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Vecchio 02-12-2010, 18.24.02   #691
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Camminavo dietro ai miei compagni, arrancavo per quel corridoio buio quasi che ogni passo mi costasse un’immensa fatica... non avevo guardato mentre Gila aveva liberato il corpo della ragazza dal filo spinato: non ne avevo avuto il coraggio; così come ora non avevo il coraggio di guardarla avvolta nella giubba di sir Guisgard... la sua sofferenza silenziosa mi colpiva, intensificando il mio senso di colpa, e mi faceva mancare l’aria...
E intanto, quasi inconsciamente, riflettevo...
Mi sentivo strana, come se un’idea terribile stesse tentando di farsi strada nella mia testa, ma la ragione glielo impedisse... immagini continuavano a balenarmi davanti agli occhi... le parole scambiate con Bumin, gli sguardi tra lui e Dukey, la corte di Cartignone... e poi il mio incontro con il capo degli Atari, quella voce camuffata e quegli occhi spiritati, quegli occhi che erano stati l’unica parte di lui che avevo potuto vedere, quella sensazione di deja vu che avevo provato... poi stralci di vita lontana... ma che connessione c’era tra tutto ciò?
In modo del tutto inatteso, un ricordo affiorò nella mia mente...

Pioveva quel pomeriggio e la nostra piccola casa era insolitamente buia e cupa. Mio padre stava infilando in fretta poche cose dentro una bisaccia, era arrabbiato e lo si vedeva chiaramente dai suoi gesti...
“Devi partire proprio adesso?” chiesi “Non puoi aspettare domattina?”
“No, non posso!” rispose “Questi sono gli ordini!”
“E poi... perché devi andarci tu?” lo incalzai “Tu non sei un ambasciatore, questo non sarebbe il tuo compito. E con quel che sta succedendo qui, poi... Non ha senso che il principe ti abbia ordinato di andar via da Cartignone in un momento simile!”
Mio padre smise per un istante ciò che stava facendo e mi scrutò con attenzione: “No, non ha senso, infatti!” disse lentamente “Ma ho la vaga sensazione che non sia stata precisamente un’idea del principe Frigoros, questa!”
“Che vuoi dire?”
Rimase per un istante in silenzio, poi mi afferrò per le braccia e mormorò: “Ascoltami, Talia... Ultimamente ci sono cose a Cartignone che non mi quadrano! Stanno avvenendo cose che...” si interruppe un momento e inspirò “Devo partire, adesso... ho tentato di far cambiare idea al principe, ma non ci sono riuscito! Però ti prometto che tornerò presto e, quando sarò di nuovo qui, chiariremo questa faccenda una volta per tutte! Queste ragazze che da qualche tempo spariscono nel bosco... non è normale che nessuno sappia che fine abbiano fatto!”
“Papà... io non capisco cosa tu voglia dire...”
L’uomo rimase per un istante in silenzio, poi scosse la testa: “Lo so! Non lo capisco bene neanche io, ancora... Ma chiariremo tutto al mio ritorno, non ti preoccupare! Intanto... mentre sarò via, tu devi promettermi una cosa: non voglio che tu esca da sola dalla città e non voglio... non voglio che ti fidi di nessuno, mi hai capito? Di nessuno, tranne che di Eileen e del principe! Nessun altro, Talia! Mi raccomando!”
L’avevo abbracciato forte e ci eravamo salutati...
Avrebbe dovuto tornare entro un paio di settimane al massimo, ma non l’avevamo più veduto...
Eileen era scomparsa qualche settimana più tardi!

Questo e altri mille pensieri continuavano a vorticare nella mia testa...
Confusi... eppure tutti coincidenti, come tessere di un mosaico.
E poi improvvisamente, terribile come una doccia fredda, quelle tessere iniziarono a combaciare e quell’idea indistinta che mi stava frullando per la testa, mi si presentò davanti in tutta la sua terribile realtà!
Mi bloccai all’improvviso... la bocca aperta in un urlo senza voce, gli occhi sgranati... le ginocchia mi cedettero per l’orrore e, d’istinto, mi aggrappai alla parete.
Guardavo il nano e il cavaliere che camminavano davanti a me, ma non li vedevo realmente...
Vedevo solo quell’idea, e...
Non poteva essere!
Eppure aveva senso!
Udii di nuovo le parole di Eileen in quel giorno lontano, rividi la partenza forzata di mio padre, quegli sguardi di Bumin e di Dukey... e lui... lui che era sempre stato il solo che tutto sapeva e che tutto manovrava... solo lui poteva aver avuto la possibilità di creare tutto quello nel segreto più assoluto...
Tutto aveva senso adesso!
Quell’idea rendeva tutto chiaro, tutto comprensibile...
E al contempo quell’idea, se si fosse rivelata fondata, rendeva tutto ancora più terribile... ancora più spaventoso!
Un brivido mi attraversò tutta mentre, pietrificata dall’orrore, continuavo strenuamente a tenermi al muro... sentivo che se mi fossi staccata da quella parete, se avessi tentato anche solo un altro passo, sarei crollata a terra.
“Siamo perduti!” mormorai, con voce tremante.
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Vecchio 03-12-2010, 01.30.36   #692
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
I tre camminavano in uno stretto corridoio, con un senso di angoscia e di claustrofobia.
Ad un tratto Guisgard si voltò verso Talia.
"Cosa avete detto?" Chiese turbato dalle parole appena accennate dalla ragazza.
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Vecchio 03-12-2010, 01.56.20   #693
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Nello stesso momento, alla locanda di Cartignone, Iodix accompagnò dentro lady Gaynor.
Il giullare fece accomodare la dama davanti al fuoco che da poco il locandiere aveva acceso.
"Il generale Inverno comincia a bussare forte..." disse il locandiere "... ed un buon fuoco è il compagno ideale."
La dama era molto bella e la stanchezza non aveva intaccato i bei lineamenti del suo volto.
"Questo tempo pare di ghiaccio
e l'angoscia dal cuore non scaccio!
Il caldo fuoco arde forte e si consuma
e la speranza di ritrovarlo ormai sfuma!"
Recitò triste il giullare.
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Vecchio 03-12-2010, 02.09.52   #694
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Alzai gli occhi sul cavaliere... ero cosciente del brivido incontrollato che mi stava scuotendo dalla testa ai piedi, ma non riscivo a controllarlo. Serrai il pugno nella speranza di fermare almeno la mia mano.
"Triste è il destino di colui che riconosce il volto del male, se non ha i mezzi per combatterlo!" sussurrai, in preda a nero terrore "Io temo di aver compreso... temo di aver decifrato i segni, alla fine... ma, se ho ragione, nessuno potrà aiutarmi. Se ho ragione, il mio destino è già segnato!"
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Vecchio 03-12-2010, 02.15.21   #695
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Guisgard fissò Talia cercando di comprendere ciò che stesse dicendo.
"Ma di cosa parlate?" Gridò il cavaliere. "Perchè sareste spacciata? Su cosa dite di aver ragione?"
"Guis, non urlare" mormorò Gila "o ci sentiranno..."
Ma Guisgard sembrava non dar retta al suo amico nano, preso e turbato com'era dalle strane parole di Talia.
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Vecchio 03-12-2010, 02.26.29   #696
Morrigan
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
Morven rimase per un istante pietrificato, come di ghiaccio. Mentre tutti intorno a lui cominciavano ad agitarsi, a correre, a spostarsi veloci, lui restava immobile davanti all'uscio della chiesa.
Si portò inavvertitamente una mano alle labbra, in un gesto che una volta gli era molto familiare, ma che da tempo non aveva più compiuto. E le labbra gli tremavano, come se fossero state l'unica parte viva e mobile di quel corpo che sembrava non voler più rispondere alla ragione... ferito a morte...

"Che vuoi che sia... andrò da solo stavolta!"
"Mi dispiace, Cypher... ma non mi piace questo incarico che ci hanno dato!"
"Si, hai ragione... ma sono un sacco di soldi... sono davvero tanti bei soldi, e noi non abbiamo un incarico da mesi!"
"Sì, però... non mi piace quel Lord Bonsee... e non mi piacciono i suoi scagnozzi... io non voglio prendere parte a questa spedizione, e non dovresti andare nemmeno tu!"
Cypher lo aveva guardato con il suo solito sorriso aperto e sicuro.
"Be', almeno vieni con noi fino all'accampamento... potresti cambiare idea all'ultimo momento e seguirci... oppure attendi li che io ritorni coperto di gloria e di soldi per inginocchiarti davanti al grande Cypher!"
Avevano riso e scherzato a quelle parole, com'erano soliti fare quando iniziavano a sfidarsi con le grasse vanterie da soldati...
... ma Morven non aveva cambiato idea. Aveva seguito il gruppo di cavalieri fino all'accampamento nel bosco, vicino a quella torre che sembrava così importante per il signore di quelle terre, e al contempo così difficile da espugnare. Aveva aiutato Cypher ad indossare le protezioni, aveva scherzato con lui e sellato il suo cavallo... ma non aveva cambiato idea, no!
Era rimasto a guardare mentre gli altri si allontanavano.
Cypher, in groppa a quel suo elegante puledro... "fortunata canaglia, come fa a fare sempre un mucchio di soldi?!?!"... gli aveva lanciato un saluto con la mano e un sorriso gioviale e aperto, come sempre...

Aveva passeggiato tra le tende, senza far caso a nulla... aveva dialogato col tramonto... aveva toccato il fondo dei propri pensieri, il fondo di quella assurda provvisorietà che era la vita... perchè non era andato?... perchè si era tirato indietro?... cosa lo aveva fermato?... forse non era il gran cavaliere che credeva di essere... a ben pensare, non lo era affatto! Aveva lasciato ogni cosa per inseguire quel sogno... ed era finito a fare il mercenario, al soldo di chi potesse garantirgli un nuovo pezzo di armatura o una spada migliore... voleva essere nobile come Parsifal e coprirsi di fama e di gloria, ed invece si stava vendendo al miglior offerente... ormai il suo nome cominciava ad essere famoso tra quelle terre... tutti volevano pagare l'abile spadaccino per questa o per quell'impresa... ma era fama, quella? ed era gloria?

Era talmente preso dai proprio pensieri che quasi non si accorse dello scudiero che lo chiamava...
"Signore..."
Morven si voltò, quasi adirato per essere stato interrotto. Poi incrociò lo sguardo pallido e gli occhi tremanti di quel ragazzino.
"Signore... mi hanno detto di portavi queste..."
E in tutta fretta, come se avesse paura di lui, il ragazzo gli tese due spade corte, ancora coperte di sangue. Morven le prese tra le mani, senza capire... le spade corte che Cypher portava sempre con sè...
"Ma che..."
Il ragazzino era già sgattaiolato via, e Morven sollevò lo sguardo a cercare una risposta. Dall'altro lato del campo, gli uomini di Bonsee stavano ritornando, e non c'erano scherzi o frasi gioviali in quel gruppo. Si precipitò in quella direzione con una strana ansia nel cuore...
"Che cosa è successo?" chiese con urgenza.
Nessuno gli rispose, molti lo evitarono senza dargli molto peso. Morven strattonò uno dei soldati che gli passò accanto. Questi lo guardò con uno sguardo arcigno e alla sua domanda rispose brusco:
"Che vuoi, marmocchio senza fegato? Il tuo degno compare è laggiù, che sta morendo come merita gente come voi... sporchi mercenari!"
Morven gli aveva tirato un pugno in pieno viso e l'aveva lasciato steso a terra. Il suo unico pensiero era rivolto a Cypher...


... ferito a morte... continuava a guardare la notte... Goldblum... dovevo andare io... toccava a me... stavolta toccava a me... avevo un conto da saldare con la Morte!

"State in guardia... siete rimasto solo..."

Quelle parole gli risuonarono in mente, facendolo trasalire... siete rimasto solo... che sciocchezza! Io sono sempre stato solo... e solo sarei dovuto restare... non sono certo una fortuna per i miei compagni!

"L'alba è ancora lontana..."

Sì, era lontana... benedetta notte... forse così salderò quel vecchio conto con la Nera Signora!

Si voltò verso Bumin, un attimo prima che questo si voltasse per seguire gli altri dentro la chiesa.

"Avete ragione, mio signore... devo stare in guardia! A questo proposito, dunque, fatevi prestare un'arma affilata da qualcuno dei vostri amici, e rendemi quel vecchio gladio che vi diedi in prestito... comprendo dalle vostre sagge parole che stanotte servirà più a me che a voi!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"

Ultima modifica di Morrigan : 03-12-2010 alle ore 03.34.21.
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Vecchio 03-12-2010, 02.43.29   #697
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Bumin fissò Morven e sorrise con irriverenza.
"Eccovelo..." disse lanciando a Morven il suo gladio "... ma dubito che potrà esservi utile..."
"Presto, prepariamoci!" Urlò al gruppo Dukey. "Saranno qui da un momento all'altro."
All'improvviso una freccia, scoccata da chissà dove, trafisse al collo uno dei soldati di Dukey.
"Sono già qui..." disse Bumin "... siamo tutti sottotiro..."
Ad un tratto un gran silenzio piombò intorno a loro.
Irreale ed insopportabile.
Per poi lasciare il posto a decine di sibili che si facevano sempre più intensi.
In un attimo una pioggia di frecce cominciò a cadere su di loro.
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Vecchio 03-12-2010, 02.43.37   #698
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"Shhh..." sussurrai, alzando una mano e fermandola a pochi centimetri al volto del cavaliere.
Socchiusi gli occhi un istante, tentando di riprendere in parte il controllo, poi cercai di spiegare: "Sono stata una sciocca! Sono stata cieca e sorda, fino ad ora... ma finalmente ho capito! Ho decifrato i segni, temo! Ma ora non so come agire. Lui è potente a Cartignone! Lui è il solo che avrebbe potuto far tutto questo... che avrebbe potuto radunare intorno a sé un sì gran numero di esaltati, che avrebbe potuto convincere qualcuno arrogante come Bumin a seguirlo, che avrebbe potuto manovrare a suo vantaggio la mente del principe! Eileen l'aveva capito, io non le avevo creduto e lei è morta! Mio padre l'aveva capito, ha tentato di mettermi in guardia... ma di nuovo io non avevo compreso le sue parole, e ora lui è scomparso! Però... però adesso, finalmente, vedo le cose con chiarezza... adesso tutte le tessere sono andate a posto e io vedo che solo una persona aveva il potere per far questo... solo lui! Guxio!"
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Vecchio 03-12-2010, 03.03.55   #699
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Guisgard restò un attimo in silenzio dopo aver udito il ragionamento di Talia.
"Guxio..." ripetè il cavaliere "... è quindi un membro della corte di Cartignone?... Massì!" Esclamò dopo qualche istante. "Io ho visto il volto del loro capo e mi ricordava qualcuno! Qualcuno visto proprio alla corte di Cartignone! E se due indizi fanno una prova, forse..."
Ma le parole di Guisgard furono interrotte dalla delirante risata della ragazza che teneva in braccio.
"Ma che diavolo..." mormorò il cavaliere.
"Lui conosce ogni vostra intenzione..." disse la ragazza "... e non uscirete mai vivi da qui..."
I suoi occhi allora si fecero rossi come il sangue vivo e spalancò la bocca tentando di mordere Guisgard.
Questi però riuscì a divincolarsi dal suo abbraccio e la lasciò cadere a terra.
"Morirete tutti!" Gridò la ragazza tentando di afferrare ora Talia.
Guisgard però tirò a se la dama di Cartignone, sottraendola all'assalto di quella ragazza che sembrava in preda ad una diabolica follia, ma che riuscì comunque a mordere il braccio del cavaliere.
"Maledetta..." gridò Guisgard.
Ma proprio mentre la ragazza si apprestava ad un nuovo assalto, Gila la colpì alle spalle con la sua scure, mozzandole il capo.
"Ma cosa le è successo?" Domandò Guisgard.
"Non era più umana ormai..." rispose il nano.
"Quel maledetto ha stregato queste ragazze..." mormorò Guisgard "... state bene, Talia?" Chiese poi alla ragazza, mentre si teneva il braccio che cominciava a sanguinare in maniera insistente.
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Vecchio 03-12-2010, 03.16.19   #700
Lady Gaynor
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Lady Gaynor è sulla buona strada
Entrata nella locanda, Gaynor venne accolta con molta gentilezza dal locandiere, ma furono i malinconici versi del giullare a colpire la sua attenzione. All'improvviso avvertì un brivido lungo la schiena, come una sorta di triste presagio.
Tranquilla, ragazza mia, nessuno potrebbe mai immaginare che tu ti sia spinta fin qui. A quest'ora gli uomini di Duncan saranno arrivati di sicuro a Cesan, pensando che mi sia nascosta dalla zia Gwyneth. Che sciocchi, tutti quanti! Mille volte meglio la foresta, piuttosto che essere costretta a tornare ad Imperion!

Scacciata la sensazione di paura, Gaynor chiese al giullare: "Qual'è il vostro nome, mio buon amico? E perchè mai avete l'angoscia nel cuore? Avete forse perso qualcuno che vi era caro?"
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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