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Vecchio 17-04-2013, 04.47.33   #921
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Solo giungendo in questa città” disse Sawas ad Elisabeth “scopriremo la verità.” “E ci renderemo anche conto” intervenne Orez “se quel barcaiolo era davvero Caronte e se questa città altro non è che una proiezione dell'Oltretomba.”
Il gruppetto, così entrò in città.
Era un luogo molto vivo, con gente di ogni dove ad affollare le strade.
Alti palazzi si elevavano oltre la moltitudine di case che riempiva il centro abitato, mentre i campanili e le guglie sembravano attirare i raggi del Sole per poi inondare di riflessi l'intera città.
Artisti ambulanti, mendicanti, commercianti, artigiani e tutta una infinita e variegata umanità percorreva in lungo ed in largo ogni spazio urbano.
“Dove andiamo ora?” Chiese Enusia.
“A cercare una locanda.” Rispose Sawas. “Stomaco pieno e mente riposata sono alleati formidabili per affrontare qualsiasi sfida.”
Ad un tratto videro una locanda.
L'insegna ammuffita e consumata recava il nome “Locanda del Fiasco di Vino”.
Il gruppetto allora vi entrò.
Presero così due stanze doppie.
Una per Sawas ed Orez, l'altra per Elisabeth ed Enusia.
“Avete notato?” Chiese Enusia ad Elisabeth una volta rimaste sole nella stanza. “Che sui cuscini del letto è ricamato un fiore stilizzato? E anche sulle tende. Persino entrando nella locanda ho visto quel fiore su tovaglie e tovaglioli. Forse davvero siamo vicini alla meta, Elisabeth...”
Ad un tratto qualcuno bussò.
“Noi siamo pronti per scendere al pian terreno...” fece Sawas “... voi avete fame? Vi unite a me e al dottor Orez?”
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Vecchio 17-04-2013, 05.02.07   #922
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“Capirete tutto” disse la misteriosa donna a Cheyenne e ad Urez “una volta giunti al castello.”
“Che nome ha questo castello?” Chiese Urez.
“Il castello del fiore dai cento petali.” Rispose la donna.
Arrivò dunque una carrozza e lasciò salire a bordo la donna, Cheyenne e Urez.
Il cocchiere allora frustò i cavalli e lasciarono quel posto, mentre i fedeli intonavano una Litania Mariana davanti alla statua della Santa Vergine.
E quelle loro invocazioni sembravano quasi scandire l'arrivo di quella misteriosa avventura per Cheyenne ed il cavaliere che viaggiava con lei.
La carrozza attraversò rapida la foresta, fino a giungere, all'albeggiare davanti ad una grande sagoma avvolta nella foschia del primo mattino.
Ma pian piano che la carrozza si avvicinava, quella sagoma sembrava mutare sempre più, fino ad acquisire le fattezze e le forme di un grande maniero.
La poderosa struttura era arroccata su un basso monte e dalle sue torri si poteva dominare l'intero territorio sottostante.
Alte cascate alimentavano il fossato che proteggeva il castello, rendendolo inattaccabile.
“Ecco, quello è il castello del fiore dai cento petali...” indicò la donna.
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Vecchio 17-04-2013, 07.57.34   #923
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Velvò mi lanciò un'occhiata di sfida e osservai attentamente l'ultima gara, ad un tratto sentii sfiorarmi i capelli, mi voltai e la vidi, col suo velo bianco..

"Vuoi vedere il tuo Cavaliere? E sei la solita orgogliosa, non hai voluto darla vinta a quell'uomo vero?" disse con voce ironica.
Ad un tratto vidi delle scene davanti a me..Sebastian! Stava gustando un dolce, ricordo diceva sempre era il suo preferito..sorrisi appena a quel ricordo, ma il sorriso si tramutò presto in una smorfia.
Vicino a lui vidi la dama della scorsa visione, il suo volto era indefinito e non potevo vederla bene, udivo un racconto narrato e vidi un libro.
Il mio cuore batteva forte, le lacrime quasi scendevano, lei mi scosse per una spalla e le chiesi.."Ma quel Cavaliere che incontrai...era Lui? Eravamo veramente cosi vicini?".
Lei, col rosario bianco in mano, si fece il segno della croce quasi benedicendomi ed annuì o forse sembrava che annuisse, non capii quel cenno col capo.

Poi attorno a me udii urla e clamori.
Ero ancora scossa da tutto questo, vidi Vidiano mancare i due bottoni, poi fu la volta di Velvò, il quale colpì il primo bottone, mancò il secondo e sembrò sfiorare il terzo. Alla fine si fece notare che, invece, il terzo bottone era stato leggermente colpito e fu proclamato vincitore.
Mi alzaii assieme alle altre persone, porsi i 5 Taddei persi e sorridendo dissi a Velvò "Pensavo di meglio! Ovvero che colpiste tutti e tre i bottoni di vetro perfettamente!!".
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"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea

Ultima modifica di Altea : 17-04-2013 alle ore 15.36.00.
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Vecchio 17-04-2013, 15.26.39   #924
Clio
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"Allora, da dove proponi di iniziare la ricerca? Se può sbocciare ovunque una direzione è uguale all'altra, no? Però c'è quel frate.... c'è per caso qualche monastero nelle vicinanze... anche se, beh sarebbe troppo facile..." Sorrisi, poi mi guardai intorno "...Ma, noi abbiamo fatto avanti e indietro dal castello... Densesu dov'è finito? Verrà con noi o starà qui ad aspettarci?".
Sorrisi a Mamyon.
"....vado a prendere i miei bagagli... Però non ho tutto, domani, prima di lasciare la città, dovremmo prendere una bussola e una mappa.... A meno che tu non conosca questi territori meglio di un elfo dei boschi..." Dissi sorridendo.
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Vecchio 17-04-2013, 16.10.18   #925
Guisgard
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Altea pagò così la sua scommessa.
Velvò le si avvicinò e la fissò.
“Tranquilla...” disse “... ho conservato quel colpo per noi. Perchè potrebbe servirci ed un colpo preciso è sempre utile.” Era spavaldo e sicuro di sé. “Non ho dimenticato il nostro patto. Mi sdebiterò fino a quando avrò riscattato per me questa balestra. Anche perchè avete appena perso una scommessa!” Rise di gusto.
Ci fu allora la premiazione ed oltre alla Balestra Costanza, Velvò vinse anche un bel gruzzolo di monete.
Tutti applaudirono il formidabile tiratore.
“Venite...” rivolgendosi poi ad Altea “... vi offro il pranzo, così decideremo come saldare il nostro debito.”
La condusse allora in una locanda del posto, dove però fu il locandiere a voler offrire loro il pranzo, visto l'onore di avere lì il vincitore della gara.
Mangiarono così varie specialità del posto, come minestra di legumi tostati e lardo, sformato di carne, focacce a vari gusti di formaggio, salumi del posto e frutta di stagione.
Il tutto annaffiato da vino pregevolissimo.
Dopo aver mangiato, Velvò riprese i suoi bagagli che il locandiere aveva sistemato in una stanza sicura.
Ma in quel momento si accorse di qualcosa.
“La mia balestra!” Urlò. “Dove è finita?”
Tutti corsero da lui.
Cercarono ovunque ma la balestra sembrava sparita.
“E' stata rubata!” Gridò Velvò.
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Vecchio 17-04-2013, 16.19.29   #926
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“Densesu verrà con noi.” Disse Mamyon a Clio. “Ci sarà di aiuto nella ricerca.”
Il cavaliere attese allora che Clio prendesse la sua roba.
“C'è il vecchio Attrocch...” al ritorno di lei “... il vecchio che cura lo spaccio del Ludus Magnus... troveremo di certo l'occorrente per il nostro viaggio. E dopo recupereremo il buon Densesu.”
I due, così, si incamminarono verso il Palazzo Reale, dove raggiunsero lo spaccio del Ludus Magnus.
Nel vederli, il vecchio Attrocch li accolse sorridendo.
“Ci occorrono una bussola e qualche mappa della regione.” Spiegò Mamyon.
“Ecco le mappe più aggiornate, sir.” Mostrandogliele il vecchio. “Con queste conoscerete la regione come le vostre tasche.”
“Ottimo.” Annuì Mamyon.
“E per le bussole...” mettendo una grossa scatola il vecchio sul banco “... avete solo da scegliere... ecco le migliori bussole del regno! La Bussola d'Oro, che vi guiderà nei luoghi in cui si ergono le chiese e i monasteri più importanti... la Bussola d'Argento, che invece vi farà percorrere le zone in cui sorgono i più grandi castelli di queste terre... poi la Bussola di Bronzo, capace di indicarvi i tragitti nelle foreste e nelle selve... e infine la Bussola di Ferro, ottima per percorrere le zone dei grandi laghi e dei lunghi fiumi... sceglietene una, miei signori...”
“Una soltanto?” Domandò Mamyon.
“Si.” Rispose il vecchio. “Posso venderne una soltanto. Scegliete voi quale.”
“Tu cosa dici?” Rivolgendosi Mamyon a Clio. “Scelta ardua...”
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Vecchio 17-04-2013, 16.30.48   #927
Altea
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Ero perplessa da tanta attenzione da parte di quell'uomo...era come se mi conoscesse, se avessi bisogno di aiuto, quindi pensai che era anche un bene.
Andammo alla locanda e assaporaii un pò di tutte le pietanze, era veramente squisite, durante il pranzo parlammo poco.
Quando chiese dei suoi bagagli capii era forestiero, stavo per chiedere da dove proveniva e ove fosse diretto quando urlò che la balestra era stata rubata..."Rubata?" chiesi "Ma a che scopo? Non è un oggetto di valore...ditemi sir Velvò..a cosa vi serviva quella balestra e dove siete diretto."
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Vecchio 17-04-2013, 16.42.54   #928
Cheyenne
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Cheyenne è sulla buona strada
Giunsimo dunque alle porte di questo castello simile a quello descritto nella fiabe più belle.
La carrozza ci lasciò nel centro di una piazza adiacente al portone ma ancora fuori dalle mura.
Seguimmo la donna all'interno e quello che si presentò ai nostri occhi non fu minore a ciò che avevamo veduto all'esterno.
Ogni edificio, di diverse misure, era ricoperto di marmo bianco e finemente decorato con pitture, incisioni e rilievi. Persino delle semplice botteghe in legno non mancavano di decorazioni.
Passamo attraverso qualche viottola ciottolata e arrivammo nel centro, nel cuore della vita della fortezza: una grande piazza piena di gente indaffarata nelle sue faccende di commercio. Al centro vi era una magnifica fontana, piena di statue di angeli suonatari e animali acquatici leggendari dalla cui bocca uscivano spruzzi di acqua.
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Vecchio 17-04-2013, 17.15.43   #929
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Così, Cheyenne e Urez giunsero in quel monumentale castello.
La gente che vi viveva tutt'intorno sembrava occupata con normali mansioni quotidiane e l'atmosfera che si respirava pareva gradevole.
Eppure, ad un tratto, un debole vento soffiò sul cortile centrale, diffondendo in Cheyenne e in Urez un senso di angoscia.
Una cupa ansia si diffuse di loro, come un senso di smarrimento prima e di velata e ingiustificata disperazione poi.
Urez, nell'avvertire quello stato d'animo, si voltò verso Cheyenne.
“Comprendo” disse la donna nel vederli “le vostre sensazioni. Chiunque giunge qui le avverte. Gli abitanti del posto sono ormai rassegnati.”
“Di cosa parlate?” Chiese Urez.
“Dell'angoscia che diffonde questo luogo.”
“E' vero...”
“Ed è colpa del fiore dai cento petali.”
“Perchè mai?” Domandò Urez.
“Perchè è smarrito e nessuno è in grado di ritrovarlo.” Rispose lei.
“Dove è perduto?”
“Nel cortile di questo castello...” indicando loro i viali che percorrevano il cortile, colmi di vari fiori “... ma nessuno è in grado di ritrovarlo.”
“Come mai?” Fissandola Urez.
“Perchè per farlo occorre superare una dura prova...” fece lei.
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Vecchio 17-04-2013, 17.49.15   #930
Cheyenne
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Cheyenne è sulla buona strada
Il senso di angoscia si accosto nuovamente al mio cuore nell'udire le parole della donna.
Feci un respiro profondo per scrollarmi di dosso quelle sensazioni e rivolgendomi alla donna le chiesi di che tipo di prova si trattava.
Per quando potesse essere ardua infatti, ero pronta ad affrontarla se questo mi avrebbe permesso di aiutare il mio villaggio e ero sicura che anche Urez sarebbe stato pronto a rischiare pur di ottenere fama e gloria.
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