I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

"Ma io..." disse Oko "... io... voglio fare qualcosa per Kim... devo farlo... per lei..." fissando Gwen con gli occhi lucidi.
un attimo dopo squillò il cellulare della bella criminologa.
Era il numero di Herbert.

[Lady Gwen]

"Tutti vorremmo fare qualcosa, ma tu non puoi" anche a costo di insistere, non dovevo metterla in mezzo.
Ad un certo punto, squillò il telefono.
Era Herbert.
Mi gelò il sangue per la seconda volta.
Non sapevo come gestire la cosa, non avevo idea di ciò che sarebbe successo e trovavo rivoltante il fatto di doverci avere ancora a che fare.
"Torna dentro, Oko. Farlo per te stessa" le dissi, come un mezzo ordine.
Poi, mi costrinsi a rispondere.

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[Guisgard]

"Gwen, sono io..." disse Herbet al cellulare "... dove sei? Ti occorre qualcosa? Io ho finito le lezioni per oggi."
Oko era lì a guardare Gwen.

[Lady Gwen]

Quella voce ormai suscitava in me solo brividi d'orrore, sapendo ciò che avevo letto.
"No... No non mi serve nulla..." mormorai.
Oko era ancora lì e speravo mi ascoltasse, decidendo di gettare la spugna.

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[Guisgard]

"Sei strana..." disse Herbert "... va tutto bene, Gwen? Devo preoccuparmi?"
Oko era di fronte a lei, spaesata, con gli occhi rossi.

[Lady Gwen]

"Sì va tutto bene" con voce sorprendentemente ferma, ché io stessa mi stupii.
Volevo solo avere qualche istante per mettere in ordine le idee, per capire cosa fare e quale potesse essere il passo successivo.
Quale che fosse, speravo non comprendesse né Herbert né Oko.

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[Guisgard]

"Ok..." disse lui a Gwen "... allora io vado a casa... se ti occorre qualcosa chiamami... buonaserata." E staccò.
Oko era sempre lì a fissarla.
"Vuoi vedere il punto in cui ho gettato il diario, Gwen?" Le domandò con voce bassa.

[Lady Gwen]

Staccai con Herbert, sollevata che quella chiamata non fosse durata oltremodo.
Ciò che disse Oko quasi mi fece esclamare di rabbia per la sua tendenza a farsi quasi tirare le informazioni di bocca, ma forse ero solo sconvolta e avvilita.
Mi limitai ad annuire senza parlare, sperando lo trovassimo quasi intatto, o comunque leggibile.

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[Guisgard]

Oko annuì e condusse Gwen sul Lungolagno.
Arrivarono infine presso una stradina che attraversava il Lagno su una sorta di ponte di cemento.
"Ecco..." disse Oko "... da qui ho buttato il diario di Kim nel Lagno..."

[Lady Gwen]

Oko mi portò su una stradina che attraversava il fiume, su una sorta di ponticello.
Disse che l'aveva gettato da lì.
"Sarà praticamente impossibile recuperarlo, ormai..." con un sospiro avvilito e contrariato, mentre studiavo scrupolosamente ogni angolo di quel corso d'acqua.

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