fabrizio
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Vecchio 05-08-2010, 20.04.26   #498
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Cominciava ad albeggiare.
Le grandi e tempestose nuvole vagavano ora verso Oriente, lasciando un cielo sgombro e tinto di un vivace ed intenso rosato.
L'aria del mattino era fresca e rendeva limpido lo scenario che circondava il borgo.
La foschia e la nebbia erano svanite.
Ma non dal cuore di Guisgard.
Contrastanti sensazioni attraversavano il suo cuore ed il suo animo.
Echi di un passato lontano, dubbi, incertezze, desideri e sogni solo appena sussurrati.
Il cavaliere aveva trascorso la notte ad attendere che la Luna si affacciasse dalle alte ed impietose nuvole.
L'aveva cercata, chiamata, invocata, ma essa non aveva risposto al suo invito.
Una notte senza Luna e senza pace.
Ad un tratto Guisgard sentì dei passi.
"Sapevo che non avresti trascorso a casa questa notte."
"Tisson? Cosa ci fai qui?" Chiese Guisgard al suo amico.
"Non sai che il figlio del maniscalco si alza all'alba!" Rispose ridendo Tisson.
Guisgard sorrise.
"Raccoglierai davvero la sfida di Iwan?"
"Si..." rispose Guisgard fissando il Sole nascente "... avrei dovuto risolvere questa questione tempo fa..."
"Perchè ora?" Chiese Tisson. "Perchè ora che sei braccato? Hai altro a cui pensare!"
"No, risolverò prima questa faccenda."
"Io non ti capisco..."
"Lo so." Disse Guisgard. "Ma non posso farci niente."
"Lo fai per lei, vero?" Chiese Tisson. "Per quella ragazza?"
"Io e Iwan abbiamo un conto in sospeso da tempo... è giunto il momento di risolverlo."
"Sai, Iwan ha trascorso questi ultimi anni ad allenarsi intensamente..." disse Tisson "... proprio aspettando di potersi battere con te... è diventato molto abile..."
Guisgard per un momento non disse nulla.
"Tisson, ricordi tuo padre?"
"Si, che Dio l'abbia in gloria." Rispose Tisson.
"Bene... giura davanti alla sua anima... giura, amico mio..."
"Qualunque cosa per te..."
"Giura che se mi accadesse qualcosa..." continuò a dire Guisgard "... tu proteggerai Talia... giuramelo, Tisson! Giuramelo adesso!"
"Non dire queste cose..."
"Giuramelo su tuo padre!" Disse ancora Guisgard. "Giurami che veglierai sui miei zii e su di lei!"
"Lo giuro." Rispose Tisson. "Davanti all'anima di mio padre."
"Se stasera al tramonto io dovessi..." aggiunse Guisgard "... voglio che la mia salma arrivi al vescovo... così che nessuno verrà più a cercarmi quaggiù... e sarete tutti al sicuro..."



Intanto, a casa, la zia era preoccupata.
"Il nostro ragazzo ha trascorso fuori la notte..." disse al marito. "E' sempre stato troppo avventato!"
"Lascialo perdere..." rispose lo zio "... un uomo, certe volte, deve stare da solo..."
"E da quando fai questi discorsi, tu?"
"Tu pensa solo a preparargli qualcosa di buono per colazione..." aggiunse lui "... anche se dubito avrà molta fame..."
"Ora dove vai?" Chiese la zia.
"A preparare la legna per stasera..." rispose lui "... l'aria oggi è abbastanza freschina..."
Ed uscì.
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Vecchio 05-08-2010, 20.26.15   #499
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Cimeric fissò Polgara.
"Una vostra richiesta?" Chiese quasi stupito. "Che stranezza è mai questa!"
Restò un attimo a riflettere, poi aggiunse:
"E sia... qualora fossi io ad uscire sconfitto dalla nostra contesa, esaudirò qualsiasi vostra richiesta... è deciso."
Cimeric guardò di nuovo Polgara, cercando di capire cosa provasse davvero quella ragazza.
"Sapete bene, vero" Chiese all'improvviso "che non uscirete viva da questa tenzone?"
E poi cominciò a fissare gli alberi che crescevano in quel verziere.
"Osservateli bene..." disse a Polgara "... tutti..."
Sui loro tronchi, infatti, vi erano appesi scudi e stendardi di ogni tipo.
Erano appartenuti ai cavalieri che Cimeric aveva vinto.
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Vecchio 06-08-2010, 00.37.43   #500
polgara
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polgara sarà presto famoso
Non mi voltai, ma respirai, respirai profondamente e sentii la fresca aria scendermi nei polmoni e diffondersi ovunque nel mio corpo.
La memoria andò indietro, molto indietro forse negli unici attimi di profonda felicità che io ricordavo, delle braccia gentili che mi cingevano, degli occhi dolcissimi che mi fissavano e quel profumo.."Aiutami come sempre hai fatto, guidami tu!"
Poi aprii gli occhi ed urlai:"In guardia Cimeric!" colpendo con forza sul bastone dell'ascia.
Dovevo sfiancarlo, solo allora, forse avrei potuto avere l'attimo di debolezza che mi avrebbe permesso il vantaggio.
Astuzia e velocità solo queste erano le mie carte vincenti...
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