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Vecchio 01-04-2011, 16.36.08   #141
cavaliere25
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cavaliere25 sarà presto famoso
il cavaliere si chiama Finiwell e abbiamo visto da lontano delle luci non abbiamo capito di cosa si trattasse ecco perchè ero venuto ad avvisare il capitano
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fabrizio
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Vecchio 01-04-2011, 16.48.52   #142
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Rimasi impassibile di fronte all'aspro scambio di battute, mi limitai ad addentare un acino d'uva e osservare bene quella scena del tutto inappropriata.
Ero cresciuta con un mago dacché ne avevo memoria, ma conoscevo bene gli ambienti nobiliari, in cui spesso mi mandava a svolgere le mie missioni di spia. Conoscevo il lignaggio dei Taddei e il loro glorioso passato faceva notevolmente a pugni con la decadenza del loro presente. Quella scenata non faceva che confermare i miei pensieri.
La bella moglie del nostro anfitrione rifiutava le portate, Ravus cercava di nascondere un'espressione di imbarazzo che gli aveva fatto arrossare le gote. Qualcuno bevve nervosamente dal proprio calice come per levarsi d'impaccio.
Sentii gli occhi di Lady Talia cercare uno spiraglio tra i miei pensieri, ci stava passando in rassegna.
Dal canto mio ritenevo quella cena una perfetta perdita di tempo... almeno quanto l'assurda proposta di Icarius di partire per un'insensata battuta di caccia. Indugiare in simili frivolezze in una tale situazione era davvero scandaloso. Ma dopotutto non era un mio problema... Io volevo solo una cosa: trovarmi di fronte a Gouf.
Addentai un altro acino d'uva. Annoiata. Impaziente.
"La caccia..." Esordii, attirando l'attenzione dei presenti. Iniziai a modulare la voce affinché tessesse l'incanto, avrei gettato un'esca per assicurarmi l'attenzione del nostro anfitrione. Gli sorrisi, guardandolo attentamente e profondamente. "E' una nobile arte di cui si dice siate un profondo conoscitore, mio signore. Perfino nel nord giungevano voci delle vostre imprese... mi trovavo nelle Orcadi, quando udii per la prima volta della vostra mirabile collezione di trofei di draghi del mondo conosciuto". Abbassai gli occhi e poi continuai, come pensierosa. "Un abile cacciatore non può che essere anche un temibile stratega." Lasciai tremare la mia voce.
"Le lunghe battute di caccia richiedono indubbia determinazione, specialmente quando si tratta di stanare l'animale dal suo antro e sfidarlo sul suo terreno..." Odiavo profondamente la caccia, specialmente quando si trattava di draghi. "Ecco, questo è forse l'aspetto più affascinante: il cacciatore sa che è necessario colpire esattamente dove l'animale si sente più al sicuro..." Gli rivolsi un sorriso.
"Ma io sono solo una profana di fronte alla vostra esperienza..." Abbassai modestamente gli occhi.
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Vecchio 01-04-2011, 17.29.16   #143
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Intanto, nel giardino, sir August passeggiava nervoso.
L’ira e la delusione lo dominavano a causa della discussione che aveva avuto con il duca.
Ad un tratto udì il suono di un’ocarina.
“Chi è la?” Chiese voltandosi di scatto.
“Siamo già attaccati?” Domandò Guisgard smettendo di suonare.
“Chi siete voi?”
“Sir Guisgard. Oggi sarà l’ennesima volta che ripeto il mio nome a qualcuno!”
“Come siete entrato qui? Cosa cercate?”
“Veramente sono arrivato solo oggi a Capomazda, per comprarmi un cavallo… in realtà l’intento era quello di vincerlo al gioco… poi qualcuno mi ha proposto di entrare nella guardia ducale.”
“E’ vero, siamo in difficoltà, ma non arruoliamo il primo venuto! Vi siete presentato al capitano?”
“Il capitano dite?” Chiese Guisgard con un sorriso sarcastico. “Sapete, credo sia l’unico a cui ancora non mi sono presentato!”
“Avete la battuta pronta, vedo! Se sapete usare la spada come fate con la lingua siete di certo un portento come cavaliere.”
Guisgard sorrise.
“Venite con me…”
“Mi arrestate di già?” Domandò Guisgard con ironia. “E senza aver ancora messo piede nella taverna?”
“Avanti, capitan Fracassa!” Disse August. “Seguitemi.”
I due giunsero allora nella caserma, dove la guardia raccontò quanto detto da Cavaliere25.
“Presto, portami dal cavaliere che ha avvistato quegli strani movimenti!” Ordinò August a Cavaliere25.
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Vecchio 01-04-2011, 17.40.56   #144
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Le parole di Melisendra sembrarono scuotere l'ambiente.
"Draghi? Magari, milady! Magari!" Disse sorridendo il duca. "Non ne ho mai visto uno. Eppure ho viaggiato abbastanza. Mi chiedo... che siano anch'essi frutto di miti e favole? Come la gloria della mia stirpe? Ah, perdonatemi, Izar..." rivolgendosi al fedele consigliere "... dimentico sempre che voi credete ciecamente in questa storia del blasone."
E scoppiò a ridere.
"Comunque, immagino che questa discussione debba ora terminare..." aggiunse "... alla mia signora sembra abbia fatto passare l'appetito. O forse è solo la mia presenza, mia cara?" Fissando Talia. "Tranquilla... chissà che la misteriosa fiera scoperta dal buon Perecour non mi faccia la pelle domani... così che tu possa liberarti dalla mia spiacevole compagnia..."
Si alzò allora e portò la sua coppa al cielo:
"Brindiamo a Capomazda, amici miei! Che possa avere, al mio posto, un duca degno della sua grandezza! Ed ora scusatemi, signori..." aggiunse dopo aver bevuto "... come avete sentito, domani mi attende una battuta di caccia all'alba... quindi mi ritiro... lascio a mia moglie ed al mio fidato Izar il compito di intrattenervi oltre... buonanotte a tutti..."
Ed uscì dalla sala.
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Vecchio 01-04-2011, 17.47.50   #145
llamrei
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Madre di Dio e degli uomini…” pregava “… non guardare le nostre colpe, ma la nostra Fede… benedici sua signoria ed illuminalo… che possa sfuggire a quella terribile maledizione.”
Ed a queste ultime parole, la vecchia, si segnò tre volte.
Non potei non ascoltare le parole della donna. Lasciai la saccoccia con il denaro ai piedi della statua, come mi era stato chiesto. Poi mi avvicinai alla vecchia e le chiesi:
"Madonna, chi è colui che deve sfuggire alla terribile maledizione?"

Ultima modifica di llamrei : 01-04-2011 alle ore 20.45.59.
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Vecchio 01-04-2011, 18.57.31   #146
Lady Dafne
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Lady Dafne sarà presto famosoLady Dafne sarà presto famoso
Mi ripresi dallo svenimento appena sentii qualcosa di fresco che si appoggiava sulla mie guance e lentamente saliva verso la fronte coprendomi gli occhi. Vidi un uomo che, inginocchiato vicino a me, mi passava una pezza bagnata sul viso. Non parlai e rimasi a guardarlo, aveva i capelli cortissimi (cosa un po' particolare se si considerano le pettinature in voga) e una barba curata che gli copriva parte del viso; pareva avere più di trent'anni e io non lo conoscevo. Abbassai lo sguardo per osservare il mio corpo che sentivo dolere, avevo freddo; vidi che quell'uomo mi aveva coperta con quello che avrebbe dovuto essere il suo mantello, era pesante e di buona qualità, non troppo vecchio. Lo scostai leggermente per controllarmi le braccia che mi dolevano, mi spaventai vedendo che il mio vestito era tutto strappato e mi lasciava mezza nuda.

"Allontanatevi subito da me, porco di un porco! Cosa mi avete fatto??" dissi alzandomi di scatto fulminandolo con lo sguardo prima che i miei occhi si riempissero di lacrime. Lui mi guardava impietrito, forse non sapeva bene come comportarsi con una donna.
Ricordai subito dopo quel che mi era accaduto: quel Waiko e quei suoi amici. Piansi ancora più forte ed istintivamente, comprendendo che quell'uomo doveva avermi salvata da un destino orribile, mi appoggiai a lui mentre il sangue, che mi usciva dal labbro rotto, macchiava la sua giubba.
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire

Ultima modifica di Lady Dafne : 02-04-2011 alle ore 16.09.35.
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Vecchio 01-04-2011, 19.01.39   #147
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
L'amarezza nella sala era palpabile.
Mi rivolsi a Ravus sottovoce: "Monsignore, avrei urgenza di conferire con chi organizza la strategia di difesa del feudo... più tempo passo tra queste mura, più è probabile che si venga a sapere della mia presenza... e in tal caso sarei uno strumento ben poco utile..."
Sospirai.
L'idea era quella di parlarne direttamente al signore del feudo, ma vista la poca propensione dell'uomo a cogliere le allusioni, avrei dovuto confidare che il buon chierico non si indisponesse nei miei confronti e comprendesse l'urgenza.
Il piano da sottoporre a lor signori era incredibilmente semplice.
Mi guardai intorno e bevvi, sconsolatamente, un sorso di vino speziato.
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Ultima modifica di Melisendra : 01-04-2011 alle ore 20.10.30.
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Vecchio 04-04-2011, 01.25.21   #148
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Rimasi impassibile mentre il duca si alzava e sollevava il calice. Persino la sua mal velata allusione alla mia evidente insofferenza mi lasciò del tutto imperturbabile... ormai ero, in qualche modo, abituata alla sua discutibile ironia e ben poca presa avevano su di me le sue insinuazioni.
In silenzio lo guardai uscire dalla sala e sospirai, mentre un ricordo faceva lentamente breccia tra i miei pensieri...

Pioveva quella sera, pioveva come se non dovesse smettere più.
Io, in piedi di fronte alla finestra, osservavo le gocce d’acqua rigare il vetro, formando mille e più disegni che nella mia testa assumevano i più svariati aspetti. Ad un tratto udii dei passi alle mie spalle, ma non mi voltai: sapevo chi era.
“Ho notato che sei sempre molto triste quando piove...” disse lentamente lord Rauger.
Io non risposi e i miei occhi continuarono a seguire i giochi di quelle gocce sul vetro.
“...anche se, probabilmente, da qualche mese ormai la tua tristezza ha poco a che vedere con la pioggia o con il sole!” soggiunse allora, scrutandomi.
Sospirai...
“Mi rincresce, milord!” mormorai, pur restando immobile.
Lui sorrise appena: “Ti rincresce? Ah, bambina mia... se solo tu sapessi...”
“Che cosa, milord?” domandai, ma meccanicamente poiché ben poco ritenevo mi importasse ormai, da quando lui se n'era andato, di qualsiasi cosa riguardasse i Taddei.
L'uomo fece una breve pausa prima di rispondere...
“Vi sono storie e leggende che riguardano la mia stirpe di cui non ho mai avuto il cuore di parlarti... e tuttavia credo che sarebbe tuo diritto conoscerle ormai, dato che adesso nel bene e nel male riguardano anche te!”
Qualcosa, nel suo tono più che nelle sue parole, risuonò nella mia mente e mi svegliò da quella sorta di dolente immobilità.
Mi voltai e lo guardai negli occhi: “Vi ascolto!” dissi.
Lui mi osservò per un istante, poi scosse la testa: “Non questa sera! Questa sera vedo già troppi pensieri cupi agitarsi nei tuoi occhi!”
Tornai a guardare la pioggia, dunque, e lui fece altrettanto. Restammo così per qualche minuto, uno vicino all’altra ma ciascuno immerso nei propri pensieri... infine lui sospirò e tornò a guardarmi.
“Perdonami!” disse, sollevando una mano e carezzandomi piano i capelli “Perdonaci per tutto ciò che ti abbiamo fatto..."
Dopo di che si voltò e uscì dalla sala.
Quella fu l'ultima volta che gli parlai, quella stessa notte il suo corpo senza vita fu ritrovato nei giardini del palazzo.

Quel pensiero mi attraversò la mente e si infranse quando Icarius, uscendo, sbatté la porta dietro di sé.
Sollevai così gli occhi e tornai a scrutare le persone che avevo di fronte...
“Capitano Monteguard...” dissi allora, con il mio consueto tono che celava il più fermo comando sotto la più squisita gentilezza “E’ un piacere avervi alla nostra tavola! Non volete, voi che siete il solo ad averne facoltà, informarci sulla posizione dei nostri nemici e sulla nostra? Poiché questo, credo, interesserà i nostri ospiti appena giunti, certo più che gli svaghi di caccia di Sua Signoria!”
Sorrisi affabile, ma tutt'altro che divertita.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 04-04-2011, 12.43.00   #149
Morrigan
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
Quella risata forzata di Ravus e August le fece quasi male alle orecchie. Da quando era iniziato quel viaggio non facevano che mentirle.
Fissò August intensamente negli occhi... peccato! Quell'uomo le era piaciuto al primo sguardo, le era sembrato onesto e leale... peccato che anche lui abbia scelto di mentirmi! Questo la rese per un istante molto triste. Pensò a suo zio Morven. Lui non le aveva mai mentito, nè addolcito una verità. L'aveva sempre trattata da sua pari, a dispetto del suo sesso femminile, mettendola al corrente di ogni cosa... come un uomo, come un vero uomo... ma questo, nessuno dei presenti poteva saperlo... per loro restava soltanto una donna, ancor più con quegli abiti.
Una piega di amarezzerra le rigò il sorriso, desiderò andare via, togliersi quell'abito da mascherata di dosso e riprendere la sua strada. Fece per voltarsi, ma in quel momento gli occhi sorridenti di Ardeliano si fissarono sui suoi, e Morrigan non potè che restare immobile, di nuovo, a guardare quel ritratto che sembrava volerla imprigionare, attirare dentro un incantesimo.

In quell'istante il nuovo Granduca, con la consorte e il suo seguito, fece ingresso nella sala, e ogni tentativo di fuga di Morrigan fu vanificato.
Non potè far altro che seguire l'invito di August di prendere posto accanto a lui, e di malavoglia prese a spizzicare una mollica di pane e a seguire lo spettacolo che stava per presentarsi.
Il Granduca Icarius... che uomo strano! Doveva essere parecchio stanco della vita... oppure... oppure c'è qualcosa sotto... qualcosa che lo ha colpito a tal punto da gelargli il cuore... qualcosa che deve avergli fatto perdere la fede in tutto, persino nella vita... persino nella vita!
Sorrise all'idea della perigliosa battuta di caccia. Paradossalemente le parve la cosa più interessante che fosse stata detta in tutta la serata. Perchè in quel frangente era, senza ombra di dubbio, l'idea più assurda e fuori luogo che potesse essere mai stata concepita, e per questo le piacque oltre ogni modo. Forse l'indomani all'alba avrebbe chiesto a Lord Icarius di portarla a quella battuta.
Ma a parte quel frangente, i suoi occhi non riuscivano a scollarsi da un'altra figura, che fin dal suo ingresso aveva attirato la sua attenzione.
Solo il biondo dei suoi capelli l'allontanava dal suo ricordo, ma per il resto... quella calma indifferenza, quella luce spenta nello sguardo inquieto... il suo toccarsi talvolta le mani...

"Sempre la solita, vecchia storia..." pensò Morrigan, guardando con uno sguardo che mescolava simpatia e tristezza la bella e dignitosa moglie di Icarius.

Guardandola ringraziò ancora una volta il cielo che l'aveva scampata da un simile destino... scampata sì, ma per quanto ancora?
I sensi di colpa di suo zio per il destino della sorella la tenevano al riparo da quel pericolo, ma se fosse, per disgrazia, rimasta sola? Quali privilegi le avrebbe riservato il suo stato di donna?
In quel momento la sala le parve girare voticosamente.
Sentì la risata irriverente di Icarius, percepì intensamente l'ansia di Melisendra, provò nel cuore l'insofferenza della bella signora di Capomazda... le capitava ancora, dunque, di percepire il mondo a quel modo? Non si era ancora liberata di quella antica magia?
Vedendo August che lasciava la sala, pensò che quella fosse la giusta occazione, e quel dannato vestito da damigella le avrebbe dato il giusto alibi.
Così finse un malore e con quella scusa si precipitò fuori dalla sala, nel buio della notte.
Guardò la luna, che sola illuminava quel cielo e quell'angolo della corte. Si immerse in quel pensiero e un brivido la colse.
Intorno a sè colse soltanto l'ombra di una minaccia che si avvicinava. Sentiva che qualcosa di malvagio stava scivolando attorno a quelle mura proprio in quel momento, e un allarme senza nome le strinse il petto.

"Notte... oh, notte... ascolta il mio cuore..." mormorò piano in quel silenzio carico di pericoli.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"

Ultima modifica di Morrigan : 04-04-2011 alle ore 15.06.49.
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Vecchio 04-04-2011, 20.04.04   #150
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Pasuan fissò Dafne.
“Ehi, damigella, non credo che Andromeda abbia accolto così il valente Perseo quando questi la liberò dal mostro marino!”
Rise di gusto e poi le diede il suo fazzoletto.
Era bianco e ricamato ad arte, nel tipico stile dei maestri Gwiglianesi, eccelsi artisti rinomati in tutto il regno di Afragogna.
“Su, ora calmatevi…” togliendole un filo di paglia tra i capelli “… non credo che quei manigoldi oseranno più posare gli occhi su di voi.”
Fissò fuori dalla capanna e scrutò la desolata e silenziosa campagna.
Il Sole era ormai tramontato ed il crepuscolo stava ricoprendo ogni cosa.
E molte ombre stavano prendendo il posto della luce.
“Cosa ci facevate da sola qui con quei balordi?” Domandò poi alla ragazza.
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