I racconti del Bianco e del nero

[Lady Gwen]

Restai stretta a lui, mentre continuavamo a baciarci piano, dolcemente.
Il gorgoglio dell'acqua continuava ad accompagnarci, come il vapore alla base della cascata.
Lo scenario era impreziosito dal sempre presente arcobaleno, che faceva sembrare quell'istante quasi uscito da un libro di fiabe.
Ed io, onestamente, non avevo intenzione di spostarmi da lì.
Stavo troppo bene, stretta al suo corpo, sentendo i battiti ed il fiato rallentare pian piano.

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[Guisgard]

Restarono così a lungo, con l'acqua e la schiuma tutt'intorno, con Gwen stretta ad Elv e lui che le accarezzava la pelle piano, nelle zone in cui era più sensibile, muovendo lentamente le dita sui suoi seni, sui suoi fianchi e sulle sue natiche.
"Forse dovremmo andare..." disse pianissimo tra un bacio e l'altro "... o quel Goz ci darà per dispersi..." sorridendo e guardandola negli occhi.

[cavaliere25]

Qui è un paradiso dissi ad un certo punto senti un fruscio intorno a me vidi le foglie degli alberi muoversi c'è una leggera aria che si sta alzando ero ormai senza speranza ogni mio passo non portava da nessuna parte sono veramente nei guai speriamo che i miei amici mi vengano a cercare chi me lo a detto di infiltrarmi in una foresta a me sconosciuta e mi sedetti su un sasso vicino a un albero


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[Guisgard]

Lo yacht avanzava veloce tra le onde spumose ed i bagliori dorati del mare sotto i fendendi del Sole tropicale.
L'isola di Vivas sembrava spuntare oltre l'orizzonte conosciuto, quasi emersa dalla vaga foschia azzurrognola e le esalazioni di calda salsedine.
Man mano che l'imbarcazione si avvicinava Altea poteva vedere i bastioni naturali dell'isola ergersi come gli antichi Greci immaginavano essere le Colonne d'Ercole o la porta della Colchide.
Ad un tratto scogli aguzzi cominciarono a frastagliare il mare corallino, quasi fossero le difese che l'isola aveva eretto fra sè ed il mondo.
Alla fine lo yacht raggiunse la baia naturale dell'isola di Vivas, fino ad arrivare a poche decine di metri dalla riva fatta tutta di sabbia bianca, mentre una vegetazione primordiale, quasi preistorica ricopriva buona parte di quel mondo esotico e avventuroso.

[Lady Gwen]

Sentivo ancora le sue dita che mi accarezzavano piano, facendomi sussultare appena ed io non mi spostavo di un millimetro da lì.
Non ne avevo la minima intenzione.
Poi, disse che ci conveniva andare da Goz.
"Potremmo anche farglielo credere e andare via con la sua barca, lasciandolo qui..." dissi sorniona, ridacchiando poi appena, fra un bacio e l'altro.

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[Guisgard]

Cavaliere25 era ormai sconfortato e si sedette sperando di essere trovato da Goz e dagli altri.
C'erano infiniti rumori intorno a lui, come se la foresta fosse viva ed in effetti lo era, visto le infinite specie animali che vi abitavano.
Ma all'improvviso il giovane marinaio udì delle voci.
Voci umane, vaghe e distanti, ma sicuramente umane.

[Guisgard]

Elv rise.
"Beh, l'idea mi stuzzica" disse chinando il capo sul petto di Gwen "ma spero tu sappia guidare una goletta, perchè io non saprei neanche farla partire... le sole cose che so fare sono le fotografie... e fare l'amore con te..." cominciando a baciarle piano i seni.

[cavaliere25]

Sento delle voci in lontananza dissi alzandomi di scatto chissà che non siano i miei amici allora iniziai a urlare" hei sono qui " speravo che mi sentissero cercavo di localizzare le voci per orientarmi ma era difficile c'erano tanti rumori tutti insieme che non capivo la direzzione precisa

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[Lady Gwen]

Ridacchiai anch'io, sospirando ai suoi baci, mentre gli accarezzavo i capelli neri.
"Non sono cose da poco..." commentai, con accennata malizia.
"Che vuoi che ti dica, al massimo cerchiamo sul web..." aggiunsi, ridendo poi.

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[Guisgard]

Cavaliere25 grisò per farsi sentire, sperando fossero Goz e gli altri.
Quelle voci allora si sentirono più chiaramente, come se lo avessero sentito.
Il giovane allora udì quelle voci un pò più vicine, poichè si stavano avvicinando a lui.