I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

Era un camioncino appena giunto davanti alla casa di Mister Si.
Scese un uomo alto e grosso.
"Salve..." disse.
"Salve." Rispose Mister Si, sulla porta accanto a Destresya. "In cosa posso aiutarla?"
"E' lei l'eroe del cartello?"
"Si."
"Allora vorrei ingaggiarla..." il nuovo arrivato, fissando l'uomo e poi Destresya.
Nel frattempo Gen ed Elv avevano lasciato la laguna.
Ormai albeggiava quando arrivarono a casa di lui.
Si trattava di una piccola abitazione con discreta vista sul mare.
"Prego, mettiti pure comoda..." lui a Gwen "... in cucina puoi trovare delle uova, qualche arancia per una spremuta e del pane da tostare... io intanto faccio una doccia veloce."

[Lady Gwen]

Casa di Elv non era grandissima, ma la vista sul mare era davvero notevole, c'era da dirlo.
Annuii prima che andasse a fare la doccia e preparai le uova.
Feci poi una spremuta di arancia e tostai il pane in padella con del burro.
Dopo aver finito, aspettando che Elv arrivasse, rimasi a guardare il mare dal piccolo balcone.
L'odore di salsedine caldo e pungente arrivava con la spuma soffice delle onde e coglievo una strana pace, in questo posto, come fosse perfetto per ritirarsi e non pensare a nulla, se non a questa vista meravigliosa.

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[Destresya]

Era un furgoncino da cui scese un uomo che voleva ingaggiare Mister Sì.
"Lo vede? Ecco l'ingaggio che aspettava!" facendogli l'occhiolino "La lascio ai suoi affari, mi perdoni ancora se l'ho disturbata!" con un cenno del capo.
"Con permesso!" all'uomo appena arrivato "Me ne torno alla locanda!" dissì, quasi tra me e me prima di incamminarmi.

[Guisgard]

"Aspetti, resti qui..." disse sottovoce l'eroe a Destresya "... avanti, sono qui per ascoltarla..." rivolto poi al nuovo arrivato.
"Voglio che ritroviate il mio pescespada." Questi fissando l'eroe e Destresya.
Nel frattempo Gwen ammirava il mare dalla casa di Elv.
Il Sole era sorto e lasciava sulle onde riverberi di una giallo chiarissimo, mentre l'odore di salsedine, portata dal vento fresco, giungeva sul viso della ragazza con l'eco salmastro delle onde spumose contro le panchine del porto vicino.
"Bello il mare, vero?" Arrivando Elv nel suo accappatoio.

[Lady Gwen]

Le panchine del porto si stagliavano contro l'orizzonte rosato, come le barche e gli scogli dai contorni sbeccati e frastagliati.
Sentii la sua voce, mentre tornava in accappatoio.
Sorrisi ed annuii.
"Così semplice, eppure toglie il fiato..." mormorai, riferita alla vista.

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[Guisgard]

"Si..." disse Elv a Gwen guardando il mare del mattino "... quest'isola è forse tra le più incontaminate di questi mari... forse per questo sono fuggito qui... prima di giungere a Procao non conoscevo davvero il significao di libertà... ovunque mi volto qui c'è solo il mare... un mare sconfinato, più di qualsiasi altro luogo al mondo... si, questa è la libertà..." assaporando l'aria fatta di salsedine.

[Lady Gwen]

Lo guardai, ascoltando attentamente le sue parole e riflettendoci sopra.
Annuii appena.
"Spesso, si tende a pensare ad un'isola come ad una prigionia, un luogo sperduto chissà dove in mezzo al mare, ma forse è proprio questo che la rende libera. Non avere vincoli con la terraferma, senza nulla che possa raggiungerti" commentai io, allora.

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[Guisgard]

"Si, è vero..." disse Elv guardando non più il mare ma gli occhi di Gwen "... è vero... nessun contatto, nessun vincolo... come essere sospesi tra cielo e mare... in balia delle tempeste... una volta lessi di un poeta... diceva che durante le tempeste sono un cuore forte può tenerci saldi..." sorridendole.

[Lady Gwen]

Ricambiai il suo sguardo che ora nei miei occhi e non più verso il mare, ascoltandolo.
"Un po' romantica come idea, ma condivisibile" commentai sorridendo.
"Ma temo che in mezzo a questa filosofia in cucina si stia freddando tutto..." divertita.

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[Destresya]

A quelle parole sussurrate mi stupii e mi fermai istintivamente.
Allora ascoltai le parole dell'uomo col furgone... e per poco non risi!
Ma mi contenni e riuscii a non ridere.
"Un pescespada? E si è perso dove?" chiesi, cercando di sembrare meno divertita possibile.
Sì, decisamente quell'uomo non si annoiava.