I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

"Si, il professor Rotly è un gran signore." Disse Reg a Gwen.
"Io ho una fame!" Oko.
I 3 allora lasciano il capanno e raggiungono gli altri che stanno uscendo dal campo, tutti diretti verso l'albergo e il ristorante.
Gwen e Oko ovviamente vengono messe nella stessa camera.
Dalla loro stanza poi possono raggungere il ristorante per la cena.

[Lady Gwen]

Andammo in albergo, dove io ed Oko venimmo assegnate alla stessa camera.
Lì ci preparammo per la cena e poi lasciammo l'hotel, dirigerci al ristorante.
Mi sentivo sfinita, appena arrivati avevamo subito iniziato, ma mi sentivo al contempo soddisfatta.
Mi sentivo parte di qualcosa di importante e benché non mi esaltasse il pensiero di rivedere Lyan, ero contenta dell'invito di Rotly.

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[Guisgard]

Gwen e Oko raggiunsero gli altri nella sala del ristorante.
C'erano vari tavoli liberi.
"Lì c'è Reg." Disse Oko indicando lo studente.
Tuttavia c'era un altro tavolo libero e più vicino a quello dove erano seduti Rotly, Eln, Lyan e Nigol.
"Ci sediamo con Reg?" Oko a Gwen.

[Lady Gwen]

Arrivammo al ristorante e nella grande sala erano apparecchiati vari tavoli.
Uno con Reg, uno libero ed uno con tutti i professori.
Guardai Oko.
"Perchè invece non chiediamo a Reg di raggiungerci all'altro tavolo?" proposi a quel punto "Saremo anche più vicini ai professori."

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[Guisgard]

Oko guardò i tavoli.
"Tu credi" disse a Gwen "che sia una buona idea sederci vicino al tavolo dei professori?"

[Lady Gwen]

Guardai Oko.
"Oh beh, no se non vuoi" le dissi, anche se non ci vedevo nulla di male.
A quel punto, raggiunsi Reg l suo tavolo.

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[Destresya]

Ormai in facoltà non si parlava d'altro che non fosse la recente scoperta di Kaiz, persino gli studenti del mio corso di archeologia non facevano che parlarne.
Anch'io dovevo ammettere di essere molto interessata a quell'argomento e di essermi informata il più possibile, anche se non era il mio dipartimento a occuparsene.
Tornai nel mio ufficio proprio leggendo un articolo che ne parlava sul mio cellulare, e mi richiusi la porta alle spalle.
Come adoravo il mio studio, tutto sommerso di carte, libri, appunti e quant'altro.
Il mio piccolo rifugio dopo i viaggi nei posti più sperduti, più assurdi alla ricerca di tesori, reperti e preziosi manufatti per conto del museo dell'università, o per conto di questo o quell'ente che di volta in volta mi contattava.
Non che mi dispiacesse non restare sempre nello stesso posto, anzi.
Per quanto adorassi i miei studenti mi sarei annoiata a morte se avessi dovuto passare la vita a insegnare e basta.
Ma proprio perchè non ero mai a casa, adoravo quel momento, quando potevo sedermi alla mia scrivania e convedermi del tempo per qualche studio, per scrivere, per aggiornarmi... e anche per rilassarmi un po'.

[Guisgard]

"No no, magari hai avuto una buona idea, Gwen." Disse Oko. "Ora dico a Reg di raggiungerci.
E così tutti e 3 si sedettero al tavolo vicino a quello dei professori.
Poco dopo la sala si riempì e i camerieri cominciarono a servire in tavola.
Dal tavolo dei professori si sentivano i loro discorsi.
In principio riguardavano gli scavi, la storia del sito ed i progressi riscontrati.
Poi quando si arrivò al dolce lv cominciò a palare della Teoria del Caos.
"Questa cosa mi incuriosisce non poco." Divertita Lyan. "Ma da studiosa non posso credere che esista queto mantra del caos che tutto controlla. Sembra una specie di... religione, no?"
"E perchè no? Ridendo Elv, sicuro del suo fascino. "Il caso... è libertà... è democrazia... meritocrazia... tutto può accadere... la vita e la storia che viaggiano su strade i cui mattoni si assemblano in tempo reale e dove non ci sono leggi scritte."
"E le leggi della natura?" Interviene Nigol. "Come le giustifica, professor Bell? Le leggi della fisica, quelle che regolano il moto dei pianeti?"
"Tutta una meravigliosa e fortuita casualità, professere." Sorridendo Elv.

[Lady Gwen]

Annuii ad Oko e tutti ci sedemmo più vicini ai professori.
All'inizio della cena, mentre mangiavamo tranquillamente, i professori parlarono degli scavi e del progetto.
Poi, però, verso la fine, quando eravamo ormai arrivati al dolce, Bel parlò della su area di competenza e dovevo mettere che era molto interessante.
Sentii un moto di stizza al voce falsamente divertita e disponibile di Lyan, ma continuai ad ascoltare il professore, curiosa di saperne di più.
"Professor Bel" lo chiamai, per attirare la sua attenzione "Cosa si può dire invece, relativamente a questa teoria, dell'idea secondo cui il caos abbia in realtà un intento distruttivo, così da creare un nuovo ordine, un nuovo paradigma?" chiesi allora, guardandolo.
"Ovvero, l'intenzione di distruggere l'ordine precedente e lasciar fare al caso, per vedere cosa esce fuori? Anche se, forse, ciò implicherebbe l'esistenza di una "intelligenza" dietro questa azione." aggiunsi.

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[Guisgard]

Mentre Destresya era fra documenti, testi e fogli vari sentìì il suono di una notifica sul suo computer.
Era giunta una mail che così diceva:

"Buongiorno, dottoressa.
Io e lei nutriamo gli stessi interessi, ma non so ancora con quanta passione li rincorriamo.
Per questo, prima di rivolgermi a lei, voglio testare il suo livello di esperta e ricercatrice.
Perciò mi dica, quanto è disposta a mettersi contro il mondo accademico?
Il sacrificio delle scimmie."

Quella strana firma chiudeva quell'insolita mail.