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Vecchio 04-06-2013, 16.07.56   #1381
Altea
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Lo guardai con calma e freddezza, mi sedetti per un attimo...quello sarebbe stato tradire la gentilezza di Julien, mentre lo guardavo sorridere..però mi rendevo conto pure che si doveva fare qualcosa e l'uomo che incontrammo a casa di Julien era ambiguo e un tipo forse pericoloso..ricordavo ancora il volto contratto e stranito di Julien, forse dovevo vedere questo fatto al contrario, ovvero scoprire chi era quello strano individuo..."Dunque" dissi mentre distrattamente e nervosamente presi senza accorgermene una sigaretta dal pacchetto e ne accesi una "prima di tutto non sono per nulla interessata fisicamente a voi..o a te..diamoci del tu...te lo concedo" e gli sorrisi enigmaticamente "e poi d'accordo, ti presenterò come un amico di Università, dirò a Josephine di non raccontare nulla...ok?" e messa in bocca la sigaretta iniziai a tossire pesantemente e spensi subito la sigaretta...che diamine stavo combinando? Tutta colpa di questa dannata situazione, ma io non ero venuta qui a studiare e ora mi trovavo con un investigatore privato.
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"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 04-06-2013, 20.09.23   #1382
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Le coincidenze non esistono...” disse Guisgard all'improvviso “... così dice qualcuno e a Capomazda, da sempre, ciò è stato preso come un dogma...” fissò Talia e sorrise “... una scrittrice... mi piace!” Esclamò. “Trovo che gli scrittori siano i più grandi sognatori. Forse perchè hanno il potere di rendere i loro sogni alla portata di tutti... donare sogni è forse il pregio più bello... solo gli innamorati ci riescono. Ma forse voi scrittori un po' lo siete. Non so, ma ho sempre pensato che per scrivere qualcosa di bello, come scolpire una statua meravigliosa o dipingere un quadro sublime, bisogna essere innamorati. L'amore è la più grande forma d'ispirazione credo.” Guardò ancora la ragazza. “Ma mi ha incuriosito una cosa di ciò che ha detto... fantasmi... quali fantasmi? Ho idea che non sia stato solo un modo di dire il suo...” sorrise ancora “... mi perdoni se faccio tanto domande, ma ho sempre pensato che uno scrittore non chiedesse altro che parlare continuamente delle sue opere e di conseguenza anche un po' di sé...” poi rise di colpo “... a meno che, visto che ora conosco il suo segreto, lei non penserà di eliminarmi... però, sembra la trama di un romanzo... immagini... lei è il demone famoso che perseguita i Taddei... si muta in donna, una bellissima donna, col solo scopo di trovarmi e continuare la maledizione... manca solo un colpo di scena... non so... magari di me che mi innamoro di lei...” e le fece l'occhiolino “... e non è detto che stia facendo il pagliaccio ora...”
Giunsero così all'aeroporto, fino poi a raggiungere un vecchio hangar.
Scesero dall'auto e si avvicinarono alla porta di un piccolo ufficio.
“E' permesso?” Bussando Guisgard. “C'è qualcuno?” Entrando, sempre seguito da Talia.
“Chi cercate?” Chiese una donna che puliva a terra.
“Vogliamo noleggiare un aereo...” fece Guisgard.
“Allora dovete parlare col vecchio Flint.” Disse la donna.
“Non possiamo trovarlo?”
“Sarà lui a trovare voi.”
“Interessante...” mormorò Guisgard “... e come accadrà?”
“Andate allo spaccio dei piloti.” Rispose la donna. “Verrà lui da voi.”
“E' forse un veggente?”
“No, solo un affarista.” Sbottò la donna.
Così, Guisgard e Talia raggiunsero lo spaccio.
Presero un tavolo ed ordinarono da bere.
“Pittoresco quaggiù, vero?” Rivolgendosi Guisgard a Talia. “Sembra il prologo di un romanzo vecchio stile, di quelli coloniali...”
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Vecchio 04-06-2013, 20.15.53   #1383
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Clio, Masan e Solder continuarono a penetrare in quella galleria che sembrava senza fine.
Si sentivano solo i loro passi e il rumore della torcia che si consumava.
“Da quanto” disse Solder all'improvviso “stiamo camminando?”
“Forse due ore...” rispose Masan “... forse tre...”
“No, sono molte di più...” replicò la donna.
Masan non disse nulla.
“E se fosse senza fine questa galleria?”
“Cosa c'è, dottoressa?” Chiese Masan. “Vuole ritornare indietro? Come quegli operai?”
“Non lo farei mai.”
“Allora cerchi di non sprecare fiato...” mormorò Masan “... l'aria potrebbe cominciare a diminuire e parlando ne consumiamo di più...”
“Cerca di spaventarmi?”
“No...” scuotendo il capo Masan “... del resto è armata e ha dimostrato di saperla usare bene quella pistola...”
“Si...” annuendo Solder “... come lei sa usare la sua spada... la sua amica dottoressa” facendo segno verso Clio “sa di questa sua abilità? Di come sa tirare di spada? O crede che sia bravo solo con i libri? Non conosce tutti i suoi segreti, vero?”
“La smetta...”
“Come dice il Maestro?” Sorridendo Solder. “E' sciocco affezionarsi a ciò che non ci occorre...”
Masan non rispose nulla.
Ad un tratto però si fermò di colpo.
“Guardate!” Indicando la galleria. “C'è qualcosa in fondo! Una luce! C'è una luce!”
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Vecchio 04-06-2013, 20.28.57   #1384
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Prima che Matilde portasse via i due ritratti, il padre di Chantal si fermò per un momento a guardarli.
“Robert de' Taddei” disse “era un uomo molto particolare. Di umore instabile, intollerante su molte cose e radicato a vecchi pregiudizi. Lo conobbi giovanissimo, quando insieme frequentavamo l'accademia militare. Non era un'ipocrita. Non faceva nulla per nascondere il fatto di essere stato raccomandato. I Taddei accedevano per diritto in quell'accademia. Era stato un loro antenato ad averla fondata cinque secoli fa. Ma noi tutti sapevamo che lui sarebbe stato preso comunque. I Taddei, diceva sempre, due cose sanno fare... la guerra e l'amore. Ed era vero. Amò molte donne...” guardando l'altro ritratto, quello della donna “... ma solo lady Beatrice fu il suo grande amore... una volta mi parlò della secolare guerra che da sempre ha diviso Capomazda e Sygma... sai perchè combattiamo? Mi chiese. Per la terra? Per le risorse? Per il potere? No... noi vogliamo conquistare Sygma per un solo motivo... perchè lì sono nate le donne che abbiamo amato... le uniche... ” fece un cenno a Matilde e la cameriera portò via i ritratti. “Piove di nuovo...” mormorò poi l'uomo “... ma questa campagna è bella anche così...” guardò poi Chantal “... appena smetterà di piovere usciremo per una passeggiata...” ma solo in quel momento l'uomo si accorse di qualcosa alla parete.
Dietro ad uno dei ritratti, infatti, c'era una cassaforte a muro.
Non prevedeva la combinazione, ma si apriva con una chiave.
“Non mi ero mai accorto che lì ci fosse una cassaforte...” stupito il militare “... mi chiedo cosa possa contenere... e soprattutto... dove possa essere la chiave...”
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Vecchio 04-06-2013, 20.37.58   #1385
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Gem si avvicinò ad Elisabeth e la schiaffeggiò forte.
“Si calmi.” Disse poi guardandola. “Si calmi. Si, forse i suoi amici sono morti, ma noi no. Io sono stato pagato per condurvi a Sant'Agata di Gothia e poi di nuovo a Capomazda. Sani e salvi. E se ora siamo rimasti solo in due, io non verrò meno al mio compito e la riporterò a casa sua sana e salva.” La fissò per un lungo momento. “Siamo vivi... noi due... chiaro? Non so perchè. Non so perchè gli altri no e noi invece si. E sinceramente neanche mi interessa. Preferisco usare la testa per trovare il modo di tornare da dove siamo venuti. E se lei riuscirà a restare lucida, allora magari avremo due cervelli su cui poter contare. E da ciò che so, il suo non è niente male.” Si alzò e sistemò il fuoco nel camino. “Per prima cosa dobbiamo capire dove siamo e a chi appartiene questa casa di legno.”
Era un ambiente molto caratteristico, con un gusto vecchio stile.
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Vecchio 04-06-2013, 20.42.36   #1386
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“Ottimo.” Disse Daiz ad Altea. “Mi piace questo tuo spirito d'avventura. Vedi che sei tagliata per fare l'investigatrice?” Sorrise. “Quanto poi al tuo essere o meno interessata a me... beh, dammi un po' di tempo e almeno una possibilità... sai, con le donne faccio faville... ah, a proposito... non se guardi i film gialli e i noir... ma solitamente lì le assistenti degli investigatori sono sempre molto seducenti... quindi ti consiglierei di aggiornare il guardaroba, bellezza... gonna corta, scarpe alte e roba simile, così da perdere quest'aria da studentessa che ti porti addosso...” le fece l'occhiolino “... beh, ora direi di andare dalla tua amica psicologa e mettere in atto il nostro piano, bellezza...” E presa l'auto, si recarono a casa di Julien per scoprire l'identità di quel misterioso ed inquietante paziente.
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Vecchio 04-06-2013, 21.02.06   #1387
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Mi osservai da capo a piedi...jeans stretti, scarpe con tacco alto, camicetta moderna...cosa vi era di strano nel mio look? Voleva trasformarmi in una specie di fatalona?
Non risposi nemmeno, salimmo in macchina, la Mercedes sfrecciava veloce o forse era la corsa spericolata di Daiz...e in breve ci trovammo di fronte alla villa antica.
Entrammo e Julien era in cucina, feci l'occhiolino a Daiz e con un dito in bocca gli feci cenno di lasciar parlare me...e cosi presentai Daiz come compagno di studi appena conosciuto alla Università, lo lasciai in cucina mentre mi diressi furtiva verso la camera di Josephine che fortunatamente si trovava in camera.
Chiusi accuratamente la porta e mi avvicinai a lei che mi guardava con aria sospettosa..."C'è Daiz in cucina e sta parlando con Julien, ho detto a lei che è un mio amico di studi alla Università Cattolica e mi raccomando fai finta di non conoscerlo...non fare domande per favore, ci sarà un motivo ragionevole perchè te lo chiedo".
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Vecchio 04-06-2013, 21.02.35   #1388
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Due sonori schiaffoni......rimasi rimbambita a guardare Gem.....misi le mani sulle guance.....mi bruciavano.....mi alzai da terra e rimasi ad ascoltare Gem....eravamo vivi , questo avevo compreso......ero scalza....lasciai lui attizzare il fuoco......e intanto guardavo fuori dalla finestra......sembrava ci fosse un parco...un giardino ...forse un bosco...non riuscivo a comprendere...pioveva troppo.....Quella stanza era grande...il legno era lucido......curato, quella casa non era abbandonata......" Gem...da dove siete entrato.....non riesco a rendermi conto se la casa sia tutta questa.......o ci sia qualche altra cosa, togliendo il fatto che piove maledettamente....e non riusciremo neanche ad usciremo da qui.......il mio cervello.......dovete avere pazienza, ho subito dei cambiamenti.....senza che qualcuno avesse avuto la bontà di raccontarmi cosa mi stesse succedendo.....mi dite che dovete portarmi da un posto all'altro.....perché.....?.....voi sapete cosa dovrei fare.......perché mi trovo qui ........Gem .....siete l'unico porto sicuro.....ho bisogno di certezze......come faccio a ragionare....come faccio a darvi una mano......voi sapete Gem forse e' arrivato il momento di sapere chi siete...e non siete solo un pilota di scatolette....."......Mi ....misi davanti a lui..e decisi di ascoltare....e ad uscire da quel grande caos
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Vecchio 04-06-2013, 22.00.35   #1389
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Un sorrisetto divertito mi si piazzò sul viso.
Decisamente, Solder mi stava sempre meno simpatica.
Non sopportavo il modo in cui mi trattava, come se fossi una scolaretta ingenua e spaurita.
Più parlava, e più mi insospettivo.
Il maestro? Il maestro di che cosa?
Si che me ne ha parlato, simpaticona.. anche se non ne era mica obbligato.. nemmeno ci conosciamo.. del resto, tu non sai che potrei atterrarti a mani nude, se volessi, cara...
Mi morsi la lingua per non controbattere.
Era dietro di me, e volevo evitare che mi sparasse alle spalle.
Ma, in cuor mio, cominciai a sperare che le cose precipitassero prima o poi.
Sarebbe stato divertente gonfiarle la faccia di botte.
Non amavo le armi da fuoco, erano così asettiche, impersonali, e.. terribilmente moderne.
Il mio coltello poteva essere altrettanto rapido e pericoloso.
Sbuffai.
"Signori, smettetela di bisticciare, su.. abbiamo del lavoro da sbrigare.." dissi dura e tagliente, guardando i due archeologi.
Per un momento, i miei occhi trovarono nuovamente quelli di Masan, e vi restarono per alcuni istanti, indagatori.
Cosa mi stava nascondendo? Cosa si celava dietro quella strana luce? Di quali segreti parlava Solder?
Il mio sguardo diceva questo e molto altro.
Annuii quando vidi la luce, sorridendo appena.
Ci rimettemmo in marcia e, dopo un tempo indefinito, la raggiungemmo.
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Vecchio 05-06-2013, 00.44.37   #1390
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Lo osservavo parlare mentre l’auto, varcando il cancello, diminuiva l’andatura...
lo osservavo e non potevo non chiedermi quanto scherzo e quanta serietà vi fosse nelle sue parole...
eppure quella domanda, sui fantasmi...
era acuto, pensai...
era molto acuto.
Gli sorrisi a quella domanda, ma non risposi.
In quel momento la macchina giunse di fronte all’hangar e scendemmo...

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Scesero dall'auto e si avvicinarono alla porta di un piccolo ufficio.
“E' permesso?” Bussando Guisgard. “C'è qualcuno?” Entrando, sempre seguito da Talia.
“Chi cercate?” Chiese una donna che puliva a terra.
“Vogliamo noleggiare un aereo...” fece Guisgard.
“Allora dovete parlare col vecchio Flint.” Disse la donna.
“Non possiamo trovarlo?”
“Sarà lui a trovare voi.”
“Interessante...” mormorò Guisgard “... e come accadrà?”
“Andate allo spaccio dei piloti.” Rispose la donna. “Verrà lui da voi.”
“E' forse un veggente?”
“No, solo un affarista.” Sbottò la donna.
Così, Guisgard e Talia raggiunsero lo spaccio.
Presero un tavolo ed ordinarono da bere.
“Pittoresco quaggiù, vero?” Rivolgendosi Guisgard a Talia. “Sembra il prologo di un romanzo vecchio stile, di quelli coloniali...”
Lo fissai e sorrisi appena...
“Il prologo di un romanzo stile coloniale?” dissi, mentre un ampio ed involontario sorriso mi increspava le labbra “Oh, no... no, direi piuttosto di uno di quei vecchi film avventurosi... di quelli in bianco e nero...”
Lo scrutai per un momento...
“A lei piacciono quei vecchi film, vero? Quei vecchi film nei quali l’eroe ha il cavallo bianco ed è senza paura... sì, credo che sia il tipo di persona cui quei film piacciono...”
Lo guardai ancora per un istante, sorridendo appena, poi mi guardai intorno...
“Però ha ragione...” soggiunsi “E’ pittoresco, qui... molto!”
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Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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