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Vecchio 11-04-2013, 20.13.00   #851
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
"Cosa?" dissi allargando i miei occhi.."Voi mi state minacciando..vedere il Fiore in cambio di una notte d' Amore con Voi..mi spiace, potete rimandarmi dalla Compagnia Teatrale. Ma io non scendo a tali bassi compromessi, nemmeno per il più bel Fiore di questo mondo, e poi sono certa non può essere quello il Fiore che cerco, non può essere in mano a una persona come voi...e ora.." dissi alzandomi "se volete tornarmi i miei effetti personali, andrei via da questo castello" dissi in tono serio.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 11-04-2013, 20.38.55   #852
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Si apri' per misericordia il portone e vidi Un uomo di cui non potevo ricordare nulla...ricordavo solo la storia che mio marito amava narrarmi quasi allo sfinimento, Elisabeth era da lui adorata.....e questo doveva darmi la forza....do trovare il modo di farmi accettare da quel tizio che aveva la faccia cosi' vecchia ma gli occhi vivi come solo la vita e la saggezza potevano....." Tylesia e la sua regina...una donna giusta che non credeva piu' all'Amore tanto che fu bandito anche il solo pronunciarlo ........un giardino ....il cui fiore era per lei tutto cio' che teneva in piedi la sua citta' e la sua vita.............questo io so di Tylesia........Il mio regno era il Bosco......e dal bosco noi veniamo......posso chiedere con chi ho il piacere di parlare ?...".......speravo solo....che le fiabe esistessero veramente e il tempo potesse avere un portale per ogni esigenza......Elisabeth....ho bisogno di te.....
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Vecchio 11-04-2013, 20.54.05   #853
Clio
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Sgranai gli occhi.
"..Ci siete riuscito? Di già? Io, ci ho provato in tutti i modi, ho distanziato le lettere, cercato le parole, credevo di aver trovato una parola ma poi, le altre lettere non avevano alcun senso, o erano banali e non si legavano affatto tra loro..." sospirai, rassegnata.
Evidentemente, pensai, non ero così scaltra come pensavo.
Sorrisi nel vedere il gesto dell'uomo, inconfondibile.
In quel preciso momento, forse per la prima volta, ringraziai di essere la figlia di un ricco marchese e ringraziai mia madre per avermi donato molti fondi per il viaggio.
Mi guardai attorno, osservando la semplicità degli arredi attorno a me, mi chiesi quante monete potesse valere una tale risposta.
Probabilmente, chi è vissuto per tutta la vita in un sontuoso palazzo, da al denaro un valore assai diverso.
Così, frugai per un attimo nella mia sacca, senza togliere gli occhi da Solone, estrassi una moneta e la feci tintinnare accanto a lui, era una moneta d'oro.
"..Cosa dite, mio buon maestro, vi basta come incentivo?" dissi ferma "..ma badate che non vi darò nulla di più di questo, sia chiaro..".
Potevo non comprendere fino in fondo il valore delle cose materiali, ma non avevo la minima intenzione di essere sfruttata.
"..Ebbene, cosa ci dite?".
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Vecchio 12-04-2013, 00.46.10   #854
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Brunos sorrise spavaldo a quelle parole di Altea.
“Voi” disse “ne siete certa? Potete ben dire che il fiore che cercate non è quello che possiedo io? Eppure non ci sono fiori così preziosi a questo mondo. Nessuno conserva gelosamente un semplice fiore come faccio io. I fiori crescono spontanei nei campi o nei giardini, dove tutti posso raccoglierli. Il mio fiore invece è gelosamente conservato perchè è unico. Ma io non obbligo nessuno. Non vi mostrerò il mio fiore e non vi tratterrò qui con me. Volete andare? Prego, la porta è aperta. Ma siccome non avete rispettato l'impegno di restare qui con me per tre giorni, allora, una volta raggiunti i vostri amici attori, direte loro di lasciare questa città. Se oseranno restare e mettere in scena uno dei loro spettacoli, sappiate che li farò arrestare tutti.”
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Vecchio 12-04-2013, 01.16.57   #855
Guisgard
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Il vecchio, a quelle parole di Elisabeth, fece loro segno di entrare nel casale.
Giunsero così in una sala abbastanza grande, arredata con gusto sassone, dove su una tavola si potevano vedere vari piatti.
Erano perlopiù cibi a base di legumi, cereali e verdure.
Si sentiva odore di lardo sciolto in quei piatti, per arricchirne il sapore.
Il vecchio li fece sedere e offrì loro del vino, per poi dividere con quei suoi ospiti ciò che stava mangiando.
“Il mio nome” disse “è Petrillus e sono un eremita che ormai da anni vive qui da solo, lontano dalle seduzioni del mondo. Gli unici compagni sono i miei cani e fino ad ora nessuno mai era giunto qui. In questo luogo domina il silenzio. Un silenzio profondo e a tratti sacro. Perchè è il silenzio dei morti. Infatti qui intorno vi sono solo rovine. Rovine di un mondo e di un'epoca perdute nel tempo.”
“Vi riferite a Tylesia, vero?” Chiese Sawas.
“Si...” annuì l'eremita “... era una città magnifica... sospesa tra Cielo e terra... una città che aveva avuto un grande dono...”
“Quale?” Domandò Enusia.
“Due anime si erano ritrovate e congiunte...” narrò il vecchio “... e Amore aveva fatto loro uno straordinario regalo... aveva materializzato il frutto di quel loro sentimento, facendo sbocciare proprio a Tylesia il Fiore Azzurro...”
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Vecchio 12-04-2013, 01.26.10   #856
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“Basta e avanza, milady.” Disse Solone a Clio, per poi prendere avidamente la moneta. “Allora...” mettendo il bigliettino davanti a loro “... spostando le varie lettere per poi cercare parole di senso più o meno compiuto, si può vedere qualcosa...”
“Cosa?” Domandò Densesu.
“Due nomi...”
“Due nomi?” Ripetè Densesu. “Che nomi?”
“Due nomi che possono dirvi poco o nulla” spiegò il greco “ma che racchiudono un grande significato...” rise “... eccoli... il primo è... Illufestati... sapete cosa significa? Si tratta di un'oscura setta di fanatici, cacciata da queste terre molti anni fa dall'Arciduca di Capomazda... adoravano una divinità che rappresentava la personificazione della Ragione umana... mentre il secondo nome...è Ordafredda... e si riferisce a Giorgio dell'Ordafredda...”
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Vecchio 12-04-2013, 08.08.43   #857
Altea
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Mi alzai dal tavolo sicura..."Non preoccupatevi, milord" dissi con tono fermo e deciso "Non penso il Fiore che cerco..ripeto, si troverebbe in mano a una persona cosi egocentrica ed egoista come Voi..e potete mandare voi qualcuno a riferire alla Compagnia Teatrale di andarsene, visto siete il Signore della città. Io non ne faccio parte, ho solo chiesto loro un passaggio".
Uscii dalla stanza e chiesi di riavere i miei oggetti personali ovvero il mio borsello dove tenevo le cose a me più care, il libro della Gioia dei Taddei, quella strana bussola e i lasciapassare dati da de Lys.
Fu cosi che mi trovai fuori dal castello, e piena di sensi di colpa, non avevo il coraggio di affrontare il Chevalier de Lys e la Compagnia, già fu un insuccesso a Santa Agata di Gothia e ora avevo fatto saltare pure questo spettacolo.

"Non preoccuparti Altea, quell' uomo voleva costringerti con le minacce e usando la forza su di te" e vidi davanti a me la mia cara antenata.
"Hai avuto un ricordo..si della mia cara madre che vide il.. Fiore Azzurro a Tylesia" disse in modo enigmatico "Ella ne parlava sempre, era un Fiore speciale, direi quasi..magico". Sorridendomi sparì nel nulla.

Un Fiore Azzurro...mi incamminai verso il sentiero che portava nella cittadina quando vidi un mercato di bestiame e animali, vendevano dei bellissimi cavalli.
Ne vidi uno..mi avvicinai, era sano e robusto, dal mantello lucido e nero..ciò che occorreva per un lungo viaggio e mi rivolsi al venditore.."Ditemi, messere, quanto volete per questo cavallo? E che nome porta..devo fare un lungo viaggio, mi assicurate che possa resistere..anche fino a Capomazda?"
Mi guardai attorno..."E dove è la strada che porta al Ducato?" chiesi sorridendo..già, a quanto pareva dovevo continuare quel viaggio temerariamente sola anche se avevo paura di ciò, dell' incognito ma era giusto così..i teatranti avevano altre mete e la loro attività, io avevo altri fini.
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Ultima modifica di Altea : 12-04-2013 alle ore 14.28.55.
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Vecchio 12-04-2013, 13.37.04   #858
Clio
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"Ma allora ci ero arrivata!" Esclamai, ritrovando un po' di fiducia in me stessa.
"...solo che, non sapevo fosse un nome... E orda fredda non aveva il minimo senso..." Sorrisi.
Mi chiesi cosa potesse significare quel nome.
Poi, ricordai le parole riguardanti l'occhio e l'improvviso interruzione, proprio in corrispondenza di un nome: il nome dell'ultimo membro della setta, fuggito a Sygma.
"...poiché il compenso avete detto che non solo basta ma addirittura avanza, sapete dirmi qualcosa in più su questo Giorgio dell' Ordafredda? In caso contrario tornerò in biblioteca..." Dissi scrutando l'anziano maestro.
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Vecchio 12-04-2013, 15.42.11   #859
elisabeth
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Un eremita...un custode, lo guardai con curiosita', troppi piatti per un uomo solo.....che si nutrva di preghiera e silenzio....." Petrillus ha ragione....l'Amore ha fatto loro un regalo straordinario e ha regalato al resto del mondo una cinica ricerca perche' nessuno riesce a trovarlo.....il lucchetto del giardino era stupendo......brillava ai raggi solari arricchendo della sua luce chi lo guardava......lei lo curava con un Amore che nessun uomo potra' mai conoscere dala sua donna.....e ora voi mi dite che c'e' solo distruzione.......ditemi Petrillus...perche' avete aperto appena vi ho detto il mio nome ?.......e ditemi ancora, siete un uomo esigente...perche' alla vostra tavola si potrebbe nutrire piu' di una persona e di due cani....".....
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Vecchio 12-04-2013, 17.09.52   #860
Talia
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Abbassai appena lo sguardo alle parole del cavaliere...
ed improvvisamente una sottile e lieve tristezza mi pervase il cuore...
“Io...” iniziai a dire.
La mia voce si ruppe, però...
esitai...
era così vicino adesso e la sua voce era così morbida, così diversa da tutto ciò cui ero stata abituata ed educata fin da piccola...
e fu in quel momento che ebbi quel capogiro...

Canticchiando appena tra me e me, varcai l’alta porta intarsiata.
Una candida luce trasparente entrava dalle ampie vetrate... io, con un sorriso, indugiai per qualche momento di fronte alle finestre, lasciando che mi sfiorasse le pelle... poi mi lasciai scivolare sull’ampia poltrona ed aprii il libro che avevo con me...
“Buongiorno!” disse una voce sottile alle mie spalle.
Sussultai.
“Maestro!” dissi, voltandomi di scatto “Perdonatemi, io... io non sapevo che foste qui. Non vi avevo visto!”
Il maestro George si avvicinò lentamente...
“Forse perché eravate troppo intenta a canticchiare?” mormorò lievemente sarcastico.
“Io...” sussurrai imbarazzata.
“Cos’è quel libro?” chiese.
“Oh... niente!” risposi in fretta, tentando malamente di nasconderlo “Niente...”
Ma l’uomo, con un gesto rapido, lo prese...
“Tristano e Isotta?” domandò, sollevando lo sguardo “Non mi pareva rientrasse nella lista dei volumi che vi avevo consigliato, vero? C’erano dei trattati, in quella lista... politica, economia... giusto?”
“Si...” mormorai, abbassando lo sguardo.
“E dunque?” domandò secco “Cos’è questo?”
“E’ solo un libro...” risposi “Una lettura...”
“Letture di questo genere non sono per voi!” ribatté “Devo forse ricordarvi qual è il vostro ruolo? Devo ricordarvi i vostri obblighi, i doveri? Devo ricordarvi quali devono essere le vostre priorità? Devo?”
“Ma...”
Lui mi zittì con un secco gesto della mano e poi rimase a fissarmi con sguardo gelido, senza più parlare...
ed io mi sentii scioccamente in colpa.


Battei le palpebre, tornando in quel corridoio...
e mi accorsi che quella vaga tristezza, che avvertivo in precedenza, si stava lentamente trasformando in qualcosa di diverso...
Mestamente, sfilai delicatamente la mia mano da quella del cavaliere...
“Dimenticate che io sono la regina, sir...” sussurrai lentamente, senza guardarlo “E solo l’amore del mio popolo e della mia terra deve spettarmi... l’amore per Sygma... per il suo benessere e per la sua felicità... solo questo... questo è il solo amore che mi spetta... l’unico che mi sia concesso!”
Sollevai gli occhi su di lui, infine...
sperando che quel sottile dolore non trasparisse dal mio sguardo...
ma prima che potessi dire o fare qualunque altra cosa, udimmo quella voce...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Salute a voi.” All'improvviso una voce.
Guisgard si voltò di scatto.
“Sono io, milord.”
“Chi ha parlato?” Stupito il cavaliere.
“Io, qui, sulla mensola.”
Guisgard vide la mensola e si accorse che sopra vi era un grosso volume impolverato.
“Ma chi ha parlato?” Confuso il cavaliere.
“Sono io, milord.” Rispose il libro. “Sono Abecedarius, il libro parlante.”
“Questa poi...” scuotendo il capo Guisgard.
“Ai vostri comandi.” Disse il libro. “Vi occorre atmosfera con la vostra amica? Basta sfogliarmi. Io conosco le storie più belle mai raccontate.”
Mi voltai di scatto e fissai stupita il libro...
ed arrossii lievemente a quelle parole...
“Ecco, io...” sussurrai, tornando a voltarmi esitante verso Guisgard “Io credo che sia meglio che mi ritiri, adesso, milord... buonanotte...”
E, lentamente, mi avviai per il corridoio.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."


Ultima modifica di Talia : 12-04-2013 alle ore 17.20.52.
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