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Vecchio 29-04-2014, 18.17.16   #1571
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Altea cadde addormentata, riuscendo così a dimenticare per un po' i suoi cupi pensieri.
I suoi sogni però furono tutt'altro che sereni.
Vide infatti in sogno immagini confuse, inquiete, a tratti sinistre.
Sognò l'incontro con la sacerdotessa, poi il Libro Ancestrale e più volte il volto di Isolde.
Sognò poi le vittime della bestia, lacerate, sventrate e lasciate a marcire nella foresta.
Sognò infine lady Gertrude e Capomazda, persino il suo misterioso innamorato, sebbene ne ignorasse l'aspetto.
Si svegliò verso l'alba.
E guardando fuori dalla finestra la sterminata foresta, un senso d'angoscia avvolse il suo cuore.
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Vecchio 29-04-2014, 18.18.36   #1572
Guisgard
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Flees rise a quelle parole di Elisabeth.
“Vi sbagliate, signora...” disse il giovane cavaliere “... non ci saluteremo affatto. Non adesso almeno. Infatti mia madre mi ha chiesto di accompagnarvi nel vostro viaggio.”
“Come sarebbe a dire?” Sbottò Daizer. “Ho scambiato con questo moccioso poche parole e già mi da il nervoso... figuriamoci a portarcelo dietro!”
“Attento a quel che dite, gaglioffo...” con aria di sfida Flees.
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Vecchio 29-04-2014, 18.29.10   #1573
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Dormivo ma sognavo confusamente...quei sogni toccavano la profondità del mio animo....Isolde, le vittime lacerate, il mio passato a Capomazda, lady Gertrude, un ragazzo dalle fattezze non chiare sotto il balcone del Palazzo a Capomazda e soprattutto la Gran Sacerdotessa e il Libro Ancestrale.
Mi svegliai di colpo e grondante di sudore..."Shalazam mi ha mandato dei segnali, forse" pensai cercando di calmarmi, ormai era l' Alba.
Corsi alla finestra....e qualcosa dentro me diceva era avvenuto qualcosa di inquietante.
Dovevo andare a pregare con lady Gertrude, ma volevo sapere se il mio sesto senso avesse ragione.
Guardai attorno, i miei vestiti erano spariti...poco importava, indossai gli abiti della sera prima e sgattaiolai fuori dal castello e andai a prendere Cruz.
Dissi al servitore, mentendo, se mi avesse cercato milady di dire mi avevano avvisato vi era una missiva per me a Solpacus e di aprirmi subito poichè era urgente.
Fu cosi che spronai Cruz e iniziai a correre nella foresta verso Solpacus, e sentivo rumori e voci lontane.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 29-04-2014, 18.31.36   #1574
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Mi voltai di scatto verso il lago......Isolde...Isolde....quando imparerò a non fidarmi di te........" Flees cerca di fare meno lo spiritoso...visto che hai intenzione di venirci dietro.......o giuro che ti rispedisco da tua madre...pieno di bubboni.....purulenti ......e tu Daizer se avessi avuto più tempo per lui...magari sapresti qualcosina in più...comunque lui e'mio nipote ....figlio di Isolde.....".....mi sedetti su un tronco...guardandoli disperata.....ma perchè tutto questo a me.....

Ultima modifica di elisabeth : 29-04-2014 alle ore 18.42.09.
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Vecchio 29-04-2014, 20.22.59   #1575
Eilonwy
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Eilonwy sarà presto famoso
Dopo aver mangiato, in un imbarazzante e malinconico silenzio, le due belle succose bistecche con verdure, ci dirigemmo al Cimitero di Tylesia.
Cercammo dovunque in quel campo santo e alla fine trovammo la tomba di Messer Quatro.
“Che strano. Come mai la lapide di Messer Quatro ha una croce celtica?....Pensavo che fosse mussulmano e credesse in Allah e Maometto!......Secondo voi si era convertito al Cristianesimo, Milord?” dissi preoccupata e riflessiva a Sir Riccardo, serio quanto me.

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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!!
Eilonwy
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Vecchio 29-04-2014, 23.10.09   #1576
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Veloce, dannatamente veloce.
Fu unicamente l'istinto a guidarmi.
Estrassi la spada e colpii l'animale, senza riuscirci.
Un dolore lancinante mi buttò a terra, e sentii i miei uomini accorrere.
Poi lo udii: il fischio, sommesso e lontano ma anche preciso che avevamo udito la notte prima.
La bestia si immobilizzò, per poi correre via.
I cani reagivano in quel modo al richiamo del proprio padrone. Possibile che lui fosse addomesticato?
Sembrava un controsenso insanabile ma.. come spiegare quel comportamento?
Sospirai, sembrava proprio quella storia che avevo udito da bambina.
Forse anzi, sicuramente, pensai, non sono l'unica a conoscerla. Ma in quel racconto non c'erano risposte, non riuscivo a ricordare come veniva sconfitta.
A parte che, ovviamente, andava sconfitto il suo padrone.
La cosa più importante era capire chi era.
Anche se, naturalmente, poteva essere un semplice animale selvatico.
Cosa di cui, dopo il mio breve incontro ravvicinato dubitavo fortemente.
Non aveva importanza, non eravamo riusciti a fermarlo, anche se aveva mangiato la selvaggina avvelenata, sembrava che non gli avesse fatto alcun effetto.
Il fianco bruciava, la veste era completamente strappata, e lo sarebbe stata anche la mia carne se non fosse stata ricoperta di metallo.
Esattamente come lui, pensai.
Anche l'animale doveva essere ricoperto di metallo, non esiste pelle d'animale che sia invulnerabile in quel modo.
Avevo visto le frecce rimbalzargli addosso.
Perché né l'arciere né l'abile balestriere erano riusciti a colpire gli occhi, e dire che ero stata chiara.
Una volta che l'animale si fu allontanato non c'era più nulla da fare.
Chiamai a raccolta i miei uomini.
"Scotir.. Andate da lui, presto.." Urlai, prima di tutto. Feci cenno a Nestos di avvicinarsi, indicando la mia ferita al fianco "Sto bene, non badate a me.. Andate da lui..." mi rialzai a fatica "Riesco a camminare.." stringendo i denti e raggiunsi l'albero su cui aveva gettato il mio valido soldato.
Avrei avuto molte cose da dire ai miei soldati, ma la vista di Scotir bloccò ogni mio pensiero.
Mi inginocchiai accanto a lui, osservando Nestos.
Non doveva farlo, forse quegli aculei avrebbero perforato come burro anche il metallo che mi rivestiva interamente ma.. lui non aveva nulla.
Oh, Scotir.. burbero, instancabile, generoso e leale fratello mio..
L'eccitazione estatica della caccia era ormai svanita, e la tensione accumulata riaffiorava prepotente in tutti noi.
Senza che potessi, né volessi fermarle calde lacrime mi rigavano il viso.
Non osavo nemmeno immaginare il peggio. Forse sarebbe stato meglio, forse ero solo cieca.
Ma, che la si voglia o no, esiste sempre una piccola gemma di speranza infondo al cuore, e io mi aggrappai ad essa con tutte le mie forze.
"Portiamolo via di qui.." mormorai soltanto, in un soffio "Dottore..?" chiesi, titubante, a Nestos.
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Vecchio 30-04-2014, 00.30.06   #1577
Guisgard
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“Insomma...” disse Daizer visibilmente contrariato “... perchè mai dobbiamo portarci dietro questo tipo arrogante?”
“Vi avverto...” fissandolo Flees “... attento a ciò che dite...”
“Dovrei essere spaventato ora?” A muso duro il contrabbandiere.
“Io sono stato incaricato di accompagnarvi” fece Flees “e lo farò, potete giurarci.”
“Una domanda allora...” mormorò Daizer “... perchè?”
“Perchè senza di me” rispose il giovane cavaliere “non riuscireste mai ad uscire vivi da questo vostro viaggio.”
“Fino ad ora ce la siamo cavata benissimo, mi pare.” Sbottò il contrabbandiere.
“Infatti.” Annuì Flees. “Il difficile comincia ora.”
“E questo chi lo dice?”
“Mia madre.” Sentenziò il giovane.
“Ah, vorrei proprio conoscerla allora!” Esclamò Daizer. “E tu perchè dici che non ho avuto abbastanza tempo per lui?” Rivolgendosi ad Elisabeth. “Infondo aspettavo te, mia moglie. Che mi importava di questo qui!”
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Vecchio 30-04-2014, 01.15.31   #1578
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Tutti accorsero dal povero Scotir.
“Sono brutte ferite...” disse Nestos a Clio, mentre avvolgeva il corpo del povero guerriero nel suo mantello “... molto brutte... credo ci sia un'emorragia... dobbiamo subito portarlo in città... subito...”
Vortex allora prese il corpo del compagno e lo alzò per metterlo su uno dei cavalli.
“Usate il mio...” scendendo dal suo destriero Gvin “... è uno dei migliori sauri del reame...”
Così Scotir fu adagiato sul dorso di quel cavallo.
“Anche voi avete bisogno di cure, milady...” Nestos a Clio “... anche se sono ferite lievi vanno comunque medicate...”
La compagnia allora lasciò la radura, diretta in città.
Qui, Nestos fece portare il ferito dal medico di Solpacus e insieme decisero di operare Scotir, anche se le sue condizioni parevano davvero disperate.
“Salvalo, Nestos...” fissandolo Porturos “... fallo e ti sarò debitore per tutta la vita...”
“Farò il possibile...” mormorò il medico.
Clio invece era stata portata nella locanda e medicata dallo stesso Nestos, prima che questi ritornasse dall'altro medico per occuparsi di Scotir.
Alla ragazza fu dato un sonnifero in una tisana calda, in quanto troppo agitata ed emotivamente scossa per le sorti del suo compagno.
Ma aveva bisogno di riposare.
Ed infine cadde addormentata.
Sognò allora immagini e figure inquiete.
Sognò ancora quel lento e lungo sibilo, poi le parole di Scotir ed infine i suoi occhi mentre la bestia gli squarciava il torace con i suoi aculei.
E rivide in sogno gli occhi di quell'animale feroce.
Le sue fauci ed i suoi artigli su di lei.
E poi il sangue.
Quello suo e quello di Scotir.
Ed infine ancora quel sibilo.
Si destò quando ormai il Sole di Mezzogiorno era ben alto.
La ferita al fianco le faceva male ed il suo volto era rigato dal sudore.
La finestra della camera era però aperta e così poté sentire le voci che dal cortile salivano fin nella sua stanza.
“Star qui con le mani in mano mi sta facendo ammattire...” mormorò Vortex.
“Non possiamo fare altro che aspettare...” fece Borel “... se ci fossero novità gli altri sarebbero già qui a dircele.”
“Piuttosto...” mormorò Dort “... Clio dorme ancora?”
“Si...” annuì Borel “... sono andato a controllare poco fa e stava dormendo... meglio così... da sveglia finirebbe per agitarsi di nuovo...”
“Ma cos'era quella creatura stanotte?” Inquieto Dort. “Io non ho mai visto nulla di simile...”
“Era buio” disse Borel “e nell'oscurità ci è apparsa alterata... tutto qui...”
“E le frecce?” Voltandosi verso di lui Dort. “L'avete visto, no? Rimbalzavano sulla sua pelle come se fosse una corazza...”
“L'unica cosa che so” fece Vortex “è il modo in cui sollevava da terra Scotir... neanche un toro può avere una simile forza nelle sue corna...”
“Non erano semplici corna...” mormorò Dort “... aveva il corpo completamente ricoperto da decine di punte, di aculei...”
In quel momento arrivò Gvin.
“Come sta la ragazza?” Domandò loro.
“Il capitano sta riposando...” rispose Borel.
“Meglio così...” annuì Gvin.
“Credete?” Guardandolo Dort. “Io non credo... quella creatura la starà tormentando anche nei suoi incubi ora... ma cosa potete saperne voi...”
“A differenza vostra” con un ghigno Gvin “io ho affrontato quell'animale in un corpo a corpo... l'ho visto avventarsi su di me e strapparmi poi un occhio, quasi a volersi portare via l'immagine di sé... ma sfortunatamente per quella belva io ho impresso nel mio cuore il mio odio per essa...”
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Vecchio 30-04-2014, 01.28.30   #1579
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Altea, in preda a quelle sensazioni, lasciò il palazzo e corse nella foresta.
La notte stava terminando e verso Oriente il cielo già cominciava a tingersi di un vago chiarore.
In lontananza la bella avventuriera aveva udito voci e rumori confusi.
Galoppò allora verso quella direzione, fino a giungere presso una radura irregolare.
Ma non vi era più nessuno.
Poteva però udire il calpestio lontano dei cavalli.
Chiunque l'aveva preceduta in quella radura ora era di sicuro andato o ritornato a Solpacus.
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Vecchio 30-04-2014, 01.44.03   #1580
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“Non credo...” disse Riccardo ad Eilonwy, mentre i due giovani stavano in piedi davanti alla tomba di Quatro “... non penso fosse Musulmano... almeno da ciò che ci ha raccontato... infatti sembrava un conoscitore, un cultore, delle leggende e delle tradizioni di Capomazda... probabilmente indossava costumi di scena quando ci ha parlato...” scosse il capo “... ma cosa diavolo sto dicendo... non può averci parlato davvero... è qui, sepolto davanti a noi e non può esserci apparso come un fantasma... no, deve esserci un'altra spiegazione... deve...”
“Tutte le cose sono perfettamente spiegabili” all'improvviso una voce di donna “ma non sempre le spiegazioni sono poi comprensibili ed accettabili per noi uomini.”
“Chi siete?” Fissandola Riccardo.
“Sono solo una vecchia zingara che si guadagna da vivere leggendo il futuro...” rispose la donna.
“E cosa ci fate in questo cimitero?” Chiese ancora il cavaliere.
“I morti conoscono spesso ciò che sta per accadere...” sorridendo enigmatica la zingara.
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