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Vecchio 04-04-2011, 22.40.20   #161
Hastatus77
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Hastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luce
Per volere del mio signore, era da oltre un anno e mezzo che mancavo da Camelot. Mi aveva ordinato di tornarmene nella mia terra natia, ed io con immensa tristezza avevo ubbidito.
Avevo passato quasi un anno nel castello di mio padre, ero stato felice di rivedere la mia famiglia, mio padre, mia madre, mio fratello e soprattutto la mia piccola amata sorella... ormai era una donna, ma ogni giorno lontano da Camelot mi segnava tremendamente... mi mancava quell'isola umida e piovosa, mi mancavano i compagni cavalieri ed il mio re.
Quindi un giorno, decisi di parlare a mio padre, il quale attendeva da molto quel momento, conosceva benissimo il mio cuore, e sapeva che il mio dovere mi avrebbe riportato in Britannia. Quindi acconsentì a lasciarmi andare e mi diede la sua benedizione.

Dopo qualche mese di viaggio, ero sbarcato nuovamente in Britannia, ed ero stato accolto da una giornata uggiosa e piovosa, ma io ero felice... felice, perché questa ormai era la mia casa.
Era già da un paio di giorni che cavalcavo, e ne mancavano ancora 4 o 5 prima di giungere a Camelot, quando raggiunsi una radura dove c'era stata una battaglia... anzi forse una strage. C'erano i corpi di molti uomini gonfi e in avanzato stato di decomposizione... l'odore di morte era fortissimo, e in questo ambiente infernale, i padroni erano i corvi e le mosche.
Avevo lo stomaco serrato in una morsa... stavo per girare il cavallo per allontanarmi e aggirare la radura, quando i miei occhi furono catturati da un piccolo corpo... mi avvicinai e riconobbi il corpo di un bambino... era stato decapitato.
A quel punto non riuscii più a trattenermi e vomitai... vomitai ancora e ancora... Chi poteva essere così animale da uccidere un bambino!
La guerra a volte è crudele... ma quella carneficina ed il bambino ucciso, potevano essere solo opera del diavolo.
Dovevo tornare alla svelta a Camelot e scoprire cosa stava accadendo... forse ad Artù, poteva servire una spada in più.
Risalii a cavallo e lo spronai verso casa.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..."


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Vecchio 05-04-2011, 00.37.40   #162
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Mi svegliai di soprassalto, tanto di colpo che un piccolo grido mi sfuggì dalle labbra...
Quel sogno, quella figura, quella voce... tutto risuonava ancora intorno a me. E poi quella lingua, la mia lingua... quella donna aveva parlato nella lingua di Sygma! Mi accorsi che respiravo quasi con fatica e che non riuscivo a smettere di tremare... non riuscivo ad allontanare quella sensazione da me, era come se io avessi percepito il dolore di quella donna, era come se quel dolore fosse il mio...
Qualcosa balzò sulla coperta in fondo al letto e di nuovo sussultai violentemente... ma era soltanto Pascal. Il gatto miagolò appena, sommessamente, come a volermi consolare... poi risalì lentamente la coperta e si sistemò proprio sopra la mia pancia, iniziando piano a fare le fusa. Questo, il piccolo peso del suo corpo e il calore che trasmetteva, mi calmò un po’. Accordai così il mio respiro al suo, riuscendo a placare la pazza corsa del mio cuore, chiusi gli occhi e tentai di ripercorrere quel sogno...
E ripercorrerlo fu, di nuovo, tutt’altro che piacevole.
Amare e morire...
Ignorare e vivere...
Continuavo a ripetermi, senza riuscire a smettere.
I due volti della stessa cosa, la morte...
E quel volto... quel volto che avevo la sgradevole sensazione di aver già visto e che non voleva proprio scomparire dalla mia mente...
Per tentare di placare i pensieri, così, mi alzai e mi avvicinai alla finestra... era l’alba e una densa bruma si sollevava dalla campagna oltre le mura e fluttuava verso il cielo umido. Dal cortile giungevano rumori, voci e un attutito clangore di oggetti metallici...
Rimasi immobile dov’ero e così vidi il piccolo gruppo oltrepassare al moderato trotto la prima cerchia di mura, poi la seconda...
‘Sta' attento!’ mi sorpresi a pensare, scrutando la familiare sagoma dell’uomo in testa... e contemporaneamente mi detestai per averlo pensato.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 05-04-2011, 01.21.18   #163
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
I quattro galoppavano rapidi nell’oscurità della brughiera, in direzione delle luci e dei movimenti intravisti da Finiwell e Cavaliere25.
E verso l’alba raggiunsero un piccolo villaggio.
O, almeno, ciò che restava di esso.
Tutto era stato consumato dalle fiamme, che ancora continuavano ad ardere in quello scenario di morte e distruzione.
“Che io sia dannato!” Disse Finiwell davanti a quello spettacolo. “Cosa diavolo è accaduto qui?”
“Qualcuno ha assalito e devastato questo villaggio...” mormorò August “… era il villaggio di Casselfor… sul confine orientale del ducato… presto, controllate in giro se vi sono tracce!” Ordinò poi il cavaliere.
“Qui ci sono solo corpi sventrati e capanne incendiate…” urlò Finiwell che insieme a Cavaliere25 si aggirava tra i resti del villaggio. “Ma chi diavolo può aver fatto questo?”
“Gli uomini sono stati torturati e sgozzati…” disse August “… mentre le donne sono state stuprate… come i bambini…”
“Inumani assassini!” Gridò con rabbia Finiwell.
“Ehi, presto!” Chiamò Guisgard. “Venite qui!”
Tutti lo raggiunsero ed il cavaliere mostrò loro, nascosta tra i resti di una capanna, una bambina.
“Vieni qui, piccola…” disse August a quella che sembrava essere l’unica sopravvissuta “… qual è il tuo nome?”
Ma la bambina restò muta.
“Dimmi…” continuò August “… cosa è accaduto qui?”
La bambina fissò con i suoi occhi spenti il cavaliere.
Poi ebbe un sussulto che per un istante riaccese il suo sguardo.
“Il… il cavaliere…” balbettò.
“Coraggio, dimmi... che cavaliere?” Chiese August.
“Il… cavaliere… del gufo…”
In quel momento Morrigan raggiunse i quattro.
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Vecchio 05-04-2011, 01.48.39   #164
Guisgard
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“Ehi… ma… come?” Tentò di dire Pasuan, mentre Dafne, felice, gli baciava la mano e lo fissava con gli occhi dolci.
I suoi occhi.
Erano finalmente grandi, luminosi, come se tutta la gioia del mondo li stesse attraversando.
“Io sono…” ma quegli occhi, con l’incanto che sembrava averli finalmente destati, impedirono a Pasuan di continuare la sua frase.
La fissò ed un tenero sorriso comparve sul volto del cavaliere.
“Si, certo…” disse sorridendole ed accarezzando il suo giovane e bellissimo volto “… puoi tenerlo il mantello…”
Uscirono allora dalla capanna per raggiungere la casa di Dafne.
“Andiamo, ti riaccompagnerò a casa…” fece Pasuan “… devi riposare, sei stanca e provata.”
Poco dopo giunsero a casa di lei.
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Vecchio 05-04-2011, 02.06.39   #165
Morrigan
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Spingeva il cavallo nella notte... avanti, avanti!... non poteva perdere le loro tracce. Non conosceva quella terra e nemmeno il cammino... non poteva permettersi di sbagliare!
Ai suoi fianchi, a destra e a sinistra, la boscaglia non era che un'ombra veloce e indistinta, un'onda continua e scura, come la cresta di un mare in tempesta. Il cuore di Morrigan era in tumulto. Il suo spirito le aveva sussurrato qualcosa di tenebroso e di angoscioso, già da quel momento in cui aveva interrogato la luna...

"Strega, sei una piccola strega!"
La bambina sollevò candidamente i suoi occhi colore dell'ambra, e quando li ebbe fissati su quelli della vecchia dama, la donna non aveva potuto nascondere un sussulto. Non ero occhi innocenti di bambina. Avevano sul fondo una durezza che era quella del metallo forgiato, e una strana ombra che ne velava il fondo. La donna strinse al petto la mano graffiata, sulla quale i segni rossi cominciavano ad emergere vistosi, insieme a qualche piccola goccia di sangue.
"E come potrebbe essere altrimenti? Sei figlia di quella peccatrice, nata da un'anima che brucerà per sempre all'inferno! Se tuo zio avesse avuto un po' di buon senso, ti avrebbe dovuto soffocare nella culla!"
Ma la bimba non abbassò gli occhi nemmeno un istante e il suo sguardo si fece cattivo.
"Anche voi brucerete all'inferno!" rispose con rabbia fredda e calcolata "E i vostri figli non verseranno una lacrima per..."
"Morrigan!"
Un braccio circondò la bambina e la trasse indietro, un attimo prima che la mano della vecchia dama arrivasse a colpirle il viso. L'anziana donna che era sopraggiunta in quel momento strinse la piccola contro il suo petto, mentre si rivolgeva all'altra dama che le stava di fronte.
"Lasciatela stare, è solo una bambina!" replicò con veemenza.
"Una bambina posseduta dal demonio, come lo era sua madre!"
"Una bambina che un giorno, se Dio lo vorrà, governerà questa terra! Quindi adesso lasciatela in pace e andate a finire il ricamo per quelle tovaglie dell'altare!"
La dama, a quelle parole, si zittì, e con un gesto stizzito e un'occhiataccia lanciata alla bambina, si allontanò.
La donna anziana che stringeva Morrigan sciolse la piccola da quell'abbraccia, la fece voltare fino ad averla di fronte e la guardò con uno sguardo che mescolava la comprensione ad un leggero biasimo.
"Morrigan..."mormorò con una voce indulgente che voleva esser dura "quante volte ti ho detto di non rispondere a quel modo?"
"Ma... Madelaine! Quella donna ha detto..."
La vecchia la zittì con un dito sulle labbra.
"Shhhhh... ti ho detto mille volte che la parola è un'arma più affilata della spada. Può mutare la verità in menzogna e maledire anche il sangue migliore... ricordati quello che ti ho insegnato".
La piccola annuì docilmente, come placata da quel discorso.
"Sì, Madelaine... la parola è benedizione e maledizione, è spirito e materia, memoria del passato e premonizione del futuro..."


Lo scarto improvviso del suo cavallo la distolse da quel ricordo. Tese le redini, cercando di recuperare l'andatura. Cosa aveva visto sulla sua strada il povero animale, da recalcitrare in quel modo, sbuffando carico di paura?
Girò lo sguardo intorno e il cuore le si fermò nel petto. L'ombra che aveva oscurato i suoi pensieri, quella notte, aveva preso forma nello spazio attorno a lei. Nuvole di fumo nero e denso si levavano dei tetti distrutti delle case. La rovina si dispiegava ai suoi piedi. La sensazione di una minaccia opprimente si faceva sempre più feroce e viva.
Di fronte a lei, quattro cavalieri, in piedi vicino ai loro cavalli, fissavano con desolazione uno spettacolo di morte.
Morrigan scese in fretta da cavallo e li raggiunse.

"Che cosa è successo? Che cosa... chi ha fatto tutto questo?" chiese, mentre il fiato quasi le veniva meno.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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Vecchio 05-04-2011, 02.22.37   #166
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
August fissò la nuova arrivata.
“Cosa ci fate qui? Eravate al palazzo ieri sera…” disse a Morrigan “… ci avete forse seguito?”
“In effetti questo non è certo un posto adatto ad una donzella indifesa…” intervenne subito Finiwell alla vista della bella guerriera “… ti consiglierei di stringerti a me… sai come si dice, no? L’assassino torna sempre sul luogo del delitto!”
“Questa bambina sembra l’unica sopravvissuta.” Fece August. “Ma è totalmente traumatizzata da ciò che ha visto… farfuglia frasi senza senso… direi di portarla con noi ed affidarla alle monache del nostro convento.”
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Vecchio 05-04-2011, 02.43.18   #167
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E mentre Talia era rimasta ferma a fissare il cortile ormai vuoto, Pascal scappò improvvisamente via.
Corse per il corridoio senza nessun motivo apparente, fino a raggiungere una delle sale del palazzo.
Era la biblioteca.
La sala era semibuia, solo a stento illuminata dalla luce della Luna che filtrava da un’ampia vetrata.
Pascal era saltato su uno dei tavolini sul quale vi era un grosso libro, apparentemente molto antico.
Il libro era aperto giusto a metà.
E sulla pagina vi era scritto qualche cosa:

"Avvicinati a quel ritratto, guarda la sua tela;
questo non è il trapasso di uno spirito in pace,
che come il Sole all'albeggiare si libra nel cielo
mattutino ridestando la natura in ogni dove
ed è accompagnato da sospiri e lacrime dei giusti.
Ben diverso è il commiato dell'Arciduca."

Conelia de Taddei.
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Vecchio 05-04-2011, 02.46.28   #168
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“Cosa ci fate qui? Eravate al palazzo ieri sera…” chiese August, senza nascondere una grande sorpresa “… ci avete forse seguito?”

Morrigan quasi non si preoccupò di rispondere.
Il suo sguardo vagava in quella desolazione. Una o due volte incrociò lo sguardo muto e terrorizzato di quella bambina, ma non vi si soffermò. C'era quasi una forma di strano pudore in quel distacco, come se il dolore non andasse fissato troppo direttamente o troppo a lungo.

“In effetti questo non è certo un posto adatto ad una donzella indifesa…” intervenne subito Finiwell alla vista della bella guerriera “… ti consiglierei di stringerti a me… sai come si dice, no? L’assassino torna sempre sul luogo del delitto!”

A quelle parole, la ragazza sobbalzò, come se avesse sentito suonare una nota sbagliata in qualche vecchia, arcinota canzone. Inarcò il sopracciglio, con aria sospetta, e fissò il cavaliere che aveva parlato. Sorrise e con la mano scostò appena il mantello dal fianco, rivelando in un rapido bagliore l'impugnatura di Samsagra.

"Avete ragione, signore" rispose con una punta di sarcasmo "Gli assassini potrebbero tornare... e allora immagino che sarebbe più salutare per voi di stringervi sotto il mio mantello!"

Disse questo, e passò oltre lui, avvicinandosi ad August e alla bambina.
Si chinò, appoggiando le mani sulle ginocchia. RImase un istante a fissare la bambina negli occhi. Ma non la toccò.

“Questa bambina sembra l’unica sopravvissuta” fece August. “Ma è totalmente traumatizzata da ciò che ha visto… farfuglia frasi senza senso… direi di portarla con noi ed affidarla alle monache del nostro convento”

Morrigan si levò in piedi, guardò August ed annuì.

"Sì, avete ragione" rispose.

Diede ancora uno sguardo intorno, poi riprese:

"Non c'è davvero nessun altro, qui? Perchè se non c'è nulla che possiamo fare, allora conviene tornare a palazzo, e tornarci in fretta! Sono arrivati troppo vicini a Capomazda, e sono stati anche veloci ed efficienti nel fare questo... anche troppo! Dobbiamo avvertire chi di dovere e stare all'erta..."

Lanciò una rapida occhiata a Finiwell, quindi tornò a rivolgersi ad August.

"Forse il guascone laggiù una cosa degna di nota l'ha detto, in mezzo a tutte quelle sciocchezze... potrebbero tornare... più vicini... e più pericolosi! Meglio essere pronti, stavolta!"
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"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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Vecchio 05-04-2011, 03.24.04   #169
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Intanto, alla caserma del palazzo degli Arciduchi, Monteguard era pronto ad interrogare Melisendra.
"Allora, milady, cominciate dall'inizio..." cominciò a dire "... chi siete e come conoscete il Cavaliere del Gufo? Siete davvero certa che è al soldo di Cimarow?"
Riempì una coppa e la scolò di getto.
"E badate di essere convincente, milady!" Aggiunse dopo aver bevuto. "Ci potrebbe sempre essere un'accusa di spia sulla vostra testa, se non sarò soddisfatto del vostro racconto."
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Vecchio 05-04-2011, 03.33.22   #170
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La brughiera immersa nel buio...
La Luna velata da sottili e spettrali nuvole...
Un cavaliere avvolto in un nero mantello...
Grida di dolore e disperazione...
Sangue e fuoco...
E poi le mura di Capomazda in fiamme...

Llamrei si svegliò in quel momento.
Un crocifisso era appeso sul suo letto e due suore le stavano accanto.
"Come stai, sorella?" Chiese una delle due. "Eri svenuta e ti hanno condotto qui. Ora stai tranquilla... sei al sicuro."
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