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Vecchio 05-06-2013, 19.00.41   #1411
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard si avvicinò a Talia e vide il mobiletto.
Fu subito incuriosito dalla forma nella polvere.
Passò allora una mano sotto il fondo del mobiletto, dove fino a poco prima doveva esserci stato un quarto sostegno.
“Sembrano i resti di ciò che fungeva da sostegno al mobiletto...” disse Guisgard guardando la sua mano sporca di una sostanza rossastra “... e non erano certo mattoni...” si guardò intorno “... dobbiamo cercare un grosso libro... un grosso libro con la copertina rossastra...” fece un cenno a Talia e ripresero a cercare.
E finalmente, dopo circa un paio d'ore, la ragazza intravide un grosso volume, proprio dalla copertina rossastra, ammassato fra vari fogli.
Era vecchio e consumato, ma sembrava ricalcare le dimensioni del sostegno mancante sotto il tavolino.
E sulla copertina consumata recava il titolo: “Codex Nolhiano”.
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Vecchio 05-06-2013, 19.08.25   #1412
Guisgard
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Masan rispose a quello sguardo di Clio e la ragazza intravide negli occhi di lui la stessa perplessità ed incertezza per quella situazione.
“Dovete giungere davvero da molto lontano” disse il vecchio “se non conoscete le sorti di queste terre. Da quando cioè sua maestà il principe ha dovuto prima firmare la Magna Carta al cospetto della nobiltà e poi accettare un'assemblea costituente con alti poteri. E poi la ribellione dei suoi fedelissimi a tutto ciò, con il conseguente scoppio della rivoluzione che di fatto ha portato al potere i Drappi Rossi e all'incarcerazione del principe.” Li fissò poi perplesso. “Si, dovete giungere da lontane contrade... lo vedo anche dai vostri abiti... non ho mai visto costumi del genere...”
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Vecchio 05-06-2013, 19.17.21   #1413
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Presi la sua mano con la mia e la avvicinai al viso, osservando quella polvere rossastra che gli tingeva le dita...
“Ha ragione, è pelle...” sussurrai, passando il mio dito sopra al suo “Pelle da legatoria... pelle rossa da legatoria!”
Ci scambiammo un’occhiata, poi entrambi riprendemmo a cercare...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
E finalmente, dopo circa un paio d'ore, la ragazza intravide un grosso volume, proprio dalla copertina rossastra, ammassato fra vari fogli.
Era vecchio e consumato, ma sembrava ricalcare le dimensioni del sostegno mancante sotto il tavolino.
E sulla copertina consumata recava il titolo: “Codex Nolhiano”.
Il mio cuore sobbalzò, quando lo vidi...
mi avvicinai e, cautamente, tolsi i fogli che vi erano stati impilati sopra...
passai un dito sulla copertina e poi lo guardai: era macchiato della stessa polvere rossa che aveva sporcato la mano di Guisgard quando aveva toccato il mobiletto...
E poi lo lessi...
il titolo, lievemente scolorito ma ancora ben visibile nei suoi spigolosi caratteri gitici...
sorrisi...
“Guisgard!” chiamai “Guisgard, presto! Corra!”
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 05-06-2013, 19.30.33   #1414
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Il mio sconosciuto compagno era fantastico.....lo avevo giudicato male....mangiammo quello che in quel momento...il buon proprietario ci offriva e si mise a raccontarmi la sua storia....il suo lavoro, le sue storie d'amore.....tutte finite, senza neanche la possibilità di guardarsi indietro.......giocavo col mio bicchiere pieno di vino e mentre lo sentivo parlare....mi piaceva guardarlo attraverso quel color rosso sangue........" Avete avuto una vita intensa....avete visto un sacco di posti ed avete amato tante donne, tutte con la stessa intensità......avete voluto rimanere solo ...voi e il vostro amico volante....Bene, tocca a me........proveniente da una famiglia di un certo livello.....ho seguito la strada di mio nonno......e ho studiato senza mai guardarmi intorno...ogni ragazzo, ed ogni uomo dopo diventavano un fastidio.....pensavano che essendo donna, dovevo diventare una loro proprietà......sbagliavano,...una storia soltanto e' durata più di altre....ma poi e' finita, doveva finire..........il lavoro e' stato tutto...dimenticavo..amo un gatto.....Pico della Mirandola.......un'amico mi diede lo spunto per il suo nome.... stara' facendo le fusa tra le braccia della mia vicina...traditore....."....Alzai il calice in segno di brindisi e ne bevvi un sorso....e vidi ciò che aveva visto Gem.....avevamo parlato così tanto che si era fatta l'alba........uno spettacolo di paesaggio, mi alzai e gli andai vicina..." Caro Gem..e' da rimanere senza fiato......".....rimasi perplessa alla sua reazione.....non era quello il posto che si aspettava....già..aveva parlato di montagne......ma di quale montagne stava parlando..............uscii fuori per seguirlo, ero scalza e a terra c'era il prato..fradicio e freddo......ma era una sensazione meravigliosa.......parlai ad alta voce..." Gem...ve lo avevo detto io che eravamo morti....siete un testone.....però siamo stati fortunati..questo e' il paradiso...".......
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Vecchio 05-06-2013, 19.48.28   #1415
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Guardai Daiz con fare eloquente..ovvero di starsene zitto.
"Signor Teslya avete detto Mrs. Julien? Bene allora dirò domani all'usciere di non farmi trovare da questo strano individuo..ma state tranquilla" mi avvicinai a lei e notai che stava tremando, la tazza di the si muoveva barcollando tra le sue mani e rimasi colpita.
Gliela presi e la poggiai sul tavolo..."E non dovete nemmeno pensarci, avanti venite con me vi porto in camera a riposare, vi vedo provata dopo aver parlato di questo fatto" mi diressi verso la sua camera mentre feci cenno a Daiz di scendere nello studio della psicologa e dare inizio alle ricerche.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 05-06-2013, 21.10.10   #1416
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Mi si gelò il sangue nelle vene.
Non poteva essere vero. Quell'uomo si stava facendo beffe di noi.
Da un momento all'altro sarebbe scoppiato a ridere, descrivendoci le nostre espressioni.
Tuttavia, non lo fece.
"La Magna Charta?" sbottai "Quella Magna Charta? Senta, se è uno scherzo non è divertente.." mi voltai verso Masan, con lo sguardo corrucciato "..quando è stata firmata? Anno domini 1215, giusto? E' lei lo specialista, ma fin qui ci arrivo anch'io.." guardai nuovamente lo strano uomo "..Lei sta scherzando.. vuole farci credere che siamo.." scossi la testa "..Re Riccardo, il principe Giovanni, Bouvines.. Siamo.." la voce mi si spezzò.
No, non riuscivo a dirlo. Era così assurdo.
Peggio che essere catapultati nel passato? Avanti, Clio.. non è il sogno di ogni storico?
No, non il mio, non in quel modo almeno.
Se dovevo tornare nel passato, cosa immensamente utile per i miei studi, allora avrei voluto vedere lo splendore di Roma, non il tredicesimo secolo.
Se quella assurda ipotesi era vera, eravamo nel medioevo.
Il medioevo, Clio.. E tu hai appena dato di matto.. davanti ad un frate.. un genio, Clio.. sei un genio..
Come poteva essere possibile? No, di certo si stava facendo beffe di noi.
Sembrava una scena di quel vecchio film che vidi da bambina.
Ma questa era la realtà.
"Perdonate la mia reazione, vi prego.." dissi poi, calmandomi un poco "Abbiamo viaggiato a lungo senza incontrare anima viva, è vero.. ma mai più avremmo pensato di oltrepassare i confini del regno d'Inghilterra...Perchè, è qui che siamo.. giusto? Il principe di cui parlate è Giovanni.. Giovanni senza terra.. figlio di… Eleonora d'Aquitania..?" osservando Masan.
Ora verrà fuori che siamo invece in un universo parallelo in cui è stato il re di Francia o l'imperatore in persona a concederla.. A questo punto.. non mi stupirei più di niente..
Ma poi, riuscii a riacquistare un barlume di lucidità, e le parole del vecchio mi risuonarono nella mente.
"Un momento.. Avete detto che il principe è stato imprigionato e che i drappi rossi hanno preso il potere?".
Dovevo essere impazzita.
Forse Solder mi aveva ucciso e quella era una strana forma di limbo.
Mi voltai verso Masan "Giovanni non viene imprigionato, giusto? lui.." mi interruppi.
Ecco, brava.. evita di metterti a fare profezie.. piantala.. stai delirando..
Ma chi erano i drappi rossi? Probabilmente si chiamavano così i baroni e io non lo sapevo perchè di Storia Medievale mi limitavo a conoscere gli avvenimenti principali. Ero certa che Masan ne conoscesse il senso.
Dovevo calmarmi, o quell'uomo mi avrebbe presa per pazza.
"Noi.." ripresi, poi "..abbiamo viaggiato a lungo.. lontano da queste terre, ed è evidente che abbiamo perso non solo il conto delle ore ma anche dei giorni e dei mesi.." esitai.
"Come possiamo uscire di qui?" dissi, infine, osservando lo sguardo stranito dell'uomo.
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Vecchio 06-06-2013, 01.37.57   #1417
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Ci sono molti modi per giungere a Chanty.
L'anonimo musicista fiorentino, grazie al quale noi tutti viviamo questa storia, passeggiava fra quei girasoli mentre componeva una suonata per la sua amata suora.
Il ricco Nicola Bivo vi giunse mentre era in cerca di uno spiedo particolare da usare nella sua affollata osteria.
Due amati giullari conobbero quel lontano asilo dopo aver imboccato per sbaglio una strada isolata, risvegliandosi poi il giorno dopo in una sconosciuta locanda.
Lalo invece si ritrovò in quel luogo seguendo le indicazioni dategli da un'amica, riguardo ad una grande piazza a lui ignota.
Enzo, straordinario giocoliere ed alfiere, ebbe un giorno un invito inatteso, da parte di nobilissimi signori, proprio per quelle leggendarie terre e che in dono gli offrirono una veste d'oro gigliata.
Robert de' Taddei, poi, arrivò a Chanty, si narra, mentre inseguiva una delle sue tante amanti e vi si trattenne il tempo di un duello con il marito di una di esse.
Anche se, nel frattempo, conobbe il suo grande amore.
E molti altri, in modi fantasiosi, avventurosi, romanzeschi, fiabeschi e grotteschi approdarono in quel suggestivo scenario.
Si, ci sono molti modi per arrivare a Chanty.
E chi continuerà a vivere e a leggere potrà vederne altri ancora.
Perchè c'è sempre un modo per arrivare a Chanty...



La Sinfonia dell'incantato Verziere di Chanty

Terza Parte


Capitolo I: Chanty

“Arrivando in treno da Dresda, si passa prima per Zenda, cittadina tra dolci colline dominata dal castello fortificato del Duca Michele il Nero (dove, per qualche tempo, fu tenuto prigioniero il futuro re Rodolfo IV). Poi si giunge a Strelsau, la capitale, ricca di stradine storiche e pittoresche (di notte non molto sicure) come la Konigstrasse, dove viveva Rupert di Hentzau, pericoloso spadaccino.”

(Anthony Hope, Il prigioniero di Zenda; Rupert di Hentzau)



Ad un tratto Masan, avvicinandosi alle spalle di Clio, afferrò la ragazza per le braccia, come a volerla tranquillizzare.
Infatti lei appariva scossa da quella situazione.
Le parole del vecchio frate avevano stravolto la sua capacità di giudicare e valutare le cose.
Masan le strinse le braccia per farle sentire la sua presenza.
“Clio...” disse poi, quasi a volerla far tacere “... non credo che questo frate ci stia parlando dell'Inghilterra medioevale...”
Il vecchio li fissò.
“Dove ci troviamo?” Chiese Masan. “E in che anno viviamo?”
Il vecchio continuò a guardarli.
“Chi siete voi?” Domandò. “E da dove venite?”
“Siamo viaggiatori...” rispose Masan “... anzi, cercatori... ma credo siano più importanti le mie domande ora...”
“Siamo nell'Anno del Signore 1513...” disse il vecchio frate “... e questo è il regno di Chanty... il principe di cui domandavate è Sua Altezza Lord Ardena.”
Masan restò profondamente turbato.
Clio sentì le mani di lui, che ancora stringevano le sue braccia, serrarsi per un momento.
“Ma cosa sta dicendo questo frate?” Quasi ridicolizzandolo Solder. “Si sta prendendo gioco di noi! O forse è solo un povero pazzo!” Annuì. “Si, un pazzo! Magari è stato rinchiuso qui perchè furioso! Si, un pazzo furioso!”
“Come si esce da questo posto...” fissando il frate Masan “... come?”
Il frate allora si avvicinò all'ingresso.
“Per di qua...” indicando la sua sinistra.
Masan oltrepassò l'ingresso e dopo alcuni metri si ritrovò all'uscita di quella interminabile galleria.
Fu subito accecato dalla luce del nuovo giorno.
I suoi occhi, come quelli di Clio e di Solder non erano più abituati alla luminosità del Sole.
Solder lo raggiunse e spinse con sé anche Clio, che appariva ancora scombussolata.
E appena i loro occhi si abituarono alla luce del Sole, uno straordinario scenario si mostrò davanti a loro.
Una terra sconosciuta, dai tratti quasi fiabeschi, dominava ogni cosa.
Una terra che non era più né Sant'Agata di Gothia, né qualsiasi altro luogo a Capomazda.


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Vecchio 06-06-2013, 01.47.08   #1418
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Gem fissava quello scenario suggestivo e sconosciuto senza dire nulla.
Fino a quando si voltò a guardare Elisabeth.
“Non siamo morti...” disse “... non nel corpo almeno... forse abbiamo battuto la testa ed ora siamo affetti da qualche allucinazione... o forse, molto più probabilmente, siamo precipitati molto più lontano di quanto avessi creduto... si... non può che essere così...” annuì “... dobbiamo solo cercare il più vicino centro abitato, o una stazione di servizio... mi andrebbe bene anche un commissariato, per quanto detesti le forze dell'ordine... ma ho solo una gran voglia di tornarmene a casa...” fece poi cenno ad Elisabeth di prepararsi “... lasciamo questa casa e andiamo in cerca di aiuto...” mormorò poi.
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Vecchio 06-06-2013, 01.55.23   #1419
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Così, mentre Altea accompagnò Julien nella sua camera, Daiz si diresse verso lo studio della psicologa per iniziare a cercare informazioni sul misterioso signor Teslya.
L'investigatore cercò fra gli appunti della donna, fra le varie schede dei pazienti e persino nel suo diario personale.
Accese poi il pc della psicologa e raccolse su alcuni fogli tutto ciò che aveva trovato riguardo quell'uomo, per poi stamparli.
Rimise infine tutto a posto, attento che nulla restasse fuori posto.
Scivolò allora fuori dallo studio senza farsi vedere da nessuno, per poi ritornare in cucina, finire il suo tè ed attendere il ritorno di Altea.
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Vecchio 06-06-2013, 02.08.44   #1420
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Appena Talia lo chiamò, Guisgard lasciò tutto e si avvicinò alla ragazza.
Vide allora il libro nelle mani di lei, con quel titolo inciso sulla copertina.
“Ottimo...” disse fissando Talia “... ottimo davvero... ho sempre detto che lei ha un talento innato per essere la mia assistente...” e le fece l'occhiolino.
Guisgard, così, prese subito quel grosso libro e cominciò a sfogliarlo insieme a Talia.
Era scritto in un antico tipo di scrittura, sorto nel primo Medioevo per semplificare l'adattamento dei libri, su cui erano state scritte opere classiche, a divenire manuali religiosi e raccolte di preghiere.
Infatti il Codex Nolhiano era una raccolta di brani e annotazioni riguardanti la poesia sacra.
In esso si trovavano varie composizioni, con relative glosse e note, scritte in un arco temporale molto vasto, almeno dal proto Medievo fino alle soglie dell'Umanesimo.
Come se quel grosso volume fosse stato preparato e poi riempito in secoli diversissimi per cultura e bisogni.
Guisgard lo sfogliò ancora, fino a trovare, tra le varie illustrazioni, quella di un meraviglioso Giardino.
L'immagine lo colpì e cominciò a leggere.
Parlava di un Fiore.
Un Fiore meraviglioso e si vantava, l'anonimo autore, di essere stato il primo a parlarne a Capomazda.
Non descriveva il tipo di Fiore e neanche le sue qualità.
Si limitava solo a chiamarlo il Fiore Azzurro, decantandone le meraviglie.
Ma mentre leggeva quelle pagine, da due di esse scivolò a terra una lettera.
Il destinatario era Robert de' Taddei.
“Una lettera per mio zio...” mormorò Guisgard “... aperta e poi richiusa con la ceralacca... ma perchè si trova in questo libro? Come mai mio zio non ha conservato questa lettera a casa sua?” Guardò Talia. “Forse leggendo il contenuto riusciremo a capirci di più...”
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