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Vecchio 13-03-2012, 13.36.14   #1091
cavaliere25
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cavaliere25 sarà presto famoso
siete tornato dissi guardando quella figura padre Nicola è andato dentro la roccia se volete possiamo aspettarlo qui ho se volete potete entrare anche voi e parlargli e aspettai che la strana figura mi rispondesse
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fabrizio
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Vecchio 13-03-2012, 14.32.44   #1092
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Mi sedetti sotto il portico, dove la locandiera mi aveva lasciata e assaporai il calore del sole sulla pelle... per qualche momento non feci caso a niente altro se non a quella gradevole sensazione, finché la mia attenzione fu attratta da tre voci che, poco distanti da me, disquisivano su Gioia e Felicità...
Li ascoltai per qualche momento, in silenzio... ed un vago sorriso mi increspò le labbra: quei tre giovani uomini parlavano di concetti astratti, parlavano di Gioia Felicità e Bellezza come se non le avessero mai conosciute davvero... le loro parole erano gentili e i discorsi acuti, ma non vi era sentimento in essi, non vi era un cuore che vibrava, non vi era passione...
Mi persi nell’ascoltarli, tuttavia... seguendo i loro ragionamenti e le loro riflessioni...
Finché una quarta voce li interruppe... e disse qualcosa che mi colpì.
Un Fiore Unico... disse... immutabile ed eterno... un fiore capace di confondersi con i sogni di ogni uomo...
E improvvisamente rammentai che un Fiore simile a questo, da qualche tempo, ricorreva spesso nei miei sogni...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Volete acquistare una delle mie spille, milady?” Avvicinandosi la zingara a Talia. “Vi farò un prezzo di favore. Stamani ne ho fatte tre… scegliete quale più vi aggrada…” e pose davanti alla ragazza tre spille fatte con paste vitree colorate, raffiguranti, rispettivamente, una rosa, un giglio e una margherita.
La voce della zingara mi distrasse da quei pensieri...
Sorrisi, dunque, ed allungai le mani finché non giunsi a sfiorare le tre spille... le esplorai per qualche istante una ad una con la punta delle dita... la pasta vitrea era fredda al tatto e sembrava lavorata con una certa maestria, nonché con somma cura...
“Devono essere tutte molto belle...” dissi poi gentilmente “Sento che sono state realizzate con amore, come se ad ognuna aveste voluto donare una propria anima ed una propria personalità... e mi chiedo se anche i loro colori confermino tale sensazione!”
Attesi un attimo, durante il quale le mie dita passarono ancora dall’una all’altra... infine sorrisi: “Ma voi, che avete la fortuna di poterle anche vedere, ditemi... quale credete che si addica di più a me? Consigliatemi, ed io acquisterò quella!”
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 13-03-2012, 18.52.05   #1093
Guisgard
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“Non c’è tempo!” Disse la misteriosa figura a Cavaliere25. “Il demone tornerà presto e bisognerà affrontarlo! Se solo potessi usare la mia corazza… purtroppo è rinchiusa in quella nicchia di pietra e la chiave per liberarla è caduta nelle acque di questo stagno…” fissò allora le acque ed un bagliore dalle profondità dello stagno cominciò a mostrarsi agli occhi del boscaiolo, come se qualcosa brillasse sul fondale.

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Vecchio 13-03-2012, 19.04.15   #1094
Guisgard
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Altea cominciò a chiamare Fyellon, ma quegli uomini le si avvicinarono ed uno di loro la colpì, facendola poi cadere a terra.
“Credi di essere nella favolosa corte della regina?” Fissandola quell’uomo. “Qui comanda il popolo e nessuno riuscirà più ad affamarci a causa di questa assurda guerra!”
Alzò allora il forcone per colpirla, ma proprio in quel momento qualcuno lo colpì alle spalle, tagliando in due il forcone.
“La fame rende dunque dei vigliacchi, oltre che dei disperati?” Con la spada in pugno Fyellon. “E’ facile attaccare in gruppo una donna, vero?”
“Cosa volete voi?” Domandò uno di loro. “Perché ci attaccate? Appartenete alla guardia reale?”
“No, non vedi che non indossa l’uniforme!” Esclamò un altro del gruppo.
“Perché avete aggredito quella ragazza?” Fissandoli Fyellon. “Che cosa volevate provare? Che siete dei vili?”
“Diamogli una lezione!”
E si lanciarono tutti sul cavaliere.
Questi però riuscì ad evitare il loro grossolano attacco ed uno alla volta li disarmò, stordendone qualcuno e tramortendone qualcun altro.
“Ed ora ritornate nella fogna che vi ha partorito, villani!” Intimò loro Fyellon.
Si avvicinò popi ad Altea.
“Come state, milady?” Domandò alla ragazza. “Vi hanno fatto del male?”
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Vecchio 13-03-2012, 19.11.22   #1095
Altea
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Quegli uomini non volevano sapere ragione...fame e miseria...ma allora Tylesia non era quel Regno d'oro e perfetto che sembrava...con le sue ricchezze avrebbe potuto sfamare non un solo popolo. Cercavo di far capire le mie ragioni quando vidi quasi addosso a me un forcone, chiusi gli occhi...ma sentii una voce familiare e vidi Fyellon combattere contro quegli uomini. Rimasi stupita...dove aveva appreso quella maestria nel combattimento? Certo era degno di essere una guardia della Regina.
Si avvicinò a me per sincerarsi del mio stato di salute..."Fyellon, non preoccupatevi" dissi rialzandomi da sola "ho subito in questo posto umiliazioni ben più grosse..certo sto bene e devo farvi i complimenti, siete un combattente perfetto, dove avete appreso cosi bene questa arte? Ma forse è meglio che corriamo su per quella strada per arrivare a corte..."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 13-03-2012, 20.05.34   #1096
Guisgard
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Fyellon aiutò Altea ad alzarsi.
“Ho avuto un grande maestro” disse alla ragazza “e a lui devo tutto ciò che sono e che conosco.” Per un attimo un velo d’inquietudine si posò sul suo sguardo. “Si, avete ragione… raggiungiamo il palazzo prima che la situazione precipiti in città…”
I due allora corsero verso il palazzo reale.
Qui, davanti all’ingresso, trovarono una folla inferocita decisa ad assalire la dimora della sovrana.
“La gente sembra impazzita…” mormorò Fyellon “… temo possa scoppiare una rivoluzione…” fissò poi Altea “… statemi accanto e non perdetemi di vista nemmeno per un momento, milady…” prese la mano di lei e si avvicinò alla folla.
Salì allora, con agile salto, su una delle statue che adornavano lo spiazzo che precedeva l’ingresso del palazzo.
“Gente di Tylesia, ascoltatemi!” Urlò alla folla.
“Cosa diavolo vuoi?” Gridò qualcuno.
“Chi sei?” Urlò qualcun altro.
“Non ha importanza chi io sia!” Fece Fyellon. “Ma agendo così non otterremmo nulla!”
“Non sei uno di noi!”
“Forse il popolo ha un volto?” Domandò Fyellon a chi aveva parlato. “Forse come il Clero ama adornarsi di Croci preziose per distinguersi? O come l’aristocrazia di fregi e stendardi per farsi riconoscere? No, il popolo ha lo stesso volto! Ha il mio, quello di questo ragazzo, o di quella fanciulla! Ha il cuore grande perché sopporta soprusi e gli occhi gonfi perché vede i propri cari morire di stenti! Ha le mani tartassate da calli e la schiena curva per il troppo lavoro! Il popolo sono io, siete voi, siamo tutti!”
“Cosa vuoi dirci?” Gridò Qualcuno dalla folla.
“Che tutto questo è inutile!” Rispose Fyellon. “Se resterete qui a gridare e a minacciare, allora vi ritroverete addosso la Guardia Reale che caricherà voi e i vostri figli!”
“Dobbiamo dunque morire di fame e restare in silenzio?”
“No, ma capire i motivi di tutto questo!” Fissando la folla Fyellon. “Avete fatto udire la vostra voce e questo è già importante! Se chi governa è giusto e saggio, allora tutto questo non passerà inosservato! Ora bisogna attendere! Liberate la piazza prima che giungano i soldati! Fatelo ora o sarà troppo tardi e tutto sarà perduto!”
Un mormorio si alzò dalla gente radunata.
Poi, pian piano, la folla cominciò a disperdersi e ognuno ritornò alla propria casa.
Fyellon allora saltò giù dalla statua e raggiunse Altea.
“Sembra sia andata bene…” sorridendo il cavaliere “… per un momento ho temuto potessero rivoltarsi tutti contro di me.” E rise.
In quel momento arrivarono i soldati della regina.
“Lady Altea?” Meravigliato Reas. “Cosa è accaduto qui? Dov’è la folla inferocita?”
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Vecchio 13-03-2012, 20.17.44   #1097
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Davanti al Palazzo vi era la folla affamata, inferocita...che lottava per un pezzo di pane, avevo paura, ma Fyellon mi prese la mano, io strinsi la sua..e ad un tratto mi trovai vicino a lui, vedevo la folla e lui proclamava parole giuste...le condividevo..e rimasi stupita di come riuscì stavolta a combattere il fervore della gente senza la spada ma con la parola.
La folla si disperse, tirai un sospiro di sollievo ma ero preoccupata per la Regina..quando arrivò Reas..."Oh sir Reas, i miei omaggi..eh...mi ero persa per Tylesia. Cosa voleva questa gente??Voleva giustizia e mangiare...cosa significa tutto questo? Dobbiamo ringraziare...mio cugino..Fyellon...che è riuscita a sedare questa piccola rivolta popolare" deglutii guardando prima l'uno e poi l'altro.
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Vecchio 14-03-2012, 00.04.40   #1098
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Reas ascoltò Altea e poi fissò Fyellon.
“Vostro cugino…” mormorò il capitano “… ed è giunto da poco a Tylesia, suppongo.”
“Si, milord.” Annuì Fyellon. “Mia cugina mi ha parlato di questa città… sono un soldato di ventura e cerco un signore a cui offrire la mia spada.”
“Vi sono già dei mercenari a Tylesia.”
“Si, mia cugina mi ha parlato anche di questo.” Fissandolo Fyellon. “Ma io credo che una buona spada non vada mai rifiutata.”
“Vedo che siete sicuro di voi, cavaliere.” Fece Reas. “Voglio offrirvi una possibilità… entrare nella Guardia Reale.”
Fyellon sorrise ed annuì.
Reas allora portò con sé lui ed Altea nel palazzo.
“Alloggerete in caserma, cavaliere, insieme agli altri soldati.” Disse il capitano.
“Grazie, capitano.”
“Si comincia presto domani.”
“Non mancherò.”
Reas, salutata Altea e suo cugino, si allontanò.
“Davvero bellissimo questo palazzo.” Guardandosi attorno Fyellon. “Beh, visto che ora ho un impiego ed anche qualche ora libera, cosa ne dite, cara cugina, di mostrarmi un po’ di questo palazzo? Rammento di un giardino chiuso da un cancello d’oro… ricordate? Voi stessa me ne avete parlato… vogliamo vederlo?”
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Vecchio 14-03-2012, 00.47.14   #1099
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Talia con il tocco delle dita cercava di immaginare le forme e poi i colori di quelle tre spille.
“E’” disse la zingara alla ragazza “come chiedere ad una madre di scegliere quale dei suoi figli sia il più bello.” Sorrise. “Ogni spilla ha per me un significato particolare, milady… sono figlie di sensazioni e stati d’animo particolari… forse in comune hanno solo il sentimento che mi ha spinto a lavorare ad esse… e quello non muterà mai, né potrà mai finire…” si avvicinò ancora di più al tavolo “… siete innamorata, milady? Io si… amo disperatamente un ragazzo… ma lui non mi ama… anzi, non vuole saperne di me…” il suo sorriso non svanì, ma si fece malinconico e poi amaro “… e ho fatto queste spille in momenti differenti, tutti però volti col pensiero al mio grande amore… questa” prendendo in mano la rosa “è un pò il simbolo del mio sentimento… bello, armonioso e forte, capace con le sue spine di resistere e di difendersi… questa invece” toccando il giglio “è come il mio cuore… puro e immacolato, vergine di ogni altro sentimento che non sia quello volto al mio amato… e questa infine” accarezzando la margherita “è forse la mia unica compagna, visto che solo a lei confido le mie speranze e i miei sogni, cercando nei suoi petali la vera Gioia…” fissò poi Talia “… siete molto bella, milady e ognuna di queste spille possiede qualcosa che vi descrive e vi raffigura… forse agli occhi di chi vi ama voi apparite come loro, magari in giorni differenti o in momenti differenti di uno stesso giorno, quando siete bella come una rosa, candida come un giglio e sognante come una margherita…”



Guisgard, intanto, era ancora nella stalla.
Qui venne a chiamarlo la moglie del locandiere.
“Messere, abbiamo servito la colazione.” Disse questa. “Vostra sorella vi sta aspettando.”
Guisgard sorrise ed annuì.
“Grazie di tutto, amico mio.” Salutando poi lo stalliere.
Seguì così la donna.
“Come si chiama questo paesino?” Domandò il cavaliere.
“San Leuciano dei Tessitori, messere.”
“E’ un posto molto bello.” Guardandosi intorno Guisgard. “Cos’è quel bellissimo palazzo che si intravede a stento tra la vegetazione di quella collina?”
“E’ il Palazzo del Belvedere, messere.”
“Già, rammento le parole del vostro stalliere…” continuando a fissare ciò che si poteva vedere di quella costruzione “… da quel che si riesce a vedere, mi sembra davvero un palazzo da favola…”
“Viene utilizzato dagli Arciduchi come tenuta di caccia.” Disse la donna. “Nel palazzo si trova anche la Cappella dove vengono celebrati i matrimoni tra gli Arciduchi e le Granduchesse.”
“In assenza dei nobili padroni chi vive lassù?” Domandò Guisgard.
“Il vecchio guardiano” rispose la donna “ma ora pare sia ammattito e non permette a nessuno di avvicinarsi al Belvedere.”
I due giunsero allora davanti alla locanda, dove si trovava il portico con i tavoli imbanditi per la colazione.
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Vecchio 14-03-2012, 08.17.42   #1100
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Fyellon non ebbe bisogno di presentazioni, subito si fece benvolere da Reas che gli offrì di entrare nelle guardie reali, ed era ciò che speravo..non avrei mai voluto si facesse ingannare dai Cavalieri del Tulipano..."Sir Reas, vi ringrazio per la ospitalità e la opportunità che date..a..mio cugino Fyellon. Si egli, venne a sapere ero partita con un barcone verso le foci del Calars e venne a cercarmi" guardai Fyellon. Reas, diede gli ultimi ordini al cavaliere per poi ritirarsi...Fyellon sembrava soddisfatto e felice e mi chiese di accompagnarlo nel giardino.
"Vero che questo Palazzo è stupendo? Ma dovete bene guardarvi attorno, strane accose avvengono, seguitemi per il viale, vedete quanti bei fiori?Qui ogni tanto vi trovo un..amico...è il Cappellano. E poi vi è Lady Elisabeth, mia amica, che pure fu superstite del naufragio, a lei spiegherò ogni cosa a tempo debito". Finche raggiungemmo quel cancello.."Ecco il cancello, vedete? E' invalicabile, di puro oro zecchino e guardate il lucchetto..tempestato di preziosi diamanti. Dietro, mi disse la regina, si cela un giardino inaccessibile".
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