Il giardino dei saluti...

[Arowhena]

Morrigan... anche voi qui in giardino ad ammirare la notte...
Buonasera Cavaliere25... accompagnereste me in una passeggiata amichevole? Mi portereste alla locanda della città per assaporare la vostra famosa birra speziata? Sono ancora nuova del luogo!

[cavaliere25]

Volentieri mylady Arowhena sarà un vero piacere accompagnarvi alla locanda e passare qualche ora in bella e buona compagnia con voi

[Arowhena]

Avrei anche un po' di appetito... scusate la sfrontatezza...
Qual è la specialità del luogo?

[cavaliere25]

se vi piace la carne ordiniamo un bel vassoio di carne cotta a puntino che ne dite vi va bene?

[Arowhena]

a me la carne piace cruda....

[cavaliere25]

va bene vi farò portare della carne cruda per voi e da bere cosa volete mylady? un boccale di sidro o un po di vino?

[Morrigan]

Sono felice, amici miei, che abbiate trovato un modo di volgere questa notte in allegrezza
Morrigan si ritira nelle sue stanze a sognare... riempite un boccale per me e brindate all'amicizia sapendo che io sono li con voi... buonanotte!

[Arowhena]

Oste: desiderate?
Cavaliere25: per me della carne cotta a puntino e del sidro e per Milady carne cruda, grazie!
Oste: carne cruda? *sgrana gli occhi*
Arowhena: hehe non proprio... Desidererei della carne speziata... spessa, cotta solo all'esterno, cruda dentro, una noce di burro e miele sciolti sopra ad insaporire ed ammorbidire... il tutto circondato da rape ben cotte e pane bianco allo zenzero... Da bere... mmm vediamo... vorrei della buona birra speziata, so che qui è una specialità!
Cavaliere25: *ricontrolla gli spiccioli nella bisaccia* speriamo siano sufficienti!

[cavaliere25]

mia mylady pultroppo l'ora se fatta tarda e i miei poveri occhi iniziano a chiudersi se vorrete riprenderemo domani la discussione misi delle monete sul bancone al oste e dissi: se manca qualcosa domani ripasserò di qui e vi darò il resto delle monete poi mi girai verso la dama che era li con me e gli feci un saluto e di augurai una felice e serena notte.

[Guisgard]

Come ogni notte, quel cavaliere scese nella strade deserte e semibuie di Camelot, cominciando a vagare tra le alte torri accarezzate dal denso manto della notte e le piccole stradine rese chiare dal pallore della Luna nascente.
La quiete e la serenità regnavano sul reame ed anche le ultime luci andava spegnendosi per perdersi nell'attesa che precede l'incanto dei sogni.
Quel cavaliere allora si fermò a fissare il luminoso firmamento, quando ad un tratto vide una figura, delicata e solitaria, attraversare quelle strade.
Era una dama, triste ma bellissima, eterea eppure reale.
La fissò restando in disparte.
La cortesia gli imponeva di non importunare mai una dama, ma scrutandone il volte, ne restò rapito dalla malinconica bellezza.
"Marte disceso dall'Olimpo scritò il mare in fermento" cominciò a dire "e destato da Venere nascente disse... nulla io vedo che non sia pefetto."
La dama si voltò e lo fissò.
"Ma può la perfezione tradire tristezza e malinconia?" Chiese alla dama. "Cosa vi affligge, milady?"
"Vi ingannate, io non sono bella come dite, mio signore." Rispose lei.
"Qual'è il vostro nome?" Chiese quel cavaliere.
"Lady Morrigan..."
"Perchè mentite?"
Lei lo fissò turbata.
"Dite di non essere bella ma io vedo il contrario..."
"Vi sono certo dame più belle e più degne dei vostri versi, messere."
Quel cavaliere allora avvicinò alla dama una rosa sfiorita, fecendole segno di prenderla.
Morrigan prese la rosa e l'adagiò tra i capelli.
"E' solo una rosa sfiorita" disse "ma accetto questo vostro dono."
"Non è sfiorita, milady, ma fresca e profumata."
Morrigan allora tolse la rosa dai capelli e la osservò.
E con supore si accorse che quel cavaliere diceva il vero.
"E' un incantesimo?" Chiese Morrigan.
"No, solo un dono..." rispose quel cavaliere "... un dono che avete fatto a quella rosa... le avete donato un pò della vostra straordinaria bellezza. Ed io, dite, non merito un dono?"
"Qualsiasi cosa, milord."
"Un sorriso che scacci la vostra malincoinia e la vostra tristezza."
Morrigan allora sorrise, illuminando il cuore di quel cavaliere, come la Luna ormai alta faceva con le strade di Camelot.
Naturalmente quel cavaliere era sir Guisgard.