La vendetta di Fantamas

[Lady Gwen]

Scossi ancora la testa, sbuffando e mettendo il ciondolo in borsa.
Poi uscimmo ed io mi appoggiai alla macchina, scocciata ed esasperata per quella serata che non si decideva nè ad iniziare nè tantomeno a finire.

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[Destresya]

Era stato facile, troppo facile.
I tre furono messi fuori combattimento in poco tempo, senza darmi nemmeno il tempo di divertirmi!
Ne uccisi due, mentre legai il primo a una sedia e gli rovesciai addosso una bottiglia d'acqua trovata lì per caso.
Non mi bastava ucciderli, dovevo capire tutto di quella storia.
Intanto, iniziai a guardarmi intorno, osservando quel luogo cupo e tetro.
Cosa stavano facendo quei tre?
Niente di buono, sicuramente.

[Guisgard]

Gwen ed Elv attesero nella piazzetta, davanti alla Corvette.
Lui fumava distrattamente, mentre lei appariva scocciata.
Ad un tratto arrivò un'auto che si fermò accanto a loro.
Dal finestrino apparve un uomo dal volto anonimo.
"Prego, seguiteci." Disse.
Elv annuì e con Gwen salirono a bordo della Corvette.
Così seguirono l'auto attraverso una stradina isolata.
"Mi raccomando recita bene la tua parte." Elv a Gwen mentre guidava.



La Pantera si guardò intorno, non trovando nulla di particolare.
Era una specie di stanzino senza nulla di interessante.
Intanto l'uomo legato aveva ripreso conoscenza.

[Lady Gwen]

Aspettammo e aspettammo, mentre lui fumava ed io ero sempre più insofferente.
Ad un certo punto fummo affiancati da una macchina.
Il tizio al volante ci disse di seguirlo e così facemmo.
"Smettila di ripetermelo in continuazione" sbottai, infastidita.

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[Guisgard]

"Cerca di fare meglio di come apparivi in quel pub." Disse Elv guidando. "Sembri la classica donna insofferente ed insoddisfatta." Con un ghigno. "Così finiranno col credere che non sei soddisfatta a letto, mia cara." Ridendo e fissando Gwen.

[Lady Gwen]

Assunsi un vago sorriso simile a un ghigno.
"Posso anche evitare di fingere di essere felice e soddisfatta mentre sono con un tizio che ha bisogno di pagarla, una donna, per averla accanto" sibilai, in un commento candido ma dal retrogusto velenoso.

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[Altea]

Uscimmo dalla cappella ed entrammo in auto.. "Cosa dici lo portiamo da Montes o da Mircon, lo studioso che conosco e pure Montes.. Un uomo di fiducia". Nel frattempo eravamo saliti in auto e sfogliavo il libro.

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[Destresya]

Ma che diavolo ci facevano in un posto desolato come quello?
Non c'era niente che potesse ispirare qualche congettura.
L'unico sopravvissuto riprese conoscenza, e si beccò un ceffone in pieno viso.
"Avanti, svegliati!" con tono imperioso "Se non vuoi fare la fine dei tuoi amici, ti converrà collaborare! Voglio sapere tutto quello che sai su questi libri e sul tuo capo!" con aria minacciosa.

[Guisgard]

"Mircon credo sia l'uomo giusto." Disse Hunt ad Altea. "Lui potrà sicuramente dirci di più su questo vecchio libro... anche se non ho mai creduto a sciocchezze come stregoneria e roba varia..."



"Allora se vuoi" disse sorridendo Elv a Gwen "puoi starmi accanto gratuitamente." Divertito. "Dopotutto non credo esiste una degna cifra per averti nel letto." Aggiunse guidando.



"Dimmi" disse l'uomo legato alla Pantera "perché dovrei dirlo ad una sgualdrina come te?" Con disprezzo.

[Altea]

"Eppure qualcosa mi dice stregoneria, sette o non so cosa ha qualcosa a che fare.. Non sono superstiziosa ma forse vi è qualcuno che venera il Maligno.. Andiamo da Marcon, fortunatamente vive qui nella brughiera per studiare le sue millenarie leggende" e scrissi sul navigatore la via della sua residenza tenendo il libro ben stretto.

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