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Vecchio 17-05-2012, 19.14.21   #2081
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Quella visione... fu un attimo.
La voce calda di Andros, il suo tono vibrante e quelle parole... sentii l’anima di Chymela sussultare e vibrare forte mentre lo ascoltava, mentre lo guardava...
Fu un attimo, ma fu tanto chiaro e limpido nella mia mente che anche io sussultai.

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“Sei bellissima, gioia...” avvicinandosi lui a lei “... bellissima...” sfiorò le sue mani e sorrise “... siamo pronti, amici...”
Quella visione era svanita, così, come era arrivata nel cuore di Talia.
“Bene!” Disse Fernand. “Siamo trasformati tutti, per magia, in eroi ed eroine! Io sono Erec e ho la mia bella Enide! Abbiamo poi Rolando e Alda!” Facendo segno a Delucien e Margel. “E, infine, Lancillotto e Ginevra!”
“Camminiamo sempre uniti.” Si raccomandò Delucien.
E si diressero tutti verso la festa.
La voce di Guisgard mi riportò lì... gli sorrisi e strinsi la sua mano di rimando... e, in quell’istante, sentii come mai prima il peso della mia condizione.
Sentivo gli altri allontanarsi, intanto, ed avviarsi verso la festa... anche noi dovevamo andare, lo sapevo bene... ma improvvisamente non volevo più, improvvisamente non era più quella la cosa più importante...
Improvvisamente mi accorsi di sentire la sua mancanza.
Non avevo mai dato troppo peso al fatto di non poter più vedere... al contrario, passato lo shock iniziale mi ci ero quasi abituata: avevo imparato ad ascoltare con più attenzione e a far conto su tutti gli altri sensi, la mia anima spesso ‘sentiva’ ciò che io non potevo vedere. E questo, in qualche modo, mi bastava.
Ma improvvisamente mi accorsi che non mi bastava più per lui. Sentivo la sua mano nella mia e sentivo il suo sguardo su di me, sentivo il suo cuore battere e la regolarità del suo respiro... eppure non mi bastava più. No, non mi bastava: improvvisamente desiderai di nuovo guardare nei suoi occhi per accertarmi che tutto andasse bene, per tranquillizzarmi, così come facevo quando eravamo ragazzini... si, io volevo vederlo, volevo guardarlo... ne avevo bisogno!
Trattenni la sua mano nella mia, tremando, e chiusi gli occhi, li strinsi e respirai piano per qualche attimo... pregai in quei pochi attimi, implorai per poter vedere ancora, anche un solo momento, quel momento... poi, inspirando profondamente, li riaprii...
Ma niente era cambiato, ed io mi trovai ancora in quel buio screziato di vividi lampi di luce fiammeggiante.
La delusione fu cocente ed i miei occhi si riempirono di lacrime... lacrime amare, lacrime di frustrazione...
In fretta, dunque, perché Guisgard non le notasse, abbassai il viso e sospirai mestamente...
Poi mi voltai verso la porta...
“Dai, andiamo...” mormorai, senza riuscire a nascondere quel tono vagamente triste.
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
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Vecchio 17-05-2012, 19.58.35   #2082
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard strinse la mano di Talia e si accorse che era fredda e tremante.
Inoltre la sua voce incerta e il tono mesto e rattristato non erano sfuggiti al cavaliere.
Le tre coppie si avviarono allora verso il luogo della festa, mischiandosi pian piano con gli altri che si dirigevano là.
Ma Guisgard voleva restare solo con Talia e comprendere cosa avesse.
Allora, cominciò sensibilmente a rallentare il passo, lasciando che tutti gli altri li circondassero, separandoli dai loro amici.
E all'improvviso, Guisgard si avvicinò ad una fontana per bere.
“Ah, mi ci voleva una bella bevuta!” Esclamò. “Fresca! Adoro l'acqua che sgorga in questi borghi di montagna!” Guardò i vari cavalieri e le loro dame sfilare verso la festa.
Allora, bagnandosi la mano con quell'acqua fresca, scherzò sulle guance di Talia.
“Vuoi bere?” Chiese alla ragazza. “E' fresca e buonissima. E poi magari mi racconti perchè mi sembri così triste...” le accarezzò il viso “... la regina Ginevra deve essere gaia e spensierata... lei solo possiede il cuore di Lancillotto!” Sorrise.
“Messere!” Avvicinandosi all'improvviso un bambino. “Acquistate una rosa per la vostra dama? Ho rose di tutti i colori... rosse, bianche, perlate, ambrate, gialle... vi prego... se torno a casa senza averne venduta almeno una, mio padre mi picchierà!”
“Avanti...” disse Guisgard “... una rosa per far sorridere la mia regina... quale desiderate, lady Ginevra?” Domandò a Talia.
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Vecchio 17-05-2012, 20.27.28   #2083
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Ci inoltrammo tra la folla, camminando lentamente... Guisgard stringeva la mia mano ed io seguivo i suoi passi. Ormai non provavo più disagio a camminare nella confusione, mi ero abituata e riuscivo a districarmi abbastanza bene... eppure quella vaga tristezza che mi aveva investita poco prima non accennava a diminuire, al contrario...
Poi d’improvviso Guisgard si fermò vicino ad una fontana, sentivo l’acqua zampillare allegramente, sentii la sua mano raccoglierla, poi la sua voce...

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E all'improvviso, Guisgard si avvicinò ad una fontana per bere.
“Ah, mi ci voleva una bella bevuta!” Esclamò. “Fresca! Adoro l'acqua che sgorga in questi borghi di montagna!” Guardò i vari cavalieri e le loro dame sfilare verso la festa.
Allora, bagnandosi la mano con quell'acqua fresca, scherzò sulle guance di Talia.
“Vuoi bere?” Chiese alla ragazza. “E' fresca e buonissima. E poi magari mi racconti perchè mi sembri così triste...” le accarezzò il viso “... la regina Ginevra deve essere gaia e spensierata... lei solo possiede il cuore di Lancillotto!” Sorrise.
Mi ritrassi appena e sorrisi leggermente, mentre quel peso sul mio cuore aumentava...
“Non sono triste!” mentii.
Raramente avevo mentito a Guisgard, non ero mai stata molto capace a raccontare bugie e lui mi conosceva troppo bene, tanto che gli era sempre bastata una sola occhiata per smascherarmi... ma quella volta era diverso, non volevo rattristare anche lui e non volevo pensasse che ero sciocca...
Poi, prima che potesse chiedermi qualcos’altro, una seconda voce si intromise tra noi...

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“Messere!” Avvicinandosi all'improvviso un bambino. “Acquistate una rosa per la vostra dama? Ho rose di tutti i colori... rosse, bianche, perlate, ambrate, gialle... vi prego... se torno a casa senza averne venduta almeno una, mio padre mi picchierà!”
“Avanti...” disse Guisgard “... una rosa per far sorridere la mia regina... quale desiderate, lady Ginevra?” Domandò a Talia.
“Oh...” sussurrai... ma poi un vago sorriso sorse sulle mie labbra “Ebbene... chi altri se non sir Lancillotto può stupire la regina Ginevra? Vediamo, allora, se sei davvero il solo ed il vero Lancillotto, come hai sempre sostenuto... stupiscimi, dunque! Scegli tu per me, mio impavido cavaliere, e poi dimmi: qual è, a tuo giudizio, quella che preferirei?"
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Vecchio 17-05-2012, 20.56.58   #2084
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Troppo impaurita la donna per ascoltare, sembrava fuori si ...senza potersi esprimere come voleva...niente viaggio in quella notte per nulla al mondo...solo per me...il fato diede sfogo alle sue immagini....entrai in una trance che mi estrometteva solo parzialmente dal mondo reale....e la visione fu limpida...e vidi Fin Roma e la Regina....il suo dolore era palpabile come le mani di Reas poco prima.....Fin sembrava vivesse dei suoi pensieri ed ella come solo un amore infito puo'...desiderava l'odore di quel magnifico fiore....e se quel fiore fosse l'uomo che ella amava...e se quel fiore fosse la sua sola ragione di vita.....quel fiore, non poteva essere estirpato......sembrava la vita stessa......Ritornai in me e i miei occhi erano ancora fissi sul volto della donna.......la stanza, si...dovevamo riposare......" Grazie padre..qualsiasi cosa andra' bene perche' si possa riposare, l'alba sembra terribilmente vicina.."....entrai nella stanza...sembrava cosi' piccola, vi era un letto che sembrava abbastanza grande per due persone....e vi era un inginocchiatoio.....chi non dormiva..pregava......chiudemmo la porta alle nostre spalle..." Reas....che strana situazione, cerchiamo i cigni e troviamo altro......incomincio a temere per tutte le persone che conosco......incomincio a sentire quello che l'umana coscienza chiama paura di perdere....e io ho gia' perso tanto nella vita..........Ho giurato a Goz di trovare i suoi cigni.....ho avuto una visione....voi avete mai visto il fiore che e' custodito nel giardino del parco reale ?..."...
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Vecchio 17-05-2012, 22.19.50   #2085
Lilith
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Lilith è sulla buona strada
Dopo aver udito quella voce, corsi verso Parsifal, stringendogli il braccio. "No. Voi non affronterete nessuna prova senza di me. Lei vi sta mentendo... non fidatevi."
Non volevo che Parsifal se ne andasse, soprattutto in quel momento. La voce, prima di affrontare la prova, mi disse che saremmo dovuti restare insieme per poterla superare. Ora mi stava dicendo di non fidarmi, altrimenti saremmo morti entrambi.
Mi feci coraggio ed avanzai verso quella donna. "Affronteremo entrambi la prova. Nessuno si sacrificherà per nessuno."
Tornai poi accanto al cavaliere e lo guardai, sperando che accettasse la mia decisione.
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo."
Mago Merlino
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Vecchio 18-05-2012, 00.25.10   #2086
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La montagna, di tanto in tanto scricchiolava e qualche pietra, di varie dimensioni e forma, rotolava giù dalla parete rocciosa.
“Non siate...” disse Barius tossendo “... non siate ingiusta con sir Fyellon, milady... egli sta organizzando il da farsi... sono sicuro che mi tirerà fuori di qui... egli è un gran cavaliere... lo si vede dal nobile portamento e dalla risolutezza con cui affronta le avversità... è grazie a lui che ho trovato il coraggio di resistere... posso farvi una richiesta?” Tossì nuovamente. “Siate buona con lui... è un generoso, si vede... ma ha bisogno anche del vostro aiuto... vedrete che saprà risolvere questa brutta situazione...”
Intanto, tornato alla locanda, Fyellon vi trovò i minatori.
“Questo è Jussac.” Fece Gerprando, presentando il capo dei minatori al cavaliere.
“Bisognerà che vediate la montagna.” Disse questi.
“E' venuta giù parecchia pietra?”
“Un'intera parete.”
“E come sta quel disgraziato?”
“Sta bene.” Rispose Fyellon. “E' di fibra dura. Seguitemi, vi condurrò a vedere la montagna.”
In quel momento si avvicinò Renya.
“Vostro marito ha chiesto di voi.” Fissandola Fyellon.
“Davvero?” Sarcastica lei. “Dovrei sentirmi lusingata, immagino...”
“Venite con me.” Disse Fyellon.
Si appartarono nella cucina della locanda.
“Allora?” Fissandolo Renya.
“Cosa avete?”
“Avete un'altra domanda?” Ironica lei. “O volete conoscere la storia della mia vita?”
“A me non interessa la vostra storia...” infastidito Fyellon “... voglio solo che facciate la moglie devota ed afflitta!” Prendendola per un braccio. “Ora tornate di là e fatevi scendere qualche lacrima!”
“Amate comandare tutti a bacchetta, vero?” Tentando di liberarsi da quella presa lei. “Ed io cosa ci guadagno?”
“Stanno cominciando ad arrivare diverse persone” disse Fyellon “e ho visto che gli affari iniziano a girare per la locanda... non siete soddisfatta?”
“Voglio altro da questa storia!” Esclamò la donna.
“Cosa volete?”
“Voglio una vita felice” rispose lei “e voglio un uomo vero... come voi!”
Lui la fissò per qualche istante, per poi prenderla a schiaffi.
“Tornate di là, in cucina” disse con astio “e recitate la vostra parte.”
Fyellon tornò poi dai minatori e con loro raggiunse di nuovo la montagna, ritrovando Altea.
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Vecchio 18-05-2012, 00.50.21   #2087
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A quelle parole di Elisabeth, Reas si voltò di scatto a fissarla.
“Avete detto” disse visibilmente turbato “che vi è un Fiore a Tylesia... come fate a dirlo? Come sapete di questo? Nessuno può avervene parlato in città, che io sappia... come conoscete allora il giardino di Tylesia?”
I due erano in quella piccola stanza, arredata con un letto, un vecchio scrittoio ed un inginocchiatoio.
Alla parete vi era solo un piccolo crocifisso in legno e l'unica fonte di luce arrivava da una candela che il monaco aveva lasciato loro.
La penombra dominava ovunque in quella stanza, generando mutevoli immagini, simili ad ombre inquiete, che sembravano danzare una macabra danza sulla spettrale melodia dei suoni della notte.
Reas fissava Elisabeth, cercando di comprendere le sue parole attorno a Tylesia ed al suo giardino.
Ad un tratto si udì un rintocco di campana e poi il sordo rumore del portone del monastero che veniva chiuso.
Come se il monaco avesse voluto proteggere tutti loro dai misteri che attraversavano la selva.
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Vecchio 18-05-2012, 00.57.39   #2088
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L'uomo era ancora aggrappato alla corda fissata attorno alla carrucola, quando Alberico si avvicinò e con il becco e gli artigli sciolse il nodo, facendo così ricadere nel pozzo lo strano individuo.
Questi lanciò un urlo e si ritrovò, subito dopo, sul fondo melmoso di quel pozzo.
“Non è un uomo, sciocchi.” Disse il falco a Cavaliere25, a Tieste e a Polidor. “E' un essere soprannaturale chiamato Jinn.”
“Aiuto!” Gridò dal fondo del pozzo. “Aiutatemi, vi prego! Non lasciatemi qui!”
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Vecchio 18-05-2012, 01.45.43   #2089
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quel vago sorriso sul volto di Talia e quel gioco sussurrato, quasi come una piccola sfida, simile a tante altre che sin da piccoli i due si erano scambiati, fecero sorridere lievemente Guisgard.
Il cavaliere allora fissò il bambino delle rose.
“Eh, gia.” Disse. “Sentito, mio giovane amico?”
Il bambino annuì divertito.
“Sembra che una nuova sfida avanzi verso il prode Lancillotto.” Continuò Guisgard. “E stavolta non si tratta di stanare draghi, affrontare orchi e mettere in fuga felloni. No, stavolta un'impresa ben più insidiosa si mostra all'orizzonte... stupire la bella Ginevra! L'hai sentita anche tu la nostra regina, vero?” Guardando il piccolo fioraio. “Devo dimostrare di essere il solo e vero sir Lancillotto! Ti sembra poco, amico mio?”
Il bambino rise.
“Vediamo se madonna Fortuna sarà dalla mia parte...” cominciando a scegliere tra le varie rose “... quale di queste rose sarà la prescelta dalla mia Ginevra? Forse questa gialla, che mi ricorda i suoi bellissimi capelli? O forse questa bianca, che mi fa tornare in mente la sua pelle d'alabastro? E se invece fosse questa perlata, così simile al suo contagioso e magico sorriso? O questa rossa, che in tutto e per tutto richiama la sua vellutata e deliziosa bocca? O magari questa ambrata, che pare dipinta dello stesso colore dei suoi bellissimi occhi? Eh, arduo giudizio... ben più complicato di quello toccato a Paride... anche se il premio che attendo sarà di certo ben più prezioso di quello che il figlio di Priamo trovò a Sparta tra le braccia di Elena... e sia, ho deciso!” Esclamò. “Si, ho scelto... prenderò due di queste rose... questa ambrata, dello stesso colore dei suoi occhi, i più belli che io abbia mai visto, affinchè mai una lacrima possa più solcare quello sguardo... e poi questa perlata come il suo sorriso, capace di irraggiare il mondo intero, perchè non smetta mai di illuminare ogni mio risveglio...”
Guisgard allora lanciò due monete al bambino e questi fece prendere le due rose al cavaliere, che le racchiuse poi nelle mani di Talia, facendole specchiare così nella limpida e fresca acqua della fontana.
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Vecchio 18-05-2012, 01.46.29   #2090
Parsifal25
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Parsifal25 sarà presto famoso
Ero pronto ad affrontarla, ma il tempo non c'era.....poichè nell'avanzare... al primo passo mi sentì stringere il braccio saldamente....era Lilith.

"Lilith.....ma cosa...." dal suo sguardo intenso capì che non mi avrebbe permesso di fare tale gesto. Mi rammentò le parole della prima volta che entrammo: "Insieme, avremo superato la prova.....".

Nei suoi occhi vidi una forte determinazione e coraggio fuori dal comune, rimasi esterefatto.....la guardaì e le dissi: "Perdonami.....mi ero dimenticato del nostro patto....." mi inginocchiaì innanzi a lei e le baciai la mano.
"Non sei ingenua come tu dici......." le dissi sorridendo.

Con nuovo impeto e ardore, mi misi in piedi e girandomi verso la "Prova" le dissi: "perdonate milady, ma abbiamo promesso......vinceremo insieme".
__________________
"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore.....
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