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Vecchio 21-07-2014, 02.32.42   #581
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Clio aprì la giubba del suo falso cugino e vide la ferita.
Non era molto profonda, anche se comunque sanguinava.
Ma Guisgard, riaprendo gli occhi, mostrò un lieve sorriso.
“Confesso che temevo di ricevere da te il colpo di grazia...” disse fissandola.
Poi mise una mano nella giubba, all'altezza del punto in cui lo spillone l'aveva trafitto e da una tasca seminascosta estrasse qualcosa.
Un libricino abbastanza spesso da essere stato in grado di parare gran parte dello spillone.
“E' il mio diario...” mostrando quel libricino ormai squarciato al centro “... scritto durante questi lunghi anni...” con una vena d'ironia “... tienilo tu... ormai non serve più... magari dentro ci troverai l'Imone che tanto rimpiangi...” si alzò, tamponando con quel lembo di sottoveste la lieve ferita al petto “... ottimo profumo...” sentendo il profumo di quel lembo “... fortunato Froster...” rise irriverente “... e non temere, riesco ad arrivare alla mia stanza da solo... magari troverò qualche servetta disposta a medicarmi...” mostrò un inchino alla sua finta cugina “... ora scusami... per te forse non varrà niente, ma ci tengo al mio sangue...” e cominciò ad avviarsi verso la sponda del fiume.
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Vecchio 21-07-2014, 02.46.42   #582
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Sorrisi, nel vedere che si era fatto ben poco.
Lo fulminai con lo sguardo quando nominò Froster.
Che sciocca, avevo usato il vino per disinfettare la ferita, e non avevo pensato a sciacquarla con l'acqua del fiume.
Beh, mica sono una guaritrice io..
"Colpire un uomo disarmato, andiamo.." sorrisi "Sono stanca di dirti 'non ricordi niente di me'.. tanto vale che mi rassegni... Forse hai ragione tu.. eravamo bambini.. almeno, io lo ero.. dovremmo ricominciare da capo.. Siamo due estranei ormai...".
Presi il diario, e lo sfogliai dolcemente.
"Grazie.." risi appena "E' buffo.. parli come se si trattasse di un'altra persona..".
Seduta su quel sasso colmo di ricordi, osservai Imone andare a sciacquarsi al fiume.
Lui non era più il cugino che amavo, era un estraneo di cui non sapevo niente.
Per quanto male facesse, dovevo seppellire il ricordo del ragazzo che tanto ammiravo.
Restai ad osservarlo, mentre le sue parole mi rimbombavano nella mente.
Sembrava tutto talmente irreale, ma la vita mi aveva sorpreso abbastanza.
Così, aprii di nuovo il diario, ed iniziai a leggere una pagina a caso.
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Vecchio 21-07-2014, 03.07.21   #583
Guisgard
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Guisgard si allontanò di qualche passo, per poi raggiungere la sponda del fiume e lavarsi con cura la lieve ferita.
“E' buffo...” disse senza voltarsi verso di lei “... se non fossimo cugini e se tu non avessi tutto questo astio verso di me, beh, questa sciocchezza che ho appena fatto potrebbe tranquillamente definirsi come prova d'Amore a tutti gli effetti...” rise piano “... e sia, mi contenterò dell'odio... dopotutto è pur sempre un sentimento...” si voltò allora verso di lei e la fissò per un lungo istante, mentre lei sfogliava quel diario.
Poi scosse il capo e andò via.
Nel frattempo la ragazza aveva cominciato a leggere una pagina a caso...

“Oggi siamo stati ospiti del club sportivo di Saggesya.
Qui a Capomazda tutti i giovani rampolli dell'aristocrazia frequentano uno di questi club.
E' un mondo così diverso questo da Lortena.
Eppure ne sono affascinato.
L'arte della guerra qui è vista, anzi vissuta, come un qualcosa di intimamente legato alla concezione stessa della vita.
Credo sia vero ciò che si dice dei Capomazdesi.
Davvero questo popolo sembra aver fatto da sempre solo questo.
Combattere.
E oggi ne hanno fatto un'arte di questa loro capacità.
A volte penso che si dovrebbe esportare a Lortena questa devozione, questo rigore, questa totale abnegazione all'arte della guerra e ai suoi principi.
Solo così il nostro esercito potrà essere davvero forte e difendere i nostri confini da qualsiasi nemico esterno.
Ma purtroppo oggi la mia giornata al club non è stato affatto proficua.
Infatti mi sono ferito ad un braccio mentre ci venivano mostrate alcune armi della collezione privata di lord Dominus.
Non si tratta di una ferita seria, ma tuttavia il medico ha detto che mi resterà una cicatrice come ricordo.
Poco male, vorrà dire che la mostrerò alla mia cuginetta come trofeo.
Rammento che da piccoli anche il solo sbucciarsi un ginocchio era motivo di vanto, come le ferite che si procuravano in battaglia gli eroi Omerici.
Clio, sapessi quanto mi manchi e quanto mi manca non poter condividere tutto questo con te...”

Qui la pagina non permetteva di leggere oltre a causa dello squarcio dello spillone.
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Vecchio 21-07-2014, 03.15.42   #584
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La luce fioca, il lento tremolio delle candele con quel leggero e fresco vento della sera rendevano la stanza intrisa di una velata e sensuale atmosfera.
Elisabeth si sedette su quella poltrona, lasciando che gli spacchi del suo abito mostrassero interamente le sue bellissime gambe accavallate.
E il barone porgendole il vino non poté fare a meno di guardarle.
Ed Elisabeth si accorse di quel suo sguardo che indugiò così tanto sulle sue gambe nude.
Intanto il vento continuava ad accarezzare quel suo abito insieme alla sua pelle.
“E' normale che la gente abbia paura di voi, come ne aveva di lei...” disse il barone de Gur “... la bellezza affascina, ma nello stesso tempo spaventa...” sorseggiò un po' di vino “... vi sentite dunque gemella con lei? Forse la somiglianza, sebbene straordinaria, non basta...” guardò il quadro alla parete e poi verso la finestra “... conoscevo un tempo i signori di Lortena, ma poi la sfortuna li colpì ed il loro regno finì in tragedia... e io non ho l'abitudine di intromettermi negli affari altrui, a meno che non siano gli altri ad intervenire nei miei...” si avvicinò ad Elisabeth e con un gesto improvviso lasciò cadere una goccia di vino sulla sua spalla, che poi le scivolò fin sul petto, svanendo infine tra i suoi seni attraverso la generosa scollatura.
E questo causò un intenso brivido alla donna.
“Questo è il vino della mia terra...” sussurrò de Gur “... è il suo sangue e ne racchiude la forza... ecco, di questo mi importa... della mia terra soltanto e non di quella degli altri...”
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Vecchio 21-07-2014, 14.36.42   #585
Clio
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Alzai gli occhi da diario e sorrisi a Imone.
"Oh, ma lo è stata.. Credi davvero che l'Amore valga soltanto per le belle dame che vuoi portarti a letto?" Risi, scuotendo la testa "Che sciocco.. Sei un aristocratico, che ti piaccia o no.. L'Amore più grande dev'essere quello per la tua terra, per la tua stirpe, per il tuo popolo.. E questo rappresento io.." Alzai le spalle "Ho solo cercato di rinfrescarti la memoria.." Sorrisi "A quanto pare ci sono riuscita..".
Sospirai, per poi immergermi nella lettura di quel diario.
Il cuore iniziò a battere forte.
Oh, Imone..
Sentivo le lacrime affiorare.
Non di nuovo, per favore.. Smettila di piagnucolare come una femminuccia...
Eppure, com'era possibile?
Cosa mi stava nascondendo Imone? Come poteva essere la stessa persona che aveva scritto quelle parole?
Quello era il cugino che ricordavo come poteva essere cambiato tanto?
A meno che...
Iniziai ad essere sospettosa.
Oh, andiamo Clio.. Chi so fingerebbe tuo cugino rischiando la vita?
E poi aveva la spada, il diario.. Ricordava della vecchia quercia.

Corrucciai la fronte.
Certo, è vero, solo quello. Ma.. Andiamo.. Non ha senso, so che ti piacerebbe ma non ha senso...
Rilessi la pagina, ancora e ancora.
E se fosse una spia? Se qualcuno di Imperion avesse ucciso Imone e mandato un impostore a fingersi lui?
Magari Musain sospetta di me, sapeva che mi sarei aperta con lui.
Adesso stai esagerando, ma ti ascolti?
Ma sotto sotto sapevo che non era poi così asssurdo. Musain era astuto.
E tu ti sei lasciata andare in quel modo.
Se adesso stesse andando da Musain a riferire tutto?
Non gli ho detto chi sono.
No, però sa che reciti.

Mi alzai di scatto, e lo rincorsi.
"Ehi.." Ansimai prendendogli il braccio "Aspetta..".
E ora che hai intenzione di dirgli: "Ciao, non è che per caso sei una spia di Imperion?".
No, genio.
Sorrisi, con gli occhi dei suoi.
"Non dimentichi niente?" Chiesi, dolcemente "Non ricordi cosa facevamo il primo giorno d'estate, quando arrivavo alla Rocca?".
Dimmi di sì..
"Comunque, comincio io..." Sorridendo "Sai che non posso parlarti della prova.. Ma posso mostrarti..".
Allentai il nastro del corpetto, per poi scoprire la spalla destra, mostrando così una strana cicatrice che scendeva verso il pizzo nero del corpetto.
La sfiorai dolcemente.
"Sembrava solo un graffio, eppure la cicatrice non mi è mai andata via.." Risi "Non ho idea di cosa l'abbia procurata, ma ero talmente immersa nella prova da non sentire il dolore..".
La coprii rapidamente.
"Ne ho anche una qui.." Indicando un punto preciso proprio sotto l'attaccatura della manica "Non me ne sono neanche accorta, ma pare non la smettesse più di sanguinare.. Axses mi ha detto che il sangue continuava a zampillare, ed era arrivato persino sulla gamba, una lunga striscia rossa..".
Le cicatrici del Lupo non posso mostrartele.
"Tocca a te, campione.." Sorridendo, facendo come per togliergli la giubba "Avanti.. ti aiuto io, la ferita non è una scusa.. non cercare di scappare.. hai scritto che me l'avresti mostrata.. su.. da bravo..".

Ultima modifica di Clio : 21-07-2014 alle ore 14.44.12.
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Vecchio 21-07-2014, 15.20.40   #586
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Korshid entrò lentamente nella mia stanza e mi svegliò raccontandomi erano andati a parlare col filosofo Solone e narrò della vecchia torre nel bosco lungo il fiume...la Torre dei Quattro Semi...incredibile...Bauon aveva ragione che Lortena era il punto di inizio di questa ricerca..sorrisi leggermente..Bauon era un uomo particolare, speciale..forse lo sapeva già ma mi stava mettendo alla prova..chissà.
Korshid mi narrò pure del fatto il filosofo aveva una brutta opinione di me..di noi quindi e scossi il capo.."Non mi meraviglio, è un filosofo e a mio parere i filosofi sono troppo presi dai loro idealisimi e non sanno leggere nel cuore e nell' animo di una persona, mi dipinge cosi priva di valori..oh non chiederei mai aiuto a Musain..avessi voluto lo avrei fatto già da prima ma lo rifiutai quando mi diede il suo appoggio, non è tanto lui il vero problema quanto gli uomini di Imperion che capeggia..quella sera Ismael fu graziato grazie a lui, la spada la abbiamo grazie a lui...e quel fuggitivo è salvo perchè nominai lui..ma mai farei un patto con lui, io per i miei ideali mi rifiuterei per principio di comandare quell' esercito..si, a volte sembra creda troppo nelle persone..se fossi stata più crudele..non saremmo qui" mi rabbuiai.

Dalla grata della mia camera guardavo tra le piccole fessure il Principe Abrham, era bello ed enigmatico e me ne innamorai subito esprimendo ai miei genitori i miei sentimenti, essi presero con gioia le mie rivelazioni e fu sancito il fidanzamento e futuro matrimonio tra i due regni.
Egli mi mandava i regali più rari e costosi ma io, ormai, ero già innamorata di lui, non capiva non aveva più bisogno di conquistarmi...si perchè il suo era solo un vile piano per prendersi il Regno di Setareh, la sua sacra città e avere il Pugnale per la Sacra Grotta.
Agì di notte, venne a svegliarmi proprio Korshid dicendomi i miei genitori dovevano parlarmi al Tempio Benedetto, udii il corno che avvertiva di un attacco.
Entrammo spaventate nel Tempio e mia madre era in lacrime, mio padre il re osservava fuori.."Hanno preso la porta a sud, Altea, vedo le truppe nemiche, vieni vicino a me figliola". Mi avvicinai e guardai fuori, a capo dell' esercito vi era Abrham, brandiva la spada coi suoi soldati uccidendo innocenti.
"Non è possibile..sono io la colpa di tutto questo..dove è Nathan..con Ismael può batterlo" mi gettai contro il caldo abbraccio di mio padre.
"Il Destino è segnato, figliola...Nathan..è uscito per barattare la sua vita con la tua..sarai la unica superstite, non lo sai..quando sei nata quella notte una grande Cometa a Oriente brillava..segno degli Dei..eri la destinata a proteggere il Sacro Pugnale di Setareh..Korshid ora ti consacrerà Sacerdotessa del Pugnale Sacro alla Fonte Benedetta..troverai rifugio nel mondo degli occidentali nella dimora di un ricco uomo, mio fedele amico, e porterai con te poche giuste persone..noi speriamo di essere solo imprigionati, e un giorno tornerai a Setareh e sarai la Regina e ci riscatterai..vai scappa, una nave ti aspetta al porto".
Korshid mi portò fuori, guardai per l'ultima volta il volto dei miei genitori e delle mie sorelle per voltarmi e vedere il mio seguito...e fu la fine della mia vita laggiù e l'inizio di una nuova in questi posti.

Mi destai da quel ricordo, Korshid mi guardava in silenzio..capiva i miei pensieri.
"Bene" dissi fingendo un falso sorriso "domani mattina allora andremo a cercare questa Torre dei Quattro Semi...grazie per tutto" e la abbracciai e sospirando dissi.."Se dovesse succedermi qualcosa..devi dire ad Ismael ho rivelato a Dension il fatto di Imone Marsin".
Mi voltai e ripresi il mio sonno aspettando l' Alba, ero curiosa di sapere cosa avrei trovato in quella torre fatiscente.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 21-07-2014, 17.36.03   #587
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Ad un tratto le mani di Guisgard fermarono quelle di Clio che erano sulla sua giubba.
“Mai avrei pensato di dover fermare una donna nell'atto di togliermi i vestiti...” disse sorridendo.
Poi quel sorriso svanì di colpo.
“Non pensi di tradirti ora?” Fissandola seria. “L'hai tu prima, no? E' una recita. Dunque smetti, ti prego, di cinguettare e di fare gli occhi languidi. Vuoi vedere le mie cicatrici? E perchè mai?Per ricordarti com'ero un tempo?” Scosse il capo. “E' inutile, Clio. Io sono così oggi. L'Imone che rammenti tu oggi non esiste più. Sono cresciuto e sono cambiato. E non fa differenza quante cicatrici e quanti lividi ci sono sul mio corpo. Ma tu forse questo non lo capirai mai. Per te un uomo si giudica da quanta sete di vendetta mostra, dall'odio verso i nemici che ha nel cuore e dal modo in cui tira di spada. Beh, in me oggi non troverai nulla di tutto questo. Ed io sono francamente stanco di dover vedere, ogni volta che guardo i tuoi occhi, quanto disprezzo nutri per me. Sai cosa penso? Che tu e Froster siate una coppia perfetta. Fatti l'uno per l'altra. Entrambi infatti avete il cuore pieno di odio e senso di vendetta. Ti ho già dispensato dai tuoi doveri verso di me. Non sei più obbligata ad offrirmi la tua compagnia. Cos'altro vuoi? Che vada via? Presto ti potrò accontentare. Così poi non sarai più costretta a dover fissare il volto di un vigliacco e potrai cullarti tranquilla nei tuoi sogni di odio e vendetta.”
Si accomodò la giubba, per poi voltarsi e andare via nel silenzio della sera.
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Vecchio 21-07-2014, 17.57.16   #588
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Il movimento del cristallo riflesso dalla luce del tramonto sul quadro di Lady Symoin......fece si che gli occhi di lei divampassero di fiamma come il colore di quel vino.......ombre si accavallavano alla figura del Barone..così sicuro di se che poteva sembrare fiaba l'abbandono completo alla sua amante....ma i suoi occhi su di me....erano affascinati....bevve del vino e quella gocci...quella goccia sfuggita...di vino posatasi sulla mia spalla...scivolò furtiva tra i miei seni......vidi allora la donna del quadro....chiudere gli occhi ed assaporare languida quel momento....sentii un brivido sinistro......che mi fece fremere le viscere......." Essere gemelle....non vuol dire essere uguali nell'anima....i nostri colori sono diversi e i nostri visi come i corpi sono identici..........il vostro vino e' perfetto...ogni chicco di questa uva e' intriso del sangue di questa terra...so di cosa parlate.......ogni volta che un Templare uccide....affonda la lama della sua spada nella nuda terra e la nutre del sangue dell'infedele...si inginocchia e con gli occhi all'impugnatura prega...........a quanto pare la dea madre.....ama il sangue Barone.......ma chiudersi tra queste mura .....pensando che il resto del mondo non ci interessi...mi sembra troppo.....L'avete amata.......l'avete perduta...e guardate cosa fa il destino beffardo...........ci sono problemi a Lortena....e lei ritorna alla sua dimora..per svegliare il cavaliere che c'e' in voi..........ero diretta a Lortena......potreste accompagnarmi voi...."...........asciugai con le mie dita il vino che si era insinuato nella scollatura......e le appoggiai sulle labbra di De Gur......." Credo che sia di ottima annata........".........
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Vecchio 21-07-2014, 18.12.22   #589
Guisgard
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Altea congedò Korshid e andò a dormire.
Ma quella notte non trascorse affatto tranquilla e l'arrivo del nuovo giorno fu cacciato indietro dalle tenebre che si stavano annidando su tutti loro.
La principessa infatti, poco dopo essersi addormentata, fu destata di colpo dalle grida disperate che si diffondevano ovunque intorno a sé.
Vide allora fiamme sorgere in ogni angolo della stanza e un'insopportabile puzza di fumo che sembrava penetrare sin nei polmoni ed intossicarli.
Cominciò a sentire un intenso bruciore agli occhi che quasi le impediva di distinguere ciò che vedeva.
E poi ancora quelle grida di paura, mentre l'intera locanda era avvolta da imperiose fiamme.
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Vecchio 21-07-2014, 18.28.05   #590
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De Gur assaporò con le labbra e poi con la lingua quella goccia sulle dita di Elisabeth, fino a quando il sapore del vino si confuse con quello della pelle di lei.
“Si, davvero un'ottima annata...” disse il barone in un sussurro, mentre i suoi occhi scendevano su tutta la sensuale figura di lei “... e così volete svegliare il cavaliere che è in me... e non temete di far questo? Molti dicono di me che sono un tiranno, un uomo duro e senza scrupoli. E voi, nonostante ciò, venite indifesa nella tana del lupo...” aggiunse con uno sguardo enigmatico.
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