Enigmi a Camelot

[Altea]

Allora complimenti a lady Clio

[Guisgard]

Ero in debito con la nostra lady Gaynor di un bell'enigma e di un certo invito ad un noto show...

Letterman: “Signori e signori... a grande richiesta come ospite stasera abbiamo... Gaynor!”
Gaynor: “Buonasera.”
Letterman: “Il numero di Playboy con lei in copertina lo mostriamo ora o dopo?” (divertito)
Gaynor: “A quest'ora l'avranno già acquistato tutti, no?” (indifferente)
Letterman: “Battuta pronta! Si vede ha recitato al fianco di Guisgard!” (ride)
Gaynor: (ride)
Letterman: “A proposito... è vero che nelle scene a letto fa usare una controfigura?”
Gaynor: “Si...”
Letterman: “Notiziona!” (al pubblico in sala)
Gaynor: “Però, per onore della verità, lo fa solo perchè non vuole spettinarsi il ciuffo sul cuscino.” (sarcastica)
Letterman: (ride)
Gaynor: (occhiolino)
Letterman: “Su... qui tutti vogliono sapere il prossimo film di Guisgard... si sa nulla ancora?”
Gaynor: “Io ero rimasta che doveva interpretare un film sulla vita di Gesù... è perfetto, egocentrico e megalomane com'è...”
Lettrman: (ride)
Gaynor: “Anche se il difficile per i produttori ora è convincerlo che deve morire sulla Croce...”
Letterman: “E' un problema?”
Gaynor: “Oh, si... continua a correre per gli studio gridando... Guisgard non può morire per contratto!”
Letterman: (ride forte)
Gaynor: “Ma alla fine riusciranno a convincerlo spiegandogli che comunque risorgerà il terzo giorno...” (ironica)
Letterman: (ride)
(tutto il pubblico applaude)
Letterman: “Domanda di rito... ci ha provato anche con lei?”
Gaynor: “Mi sarei offesa del contrario... ci ha provato con tutte!”
Letterman: “E lei?”
Gaynor: “Beh, per tenerlo buono gli ho regalato quel numero di Playboy.”
(tutti ridono)
Letterman: “La nostra Gaynor è considerata la specialista degli enigmi, soprattutto dopo aver brillantemente risolto il mistero dell'ultimo Gdr... e in suo onore il Dipartimento di Letteratura Medioevale di Afragolopolis ha preparato un bell'indovinello che lei risolverà qui per noi... la somma in premio poi?”
Gaynor: “E' stata utilizzata per realizzare un video musicale in cui nientepopodimeno canterà il divo dei divi... sarà poi messo all'asta ed il ricavato inviato in Somalia per costruire un villaggio con ospedali e scuole.”
(applauso del pubblico)
Letterman: “Allora leggiamo subito l'indovinello e poi manderemo in onda il video tanto ambito...”
(legge):

“Vendita

Se all'asta è andata, tutto è spiegato
e chiara emerge ahimè dal capitolato.
Vuol dire infatti che, s'è troppo esposta,
una situazione pessima c'è davvero stata!”

(il video di Guisgard)

[Altea]

Che bel enigma per lady Gaynor...Regina degli Enigmi.

Sir Guisgard..io tento.."statua" (oggi infatti mi frulla una statua in testa)

P.s. Possibile voi non sappiate mettere i video e sfalsate la pagina...ora mi trasformo in Sir Hastatus ...dovete togliere la s finale a https quando inserite il link.

[Lady Gwen]

Provo con "bandiera"

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[Lady Gaynor]

Ce n'è voluto di tempo per essere intervistata da quel caro simpaticone di Letterman, ma direi che è andata bene, no?
Per quanto riguarda l'enigma, direi "bandiera bianca"...

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[Guisgard]

Ed infatti è proprio Bandiera Bianca la risposta all'arcano!
Complimenti, lady Gaynor
Lady Gwen, siete arrivata ad un millimetro dalla soluzione, ma come ben si legge nei versi era proprio Bandiera Bianca, non una generica, visto si issa in casi estremi.
Lady Altea, ovviamente la vostra risposta non era esatta.

[Lady Gwen]

Pazienza, mi basta essermici avvicinata ^_^

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[Lady Gaynor]

Bene, mi fa piacere aver risposto correttamente all'indovinello a me dedicato 😊

@lady Altea, grazie per l'appellativo di regina degli enigmi, nella fretta di leggere mi era sfuggito 🌷

[Altea]

Originalmente inviato da Lady Gaynor

@lady Altea, grazie per l'appellativo di regina degli enigmi, nella fretta di leggere mi era sfuggito ��

Grazie della bella rosa lady Gaynor, sono tra i miei fiori preferiti.

[Guisgard]

La periferia Ovest di Afragopolis, tra giganteschi agglomerati di cemento e vetro, strade sporche ed affollate di gente senza volto e forma, di mendicanti, extracomunitari e piccoli delinquenti perduti in cupe e desolate piazzette, con giostre fatiscenti e campetti giochi invasi da erba ed asfalto reso incandescente dal Sole.
In uno squallido locale tra due strade ed un vicoletto maleodorante, un artista si esibiva tra i miseri tavolini di una sala in stile retrò anni'70 e cameriere che ancheggiavano succinte tra i pochi ed eccitati clienti.
Con i suoi occhi azzurri e furbi, volto allungato e sbiancato, capelli scuri ed impomatati, movenze sgraziate e voce stridula con un vago accento di borgata, cercava di accalappiarsi sguardi, sorrisi ed interesse di qualcuno di quei miserabili che bevevano indifferenti ed annoiati, fatta eccezione nel destarsi al passaggio delle belle e disinibite cameriere dai modi avvenenti ma volgari.
“Allora, la Fede...” disse lui aggrappato al suo microfono, con l'aria un po' impacciata ed un ghigno indefinito sul pallido viso dai tratti superbi “... parliamone... ma è bene premettere per i credenti in sala... qui si scherza, si fa ironia, sarcasmo...in chiesa invece la Domenica davvero vi prendono per il sedere...” ridendo e sperando che altri in sala potessero seguirlo “... un uomo va nel Confessionale... Padre, ho molto peccato... il prete gli chiede cosa mai abbia commesso... ieri ho violentato un bambino... e poi ho anche bestemmiato...” trattenendo una risata “... ed il prete guardandolo... eh, come ti capisco, figliolo... non stanno mai fermi!”
Qualcuno in sala risa ed applaudì.
“Grazie, siete meravigliosi!” Lui al pubblico.
“Un applauso al nostro amico Fabbrus, detto il Satiro!” Entrando il padrone del locale ed applaudendo il comico che mostrava lievi inchini verso i tavoli.
Un attimo dopo era nel suo camerino, in compagnia di altri volti poco raccomandabili.
“Possibile” uno di quelli “che ancora oggi non abbiamo i soldi per i Libici? L'avevo detto che il passo era troppo lungo per le nostre gambe!”
“Ah oh, stai calmo...” il Satiro a quello “... non capisci? Stiamo pensando in grande... io sono un artista, mica un tagliagole da strada... sono un genio... la vita è arte... non voglio solo arricchirmi... no, voglio meravigliare, ammaliare, sbalordire... voglio che tutti mi acclamino, voglio l'Oscar, l'Orso d'Oro di Berlino e pure il David di Donatello. Voglio il mio viso sui biglietti da un Taddeo. Voglio tutto!”
“Insomma, dove hai nascosto il plutonio?” Un altro di quelli.
“L'ho scritto...” ridendo il Satiro “... ai Libici... l'ho detto tramite un proverbio... bisogna rispettare la saggezza popolare degli antichi, ragà...”
“Che indovinello?” Quello a lui.
Ed il Satiro mormorò:

“Agiilp il been adnoqu eeinv de il aelm adnoqu ceeinnov”

“E cosa vuol dire?” Uno dei suoi compari.
“E' un proverbio...” divertito il Satiro “... l'ho scomposto... vedrai quanto tempo ci metteranno i Libici a ricavarne il significato...”

E voi, dame e cavalieri, di Camelot sapete risolvere l'enigma del Satiro.