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#381 |
Cittadino di Camelot
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Presi quel libro come un atto di liberazione da parte di Abul, ero stordita.....mi sembrava un fardello troppo pesante....." La magia...io non so nulla di magia....eppure dite che devo portare a compimento cio' che mio marito ha iniziato......mi ritenete cosi' forte, così capace ........Abul....mi hanno chiesto di cercare un fiore, puo' essere un fiore...ragione di vita o di morte ?.......il mio destino e' gia' stato segnato....e Allah proteggera' i miei passi......Vostra figlia e'una donna fortunata..ad avere un padre saggio come voi...andiamo Elina, tornaimo in quella gelida stanza..."....e cosi' uscimmo tenni il libro sotto il mantello, cosi' come avrei protetto un figlio portato in grembo......quanto avrei voluto che il nostro matrimonio avesse dato il suo frutto........ma forse alla luce degli eventi era meglio essere sola...non avrei avuto il pensiero per nessuno......" E' meglio tornare a palazzo Elina......dovremmo avere notizie su cosa fare, vogliono questo fiore......e non si nascondera' certo in un giardino, troppo semplice..........."....arrivai cosi' alla mia stanza.....tolsi il mantello e poggiasi il libro sul letto....non era grande, il turchese era la pietra che dominava il colore della copertina e l'occhio di Allah era al centro.........avevo paura, ero incerta...." Sono stupida vero Elina...non mi scoppiera' certo in faccia....se lo apriro'..."......
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#382 |
Disattivato
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Smisi di protestare, guardai Mamyon con occhi tristi e tentai di sorridere.
"Si.." Sussurrai quando mi si avvicinò "...mi fido di voi.. d'accordo, torniamo in città... Anche se non so cosa diranno al maniero vedendomi tornare da sola...". Poi, tenui gocce di pioggia iniziarono a scendere. "...avete ragione..." Continuai con voce spezzata "...torniamo indietro..". E, così dicendo, lo seguii verso la radura dove aveva lasciato il suo cavallo. |
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#383 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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“Che io sappia” disse Elina ad Elisabeth “nessuno è mai morto per aver aperto un libro. Anzi, i saggi affermano invece che molti guai sono sorti proprio per la troppa ignoranza di alcuni uomini.”
Era un libro molto particolare. Si vedeva che era stato scritto a mano. E questo era abbastanza curioso visto che la stampa mobile ormai da tempo veniva utilizzata per produrre libri e codici vari. “Deve essere molto antico.” Osservandolo Elina. “E stranamente i segni che reca sulla copertina non mi sembrano arabi. E nemmeno ebraici. Io non sono un'esperta, ma credo che questo libro provenga da terre molto lontane. Ben oltre quelle Mediorientali.” Fissò poi la sua padrona. “E se in questo libro ci fossero risposte per i tanti misteri che ci sono piovuti addosso? Magari notizie su quei misteriosi assassini di cui parlava il vecchio Abul. O chissà... magari cenni sul Fiore che l'Arconte sta cercando...”
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#384 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Clio e Mamyon, così, tornarono alla radura, dove il cavaliere aveva lasciato il suo cavallo.
Ed in sella a quel destriero fecero ritorno in città. Durante la strada nessuno dei due disse nulla. Erano accadute molte cose strane che avevano trasformato quella che doveva essere una piacevole passeggiata serale in un vero e proprio incubo. Dopo un po' entrarono in città. “Ditemi, milady...” disse Mamyon a Clio “... dove si trova il luogo in cui dimorate? Ditemelo e vi accompagnerò.” Ma proprio in quel momento videro una sagoma a cavallo venire verso di loro. “Densesu, sei tu?” “Si, Mamyon.” Annuì il fedele scudiero. “Ma dove ti eri cacciato? Ti ho atteso per tutto il giorno... forse l'hai scordato, ma oggi hai una cerimonia che ti attende.” “Hai ragione...” fece Mamyon “... si, hai ragione, ma sono successe molte cose... dopo ti racconterò tutto...” “Si, dopo.” Fissandolo Densesu. “Ora però direi di correre al palazzo reale. Magari siamo ancora in tempo. Credo manchi solo tu fra i vincitori.” “Si.” Annuì Mamyon. “Milady...” voltandosi verso Clio “... forse non siete dello stato d'animo giusto... non vi chiederò dunque di assistere alla cerimonia se non vi sentirete di farlo... in tal caso vi farò accompagnare da Densesu alla vostra abitazione... come preferite?”
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#385 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La folla guardava verso il palco, dove si trovavano i cavalieri, la principessa e alcuni soldati.
Altri soldati poi erano tutt'intorno, attirati dal clamore di quello scontro appena terminato. E sulla Loggia Reale, infine, vi erano l'Arconte Meccanico ed il Maestro George. “Ora...” disse Vivian ad Altea, senza però distogliere lo sguardo dal palco “... ora... ora cosa accadrà?” La tensione tra la gente si poteva quasi tagliare con un coltello. “Ma perchè sir Guisgard ha parlato così dei Capomazdesi? Chi sono in realtà quella gente? Fanatici intolleranti, oppure guerrieri di grande valore?” “Sono entrambe le cose, milady...” all'improvviso qualcuno alle spalle delle due amiche “... ma non fatevi ingannare dal significato che talvolta gli uomini danno alle parole... si, i Capomazdesi sono intolleranti... ma questo non è sempre sbagliato... essere intolleranti verso ciò che è ingiusto, verso il male, è forse una colpa?” Indossava un lungo mantello col cappuccio ed il suo volto era celato. “Il predatore” continuò “adopera sempre un'esca per attirare a sé le prede... e queste belve hanno nascosto come amo nelle loro tagliole l'illusione della libertà...” Un attimo dopo, però, quel misterioso individuo non c'era più. Come se fosse svanito nella folla.
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#386 |
Cittadino di Camelot
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I miei occhi, impassibili, erano rimasti fermi su quel cavaliere mentre parlava... era irriverente, beffardo... lo studiai per un lungo momento, senza che tuttavia neanche la pur minima espressione mi attraversasse il volto...
“Capisco...” dissi poi, in tono gelido e leggermente tagliente “Abbiamo un esperto tra noi!” Notai che il Capitano mi stava porgendo il coltello che il cavaliere gli aveva lanciato e lo presi, rigirandomelo distrattamente tra le mani... “Dunque, vediamo...” mormorai con una marcata nota sarcastica nel tono “Siete esperto nel lancio dei coltelli... esperto nella conoscenza dei guerrieri capamazdesi... diteci... avete qualche altra qualità nascosta? Suvvia, stupiteci!” I miei occhi inclementi rimasero su di lui per un altro lungo secondo, impietosi, poi restituii il coltello al Capitano e voltai le spalle a quel cavaliere... Mi allontanai di qualche passo, dunque... guadagnando la parte più alta del palco... poi tornai a fronteggiarli... “Miei Signori...” dissi, allora, con la voce leggera come un sussurro ma ferma come la roccia “Solitamente non amo ripetere più di una singola volta un concetto... ma questa volta, e spero solo per questa volta, lo ribadirò per voi! Mi ripeto, dunque: nessuno di voi, cavalieri, deve sentirsi in alcun modo legato da nessun tipo di obbligo... nessuno di voi ha debiti né doveri in questo momento... ciò che vi è stata offerta è un’opportunità! Se la accetterete, sarete i benvenuti. Se la rifiuterete, dovrete lasciare questo palazzo, e dovrete farlo adesso. Questa è l’unica cosa che vi viene richiesta immediatamente... una risposta! Perché... vedete, sir Guisgard del Lagno... questo non è un mercato, e noi non siamo qui per contrattare. Ci sono delle regole e quelle regole valgono per tutti... voi compreso!” Tacqui... la mia voce era bassa, lieve, ma era ferma ed io ero certa che tutti potessero udirla... Tornai a fissarli tutti... “O siete dentro o siete fuori, miei signori... qual è il vostro desiderio? Dovete dirmelo adesso!”
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** Talia ** ![]() "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." ![]() |
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#387 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard ascoltò ed osservò attentamente Talia mentre parlava.
E quando la regina smise di parlare lui sorrise, quasi beffardo. “Sapete, altezza...” disse “... pechè gli antichi greci vollero a tutti i costi Ulisse tra le loro fila durante la guerra contro Troia? Perchè era furbo? Scaltro? Abile? Coraggioso? Non soltanto per questo, mia signora... ma anche e soprattutto perchè Ulisse era protetto dalla dea Atena... ed io, posso vantarmi di affermare, sono protetto da qualcuno... una dama bianca che sembra vegliare sul mio sonno...” la fissò ed un lampo corse nei suoi occhi. “Insomma!” Intervenne l'Arconte Meccanico. “Già una volta avete dato dimostrazione della vostra insolenza! Ora ci parlate di storie senza importanza e senza senso! Avete affermato di non voler giurare! Ebbene, sua altezza ha parlato! Nessuno vi obbliga a giurare contro la vostra volontà! Qui non siamo a Capomazda! Siete tutti liberi! E voi per primo! Andate dunque! Andate e lasciate questa città, visto che vi rifiutate di giurare fedeltà alla nostra principessa!” “Lo so...” replicò Guisgard, sempre con quel suo vago sorriso “... lo so, milord, che non siamo a Capomazda... laggiù, infatti, non si toglie mai la spada ad un cavaliere... nemmeno in punto di morte. Perchè la spada è un tutt'uno con il cavaliere. Essa è Croce vittoriosa se si vince e Croce funeraria se sei vinto. E sulla sua spada un cavaliere giura. Impugnandola e alzandola verso il Cielo. Per questo io ora non posso giurare... perchè mi è stata sottratta la mia spada...” fissò tutti loro “... perchè se l'avessi avuta con me, a quest'ora ci sarebbero molti morti in questo spiazzo...” ci fu il brusio dalle platee a quelle parole del cavaliere “... e non occorre essere un esperto di cavalleria” tornando a guardare Talia “per sapere che senza la sua spada un cavaliere non può giurare nulla... né fedeltà alla sua regina...” sorrise ancora “... né amore alla sua amata...” ![]()
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#388 |
Cittadino di Camelot
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Quell' uomo mascherato...ebbi un sussulto e ricordai il giorno del Torneo..e fosse stato il Chevalier de Lys?
Pensai alle sue parole e comprendevo molte cose..già, non si deve guardare solo con occhi umani ma anche con quello della Anima..e per far apparire qualcosa in negativo bastava aver abilità nel farlo credere e soggiogare le persone..e l'Arconte ne era forse capace?... d'altronde pure mio zio era imprigionato per aver detto la sua opinione e certo era un filo capomazdese e quindi..dove era la libertà? Fui destata dalle parole di Guisgard..solo allora infatti mi accorsi egli era privo di spada e disarmato a differenza degli altri tre cavalieri..silenzio, una rabbia dentro me contro l' Arconte il quale mi aveva forse presa in giro o circuita per i propri scopi e con coraggio applaudii verso Guisgard e presi la parola.."Egli ha ragione, guardate voi tutti..e' disarmato, dovreste restituire la spada al cavaliere subito..con la quale egli ha combattuto con onore . Gli altri vincitori l'hanno nel loro fodero..questa e' uguaglianza e pari diritti e mi stupisco, signor Arconte, come mai solo a questo cavaliere sia stata sottratta in un momento pure di sua debolezza fisica."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." ![]() |
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#389 |
Cittadino di Camelot
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Raccolsi l'ultima informazione dal nuovo amico e partii.....
Le ultime parole dell'uomo, mi lasciarono riflettere....."rammentate.....ogni giorno nasce un nuovo demonio......", mi ricordava molto la faccenda del Castello del Rosso......li' incontrai per la prima volta la morte...... Ripresi il cammino verso la strada maestra e cercando di evitare la selva.....continuai' il cammino.....anche se......avrei' rischiato......
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
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#390 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: catania
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Avevo poggiato il libro sul tavolo....ed ascoltavo Elina, come una bimba che non voleva prendere la medicina....gia', aprire un libro nonnaveva ucciso nessuno ..almeno cosi' sapevo........." Abul, conosci Abul Elina ? Lo videmmo un paio di volte a casa di mio zio e poi piu' nulla....comunque, adesso sappiamo che mio marito faceva parte di una setta o confraternita.....almeno cosi' dice Abul, e hanno trovato me per passarmi l'eredita'......mi viene da rider, certo che sono veramente fortunata.....bene, vediamo cosa ci dice questo libro....."......la foderina portava dei segni.....ma questo lo avevo gia' notato prima...lo aprii, con molta cautela.........le parole o i segni o qualsiasi cosa fosse quella fila di cose che vedevo, era segnato in maniera forte....misi la mano sopra per toccarne i solchi ed ebbi l'impressione che la mia mano vi sprofondasse dentro......la ritirai subito .......alzandomi di scatto dalla sedia...." Elina, avete visto anche voi ?......qui la scrittura non c'entra niente.....qui e' pura magia......il mondo del logico si unisce con quello dell' illogico........potremmo vedere oltre.....ma farlo ora e in questa stanza e' pericoloso...dobbiamo aspettare lanotte, quando tutti dormono ...."..presi quindi il libro e lo avvolsi nella mia camicia da notte, mettendolo nel mio bagaglio.....poi guardai la mia mano..era diventata...rossa...rossa come se avesse toccato frutti di gelso...era cosi' strano....
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