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Vecchio 22-06-2012, 01.05.42   #2511
Guisgard
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Daniel, agitato e preoccupato, tentava di mostrare al monaco l'assedio che quella sterminata armata stava portando a Tylesia.
“Cavaliere...” disse il monaco dopo aver guardato oltre le mura della città “... ma avete bevuto o cosa? Forse siete ancora stravolto per il terremoto? Nessuno ci sta attaccando?”
Infatti quell'armata vista da Daniel sembrava sparita nel nulla e le pareti di ghiaccio si erano ormai quasi completamente sciolte per il calore.
“Forse soffrite di allucinazioni, cavaliere?” Fissandolo il monaco.



Cavaliere25 fu così condotto dal comandante della caserma.
“Signore...” disse la guardia al comandante, per poi avvicinarsi e raccontare quanto fatto da Cavaliere25 poco prima.
“Davvero?” Alzandosi il comandante ed avvicinandosi all'ex boscaiolo. “Bene, bene... e ditemi, cavaliere... vi interessa arruolarvi nell'esercito di Tylesia?”
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Vecchio 22-06-2012, 02.11.32   #2512
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Cristansen sorrise ad Elisabeth.
“Sapete, milady...” disse “... sapete qual'è la vera virtù delle grandi donne? E' il coraggio. Io credo che le donne siano infinitamente più coraggiose degli uomini. Non a caso fu Maria Vergine a seguire sul Calvario Nostro Signore.” Tossì. “Perdonatemi, ma le condizioni della mia prigionia non sono delle migliori... si, vi sono grato di essere il mio avvocato... e grazie per aver accudito Vivian... vi parlerò della mia situazione... io sono stato il precettore di sua maestà sin da quando era ancora una giovanissima principessa... ho assistito alla sua crescita, ho conosciuto i suoi sogni e ho visto il suo dolore... vi assicuro che ella è una grande donna, dal cuore grande come poche altre cose a questo mondo... ma, come spesso accade, il dolore ha stravolto i sensi... ella era ancora una giovane principessa quando conobbe un cavaliere di ventura giunto a Tylesia... si innamorarono e si giurarono amore eterno... ma il re non accettò quell'unione... lui era solo un semplice soldato e non poteva ambire alla mano della principessa... lui allora decise di andar via, ma lei non volle seguirlo... non voleva infatti mettersi contro la volontà di suo padre... tuttavia giurò solennemente di non innamorarsi mai più e di voler bandire l'amore da questo regno... da quel momento sono state emanate tutta una serie di leggi volte ad allontanare la conoscenza dell'amore da Tylesia... e l'ultima, voluta dal Senato, impone addirittura di cancellare ogni traccia di quel sentimento dalla nostra cultura... tutti hanno così firmato l'Atto Unico, il provvedimento che permette di cancellare la poesia, la filosofia ed ogni altra disciplina che tratta dell'amore dalla nostra civiltà... tutti, tranne io... per questo sono stato accusato di tradimento...”
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Vecchio 22-06-2012, 03.54.39   #2513
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La lunga notte era appena iniziata.
Le costellazioni, molte delle quali sconosciute, attraversavano il cielo infinito tra bagliori e scintillii di indefinita intensità.
La città sembrava assopita nell'incanto notturno ed avvolta da un mite bagliore.
Talia passeggiava fra le strette stradine, seguendo una musica lontana e quasi impalpabile.
Eppure sentiva di conoscere quella melodia.
Ad un tratto una figura apparve in fondo alla strada.
Nel vedere la ragazza,la figura smise di suonare.
Lei allora gli corse incontro.
“Guisgard!” Disse Talia abbracciandolo.
Ma non era Guisgard.
Era un giovane dai lunghi capelli d'argento e lo sguardo penetrante.
“Dov'è Guisgard?” Chiese lei.
“Ti sta aspettando...” rispose lui “... vieni, ti condurrò da lui...” e presa la sua mano, condusse la ragazza in un meraviglioso giardino.
Era composto da alberi di ghiaccio e da piante di cristallo, cosparsi di fiori e frutti di mille e più colori.
Le grazie di quelle forme, la varietà di quelle luci e gli artifici dei colori donavano sontuosità a quel luogo.
Tutto era forgiato con una perfezione sconosciuta e cesellato nel modo più prezioso ed artistico.
Tra le candide chiome delle piante che si intrecciavano con i vigorosi e slanciati rami degli alberi, pendevano frutti luccicanti di color rubino, di fantasia di madreperla, di riflessi di giada, di bagliori d'ambra e di splendido corallo.
Argento e oro rivestivano le cortecce degli alberi e riverberi di platino si confondevano col quarzo, col granito e con l'alabastro più puro.
“Dov'è Guisgard?” Domandò di nuovo lei.
“Guisgard non verrà.” Rispose il giovane. “Ora tu appartieni al mio signore, il Re del Firmamento Crepuscolare e farai parte del suo seguito.”
Talia, a quelle parole, sentì crescere in sé un'angoscia ed una paura senza fine.
In quel momento, però, la ragazza vide accendersi una luce in mezzo a quel meraviglioso giardino.
Una luce che cresceva sempre più in intensità e vigore.
Talia scorse allora Qualcosa che sembrava sbocciare con una luminosità ben più forte dell'albeggiare.
E la luce fu così potente che finì per accecare la ragazza.
“Sono qui per riavere Talia.” Disse all'improvviso una voce.
Lei, anche senza vederlo, riconobbe subito che apparteneva a Guisgard.
“Lei appartiene al mio sovrano.” Replicò il giovane. “Con che diritto vieni qui a reclamarla?”
“Perchè io amo Talia...”
“Non puoi amarla, è tua sorella, non tua moglie.” Fissandolo il giovane.
“Chiama il tuo sovrano” disse Guisgard “e la sposerò davanti a lui. In questo stesso momento.”
“E se io rifiutassi?”
“Allora ti ucciderò.” Rispose Guisgard.
“Portami il Fiore Azzurro” disse il giovane “ed io ti renderò la tua amata. Aspetterò da qui a un mese e se per quella scadenza non sarai ritornato col Fiore, allora terrò la ragazza qui con me. Per sempre. Accetti? Sul tuo onore?”
“Si, accetto.” Annuì Guisgard. “Sul mio onore.”
In quel momento un titanico cavaliere emerse dalla vegetazione, armato con una grossa spada a doppia lama.
“Se fra un mese ritornerai senza il Fiore” disse il giovane a Guisgard “allora questo cavaliere ti giustizierà. Ami davvero a tal punto quella ragazza?”
“Si, amo Talia al di sopra di tutto e di tutti.”
“Allora che il Cielo ti assista, cavaliere.” Mormorò il giovane lasciando i suoi occhi di ghiaccio in quelli di Guisgard.
Il cavaliere armato di quello spadone, allora, sollevò la visiera del suo elmo e un tetro lamento si diffuse straziante nella notte.

Talia si svegliò di colpo.
Ansimava ancora per l'agitazione causata da quel misterioso sogno.
“Ben svegliata.” Disse una monaca che si trovava accanto al suo letto. “Come vi sentite? Va meglio? Ricordate cosa è successo?” Sorrise. “Avete perso conoscenza mentre eravate nel piccolo cimitero insieme a lady Vicenzia.”
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Vecchio 22-06-2012, 10.47.40   #2514
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Certamente dissi guardando il comandante ma ci sono anche dei miei amici con me e vorrei che anche loro venissero arruolati mi metto a vostra disposizione signore e mi guardai intorno
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fabrizio
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Vecchio 22-06-2012, 15.55.22   #2515
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I sospetti aumentavano.....infatti siam giunti in un accampamento alquanto insolito.

Osservavo l'ambiente circostante onde evitare pericoli, un occhio era lungo il sentiero e l'altro verso Heyto. Poco dopo ci fermammo e ci invitarono a scendere da cavallo e riposare, ma non sentivo l'esigenza e risposi:

"Vi ringrazio Messere, ma dopo troppo tempo speso a piedi.....preferisco rimanere in sella al mio Belfagor......penso che faremo una piccola ronda......se gli altri vogliono unirsi a voi, ben venga."

Mi voltaì verso Lilith e le chiesi: "Lilith se hai bisogno di riposo fai con comodo......", poi, fingendo di baciarle il collo le dissi: "occhi aperti.....stai vicino al Maestro......mi raccomando" e le baciaì la mano.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore.....
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Vecchio 22-06-2012, 17.00.20   #2516
Talia
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NO!
Mi ero svegliata di colpo, balzando seduta sul letto... ansimavo, tremavo e quel grido mi raschiò la gola...
Capii subito di aver solo sognato... c’era una luce tenue a diffusa intorno a me che riuscivo a percepire anche se non potevo vederla, un vago profumo di fiori mi avvolgeva e soffici coperte mi accarezzavano la pelle...
Eppure niente di tutto ciò servì a tranquillizzarmi neanche un poco... era vero, era stato soltanto un sogno... ma ormai sapevo fin troppo bene quanto potevano essere reali i miei sogni...
Chiusi gli occhi e mi presi la testa tra le mani, cercando di scacciare quell’idea... continuando a ripetermi che quel sogno non significava niente, che non significava che Guisgard fosse in pericolo e non significava che non lo avrei più visto per molto tempo... no, non significava niente quel sogno...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Ben svegliata.” Disse una monaca che si trovava accanto al suo letto. “Come vi sentite? Va meglio? Ricordate cosa è successo?” Sorrise. “Avete perso conoscenza mentre eravate nel piccolo cimitero insieme a lady Vicenzia.”
Quella voce all’improvviso, pur gentile e dolce, mi fece sussultare...
“Ho... ho perso conoscenza...” sussurrai, facendo eco a quelle parole...
Ed allora rammentai... rammentai tutto: le visioni, le forze che mi erano venute a mancare, Atlia, il capitano Cairius, Andros e Chymela, lady Vicenzia, il castello, il convento, il ritratto, la profezia...
Chiusi gli occhi, tentando di raccogliere le idee.
“Si...” sussurrai dopo qualche istante “Si, ora ricordo! Ricordo qualcosa...”
Esitai.
“Dov’è lady Vicenzia?” chiesi “Chi riposa in quel sepolcro che Sua Grazia era venuta a visitare?”
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 22-06-2012, 21.15.07   #2517
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Non capiva , non capiva! Scesi con rabbia le scale di quella torre e finii in strada in mezzo al caos..
"Giada! Giada a chi posso chiedere aiuto? Ricordo che una volta Nigros mi parlò di quattro cavalieri! DOve sono gli atri tre? Giada aiutami!"
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Vecchio 23-06-2012, 02.00.28   #2518
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Altea era persa nei suoi pensieri, quando all'improvviso una mano le mostrò un'albicocca di un ambrato scuro e dalla forma perfetta.
“Il maestro un giorno mi narrò una storia...” disse Fyellon “... le albicocche durano per poco... sono frutti simili alla Primavera, che rappresenta un soffio tra il gelido Inverno e l'afosa Estate... Visnu allora nascose nelle albicocche dei tesori, per sottrarli ai malvagi demoni... molto uomini partirono così alla ricerca di quei tesori, ma il tempo per cercarli si esauriva ogni volta troppo presto, visto il breve passaggio concesso dalla natura a quel frutto... la morale di questa storia è che nella vita ci è data solo una fuggevole possibilità per raccogliere le cose belle che si trovano nel mondo...” sorrise “... sinceramente dubito che in questa albicocca qualcuno abbia nascosto un tesoro, ma la vedo abbastanza matura per essere mangiata...” offrendola così ad Altea.
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Vecchio 23-06-2012, 02.08.35   #2519
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Il comandante annuì a quelle parole di Cavaliere25 e diede poi ordine alla guardia di condurre il Cavaliere Blu, insieme ai suoi amici, agli alloggi dei soldati.
Così, Cavaliere25, Tieste e Polidor furono arruolati e vennero assegnati loro degli alloggi.
“Che pacchia.” Disse Tieste buttandosi sulla sua branda. “Un letto e pasti gratuiti. Questa si che è vita!”
“Mi chiedo quando ci toccherà combattere...” mormorò Polidor “... ho sentito dire che i misteriosi nemici di Tylesia siano molti forti... qualcuno pensa addirittura che non siano umani...”



“Si, i quattro Cavalieri degli Elementi...” disse Giada, vibrando al fianco di Daniel “... tre di essi, te compreso, sono già stati armati... ne percepisco chiaramente l'aurea risvegliatasi... e uno, come te, si trova proprio qui a Tylesia... dovresti cercarli, Daniel... in attesa che anche il quarto faccia la sua comparsa...”
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Ultima modifica di Guisgard : 23-06-2012 alle ore 02.24.25.
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Vecchio 23-06-2012, 02.35.23   #2520
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“Veniamo con voi, messere.” Dissero due di quei mercanti a Parsifal. “Meglio essere in tre prima di muoversi per un giro d'ispezione.”
“Portate anche un altro con voi.” Fece Heyto, fissando i due mercanti. “Meglio essere in quattro.”
Ed un altro mercante si unì a loro.
Parsifal e i tre mercanti, così, si addentrarono nella selva per il loro giro di controllo.
Ma, ad un tratto, uno dei tre attirò l'attenzione degli altri.
“Cosa succede?” Domandò uno dei suoi compagni.
“Venite a vedere!” Gridò. “Ho trovato uno strano passaggio! Non è naturale... è stata costruito da qualcuno..."
Sotto uno spuntone di rocce, infatti, una stretta apertura era stata scavata.
“Cosa facciamo, messere?” Chiese uno dei tre mercanti a Parsifal. “Scendiamo a controllare?”
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