04-11-2015, 19.34.48 | #511 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Detti così” disse Sullor a Clio “non mi dicono nulla... vorrà dire che domattina consulterò gli schedari... magari sono disertori ed avremo così il motivo per arrestarli e confiscare loro l'aereo.”
Ad un tratto Clio vide un caporale che si avvicinò al tavolo di Goz, riferendogli qualcosa. Ed il comandante ne fu alquanto seccato.
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04-11-2015, 19.47.22 | #512 |
Cittadino di Camelot
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Non fu sorpresa della risposta datale dal Caporale, ma si aspettava una risposta un po' più garbata essendo lei una donna e non uno dei suoi cadetti.
Le parole dell'ufficiale non la scalfirono, tuttavia fecero effetto ai soldati, ad uno in particolare che tentò di difendere Marwel dall'arroganza del suo superiore. Marwel si morse il labbro e si portò una mano alla bocca come se volesse trattenere delle cattiverie, poichè non le piacque affatto il modo in cui il Caporale punì il ragazzo e nemmeno le parole che rivolse al soldato dagli occhi azzurri. Il suo sguardo la trapassò da parte a parte e sentì un moto di rabbia montarle addosso quando vide l'ufficiale avvicinarsi tanto al viso di lui. "Smettetela! Non avete il diritto di trattarli in questo modo!" urlò Marwel non riuscendo più a trattenersi; pensò che quei giovani soldati non fossero molto diversi dai bambini che aveva raccolto per strada. Avevano lo stesso sguardo di chi era appena stato abbandonato, la stessa fragilità di chi era stato lasciato da solo in un modo cattivo e spietato. Avrebbe voluto avere la forza di prendere a pugni il Caporale. "Riferirò al Capitano che i suoi ufficiali non hanno voglia di prodigarsi per i suoi interessi e che a loro non importa offendere o trattar male una giovane cittadina di Evangelia!" ringhiò avvicinandosi all'ufficiale e incatenandogli lo sguardo.
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05-11-2015, 16.02.06 | #513 |
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Annuii a Sullor.
"Benissimo, che io sarò impegnata con le reclute, immagino..." alzando gli occhi al cielo "Ma non voglio lasciar correre questa faccenda!" Pensierosa. Dopo un po' vidi un caporale avvicinarsi al capitano e notai la sua espressione. Un'espressione che non prometteva nulla di buono. "Prevedo guai.." Sospirai. In pochi e rari momenti avrei preferito essere un semplice legionario. Tipo quando dovevo abbandonare la mia birra. "Prevedo guai.." Alzando gli occhi al cielo, per poi finire la birra in un sorso. Mi alzai e andai dal capitano. "Problemi signore?". |
05-11-2015, 20.05.01 | #514 |
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Il pensiero dell'indomani mi eccitava. Finalmente avrei conosciuto il cuore plusante del forte, ne avrei studiato i dettagli per poi riportarli fedelmente sullo schermo. Domani...
"Signori, chiedo scusa, esco un attimo a prendere una boccata d'aria... l'aria viziata del saloon comincia a farsi sentire troppo..." Mi allontanai dal tavolo e mi incamminai verso l'uscita. Una volta nel corridoio, chiesi ad un militare da quale parte si trovasse l'uscita principale e il ragazzo prontamente me la indicò. Uscii nell'aria fresca della sera, ma nel cortile mi trovai davanti una scena oltremodo antipatica. Un militare, di cui non distinguevo il grado, aveva palesemente mancato di rispetto ad una giovane e bella bionda, che ora gli stava rendendo pan per focaccia. Indignata dal comportamento scortese del soldato nei confronti di una così giovane donna, mi avvicinai alla ragazza per darle man forte. "In effetti, soldato, un po' di buone maniere non hanno mai ucciso nessuno" lo apostrofai con uno sguardo gelido. "Non vi hanno insegnato come trattare una donna? Sono sicura che il mio amico capitano non sarà affatto contento del vostro comportamento..." Nel parlare con quello screanzato, notai vicino a lui un giovane militare dagli inquieti occhi azzurri ed ebbi un tuffo al cuore. Per un attimo, mi era sembrato di rivedere il mio passato amore... La ferita evidentemente era ancora aperta, se un perfetto sconosciuto mi faceva quell'effetto...
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
05-11-2015, 20.53.54 | #515 |
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La luce solcava l'erba come un predatore in cerca della sua preda.
Tutt'intorno silenzio, rotto soltanto del debole respiro di Rodian e da quello di Altea. La tensione era alta. Il pilota teneva stretta la nobile, quasi ad impedirle anche di respirare. Furono attimi lunghi, infiniti. Poi la luce si allontanò. Si udì ancora il rumore del motore, che stavolta però si allontanava. Passarono altri istanti, ugualmente lunghi. Poi finalmente la morsa che stringeva Altea si allentò. “Sembra sia andata bene...” disse Rodian “... dobbiamo allontanarci da qui, andare lontano, fuori dalla loro portata... seguitemi e fate meno rumore possibile...” e prese a strisciare tra l'erba.
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05-11-2015, 20.55.55 | #516 |
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Gaynor lasciò il saloon e raggiunse il cortile centrale.
L'aria era umida ed il cielo appariva sfocato, tanto che solo a fatica si potevano intravedere le stelle. Le notti del deserto erano così. Talvolta limpide e sognanti, altre volte invece intrise di foschia e silenzio. E passeggiando nel cortile la diva notò la scena del caporale che rispondeva con sgarbo a Marwel, dopo aver severamente sgridato i cadetti appena giunti. “Signora...” disse il caporale a Gaynor “... ho solo cercato di far capire a questa ragazza” indicando Marwel “che i civili devono restare fuori dalle faccende del forte. Questi cadetti devono capire cosa significa davvero essere dei legionari. La vita qui è dura e la morte è una probabilità molto alta. “Si, ma l'educazione dovrebbe essere obbligatoria quando ci si rivolge ad una ragazza.” Fece Palos che aveva appena finito i piegamenti. “Sta zitto, tu!” Ringhiò il caporale. “Prendersela con una ragazza” intervenne Icarius “non è da militari, ma da vigliacchi...” “Cos'hai detto?” Fissandolo il caporale, per poi colpirlo con un violento cazzotto e facendolo cadere pesantemente a terra.
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05-11-2015, 20.56.33 | #517 |
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Fermer annuì a Gwen, le sorrise e poi prendendola per mano la condusse al tavolo del capitano Goz, da dove però Gaynor era appena andata via.
“Salute a voi, capitano.” Disse il giovane medico. “Oh, vedo che la famosa diva si è già ritirata..” “Già...” annuì Goz “... ma chi è questa graziosa figliola?” Guardando Gwen. “Da dove è saltata fuori?” “Signore, vi presento Gwen, la nuova infermiera.” Fece Fermer. “Tuoni e fulmini!” Esclamò Goz, tendendo gli occhi ancorati sulla ragazza dai capelli scuri. “A saperlo avrei fatto carriera nel reparto medico!” Ridendo. “Con una simile infermiera quasi quasi conviene farsi ferire in battaglia!” Tutti risero di gusto. “Ragazza mia, mi avete appena fatto tornare il buonumore!” Il capitano facendo l'occhiolino a Gwen. In quel momento arrivò Clio. Capitate a fagiolo, tenente...” Goz a lei “... sono appena arrivate le reclute. Si tratta perlopiù di volontari senza un briciolo di preparazione e addestramento, che con ogni probabilità immaginano la Legione Straniera come appare nei film. Occupatevi di addestrarli e che comprendano subito che siamo in guerra e non nei cinematografi Afralignonesi.”
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05-11-2015, 20.59.09 | #518 |
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“Sicuramente.” Disse Guisgard a Dacey, mangiando tranquillamente. “Il compito di pensare in questa faccenda spetta a me. Voi dovete invece limitarvi a seguire le mie direttive.” Riempiendosi il bicchiere. “Comunque ammetto che qualche nozione l'avete su come si sta nell'alta società. Come mai? Siete stata la cameriera di qualche nobile?”
"E se ci inventassimo una storia tragica?" Propose Fines. "Non so, di quelle che strappano lacrime... magari si potrebbe dire che la ragazza è scampata al fuoco del plotone perchè troppo bella e dunque portata in un bordello per soddisfare le bramosie dei comunisti di Canabias..."
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05-11-2015, 21.07.25 | #519 |
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In aiuto alla ragazza arrivò una donna che lei non aveva mai visto. Fu sicura che non fosse di Evangelia, poichè conosceva gran parte dei cittadini e poi, intuì dalle sue vesti e dal modo di fare, non era sicuramente una contadina o una commerciante. Tuttavia le fu grata per l'aiuto e il timore per quell'ufficiale quasi svanì, finchè Icarius non provocò il suo superiore che non ci pensò molto prima di colpirlo in volto e farlo cadere a terra.
Marwel s'inginocchiò velocemente accanto a lui e gli mise una mano sul viso, proprio dov'era stato ferito, sporcandosi le mani di sangue. "Siete un animale! Guardate cosa avete fatto!" urlò all'ufficiale. Guardò Icarius con le lacrime agli occhi; si sentiva terribilmente in colpa, perchè se non si fosse rivolta al caporale, probabilmente, lui non sarebbe mai stato ferito. "Mi dispiace soldato..." sussurrò tirando fuori un fazzoletto di stoffa e appoggiandoglielo sulla ferita al volto.
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05-11-2015, 21.30.05 | #520 |
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L'atmosfera era irreale, era come se in quella brughiera il tempo si fosse fermato. Io e Rodian rimanemmo immobili..fermi..lui mi stringeva...sentivo solo il pulsare del mio cuore in gola.
Poi..per fortuna, benevolenza del Signore o destino come sosteneva mia madre interessata all' esoterismo..la camionetta cambiò direzione. Sentii le braccia di Rodian lasciare la morsa, dovevamo scappare e presto e iniziai a seguirlo rasoterra nell' erba...il mio vestito si stava sporcando, gettai il giubbotto da aviatore a Rodian, mi impediva i movimenti. Eravamo come tanti felini, che invece di cacciare la preda, fuggiva da essa, sentii nella scollatura qualcosa che frusciava ferendomi, era quel ciondolo di lapislazzulo, lo presi mettendolo in tasca: "Oh, sei venuto al mio quattordicesimo compleanno...pensavo avresti avuto da fare coi tuoi amici, che la tua famiglia non approva". Lui era nella camera mentre io mi preparavo per la festa, era una afosa nottata di mezza estate e lui si sedette stendendosi sul mio letto. "Oh fai pure...come fossi a casa tua" dissi innervosita da quel suo modo di fare, a volte mi chiedevo perchè solo lui mi desse quella sensazione..forte. Mia madre, la quale era una pranoterapeuta e pure faceva salotto con alcune nobili capomazdesi, sosteneva che se qualcosa passava innosservato non ci interessava..quindi quello doveva essere qualcosa di forte e io me ne andai negando tutto. "Vieni avvicinati, hai paura'" disse sorridendo con quello sguardo azzurro e il sorriso irriverente. "E di cosa...che mi tocchi? Mi baci...lo sappiamo non ci sopportiamo..e poi proprio una di Chevral che tanto snobbi". Mi avvicinai a lui e mi sedetti nel candido letto, lui si avvicinò a me, era dietro a me e potevo sentire il suo respiro sul mio collo lasciato libero dalla acconciatura...ad un tratto iniziò ad accarezzarmi il collo e io mi trattenni..dovevo trattenermi..e mi mise al collo un gioiello prezioso di lapislazzuli..". Cercai di ricompormi.."E' .. bello grazie..non dovevi" e finsi indifferenza. Ma lui mi volto e mi prese le braccia e baciò le mie candide labbra...il primo bacio..mille sensazioni, emozioni...eppure mi piaceva, non lo stavo mandando via ma non dovevo dargliela vinta. Mi staccai da lui e gli mollai un ceffone..."Mi prendi in giro vero? Hai ottenuto il tuo premio odierno?"...eppure quello era il regalo più prezioso per il compleanno." Eliminai subito quel ricordo..stupida..che vai a pensare e seguii Rodian velocemente...libertà o morte.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 05-11-2015 alle ore 21.59.57. |