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Vecchio 09-07-2012, 02.37.51   #2691
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Parsifal avvicinò l'orecchio al cunicolo, per tentare di comprendere cosa dicessero quelle voci.
E finalmente cominciò ad udirle in maniera più chiara.
“Ho sentito la presenza di uomini...” disse una di quelle voci.
“Di nuovo con le tue manie?” Brontolò un'altra. “Di nuovo con l'idea di poter sentire il loro odore?”
“Stavolta non è così...”
“Davvero? E come mai?”
“Perchè li ho sentiti per davvero.”
“Come sarebbe?”
“Ti dico che c'erano davvero.”
“Dove?”
“Nella grotta... erano alcuni uomini che ne hanno legato un altro in mezzo a tutte quelle armi che riempiono l'antro. Forse era un prigioniero...”
“Comunque noi non ci immischieremo in queste faccende. Meglio restare lontani da potenziali guai.”



Ci fu prima un mormorio tra quelle ragazze, poi finalmente annuirono all'idea di Lilith.
Decisero allora fra loro chi fosse in condizioni fisiche ed emotive migliori.
Alla fine fu deciso quale ragazze liberare.
“E sia...” disse la prescelta a Lilith “... io sono pronta... liberami e troveremo insieme il modo per salvare poi tutte loro...”
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Vecchio 09-07-2012, 10.11.53   #2692
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Parsifal25 sarà presto famoso
Era la voce di un gruppo di ragazze le quali avevano udito la presenza di quei farabutti e la mia sorte cche, fortunatamente, ero riuscito a limare.

Quella sagoma proveniva da questo muro......probabilmente vi era un passaggio che mi avrebbe condotto a loro. Iniziaì a tastare le crepe del muro in modo da poter trovare un qualche congegno.......

Nel frattempo, tra quelle parole.....udì una voce alquanto familiare......mi sembrava che fosse Lilith, ma come era finita quaggiù. Presi un forte respiro e iniziaì a chiamare a gran voce:

"Lilith.......sei tu? Se vi è qualcuno che possa parlarmi......non sono venuto a farvi del male.......ehilà.....c'è qualcuno?"
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore.....
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Vecchio 09-07-2012, 10.19.21   #2693
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cavaliere25 sarà presto famoso
suonai il corno e aspettai sta volta ero sicuro che stava succedendo qualcosa guardai la selva mentre aspettavo i soldati poi guardai quel cavaliere chissà chi era e che ci faceva li su quello spuntone di roccia
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fabrizio
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Vecchio 09-07-2012, 12.12.03   #2694
Altea
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Scossi il capo e guardai re Acerno "Maestà, a Tylesia non è come dite voi..l'Amore è stato bandito ma non ci si dedica affatto ai piaceri della vita, volete far diventare il vostro Regno come un Harem, diventare un grande sultano..vi ripeto..potreste riempire il vostro castello di splendide e affascinanti donne ma solo una sarà sempre la Regina..lady Armelia. Potrete dimenticarlo in un attimo di amore con un'altra donna ma non per la vita. Se volete, io vi ho dato la mia disponibilità assieme a Fyellon per risvegliare il principino, ma non vi interessa di lui? Non lo avete mai nominato se non fosse stata per la mia domanda".
Mi alzai alquanto alterata, mi avvicinai a quel torrente e immersi le gambe, l'acqua era limpida e si potevano notare i mille colori dei ciottoli sul suo fondale, mi rissollevai dal caldo afoso di quella zona. "L'Amore" pensai "in questo viaggio per raggiungere Tylesia vi erano sempre innamorati infelici, uno amava e l'altro odiava. Eppure l'Amore dovrebbe unire e non dividere altrimenti non avrebbe nessun senso stare insieme..dovrebbe essere come per gli antichi Greci, la metà uguale di quella mela." Ma non mi meravigliai più di tanto, pure io ne ero del tutto indifferente..e quindi non ero nessuno per poter dare dei consigli alla fine, forse il re e la regina dovevano capire soli che si stavano..perdendo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 09-07-2012, 15.53.41   #2695
Talia
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Entrammo nella chiesa e quella visione mi attraversò la mente...
Una figura alta, severa e dall’aspetto vagamente inquieto... uscì dal confessionale e si voltò verso di me... tutto in quell’immagine mi incuteva timore, dal rosario che stringeva con forza in mano al velo che le celava il volto...
Durò solo un istante, tuttavia... poi battei le palpebre e tutto scomparve.
La mano di Guisgard si strinse con più forza intorno alla mia, allora, ed io avvertii tutta la sua sorpresa ed il suo sconcerto.
Quell’odore di malta fresca e di pittura che ci aveva accolti al nostro precedente ingresso, adesso non riuscivo più a sentirlo... c’era quell’inconfondibile sentore di polvere, invece, tipico degli edifici chiusi da molto tempo.
Ricambiai la stretta della mano di Guisgard con una leggera carezza sul suo braccio...
“Il confessionale...” gli mormorai quindi all’orecchio, accennando alla nostra sinistra “Cosa c’è nel confessionale, Guisgard? Portami là, ti prego!”
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Vecchio 09-07-2012, 16.49.15   #2696
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard fissò Talia incuriosito.
“Il...” disse “... il confessionale? Ma non c'è nessun confessionale qui...” ma proprio in quel momento si accorse di un confessionale nella navata.
La chiesa appariva diversa da come l'aveva vista lui la prima volta, con odore di chiuso e di polvere.
E quel confessionale, con le sue tendine viola ed ammuffite dal tempo, sembra quasi come un porta, un passaggio, tra quel tempo ed uno lontano ed incantato.
“Come fai a sapere che c'è un confessionale?” Chiese Guisgard a Talia.
Poi, fissandola, avvertendo la mano di lei nella sua, con tutte le sensazioni ed emozioni che trasmetteva, non fece altre domande e condusse Talia vicino al confessionale.
Guisgard aprì le tendine e della polvere si alzò tutt'intorno.
“E' vuoto, Talia...” mormorò lui “... ovviamente non c'è nessuno...”
“E chi doveva esserci?” Intervenne il contadino. “Questa chiesa è vuota e ferma a trent'anni fa.”
Guisgard allora alzò lo sguardo e restò sorpreso, quasi sbiancando.
“Cosa avete?” Domandò il contadino.
“Sulle navate...” indicò il cavaliere “... non ci sono più...”
“Ci sono mosaici su scene dei Vangeli e immagini di Santi...” fece il contadino “... cosa doveva esserci?”
“Prima vi erano tantissimi dipinti e mosaici che raffiguravano due amanti senza volto...”
“In una chiesa? Assurdo!” Sentenziò il villano.
“Ricordi anche tu, Talia?”
“Ma lei è cieca!” Esclamò il contadino. “Non può averli visti! Forse il caldo vi ha dato alla testa!”
Guisgard continuava a guardare nella navata, quasi incredulo di non vedere più quelle immagini incomplete.
E approfittando della situazione, il contadino scappò via.
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Vecchio 09-07-2012, 17.38.05   #2697
Talia
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Quando Guisgard scostò la tenda del confessionale l’odore di polvere si fece più intenso, tanto da raschiarmi la gola e farmi tossire forte... iniziai a sentirmi male lì dentro, allora, come se mi mancasse l’aria... e presto iniziai a capire che non era per la polvere o per quel silenzio assoluto che ci circondava, quanto piuttosto per una vaga ed indistinta sensazione di disagio... una sensazione che mi scuoteva l’anima e mi faceva venir voglia di fuggire via il più presto possibile...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“E' vuoto, Talia...” mormorò lui “... ovviamente non c'è nessuno...”
“E chi doveva esserci?” Intervenne il contadino. “Questa chiesa è vuota e ferma a trent'anni fa.”
Guisgard allora alzò lo sguardo e restò sorpreso, quasi sbiancando.
“Cosa avete?” Domandò il contadino.
“Sulle navate...” indicò il cavaliere “... non ci sono più...”
“Ci sono mosaici su scene dei Vangeli e immagini di Santi...” fece il contadino “... cosa doveva esserci?”
“Prima vi erano tantissimi dipinti e mosaici che raffiguravano due amanti senza volto...”
“In una chiesa? Assurdo!” Sentenziò il villano.
“Ricordi anche tu, Talia?”
“Ma lei è cieca!” Esclamò il contadino. “Non può averli visti! Forse il caldo vi ha dato alla testa!”
Guisgard continuava a guardare nella navata, quasi incredulo di non vedere più quelle immagini incomplete.
E approfittando della situazione, il contadino scappò via.
I passi rapidi del contadino sul pavimento di pietra... poi più niente.
Ero combattuta... combattuta tra quella sensazione impellente che mi spingeva a scappare via e l’immagine di quella visione... nessuna delle visioni che avevo avuto in vita mia mi era mai giunta per caso o senza motivo... mai.
“Si, ricordo!” mormorai in risposta a Guisgard, ignorando le ultime parole del contadino “Ricordo quelle immagini... il ritratto... ricordo ciò che hai letto sul libretto di Andros...”
Esitai solo un attimo... poi lasciai lentamente scivolare la mano di Guisgard dalla mia e mi azzardai a fare mezzo passo avanti, verso il confessionale... le mie dita incontrarono il legno ruvido e leggermente consumato, le tende polverose... le sfiorarono, esaminandole per qualche istante... poi, quasi in preda a quella visione che mi aveva colta poco prima, si posarono sull’apertura di legno ed io feci, mio malgrado, un altro mezzo passo dentro il confessionale...
Fu un attimo... il mio passo risuonò sulla pedana lignea ed una improvvisa, incontenibile ed inspiegabile paura mi colse all’improvviso...
“Guisgard!” chiamai, la voce improvvisamente tremante, tendendo subito la mano verso dove sapevo di averlo lasciato.
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Vecchio 09-07-2012, 18.36.13   #2698
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Un giorno , forse un giorno il racconto sul fiore di Tylesia....mi avrebbe schiarito le idee su quel posto meraviglioso dove la gioia dei sentimenti era bandita.....
Seguimmo le tracce delle piume salii per una scala stretta dai gradini friabili....e arrivammo ad una porta......Cristansenforse aveva ragione potevano esserci le campane all'interno....ma le piume dei cigni finivano li'.....Vidi Reas tentare di aprire la porta.....e mentre tutti si taceva udii dei passi dall' interno.......e la voce di una bimba...." Reas non possiamo aprire la porta con violenza...se la bimba e' sola all'interno della stanza potrebbe farsi male.....mi chiedo pero' chi puo' esserci, una bimba piccola non si chiuderebbe li' dentro da sola.....".....poi ...mi venne in mente che appena arrivati al monastero, prima che il monaco ci accompagnasse nella stanza,vedemmo una donna con una bimba....." Reas...vi ricordate della donna che vedemmo prima di andare a riposare ?...e se fossero state chiuse proprio dal monaco, insieme ai cigni...per evitare che andassero a finire in mano a coloro che lo hanno ucciso?....".......mi avvicinai di piu' alla porta....e cominciai a bussare " Ditemi chi c'e' li' dentro.....non abbiate paura non vi faremo alcun male........."......un'altro tassello al grande enigma di quel luogo
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Vecchio 09-07-2012, 20.26.36   #2699
Guisgard
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XXX Quadro: Gioia Antica, la Città degli Opposti

“C'è una sola locanda, L'oca Azzurra.
Non ne servono altre, perchè a Perla non arrivano visitatori, solo futuri cittadini, tutti personalmente invitati da Patera e scelti con una particolare attenzione alle personalità eccentriche e fuori dalla norma.”

(Alfred Kubin, L'altra parte)



Guigard prese subito la mano di Talia e tirò a sé la ragazza.
Anche lui era inquieto ed avvertiva una strana sensazione, come un misto tra angoscia e smarrimento.
Prese allora Talia ed uscirono da lì.
Fuori dalla chiesa, Sheylon si lanciò all'inseguimento del contadino, che, sentendo il superbo felino arrivare, cominciò a correre con un forsennato.
“Sheylon...” disse Guisgard, ancora stravolto per l'accaduto in chiesa “... lascialo perdere... vieni qui...”
E la tigre subito ritornò da lui e a Talia.
“Andiamo ora...” mormorò Guisgard “... riprendiamo il nostro cammino...”
Ripresero la strada e ad un tratto videro un carretto che veniva verso di loro.
Era tirato da un mulo che solo a stento i tre uomini che conducevano il carretto riuscivano a far muovere.
“Perdonatemi...” disse Guisgard.
“Non ora, messere.” Fece uno di quelli. “Dobbiamo raggiungere un borgo vicino per la tradizionale Festa del Grano e questo dannato mulo non vuol saperne di camminare!”
“Volevamo solo un'informazione...” mormorò Guisgard.
“Non abbiamo tempo.” Disse un altro di quelli. “Solo un consiglio... tornate indietro. Oltre questo passo vi sono terre sconosciute o poco frequentate da secoli... e nessuno vi ha mai fatto ritorno.”
E andarono via.
“Che tipi...” scuotendo il capo Guisgard “... comunque non possiamo tornare indietro... abbiamo i cavalieri alle costole... e preferisco più un cammino ignoto, che finire in trappola dei nostri inseguitori...”
E ripresero il cammino.
Poco dopo apparve una figura lungo la strada.
Sembrava animata da una gran fretta.
“Perdonatemi...” fece Guisgard.
“Non posso fermarmi.” Fissandoli.
Era un uomo vestito con abiti particolari.
“Solo un'informazione...” disse Guisgard.
“Non posso, devo raggiungere un borgo oltre questa zona per partecipare alla processione del Santo Patrono...”
Parlava in fretta e con un accento molto marcato.
Rivelò anche il nome del Santo, ma né Guisgard, né Talia arrivarono a comprenderlo.
E andò via.
I due allora ripresero il cammino, fino a quando giunsero ad un pozzo.
Guisgard ne approfittò per rinfrescarsi il volto e le braccia.
Colse allora dell'uva bianca da una vite e ne offrì a Talia.
“Mangiala, è molto dolce...” le sussurrò.
Poi, voltandosi, vide un uomo accanto al pozzo.
“Scusatemi...” avvicinandosi il cavaliere “... vorrei chiedervi dove conduce questa strada?”
“Tornate indietro...” fece quell'uomo.
“Non possiamo...”
“Oltre è pericoloso...” disse l'uomo “... meglio tornare indietro, dove la terra è conosciuta...”
“Perchè, cosa c'è alla fine di questa strada?”
“Una città perduta” rispose l'uomo “che molti hanno cercato, ma che nessuno è tornato mai per descrivere...”
“Che città?”
“Gioia Antica...” fissandolo l'uomo “... la Città degli Opposti... vi regna una regina... ella è bellissima, ma ama solo l'Arciduca e per voi non avrebbe pietà...”
Guisgard allora si voltò a fissare la strada davanti a loro.
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Vecchio 09-07-2012, 20.34.22   #2700
Guisgard
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Parsifal aveva udito quelle voci, ma probabilmente, a causa del rimbombo fra le rocce, gli erano giunte alterate.
O forse era il suo grande desiderio di ritrovare Lilith, insieme alla preoccupazione per le sorti della giovane, che gli aveva procurato questa sorta di illusione sonora.
Chiamò allora Lilith attraverso quel passaggio, senza però, almeno inizialmente, ricevere risposta.
“Amico...” disse finalmente una voce “... dovresti essere tu a preoccuparti, visto che ti hanno rinchiuso qui.”
Ora la voce era finalmente chiara e nitida.
Ed era quella di un uomo.
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