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Vecchio 29-05-2014, 01.35.27   #2131
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il sentiero, che attraversava l'intera campagna, lambendo i margini estremi della foresta, si snodava tra querce secolari, robusti noci e alti e slanciati pini.
Quel paesaggio, ormai tinto dai riflessi incerti e mutevoli del crepuscolo inoltrato, appariva in tutta la sua secolare e selvaggia bellezza, nonostante un senso di enigmatica malinconia che sfiorava quelle lande dalle forme primordiali.
Un silenzio quasi irreale era calato intorno a Guisgard e a Clio mentre attraversavano quei luoghi, rotto solo dal calpestio dei loro cavalli e dal cigolare delle ruote del carretto sul pietrisco e la sterpaglia.
“Questa poi...” disse Guisgard scuotendo il capo, con gli occhi fissi davanti a loro, forse per evitare di guardare Clio che gli era accanto col suo cavallo “... forse per la prima volta in vita mia mi comporto da perfetto gentiluomo e mi devo sentire etichettare quasi come uno di quegli sciocchi damerini di corte, imbevuti di alti, poetici ma del tutto impraticabili ideali, quali la pace universale, la libertà totale e la fratellanza fra tutti gli esseri di questo mondo, animali compresi...” sorrise sarcastico “... allora dimmi tu cosa devo fare... dopotutto sei la più alta in grado fra noi. E oltretutto nobile da chissà quante generazioni.” Sbuffò. “Su, Capitano del Re, cosa devo fare per non sembrare un rude soldato che non vede l'ora di saltarti addosso, o uno sciocco a cui basta sentirsi dire no per desistere da ogni proposito e velleità di conquista?” Poi rise appena. “O magari...” aggiunse “... magari riprendere davvero quel duello interrotto... perchè no? Combattere qui, nel bel mezzo di queste lande... e con una posta in palio di tutto rispetto, nonché favorevole per entrambi... vediamo... se sarai tu a vincere io mi cercherò una bella dama da corteggiare, dai capelli biondi come il grano e gli occhi chiari come le acque di un lago... se invece vincerò io, allora...” sorrise ironico “... allora mi sceglierò io un premio... una calda e lunga notte per scogliere il rigido soldato e liberare la donna che si nasconde sotto quella corazza...” si voltò a fissarla.
L'aria era limpida e fresca, con gli occhi di Clio che sembravano attraversati da una luce vivissima, dallo scintillio intenso ed ininterrotto.
E nel vederla così, il tono divertito e scanzonato del cavaliere svanì in un attimo.
“La verità è che mi confondi...” mormorò ad un tratto “... io non ho il tuo senso dell'onore, del dovere e cose simili... o forse, più semplicemente, li ho smarriti da quando ti ho conosciuta... a volte... si, a volte vorrei tu fossi una di quelle donne di cui parli spesso... quelle che si fanno pagare per essere amate prima e dimenticate poi... quelle che ti danno tutto tranne un bacio, per rammentarti che il sesso non è amore... si, vorrei tu fossi una di quelle... una bellissima prostituta da amare tutta la notte, per poi essere pagata all'alba, quando i sogni svaniscono col chiarore del giorno... quella notte in cui dormimmo alla locanda, tu in quel letto ed io a terra, non feci altro che fissarti... lo feci per chissà quanto tempo che imparai ogni tratto del tuo viso a memoria... e guardandoti in quella veste che di sensuale aveva ben poco, beh, finii con l'immaginare ogni parte del tuo corpo... e forse per non impazzire ho cominciato a fantasticare, a ripetermi che magari ti avrei incontrata ed amata in un'altra vita... senza le barriere dell'onore, del sangue e tutto il resto... amata per quel che sei...” rise piano “... chissà cosa ci riserva il futuro... chissà cosa saremo in una prossima vita...” restò per un lungo istante in silenzio.
E ad un tratto, seguendo il corso di quel sentiero, in un piccolo spiazzo per gran parte brullo, i due videro comparire una piccola locanda sulla cui facciata strideva al lento e fresco sibilo del vento un'insegna di legno, su cui era dipinta la scritta “Grappoloduva”.
E dalla staccionata che precedeva la rustica facciata con l'ingresso, seduti ad un tavolo di pietre grezze tenute insieme da malta, stavano i loro compagni che ridevano e cantavano al tintinnare dei loro bicchieri colmi di vino.
"Ehi, eccoli, finalmente!" Nel vederli arrivare Vortex.
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Vecchio 29-05-2014, 01.56.36   #2132
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Con la sua mano in quella di Eilonwy, Riccardo si voltò a fissare la ragazza.
“Non lo faccio solo per me...” disse poi con i suoi occhi in quelli di lei “... lo faccio anche per voi... ogni volta che mi guardate io vedo in voi il candore della giovinezza che idealizza tutte le cose, come se il mondo fosse un unico e immenso atto di magia... ed io non voglio apparire come un vile in quei vostri occhi, Eilonwy... ho deciso, sfiderò il Cavaliere Nero, ma senza di voi... è troppo pericoloso... se vi accadesse qualcosa, io non potrei mai perdonarmelo... mai, lo capite?”
“Messere...” volando Tisin sulla spalla di Riccardo “... io vi sconsiglio vivamente di affrontare tale impresa... prima ho fatto un volo presso la biblioteca di questo castello, approfittando che una delle delle finestre era aperta... ebbene i registri delle sfide contro quel misterioso cavaliere erano a portata di mano e ho potuto controllare un po' di cose... sappiate dunque che in centocinquanta incontri, il Cavaliere Nero ha riportata altrettante vittorie, uccidendo quasi sempre i suoi avversari o rendendoli storpi... ad occhio e croce le vostre possibilità di vittoria sono praticamente pari a zero...”
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Vecchio 29-05-2014, 02.11.43   #2133
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
"Se, adesso.. non esageriamo.. L'ultima volta che ho messo in palio così tanto.." risi, guardando lontano "Ho combattuto con un pugnale negli stivali, pronta ad uccidermi se mai avessi perso.. ma qualcuno ha pensato bene di darmela vinta, e sono ancora qui.." strizzando l'occhio al cavaliere "vedi, magari se avessi vinto tu quel duello, mi avresti visto morire sotto i tuoi occhi e nulla di tutto questo sarebbe successo... e poi.." mi interruppi, limitandomi a scuotere la testa.
Chi l'ha detto che voglio che ti cerchi un'altra dama? Mi viene un nervoso se solo parli con una donna..
"Io ti confondo?" chiesi, tornando seria "Tu hai stravolto la mia vita, dannazione.. " mormorai.
Restai ad ascoltarlo, parola per parola.
Mi mancò il fiato.
"Non lo so.." mormorai "Non lo so che devi fare.. così come non so cosa ci riserverà il futuro o la prossima vita.. ma sarebbe bello, davvero.." sorrisi "incontrarsi di nuovo, senza barriere..." sospirai.
Amata per quello che sei...
Cos'avevo sognato per tutta la vita se non quello?
"So solo che mi prende un colpo al cuore ogni volta che dici che te ne andrai..." ammisi.
Avvistammo la locanda e Vortex.
Fine della chiacchierata.
Ma avremmo avuto ancora una volta una camera tutta per noi, quindi era solo questione di tempo prima di poter stare di nuovo soli.
Certo, perché non ti viene in mente che hai cose più importanti a cui pensare.. non lo so, tipo... la bestia?
Cercai di nascondere il turbamento che provavo.
"Allora, canaglie..." salutai, smontando "Abbiamo dovuto raccattare tutta la vostra roba.." indicando il carretto "Com'è la nuova locanda? Ma soprattutto.." rubando il bicchiere ad uno di loro "Vino, dannazione.. vino..." bevvi un sorso profondo, sperando assorbisse tutti i sentimenti che mi dilaniavano.
"Che novità?" sorrisi, sedendomi in mezzo a loro, dopo aver restituito il bicchiere al legittimo proprietario.
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Vecchio 29-05-2014, 02.21.40   #2134
Eilonwy
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Eilonwy sarà presto famoso
Quelle parole….così indescrivibilmente paradisiache mi lasciarono senza fiato.
Purtroppo una vera e brava ragazza non può sposare un uomo che conosce appena, eppure cosa avrei dato per essere la sua sposa in quel momento ed essere sua in tutti i sensi.
Fortunatamente, il merlo Tisin cercava anche lui di persuaderlo a non battersi contro il Cavaliere Nero.
Lo abbracciai forte e sentì le sue braccia ricambiare quel gesto.
Eravamo l’ uno l’ opposto dell’ altra.
Il suo corpo caldo riscaldava il mio, mentre la mia natura gelida raffreddava la sua.
Una volta una mia amica del Catai mi aveva parlato dell’ equilibrio che c’è in tutte le cose. Questo equilibrio era dato dagli opposti……come io e Riccardo in quel momento: lo Yin e lo Yang, venivano chiamati nel Catai.

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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!!
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Vecchio 29-05-2014, 03.33.17   #2135
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Riccardo ed Eilonwy si unirono in quel caldo abbraccio.
Ma poi, ad un tratto, udirono di nuovo la meravigliosa melodia ormai famosa in quel luogo.
Proveniva dall'altra parte del cancello chiuso, in quel lussureggiante giardino.
Riccardo allora, tenendo Eilonwy per mano, corse verso quel cancello.
I due così videro la misteriosa fanciulla dagli occhi chiari che suonava un'arpa, cantando con la sua straordinaria voce.
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Vecchio 29-05-2014, 03.38.12   #2136
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Elisabeth si avvicinò a Flees.
Guardò allora nel fondo dei suoi occhi e rivide le sensazioni che i due avevano provato su quell'isola incantata.
Il giovane nipote allora le sfiorò la bocca con le dita, accarezzandole piano e dolcemente le labbra.
Come a volerla tranquillizzare.
“Risolveremo questa faccenda della tomba insieme, zia...” disse in un sussurro.
Avrebbe voluto baciarla, ma c'era Daizer.
La maga allora ritornò da suo marito e da Moussarel.
“Il vostro intuito, davvero?” Fissandola il braccio destro del Gastaldo. “E come pensate di potermi aiutare?”
“Mia zia”intervenne Flees “ha la capacità di sognare cose che poi si avverano... ed in sogno ha visto la tomba... rivelateci dove sono state portate le ossa del maniscalco e là troveremo il tesoro...”
“Mi prendete in giro?” Adirato Moussarel. “Come potrei sapere di quella tomba?”
“Perchè mia zia ha sognato la sua violazione...” rispose Flees “... dunque basta sotterfugi... rivelateci della tomba e avrete il tesoro... mi sembra un patto equo...”
“Perchè dovrei pattuire con voi?”
“Per il tesoro, ovvio...” sorridendo Flees “... voi avrete il tesoro e noi la tomba...”
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Vecchio 29-05-2014, 03.55.44   #2137
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Quelle parole di Clio scossero non poco Guisgard.
Nel suo cuore sorse un profondo turbamento, un tumulto inarrestabile.
Avrebbe voluto dire molte cose, forse tutte le cose del mondo.
Avrebbe voluto saltar giù dal cavallo e prenderla fra le braccia.
Guardarla a lungo e poi baciarla.
Baciarla senza sosta, per poi ricominciare.
Ma quella locanda apparve all'improvviso e le voci degli altri membri della compagnia echeggiarono subito nella sua mente.
Probabilmente in quel momento li odiò tutti.
Uno per uno.
Quasi quanto detestava il principe Karel.
Ma in un attimo i due si ritrovarono di nuovo in mezzo a loro.
Clio subito prese posto fra i suoi compagni e cominciò a bere con loro, mentre Guisgard si sedette sulla staccionata.
“Prendi un bicchiere anche tu...” disse Astus al cavaliere.
Questi però si limitò a scuotete il capo.
Restò allora un po' in disparte, tirando fuori la sua ocarina e cominciando a suonarla voltato verso la foresta.
“La locanda è perfetta!” Esclamò Vortex. “Vero, amico mio?” Fissando Mime che accanto a lui ingurgitava vino su vino.
“Io credo” fece il rigattiere “che il Paradiso non sia poi così diverso da una serata come questa... la compagnia è ottima, infatti ci sono Angeli ovunque, l'ospitalità di primissimo livello ed è possibile tracannare vino senza diventare mai brilli!”
“Pezzo d'asino...” ridendo Vortex “... tu saresti capace ti scolarti l'intera riserva di vino conservata nei Campi Elisi!”
“Campi Elisi?” Ripetendo Mime. “Mai sentiti... dal nome però mi ricordano una famosa masseria in cui facevano dell'ottimo vino da tavola!”
Tutti risero forte.
Dall'interno allora giunse un uomo.
“Ah, ecco il mio migliore amico!” Alzandosi Vortex. “Il cordiale signor de Taban!” Indicando il locandiere. “Amico mio, vi presento il nostro capo... messer Gufo Scarlatto, quello che suona l'ocarina sulla staccionata... e lei” facendo segno a Clio “è la sua bella e giovane moglie, lady Guamarin!”
“Però, ricordare i loro nomi dopo tutto quel vino è da fenomeni!” Ridendo Porturos.
“I miei omaggi, messere!” Salutando il locandiere. “Milady, incantato! Questa locanda è casa vostra!”
“Visto?” Fece Vortex. “Questa si che è ospitalità!”
“Porto altro vino, signori?” Chiese il locandiere.
“Ah, adoro quest'uomo!” Esclamò Vortex.
“Si, altro vino, grazie!” Svuotando l'ennesimo bicchiere Mime.
L'uomo annuì e corse dentro, tornando poco dopo con altro vino.
“Suona qualcosa di allegro!” Vortex a Guisgard. “Qualcosa di regale che ci ricordi la bella corte Afravalonese!”
“Eh, magari ci fosse qui qualcuna di quelle dame che affollano la corte.” Mormorò Ertosis.
“Un brindisi al re” alzandosi Dort “ed al futuro erede, il principe Karel!”
Tutti allora alzarono in alto i bicchieri per quel brindisi, mentre Guisgard si voltò di scatto a fissarli, cercando poi il volto di Clio.
Un attimo dopo si voltò di nuovo verso la foresta e ricominciò a suonare.
“E dai, unisciti a noi!” Disse Vortex al cavaliere. “Cos'è quell'aria da cane bastonato?”
“E dai, lascialo perdere, importuno!” Fece Borel.
“Dove hai il tuo cuore, ragazzo?” Ridendo Vortex. “Magari a Solpacus, da qualche bella biondina?” Aggiunse allegro.
“Bada che il locandiere potrebbe tornare e sentirti...” fissandolo Dort.
“L'egregio signor de Taban” bevendo Vortex “è persona distinta e non origlia ai tavoli dei suoi clienti.”
“Io credo” smettendo di suonare Guisgard “che sia ora di smettere di bere... domani dobbiamo riprendere la caccia e sarà meglio essere lucidi al nostro risveglio.”
“Non sai che anche l'umore è importante fra i guerrieri prima di ogni impresa?” Sbottò Vortex. “E tu non fai nulla per allietarcelo... non hai neanche brindato alla salute dei nostri reali.”
“Al diavolo tu ed il tuo principe!” Guardandolo Guisgard. “Ora smetti di bere o finirai col mandare in fumo quel po' di cervello che ti è rimasto!”
“Su, si scherza fra noi, ragazzi...” mormorò Borel “... cerchiamo di non fare casini...”
“Non sei tu che dai gli ordini qui...” Vortex a Guisgard “... forse l'hai scordato, ragazzo...”
“Dici?” Con tono cupo il cavaliere. “Tu prova a bere di nuovo e vedrai cosa ne farò di quella bottiglia...”
“Ma cosa diamine sta dicendo?” Voltandosi Vortex verso Porturos.
“Su, diamoci tutti una calmata, ragazzi...” fece questi.
“Quando torneremo a cercare quell'animale” avvicinandosi Guisgard al tavolo “voglio poter contare su di voi, senza correre il rischio che miriate a qualche capriolo o cinghiale credendolo la bestia... perciò tu adesso smetterai di bere o ci penserò io a costringerti...”
“Posso bere fino a domani, senza dar conto a te...” riempendo un altro bicchiere Vortex “... ed essere comunque lesto e vispo come una lepre durante la caccia... piuttosto, forse dovresti andare tu a riposare per essere fresco come una rosa domani... perciò, lascia bere in pace noi uomini adesso.”
“Locandiere!” Chiamò allora Guisgard. “Altro vino!” Prendendo poi posto al tavolo.
Subito il locandiere portò altro vino.
“Il primo che crolla” con aria di sfida Guisgard a Vortex “ha perso.”
“E' una fesseria, amico mio!” Con una grossa risata Vortex. “Comunque auguri! E che vinca il migliore!” E buttò giù un grosso bicchiere di vino rosso, facendo poi cenno al cavaliere di fare altrettanto.
Guisgard annuì, svuotò tutto d'un fiato il suo bicchiere e poi si voltò verso Clio.
E la curiosa gara continuò.
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Vecchio 29-05-2014, 14.41.14   #2138
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Sentivo il battito del cuore infilarsi nella mia gola.......il suo dito disegnò le mie labbra come un pittore che amando la donna del suo ritratto volesse incarnarne la pienezza......" dobbiamo arrivare a capo di questa cosa......anche se l'essermi rivelata a loro come premonitrice di sogni....tra questi ferventi cattolici......non mi convince tanto...ma non potevo fare altro....."....lo guardai negli occhi e vidi me stessa....come se potessi specchiare in loro......lo lasciai a malincuore...e tornai da Daizer.........presi la sua mano e gli sorrisi.....ed ascoltammo insieme le parole che si scambiarono Moussarel e Flees.......Gia'...lui avrebbe avuto il tesoro e noi la tomba...................per un momento pensai a ciò che avrei avuto io.......Mi ero innamorata di quel ragazzo ?.....le mie reazioni mi facevano paura......c'erano due donne in me......la parte razionale e la parte sentimentale.......la mente mi richiamava a pensare...che Flees era mio nipote...che era più giovane......che poteva giocare con i miei sentimenti per qualsiasi motivo........che Daizer...non aveva mai dubitato di me...mai.......E il cuore invece ?.....il cuore mi avrebbe fatto correre tra le braccia di Flees.....
Ragionare..dovevo ragionare........

" Messer Moussarel......cosa avete da perdere......nulla, i miei sogni sono così limpidi che ho avuto la fortuna di poter vedere ogni cosa.......Voi avete fatto ciò che avete ritenuto opportuno per arrivare al vostro scopo...e non avete ottenuto...nulla..........provate ad arrivare alla fine del vostro lavoro...infondo a noi non dovete dare nulla..........Sapete quando si ha la capacità di sognare...si ha anche la possibilità di entrare nei sogni altrui...e molto spesso....questo fa impazzire....."...........Stavo sull'orlo per essere giudicata dalla Sacra Inquisizione......e ne ero così consapevole.....Ma dolce sarebbe stata la morte........se nessuno dei due avresse mai saputo ciò che avevo nel cuore..................Amare due uomini sembrava impossibile e molte donne avrebbero pensato che sarebbe stato da donna di facili costumi......Non mi era importato mai nulla dei pensieri altrui.....

Ultima modifica di elisabeth : 29-05-2014 alle ore 17.57.33.
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Vecchio 29-05-2014, 15.24.12   #2139
Clio
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Stare in mezzo ai miei uomini, ridere con loro, riuscì a stemperare la tensione.
Guisgard non sembrava passarsela bene.
Che aveva intenzione di fare? Tenere il muso tutta la sera?
E poi suonò la sua ocarina, e gli altri iniziarono a punzecchiarlo.
Dapprima risi con loro.
Ma poi..
Karel...
Una fitta dolorosa mi attraversò il cuore.
Maledizione, Dort!
Non era colpa sua, non poteva sapere.
Dovrai raccontargli tutto prima o poi.. almeno ti leverai un peso..
Sì, quando avremo un po' di tempo da soli..

Serrai la mascella per nascondere la rabbia, e respirai appena.
Sentivo lo sguardo di Guisgard su di me.
Lo fulminai con lo sguardo e alzai la mia coppa, accennando un sorriso.
Ma come aveva colpito me, quel riferimento al principe aveva colpito anche il finto Gufo.
Iniziò a prendersela con Vortex, stavo per intervenire, quando chiese il vino, e decise di fare la gara.
Ci mancava solo quello.
Si voltò a guardarmi, dopo aver bevuto il primo bicchiere di vino.
Sentivo la tensione impossessarsi di me.
Dovevo fare qualcosa.
Ero stanca, ma sapevo che se mi fossi ritirata in quel momento non avrei avuto pace.
Volevo solo non pensare per un momento.
Mi alzai, senza togliere lo sguardo da Guisgard.
"E' chiaro che non sai come funzionano le cose tra noi, i ragazzi sanno benissimo che possono bere, azzuffarsi, fare ciò che vogliono a patto che questo non intacchi le loro capacità.. e sanno regolarsi.." sorrisi "Ora di domattina, staranno benissimo.. vero gufi?" chiesi, cercando pace nei loro sguardi, invano.
"Ma questo non vale per te..." dissi al cavaliere, con gli occhi nei suoi "Non posso darti ordini, va bene.. ma una cosa è certa.. non voglio un uomo ubriaco nel mio letto.. se quando torno ti trovo ubriaco, pianterò su una terribile scenata di gelosia, e ti mando a dormire con loro.. le mogli lo fanno, no?" voltandomi verso lo spostassimo Trastis.
Ma guai a te se fai una cosa del genere..
"Domani riprenderemo la caccia, se dovete scacciare dei demoni, fatelo stasera.." guardando tutti "Domani, saremo lucidi e pronti per la caccia..".
Per la serie, chi ha orecchie per intendere intenda..
Però lo capivo, il vino era un buon modo per riuscire a non pensare.
Ma io avevo potuto eccedere solo pochissime volte, in cui potevo permettermi di non essere perfettamente lucida, ma non era una di quelle volte.
Anzi!
Avevo solo un modo per liberarmi di tutta quella tensione, pensieri, emozioni.
Lentamente, mi tolsi la giubba, la misi sulla sedia, poi mi sfilai la camicia, restando col corpetto.
Slacciai la cintura della spada, e la posai sul tavolo.
Finii il mio bicchiere in un sorso, e poi raccolsi i capelli sulla nuca.
"Ho decisamente bisogno di fare a botte con qualcuno..." sorrisi.
O rischio di impazzire..
Raggiunsi Dort, mi chinai su di lui, cingendogli il collo con le braccia.
"Ciao bel biondino.. ti va di ballare?" sorrisi al mio amico "E' da un sacco che non ci divertiamo un po'.. O sei troppo gentiluomo per picchiare una donna?" risi.
Da ragazzi, ci allenavamo insieme.
I nostri genitori avevano assoldato lo stesso maestro d'arme, fissato con le tecniche antiche: il mitico maestro Forterios.
Negli anni, ci aveva insegnato l'importanza dell'atletica pesante nell'educazione, aveva persino convinto quelli dell'accademia.
Diceva che nell'antichità era fondamentale.
Ed effettivamente, non sempre si poteva usare la spada.
Così, anno dopo anno, imparavamo insieme, ci allenavamo, tra l'orrore della sua raffinatissima sorella, e gli incitamenti del maestro.
"Avanti.." alzandomi "Via quella camicia, dolcezza.. fammi vedere che sai fare..".
Mi allontanai un poco, nella brughiera, in modo da avere spazio a sufficienza.
L'erba era soffice, l'aria frizzante ed avvolgente.
Sì, combattere con Dort a mani nude era esattamente quello che mi ci voleva.
Tra tutti, era quello che poteva davvero essere mio fratello.
Così simile a me, nella vita, nell'aspetto.
Gli occhi più grandi dei miei, ma chiari anch'essi.
Potevo specchiarmici e vedere me stessa, come fossimo provocatori nell'arena, l'uno lo specchio dell'altro.
Conosceva le mie stesse tecniche, gli stessi colpi, la stessa difesa.
Era come combattere contro me stessa.
Il soldato contro la donna.
Karel contro Guisgard.
La Guardia Reale contro i Gufi Scarlatti.
Clio contro Guàmarin.
Sapevo che il mio amico non si sarebbe tirato indietro.
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Vecchio 29-05-2014, 15.40.02   #2140
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Guardavo i due uomini e lanciavo occhiate d' intesa a Rodolfo...Older è vero o sei un perfetto attore?.."Infatti, ma voi, Older, vi siete arrischiati ad andare in foresta però, avete visto i caprioli uccisi, non avete paura delle tagliole voi, ma terremo il consiglio".
Da lontano vidi arrivare Roxanne con una tinozza pesante di acqua..."Destrus, andate ad aiutare gentilmente damigella Roxanne".

"Una figura apparve davanti a me..in quell'angusto giardino,
era Shalazam e mi fissava seria, mi avvicinai a lei..eravamo in un posto dove non ci potevano notare.
"Shalazam..forse sono stata irriverente..perchè mi hai cacciata dal Tempio, non sono una brava sacerdotessa? Ti ho delusa? Se fosse cosi sono pronta a restituirti la clamide, il Libro Ancestrale e tutto ciò che mi hai affidato. Io...ero venuta al Sacro Tempio..per chiedervi qualcosa di più potente per sconfiggere la bestia e il Male, tu questo mi hai chiesto di fare..noi sacerdotesse siamo guardiane di antichi e potenti oggetti e dobbiamo salvaguardarli a costo della nostra vita, lo so. Io ero e sono pronta a rischiare la mia e vi ho solo chiesto di fare una eccezione per quel cavaliere..affinchè pure esso ne possa fare uso e mi veda per quel che sono non come una dama...egli ho visto..ha valore, coraggio e onestà e lui potrebbe aiutarci in questa lotta, ho solo aspettato il verdetto del Grande Consiglio". Ci guardammo per secondi in silenzio.."Si, Shalazam le tue parole sull' Amore sono giuste, ma so non mi ama..altrimenti potrebbe vedere le mie fattezze reali se ricambiasse, come Legge vuole" risi poi di gusto "il mio sesto senso dice..anzi è certo qualcuno mi sta nominando." e pure Shalazam rise a quelle parole che solo noi potevamo capire "Eh, probabilmente sono temuta come rivale in Amore..d'altronde sono stata io a farmi avanti per prima col cavaliere rivelandogli i miei sentimenti, e pure gli ho salvato la Vita donandogli il mio velo..ma all'Amore ci penso io" ed ella mi guardò fiera.
"Ora ti ho rispiegato i miei motivi..tocca a te decidere Shalazam, è il mio ultimo appello..come spetta a te parlargli e decidere cosa darci per sconfiggere i Demoni..io lo custodirò ma sono certa egli non ne farà cattivo uso..ora spetta a te..io sto mettendo a repentaglio la mia vita".

Destrus mi chiamò per andare in casa del pastore, Roxanne era vicino a lui e sorrideva..sembrava..lei era sempre cordiale ma dentro se era inquieta e cosi entrai in quella casa...ma sentivo aleggiare strani spiriti..spettri del passato, quella casa dalla prima volta ci avevo messo piede mi aveva sempre messa a disagio.

__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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