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Vecchio 31-05-2014, 00.44.06   #2201
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Flees fissò Elisabeth ed annuì, per poi sorridere.
Era ormai giorno e dall'esterno cominciarono ad arrivare delle voci.
“Credo siano gli uomini di Moussarel...” disse Flees “... sarà meglio andare...” le prese la mano e risalirono in superficie.
Qui trovarono non solo gli uomini del braccio destro del Gastaldo, ma anche Daizer.
“Siamo pronti, Elisabeth...” fissandola suo marito “... manca poco e questa storia giungerà alla sua conclusione...” guardò poi gli uomini di Moussarel.
Questi annuirono e fecero segno loro di seguirli.
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Vecchio 31-05-2014, 00.47.16   #2202
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“Si...” disse Older ad Altea “... vi sono alcune locande lungo la strada che porta fuori dalla foresta, verso altri borghi... però io ricordo perfettamente il luogo in cui ho visto il carretto preso dai mercenari... non è molto lontano da qui, ma è una strada poco battuta di solito... se volete vi ci accompagno, milady...”
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Vecchio 31-05-2014, 00.49.34   #2203
Guisgard
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“Io non credo che siano egoisti il Cavaliere Nero e la sua amata...” disse Fin Roma ad Eilonwy e a Riccardo “... sono consci del loro Amore e della sua assolutezza... a proposito di questo vorrei chiedervi una cortesia... potreste consegnare a lady Marangel questa missiva?” Mostrando loro una lettera chiusa. “E' di grande importanza e ve ne sarei eternamente grato.”
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Vecchio 31-05-2014, 01.03.59   #2204
Eilonwy
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Una lettera?....Conosceva Lady Marangel?
“Certo…..lo farò con piacere per un menestrello simpatico e sensibile come voi. Non sapevo che conosceste Lady Marangel?.......Come è iniziata la storia d’ amore tra lei e il Cavaliere Nero? Voi sembrate essere suo amico. Ditemi come sconfiggere il suo amato senza ucciderlo o fargli del male. Vi prego…..ve ne sarei debitrice!....Molte persone soffrono a causa della loro maledizione. La loro concezione dell’ amore può essere la più giusta di tutte, ma forse allo stesso tempo può essere sbagliata. Il fatto è che non possono costringere le persone in questo modo. A me hanno sempre insegnato che si spiega con dolcezza una propria idea e si esporre il “perché” di essa e, in special modo, bisogna essere tolleranti con chi ha altre idee, buone o cattive che siano. Vi scongiuro, ditemi come fare!....Chi è in verità il Cavaliere Nero?” ripresi fiato e mi accorsi di avere le mani congiunte come per pregare.

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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!!
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Vecchio 31-05-2014, 19.43.16   #2205
Altea
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Guardai fuori dalla locanda..ormai il giorno si stava levando..."Eh sia..aspettate, devo prendere alcune cose in camera...e con me verranno i miei cavalieri" ...ovvio non è che mi fidassi molto di Older..quell'uomo era un enigma, non riuscivo a capire chi fosse,da che parte stava.
Rientrai nella camera e presi la sacca col Libro Ancestrale e altri miei oggetti..poi andai a bussare alla porta di Destrus..."Presto svegliatevi vi aspetto subito giù, dobbiamo andare con messer Older..si, sto cercando un mercenario..andate subito a chiamare vostro zio, e nessuno sappia...".
Scesi a terra e vidi poco dopo Destrus ancora assonnato e trafelato che usciva guardandomi...."Usciamo messer Older..qui vi sono troppi..soldati ubriachi" e sorrisi.
Presi Cruz e poco dopo ci raggiunsero Destrus con Rodolfo..."Sir Rodolfo, devo cercare un mercenario, si trova in una locanda fuori Solpacus, non so quale ma messer Older ha visto il carretto da loro usati..non è un motivo insensato..sapete non farei nulla per frivolezza".
Salimmo sui cavalli e seguimmo Older..lui era avanti e io dietro coi miei uomini..."Ho voluto avere voi..sapete non mi fido andare sola attualmente fuori..chissà se lo troveremo"...chissà..il Destino lo saprà.

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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 31-05-2014, 20.34.44   #2206
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Eravamo soli.
Sentivo il cuore battere forte, sempre di più.
Battere così forte da far male.
Le mani salde sulla balestra.
Gli occhi nei suoi.
Quegli occhi...
Era così difficile sostenere il suo sguardo.
Ma dovevo essere forte.
Come hai potuto fare questo a me?
Come hai potuto rovinare tutto così?
Come hai potuto?

La donna dentro di me era delusa, triste, disperata.
Potevo quasi vederla, ancora avvolta in quel lenzuolo, la veste orientale ridotta a brandelli, il viso rigato dal pianto.
Il soldato si chinò su di lei, cercando di calmarla come aveva fatto Dort con me.
Forse è stato meglio così.. Ti stavi legando troppo a lui.. troppo..
Se non l'avesse fatto, saresti ancora qui a sospirare..
Non saresti mai riuscita a mandarlo via e tu lo sai..
Non avevi chiesto un aiuto divino per decidere?
Più chiaro di così..
Se era lui che volevi, era il momento giusto per sceglierlo.. per rinunciare a tutto per lui..

Presi un profondo respiro.
Lo ascoltavo parlare.
Più parlava, più avrei voluto prenderlo a pugni.
Ah, meno male che non cercavi di giustificarti..
"Ti avevo detto di non bere.." mormorai, tra i denti, quando disse che era ancora ubriaco.
Ma va, davvero? Secondo te perché ti ho detto di non bere? Era questo che temevo, razza di idiota..
Sì, avrei davvero voluto incenerirlo con lo sguardo.
Non ti avrei mai toccata.. Non ti avrei fatto del male..
Adesso lo ammazzo!

Ti credi un eroe perché ti sei fermato? Ma tu guarda..
"No!" secca, con gli occhi nei suoi "Non mi hai presa contro la mia volontà, è vero... Che bravo.. Vuoi anche una medaglia?" alzai le spalle "Qui nessuno dice il contrario.. Anche perché, in quel caso ti avrei fatto torturare a morte, poi l'avrei fatta finita.. e non saremmo qui a parlarne.." Restai a guardare i suoi occhi "Ma hai un bel coraggio a dire che non mi avresti toccata nemmeno con un dito, visto che hai usato entrambe le mani...".
Potevo quasi sentire le sue mani su di me, dappertutto.
I suoi occhi sul mio corpo, le sue mani che mi sfioravano.
Tremai, per un momento, ripensando a quella notte.
No, non davanti a lui.
"Ma non osare pensare.. neanche per un istante.." la voce carica di rabbia "Di non avermi fatto del male.. tu non hai la minima idea del male che mi hai fatto.." gli occhi nei suoi.
Ero furiosa, credeva davvero di non aver fatto niente di male?
Magari sei tu ad essere esagerata, magari un'altra donna non avrebbe reagito così..
Che assurdità!
Non sono sua, non può sfiorarmi, e non ha diritto di vedermi, punto!

Restai in silenzio mentre mi augurava il meglio.
Non la voglio quella spada.
Penserei a te ogni volta che la vedo... E io voglio dimenticare ogni cosa di te..
Anche se non sarà così facile.

Restai sorpresa quando tirò fuori il fiore.
Un fiore?
Sentii le lacrime affiorare.
Tesoro mio, ti stai dando la zappa sui piedi.
Tutti sanno qual'è il mio fiore preferito.. Mio padre l'ha aggiunto allo stemma di famiglia in mio onore..
Non piangere, Clio.. non adesso..

Ormai se ne stava andando.
Più si avvicinava a quella porta, più mi sembrava che mi stessero strappando un pezzo di cuore.
"Il giglio bianco.." dissi, con voce lontana.
"La purezza.." i suoi occhi incrociarono i miei per l'ultima volta , straziandomi "Che tu mi hai portato via..".
E non solo perché mi hai visto nuda.
Poi lui uscì, chiudendo la porta dietro di sé, il dolore divenne insopportabile, e crollai.
Non l'avrei più visto.
Mai più.
Mi lasciai cadere per terra, le ginocchia al petto, cinte dalle braccia, la testa nascosta.
E piansi.
Piansi fino a non avere più lacrime.
Ma il dolore non se ne andò.
Fu in quel momento che capii.
Non se ne sarebbe mai andato.
Mi aveva spezzato il cuore.
Nel peggiore dei modi.
Colpendomi dov'ero più vulnerabile, più sensibile.
Distruggendo la cosa a cui tenevo di più.
Ma per farlo, doveva esserci entrato.
Nel profondo.
Che lo volessi o no.
Anche se avevo fatto di tutto per nasconderlo a me stessa.
Un cuore si rompe solo dall'interno.
Se fosse stato un altro, ci sarebbe rabbia, furore, vendetta.. ma non questo dolore.
"Razza di idiota.." mormorai, scuotendo la testa "Perché? Perché sei stato così stupido?".
Avanti Clio..
Mi alzai, e mi avvicinai al giacinto.
Di quello che hai intenzione di farne?
Il dolore aveva assorbito tutto: la rabbia, il furore, il disprezzo, la vergogna.
Presi il fiore tra le mani, dolcemente.
Restai a fissarlo per un lungo istante.
Lo portai alle labbra, sfiorandolo appena.
Sapevo che non voleva farmi del male, che era ubriaco e fuori controllo.
Ma sapevo anche che non avrei mai permesso a nessuno di comportarsi in un quel modo con me.
Mai.
Il dolore era sempre più forte.
Accarezzai dolcemente il fiore, con gli occhi tristi, e capii cosa ne avrei fatto.
Sorrisi appena, per la prima volta.
Risalii le scale.
Posai la balestra dove l'avevo trovata.
Poi presi un profondo respiro davanti alla porta della stanza.
Mi feci coraggio ed entrai.
Era tutto come l'avevo lasciato.
Tremai.
Il letto sfatto, la finestra rotta, i brandelli della mia veste sul letto.
Ne presi uno, e lo arrotolai sul gambo del giacinto.
Frugai poi tra la mia roba, e presi il mio diario.
Che non usavo mai, in realtà, ma a volte era utile annotare nomi, luoghi.
Schiacciai il giacinto tra le sue pagine, e lo rimisi nella borsa, ma nel farlo urtai qualcosa con la mano: il disegno di Roxanne.
Lo aprii e lo guardai di nuovo.
Quell'espressione, era la stessa che avevo.
Forse non si riferiva alla morte fisica, ma a quella nel cuore.
Per un momento, sorrisi ricordando gli attimi di passione alla locanda, il sorriso di Guisgard quando aveva visto il disegno.
La sua risata.
Il suo sguardo.
"Idiota.." sussurrai, mettendo via il disegno.
Avanti, Clio.. hai una bestia da catturare...
Presi il fagotto con la spada, e scesi di sotto, raggiungendo i miei uomini.
Sorrisi nel vederli, mi sedetti in mezzo a loro.
"Grazie fratelli.. non avrei mai voluto che mi vedeste in queste condizioni.." mi guardai intorno "Vino, vi prego.. e qualcosa da mangiare... finiamo questa storia della bestia una volta per tutte..".
Srotolai sul tavolo il mio mantello, rivelando il panno insanguinato e la spada.
"Questa mi aspettava nella camera del locandiere a Solpacus.." una fitta mi attraversò.
Il suo sguardo, le mie parole, i suoi baci, il fuoco che mi divorava.
Basta pensare a lui, Clio..
"Sappiamo che la bestia non è risorta dai morti, e che il suo padrone mi sta cercando... quindi non ci sarà bisogno di fare da esca.. E' chiaro che il luogo della lapide è il punto focale di questa faccenda.. direi di tornare lì, e prepararsi al peggio.. Voi che dite, idee?".

Ultima modifica di Clio : 01-06-2014 alle ore 20.35.14.
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Vecchio 31-05-2014, 20.53.54   #2207
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Misi la mia mano nella sua......le miei bianche piccole...le sue mani forti...sicure in quel momento ...io..stavo vivendo una prova...la più grande della mia vita.....
Dimmi Madre...quando ti chiesi di conoscer l'Amore ?.....Dimmi Madre...quando ti chiesi di vivere la sofferenza ?........Uscii dalla cripta abbagliata dalle prime luci...vidi i soldati di Moussarel...e con loro mio marito...Daizer.......ebbe un tono di voce che non ammetteva discussioni ...." Sono pronta.......dopo la preghiera ....si e' certi di poter agire per il meglio......finirà questa storia.........finirà non preoccupatevi........"...ero dietro Daizer.....e seguii lui e le guardie......controllavo Flees....speravo fosse dietro di me e invece....le guardie stavano facendo in modo....che lui rimanesse sempre più indietro..." Scusami Daizer...ma perchè le guardie si stanno stringendo attorno a noi due e stanno estromettendo Flees.........dovrebbe essere il contrario e' stato lui ad ottenere gli accordi con Moussarel......eri accanto a me..sembravi sempre schivo ....eppure oggi mi sembri a capo di questa situazione............"....Daizer era rigido...silenzioso.......e io pensavo di capire.......o speravo di capire male.............Sembrava che Daizer fosse arrivato al suo scopo o a ciò che gli era stato comandato............ma non poteva essere.......Daizer non poteva essere così falso.....e dove mi stava portando......

Ultima modifica di elisabeth : 01-06-2014 alle ore 20.14.03.
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Vecchio 02-06-2014, 00.23.28   #2208
Guisgard
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Altea, Rodolfo e Destrus seguirono Older verso il luogo in cui l'anziano uomo aveva visto il carro del locandiere prestato ai mercenari.
Uscirono così dalla città, fino a raggiungere una fitta boscaglia.
Qui, seguendo un sentiero che la tagliava in due, arrivarono ad una locanda, la cui insegna recava la scritta “Grappoloduva”.
E fuori il suo ingresso vi era proprio il carretto del locandiere.
“Ecco il carretto, milady...” disse Older ad Altea, indicando il carretto “... i mercenari alloggiano qui. Non può che essere così, vista la presenza del carretto del locandiere.”



All'interno della locanda, intanto, Clio, dopo che Guisgard era andato via, aveva raggiunto i suoi compagni e con loro riprese a parlare della bestia.
“Si, anche io credo che il luogo in cui si trova quella pietra incisa” disse Dort “sia probabilmente il centro di questo mistero.”
“Aspettate un momento...” fissando il panno insanguinato Borel “... questa minaccia non deve essere presa sottogamba e andare al luogo dove si trova quella pietra potrebbe essere un po' come scavarsi la fossa da soli...”
“In effetti Borel ha ragione...” fece Trastis “... al di là di congetture ed ipotesi, noi ancora non sappiamo con cosa abbiamo a che fare... non dimentichiamo che la bestia era morta e nonostante ciò ci sono stati altri morti...”
“E di quella carcassa sparita” intervenne Porturos. “l'unica cosa rimasta è la questa spada insanguinata...”
In quel momento arrivò il locandiere.
“Buongiorno, signori...” salutandoli con un bel sorriso “... ho appena preparato focacce calde per la colazione. Ho anche del latte appena munto e della frutta fresca.”
“Il latte puoi darlo pure al gatto, amico mio...” mormorò Vortex “... io voglio dell'altro vino e un po' di quelle focacce!” Ridendo.
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Vecchio 02-06-2014, 00.28.15   #2209
Altea
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Sorrisi compiaciuta...eravamo arrivati alla meta eppure qualcosa mi turbava.."Grazie Older..siete stato di parola.." scesi da cavallo e dissi ai due cavalieri di seguirmi ed entrai nella locanda..qui vidi i mercenari e Vortex, erano assieme ma il cavaliere non vi era, chiesi a una domestica di dirmi gentilmente dove fosse il Gufo.
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Vecchio 02-06-2014, 00.41.04   #2210
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Altea, con Rodolfo e Destrus, entrò nella locanda, mentre Older decise di attenderli fuori.
“Milady...” disse la domestica alla dama “... ero affaccendata in cucina e non so dove sia messer Gufo... ma lì a quel tavolo ci sono sua moglie ed i suoi uomini...” indicando il tavolo di Clio e dei suoi compagni “... chiedetelo direttamente a loro... ora scusatemi ma devo tornare in cucina...” e si allontanò.
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