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Vecchio 04-08-2010, 19.06.12   #481
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Guardai quei ciocchi di legno gettati a caso nel fuoco...." La solitudine amica degli uomini lei non tradisce lei rimane accanto ad ogni uomo.....
Cosimus.....la giustizia vuol dire ascoltare l'accusato.....non giustiziarlo per sentito dire.....lo ascolterai Cosimus.....il mondo degli spiriti e' un mondo che dovresti conoscere tua madre fu' colei che mi ha iniziata.........sai che non ti aiuterei mai se scoprissi che Guisgard non e' un assassino...mi conosci e mi conosci bene......io non credo nella giustizia degli uomini.....proprio io non posso......."........ero stanca....e avevo freddo...mi strinsi nel mantello e mi sdraiai accanto al fuoco......rimasi cosi' a fissarlo.....a fissare quel ragazzo che ora era un uomo......
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Vecchio 04-08-2010, 19.16.03   #482
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
In quel momento Guisgard si sentì strano.
Provava ansia. Un'ansia profonda.
Ma sentiva anche una gran rabbia verso Iwan.
Ma la rabbia era mista ad un insolito malessere.
Qualcosa che lo rendeva malinconico.
Fissava Talia che camminava davanti a lui.
Era completamente bagnata ed aveva il capo chino.
Si avvicinò allora alla ragazza ed aprì il suo mantello, usandolo come protezione per riparare entrambi dalla pioggia.
"Perdonatemi, Talia..." cominciò a dire "... non avevo il diritto di fare ciò che ho fatto... vogliate scusarmi, vi assicuro sul mio onore che non accadrà mai più una cosa simile..."
E mentre diceva queste cose, le goccioline di pioggia battevano incessanti sul mantello.
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Vecchio 04-08-2010, 19.37.23   #483
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Sospirai… non aveva capito niente!
“Allora…” dissi seria, alzando gli occhi sul suo volto “Assicuratemi anche che non andrete a quel convento domani!”
Non aveva capito niente, pensai, ma forse era meglio così! Era meglio per tutti!
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 04-08-2010, 20.39.05   #484
polgara
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polgara sarà presto famoso
"Oh Santi Numi, mannaggia ai maschi ed alle loro leggi idiote! Pronte solo a dimostrare la virilità dei legislatori piuttosto che la validità." esplosi al ragazzo che mostrava uno sguardo incuriosito.
Probabimente nessuno aveva mai risposto così in merito alla decisione del suo re, ma io non ci potevo fare nulla. Poco contavano per me i ranghi ed i titoli se la persona in questione non se li era meritati con la saggezza e l'intelligenza.
Riflettei che se non fossi stata protetta dal vescovo e non portassi il cognome di una nobile e potente famiglia, probabilmente a quest'ora sarei già finita arrostita più volte su rogo scoppiettante. Questo spesso invece era il destino di umili contadine istruite di banale erboristeria. Forse a rifletterci bene ero solo un'ipocrita e avrei dovuto almeno autoripudiarmi. Beh magari poteva essere una cosa da prendere in considerazione non appena uscita viva da questa faccenda.
Ad ogni modo avevamo un problema che chiedeva tempo e fatica "Ascolta ragazzo vai a dire al tuo re che Polgara di Menestriere è pronta al duello, ma che se lo vincerò voglio che il tuo re accetti una mia richiesta." Poi mi voltai verso Mion:" sia ben chiaro che voi non dovrete fare nulla! Non azzardatevi ad alzare la spada contro qualcuno neanche per sbaglio e se dovessi perdere o morire, ve ne andreste silenziosamente e velocemente da questo villaggio alla ricerca del vostro capitano. Intesi? Qui me la vedo io."
E spronai Diamante per continuare verso il sentiero che portava al centro di quel paese.
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Vecchio 05-08-2010, 01.20.02   #485
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
"E sta bene, milord!" Disse Stefan a Hastatus. "Fateci strada fino a quel convento ad est di Camelot. Sperando che la sorte ci sia amica! Le nozze del nostro signore con lady Talia sono fissate per il prossimo mese! Ed io non intendo perdre altro tempo!"
Così, quella compagnia, guidata da Hastatus, prese la via verso il convento più vicino a Camelot: quello di San Colombano.
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Vecchio 05-08-2010, 01.43.07   #486
Guisgard
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"Milady, la giustizia ha già fatto il suo corso!" Disse Cosimus ad Elisabeth. "E voi giungete tardi! Guisgard è colpevole e troverà la giusta condanna. Ora è tardi. Vi auguro la buonanotte, milady!"
E detto questo, Cosimus si mise a dormire.

Il bosco era semibuio, quasi avvolto dal lungo manto del crepuscolo.
La ragazza, vestita solo con una lunga camincia bianca, era immobile ed i lunghi capelli biondi ne coprivano il volto.
"Non posso trattenermi oltre... lui potrebbe tornare..." disse ad Elisabeth.
Ad un tratto si udì il rintocco di una campana lontana.
Un' ombra cominciò ad avanzare.
"Eccolo, è lui..." sussurrò la ragazza.
Elisabeth cercò allora di scorgere il volto di quell'ombra, ma il buio ne celava i tratti.
"Il capitano sta arrivando!" Gridò all'improvviso un uomo a cavallo che comparve all'improvviso. "Lui è qui! Forza, prepariamoci... ha promesso che ci addestrerà a tirare di spada!"
Elisabeth si voltò di nuovo verso quella ragazza e si accorse che la sua camicia era ora macchiata di vivo sangue....
"Aiutami..." sussurrò la ragazza.

Elisabeth si svegliò di soprassalto.
Era ancora buio e l'aria fresca della notte rendeva il cielo limpido.
Intorno a lei c'era solo silenzio, interrotto solo dai passi delle guardie di Cosimus, impegnati con i loro turni di guardia.
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Vecchio 05-08-2010, 02.05.13   #487
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A quelle parole di Polgara, il ragazzo chiese ai 2 stranieri di seguirlo.
"Milady..." cominciò a dire Mion "... lasciate che sia io ad affrontare quell'uomo. Ho sostenuto molti duelli e ne sono uscito sempre vincitore. Osservate la mia spada..." aggiunse poi estraendola dal fodero "... essa è costruita secondo l'arte e la maestria orientale. La forgiò un grande fabbro, Muramasa, in una luogo tanto misterioso quanto magico, detto la Fucina del Drago, in una località segreta sull'isola di Hokkaido in Giappone."
"Eccoci al palazzo del mio signore." Intervenne il ragazzo.
Un attimo dopo il ponte levatoio fu fatto scendere ed i 3 ebbero così accesso alla fortezza di Cimeric il Sassone.
E subito si avvicinò a loro un vecchio.
"Il mio signore vi stava attendendo..." disse "... ma solo chi raccoglierà la sua sfida avrà accesso al verziere dove egli ora si trova."
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Vecchio 05-08-2010, 02.29.15   #488
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La pioggia cadeva intensa, indifferente ai drammi ed alle paure del mondo.
Il borgo di Capomagnus si era assopito all'improvviso e le luci della festa si erano ormai spente.
"La faccenda del convento è affar mio, milady..." disse Guisgard "... voi ignoratela..."
Restò un attimo in silenzio, poi aggiunse:
"Questo vecchio mondo ha le sue leggi... vecchie quanto il tempo... ed un uomo come me non può fuggirle in eterno... ma voi forse non potete capirmi..."
Giunsero così a casa, dove trovarono ad attenderli la vecchia zia.
"Santo Cielo!" Esclamò la donna. "Siete completamente bagnati! Vieni, cara..." disse poi a Talia "... ho dei vecchi vesti che ho cucito tempo fa... così potrai cambiarti."
Poi, accorgendosi che Guisgard andava via di nuovo, lo chiamò:
"Ehi, dove vai? Fuori piove ancora!"
"Voglio restare da solo." Rispose lui, uscendo rapidamente.
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Vecchio 05-08-2010, 10.34.54   #489
cavaliere25
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cavaliere25 sarà presto famoso
Feci un cenno a Maladesh per farci capire che avevo capito poi rivolto al monaco dissi: scusate signore avreste anche un posto per il mio fedele compagno di avventura mentre guardai buck e aspettai una risposta.
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fabrizio
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Vecchio 05-08-2010, 12.26.44   #490
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Lo guardai uscire mentre sua zia mi trascinava vicino al fuoco, ero triste. Forse il problema non era Iwan, e non ero nemmeno io... ma questo pensiero non mi impedì, poco dopo, di odiarmi mentre mi andavo a coricare.
Continuai a rigirarmi nel letto per tutta la notte. Ero inquieta, agitata, preoccupata per quella testa calda che avrebbe rischiato di farsi ammazzare senza un vero perché... fu in quello stato di mezza coscienza tra il sonno e la veglia che rividi l'ennesimo stralcio di vita passata, rividi Raphael...


Lui era disteso sul letto, le spalle e la testa poggiati su di un soffice cuscino, la mani posate sul risvolto candido della coperta; io ero in piedi, prendevo in mano mille oggetti e mille li riposavo al loro posto, nell'assurdo tentativo di tenermi occupata per non pensare.
“Che cosa fai?” la sua voce mi raggiunse, melodiosa ma intrisa di quel tono ironico e un po' canzonatorio che sempre aveva.
“Metto in ordine!” risposi, accennando distrattamente alla stanza, già perfettamente ordinata.
“Vieni qui!”
Obbedii e mi avvicinai al letto, sedendomi sulle coperte.
“Allora... Che cosa c'è?” chiese Raphael, spostandomi una ciocca di capelli da davanti agli occhi.
“Ho paura!” mormorai, era la prima volta che glielo dicevo.
“Perché?”
Scossi la testa vigorosamente.
“Lo so!” disse lui per me “Hai sentito dire che...”
“Non dirlo!” lo interruppi: mi sembrava che, se l'avessimo detto, ne avremmo decretato l'ineluttabilità.
“Andrà tutto bene!” mi incoraggiò lui.
“Non mi lascerai, allora?” mormorai, con un tono che sapeva di preghiera.
Lui sorrise, sorrideva sempre quando era con me... era una della cose che mi piacevano di lui... poi rispose: “Temo non dipenda da me!”
“Lo so!” dissi, comprendendo la stupidità di quello che avevo detto.
Restammo così, in silenzio, ancora per un po' poi lui prese la mia mano tra le sue: “Devi promettermi una cosa!” disse “Devi promettermi che non ti arrenderai! Tu non sei come loro, non fare che le loro leggi spengano la tua voglia di vivere!”
“Non potrò farcela da sola!” obbiettai con le lacrime agli occhi.
“Ma certo che puoi!” mi riprese “Ce la farai, vedrai... sei in gamba!”
Allora mi piegai e lo abbracciai forte, lui ricambiò l'abbraccio per un istante, poi mi allontanò: “E' meglio che tu vada, ora!” disse in fretta “E' tardi!”
Annuii e mi alzai: “Ci vediamo domani?”
Lui non rispose, si limitò a sorridermi.
Ero già sulla porta quando mi richiamò: “Ti adoro!” mi disse “Sei sempre stata la mia preferita... lo sai, vero? Sei la mia migliore amica!”
Sorrisi: “Sono più che una tua amica, sciocco!”
Lui scosse la testa: “Non è vero! Avere gli stessi genitori è una cosa che capita! Essere fratello e sorella è una cosa che ci è capitata... i fratelli non si scelgono. Gli amici si! E tu sei l'unica amica che io abbia mai desiderato!”
“Anche tu sei il mio migliore amico!” risposi “Anzi...” soggiunsi ridendo “Sei l'unico uomo della mia vita!”
Anche lui rise: “Tra qualche anno cambierai idea su questo, vedrai...”
Stavo già uscendo quando lo sentii soggiungere: “...e vorrei tanto essere ancora vivo per vederlo, quel millantatore!”
Forse lui già sapeva che quella ferita profonda all'addome, che l'avava costretto a letto appena due giorni prima, l'avrebbe portato via nel giro delle due ore successive.
Io non lo sapevo, ma quella fu l'ultima volta che gli parlai.


Mi svegliai con una strana sensazione addosso, la stessa ansia con la quale mi ero addormentata ma con l'aggiunta di qualcosa di nuovo a cui non riuscivo a dare un nome. Pensai a Guisgard un momento, a cosa gli stesse passando per la testa... Nervosamente mi alzai e andai vicino alla finestra, doveva essere quasi l'alba a giudicare da quella luce indefinita che colorava ogni cosa con strane sfumature, l'aria fuori era brumosa e umida, come se fosse smesso di piovere da poco. Appoggiai la fronte al vetro freddo della finestra e chiusi gli occhi, desiderando scomparire in quella nebbia, sciogliermi tra quelle minuscole goccioline e svanire.
Le ultime parole di Raphael mi risuonarono di nuovo nelle orecchie. Sorrisi. Già!
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** Talia **


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Ultima modifica di Talia : 05-08-2010 alle ore 12.52.00.
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