30-05-2013, 19.21.14 | #1331 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard sorrise a Talia.
“Beh...” disse “... se non ha fretta, le andrebbe di accompagnarmi? Così magari potrò sdebitarmi circa quel pranzo...” in quel momento ritornò Kuon, porgendo al suo padrone una cartellina “... ottimo, vecchio mio...” aprendola Guisgard “... e così i Falchi Volanti hanno il loro quartier generale nei pressi del Monte Taburn...” “Si.” Annuì Kuon. “Sono terre di confine quelle e quei piloti mercenari vengono assoldati dal governo o da qualche ricca industria privata per mantenere quelle zone tranquille.” “Il monte Taburn è un luogo molto caratteristico...” leggendo Guisgard quella cartellina “... quindi il nostro pranzo, se accetterà il mio invito, potrebbe avvenire in un luogo molto particolare...” rivolgendosi poi a Talia “... magari il posto riuscirà a conquistarla... a differenza mia ...” le fece l'occhiolino. “E' tutto pronto per la tua partenza.” Disse Kuon. “Bene.” Annuì Guisgard. “Venga...” voltandosi verso Talia. Salirono così a bordo della Porshe Carrera e lasciarono il Palazzo dei Taddei. “Saome Tondo” guidando lui “è un uomo particolare... lo conosco sin da quando ero ragazzino, eppure non posso dire di conoscerlo veramente... è un uomo molto riservato, distaccato... un indifferente osservatore del mondo lo definirei... non so perchè abbia deciso di consegnarsi a quei terroristi... forse perchè, morto mio zio, si sente responsabile ora del Destino della Taddei Corporation... non so...” inserì la marcia successiva e l'auto sfrecciò rapida. “Allora?” Guardando Talia accanto a lui. “Cosa ha deciso? Viene con me, diciamo, come assistente o segretaria, in questo viaggio che potrebbe rivelarsi anche piacevole? Del resto il Monte Taburn è un bel posto. Altrimenti posso sempre accoglierla come socia alla pari.” E sorrise ancora.
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30-05-2013, 19.46.17 | #1332 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Clio e Masan arrivarono poco dopo al campo e vi trovarono molto movimento.
Raggiunsero allora la chiesa e alcuni operai indicarono loro di recarsi nella Cappella del Fiore. E qui c'erano tutti i membri della spedizione, compresa Solder. “Dottoressa...” disse Masan avvicinandosi. “Abbiamo trovato qualcosa...” fece la donna “... accanto all'altare, sotto i resti dell'ambone di pietra...” Masan fece cenno a Clio di seguirlo e i due, con Solder, raggiunsero il posto dove fino a poco prima c'era ciò che restava dell'ambone. E videro una lastra di marmo nella pavimentazione. “Credo sia una sorta di botola...” spiegò Solder “... penso conduca in una cripta che deve trovarsi presumibilmente sotto l'altare...” “Non avete cercato di aprirla?” Chiese Masan. “In verità aspettavo voi...” rispose Solder, indicando lui e Clio. La lastra era chiusa da un pesante anello di ferro che la bloccava alla pavimentazione. “Ci vorrà un po' prima di rompere questo anello di ferro...” fece Solder. Chiamò gli operai e questi cominciarono a lavorare a quell'anello di ferro.
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30-05-2013, 19.50.23 | #1333 | |
Cittadino di Camelot
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“Beh...” dissi “Se le cose stanno come dice, sul suo amministratore delegato... se davvero ha deciso di consegnarsi a dei terroristi per il bene dalla sua azienda e dall’intera città, io direi che è un uomo molto coraggioso e molto generoso, e non un... come lo ha definito? ...un indifferente osservatore del mondo?” Per qualche minuto ancora lo osservai... “Tuttavia...” dissi poi, tornando a guardare la strada “Tuttavia, se vuole la mia personale opinione, io mi fido di quel suo giudizio. Sì, direi che mi fido!” La macchina procedeva rapida attraverso la città, intanto... sfrecciando tra i palazzi ed i viali alberati... rimasi per qualche momento in silenzio, valutando le sue parole e quel curioso modo che aveva di dire le cose... “Assistente? O segretaria? Beh... data la mia presente situazione, direi che l’offerta è allettante...” dissi, con un mezzo sorriso “Si, molto! Devo però confessarle, che non ho mai svolto nessun impiego del genere... temo che dovrà istruirmi, dunque!” Risi appena... lievemente... “Sa...” dissi dopo qualche altro istante “Non è tanto per il pranzo, giacché i panini del signor Kuon erano davvero buoni e non sono sicura che lei potrebbe trovare qualcosa di altrettanto speciale su quel monte... e non è neanche per la storia della segretaria, giacché in tutta onestà mi piace il mio lavoro... no, credo che alla fine deciderò di accompagnarla più per una questione di... generosità. Sì, ecco... un’opera pia! Perché lei... mi perdoni, Guisgard... ma lei con gli enigmi è proprio una frana, a quel che ho visto!” E di nuovo risi, mentre sfrecciavamo veloci ed il vento mi faceva volare i capelli...
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30-05-2013, 20.11.36 | #1334 |
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"Aspettavate noi?" dissi, sorpresa "Grazie della premura, dottoressa..".
Mentre gli operai iniziavano a rompere l'anello di ferro, osservai attentamente la lastra di marmo. Non che una cripta sotto una chiesa fosse qualcosa di strano, ma in quella chiesa qualunque cosa acquistava un significato ulteriore. Mi legai i capelli, e sistemai la giacca in un angolo. "Scenderò con voi, se permettete.." dissi rivolta a Solder e a Masan. Mentre il mio sguardo vagava per la struttura, incontrai gli occhi di Masan, per un istante. Mi avvicinai a lui "Cosa ci riserverà questa botola, secondo lei?" sussurrai "Una cripta.. non è strano di per sè.. ma perchè così ben chiusa, mi chiedo? Avevano qualcosa da nascondere?" con un'espressione divertita. |
30-05-2013, 21.07.12 | #1335 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Masan fissò Clio.
“Forse nella cripta vi sono conservate le Reliquie di qualche Santo...” disse “... e magari questa lastra serviva per impedire ai profanatori di tombe di prelevarne il contenuto... o chissà, forse qui sotto è conservato il tesoro di qualche nobile Capomazdese...” “L'unico modo per scoprirlo” fece Solder “è aprire questa lapide. Forza, voi!” Rivolta agli operai. “Fate più in fretta!” Alla fine gli operai riuscirono a spaccare quel robusto anello di ferro. Diversi di loro, allora, sollevarono la pesante lastra di marmo. E ciò che si mostrò sotto di essa lasciò profondamente stupiti i presenti. Una sorta di cunicolo scavato nella pietra che si trovava sotto la chiesa di Santa Caterina. “Ma questa non è una cripta...” mormorò Solder. “Sembra più l'ingresso per delle catacombe...” fece Masan “... forse questa chiesa è sorta su un cimitero sotterraneo... cosa ne pensa, dottoressa?” Rivolgendosi poi a Clio. “Aspettate!” All'improvviso Solder. “Qui c'è qualcosa!” Prese una torcia ed illuminò le pietre sotto la lastra. “C'è un'iscrizione...” Ed essa recitava: “Neanche nel cuore nudo della terra cesserà il profumo, né lo splendore dei petali che del Tempo non temono il consumo. L'ametista e la giada gli si fanno servitrici, come l'oro, il platino e l'argento. Che sia nei Cieli, sulla Terra o nelle acque, sboccia e fiorisce in ogni momento.”
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30-05-2013, 21.10.06 | #1336 |
Cittadino di Camelot
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Quando da casa....sentivo il vento che soffiava forte e la pioggia sferzava sugli alberi...la cui cima riusciva a toccare terra.....ringraziavo Dio di essere a casa .....ma quel giorno mi sentivo una foglia..una leggera e piccola foglia in balia del tempo......Gem sembrava improvvisamente serio..professionale....una persona diversa.....aveva ragione...il paracadute non era una cosa buona.....guardare giu' dai finestrini era impossibile........" Ingrid...?.....a cosa si pensa in questo momento ?...alle cose belle, alle cose che ci fanno stare bene...agli affetti......io non so a cosa sto pensando.........sto pensando........al senso di tutto questo.......che senso ha........".....seduta su quel seggiolino...nella posizione ce tenevo in tempio...rigida, tanto da farmi male ogni muscolo del corpo....attesi ogni parola di Gem....era lui che dettava legge.....
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30-05-2013, 21.21.50 | #1337 |
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“Ma sentitela...” disse Guisgard dopo quelle ultime parole di Talia “... beh, forse si... forse davvero con gli enigmi non sarò così abile, però, posso dire, ho altri pregi... tipo istruire giovani segretarie in erba...” rise “... e va bene... allora vorrà dire che dovrò ringraziare la mia innata incapacità con gli indovinelli, invece dei panini di Kuon, se potrò godere della sua compagnia... nonostante il dazio da pagare al suo sarcasmo...” le fece l'occhiolino “... beh, visto che dobbiamo lavorare insieme, ora sono curioso... si, curioso circa il suo lavoro... allora... una bellissima ragazza arriva qui senza alcuna dimora e forse senza nessuno scopo apparente... allora mi chiedo... che mestiere farà? Che faccio? Provo ad indovinare, nonostante la mia celeberrima incapacità di risolvere enigmi, oppure me lo svela lei? Però se io indovino poi ci sarà un pegno da pagare!” Esclamò divertito.
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30-05-2013, 22.08.16 | #1338 |
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“Beh, se ci fossero le reliquie di un Santo non sarebbe poi così interessante..” dissi sorridendo a Masan.
Poi, quando sollevarono finalmente la pesante lastra di pietra, rimasi impietrita ad osservare. “Interessante..” sussurrai “beh, le catacombe sono davvero una testimonianza singolare.. a Roma ci si rifugiavano i cristiani.. ma qui.. siamo in dominio Capomazdese.. non le usavano i dissidenti, gli eretici? Interessante.. questa chiesa è una continua scoperta..”. Mi stavo avvicinando alla lastra, quando la dottoressa Solder attirò l'attenzione su un'epigrafe. Mi avvicinai ancor di più e la lessi attentamente. “Il Fiore..” sussurrai “..professore, lo vede che non ci sbagliavamo? A cos'altro potrebbe riferirsi? Sembra quasi un indovinello..”. Appuntai le parole dell'iscrizione sullo smarthphone e fotografai l'iscrizione. “Ah, beh.. le vostre foto professionali saranno sicuramente migliori..” dissi sorridendo a Solder. Presi una torcia ed illuminai la galleria, era buia ma non sembrava crollata. “Che ne dice, andiamo a dare un'occhiata?” dissi, con un sorriso, guardando Masan negli occhi. |
31-05-2013, 11.05.15 | #1339 |
Cittadino di Camelot
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Lo fissai per un momento...
il mio lavoro... esitai... potevo ancora dire di averne uno? Sarei mai riuscita a riprendere? Il medico diceva che quel blocco, quei sogni, quell’irrequietezza che mi avevano infine convinta a fuggire da Sygma erano dovuti soltanto allo stress... era vero? Sospirai appena... “E va bene...” dissi poi, con un vago sorriso “Indovini! E forse rivedrò il mio giudizio sulla sua abilità con gli enimi! Ma... la avverto: dovrà usare molta, molta fantasia per riuscire ad indovinare...”
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31-05-2013, 17.57.51 | #1340 |
Cittadino di Camelot
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Capomazda, aeroporto. Ore 16:57
In alto, mentre si sorvolano i paesaggi sottostanti, guardando il mondo attraverso un finestrino i pensieri si fanno più rarefatti e sfiorano i sogni più carezzevoli per il cuore. Le bianche nuvole, poi, sembrano accogliere i desideri segreti.. L'atterraggio fu sicuro e morbido. Scesi i gradini dell'alta scala dell'aereo con quella lentezza che distingue la mia figura, e che non sempre è un pregio. Viaggiavo solo con un bauletto di pelle testa di moro che trovava sempre giaciglio sulle mie ginocchia. E, in quell' evenienza, avevo con me un bouquet di roselline, varietà porcellana, di un colore che virava dal bianco al rosa. Ne sentivo il profumo, di tanto in tanto, come una dolce compagnia. Cadeva una pioggerellina finissima, quel giorno, che si posava dolcemente sul viso imperlando la cipria e conferendole l'aspetto di una pesca rivestita di rugiada. Il sergente mi venne incontro offrendomi riparo col suo ombrello di seta nero. Gli sorrisi, lo ringraziai e lo seguii. Ero attesa. Il generale mi avrebbe accolta ed accompagnata. Quando lo avemmo raggiunto, mentre il militare richiudeva l'ombrello, io mi annunciai. " Chantal Grace Rose, generale. Mio padre, il colonnello, ha voluto esagerare scomodandola a tal punto." Una lieve esitazione per guardarlo negli occhi, poi aggiunsi quasi sottovoce: " Lusingata.." Gli sorrisi e gli porsi la mano non appena potei svestirle entrambe dei guanti bianchi che indossavo per la circostanza. Al suo sguardo sui miei occhi fui colta da lieve imbarazzo e timida soggezione, così, per protezione accostai ancora una volta al viso quel piccolo bouquet i cui fiori, teneri e vellutati, rilasciavano un delicato e rassicurante profumo. Ultima modifica di Chantal : 31-05-2013 alle ore 18.03.46. |