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		#201 | 
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			 Cittadino di Camelot 
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			Non ci fu' risposta alle mie parole.........solo silenzio, interrotto dal suono di un ocarina, riusci' a trasmettermi pensieri tristi.....ma piu' di ogni altra cosa, la sua indifferenza, era questo che mi aveva allontanata per un po' di tempo dalle vita di Commenda.......avevo avuto la necessita' di comprendere i segreti della natura......cio' che l'occhio umano non riusciva piu' a vedere, c'era un mondo antico....volevo solo tornare a ricordare.......mi avvicinai a Guisgard e gli accarezzai il volto......" Siete solo Guisgard.......no...vi siete solo smarrito....".........strisi al petto il mantello e feci per andare al castello........non ero sola..Morven con passo incerto stava cercando di tornare al Castello.....era ubriaco, siete stato piu' fubo di me, se mi fossi ubriacata sarei stat molto meglio......mi affiancai a lui e mi avviai ..lungo la strada
		 
		
		
		
		
		
		
		
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		#202 | 
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			 Cittadino di Camelot 
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				Residenza: Ignota ai più 
				
				
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			Avvertii Rainbow sussultare alla vista dell’uomo morto, così le poggiai una mano sul braccio in un gesto rassicurante. 
		
		
		
		
		
		
			“Difficile a dirsi, milady...” risposi a voce bassa alle sue domande, pur continuando a tenere lo sguardo puntato su Dukey, dalla parte opposta della sala “Ma mi stupirei se quest’uomo non avesse niente a che fare con il flagello che ci affligge... Peccato sia morto...” soggiunsi, ancora più piano “Sarebbe di certo stato utile interrogarlo!” Arduo definire il trambusto di sensazioni e di idee che si affastellavano nella mia mente... avevo la sgradevole sensazione che qualcosa mi stesse sfuggendo... una tessera del mosaico alla quale non riuscivo a dare collocazione... volti, impressioni, sentimenti e presentimenti... ma tutto era confuso ancora: avevo bisogno di più dettagli! L’ultima affermazione di Rainbow mi distrasse da questi pensieri. Spostai lo sguardo su di lei e le sorrisi: “Già, avete ragione... un po’ troppo spesso! Per vostra fortuna, direi... e anche per fortuna di quella povera ragazza, anche lei è stata molto fortunata questa... questa sera...” Pronunciai le ultime parole d’inerzia, gli occhi mi si allargarono e la voce mi si spense in gola mentre un pensiero mi attraversava la mente... un pensiero folle, probabilmente. Guardai l’uomo disteso a terra per un lungo momento, poi spostai di nuovo lo sguardo su Rainbow e di nuovo le sorrisi: “Avete ragione, milady!” dissi “Avete proprio ragione!” 
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	** Talia **   "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi."  
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		#203 | 
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			 Viandante 
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			Arowhena si recò al castello seguendo Guisgard. 
		
		
		
		
		
		
			Come sempre osservò la scena celata dall'ombra. Vide la ragazzina che si stringeva a lui spaventata e nel trambusto generale, notò che il cavaliere si affrettò per uscire fuori approfittando della confusione.. Avrebbe voluto seguirlo ma la sua attenzione fu attirata dai segni tatuati sulla pelle del cadavere... Li conosceva... i Sigilli, l'Ankh... Ma perché? Questa volta il suo dono non l'aiutò... restò col dubbio e con la domanda che le tormentava la mente... si allontanò e salì sulle alte mura esterne del palazzo ove avrebbe potuto passeggiare tra i merli, il più vicino possibile alla luce della Luna... 
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		#204 | 
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			 Cavaliere della Tavola Rotonda 
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			Llamrei, dopo aver deriso il comportamento di Belven e spronato il cavallo, uscì rapida dalla grande porta del palazzo. 
		
		
		
		
		
		
			Per poco non trovolse, per l'impeto della sua galoppata, le due sentinelle a guardia dell'ingresso e svanì in fondo alla grande strada che tagliava in due Cartignone. "Testarda!" Disse Belven. "Testarda ed incosciente!" Il cavaliere fu tentato di seguirla, preoccupato com'era che quella donna tanto ostinata potesse mettersi nei guai, ma il suo ruolo imponeva che restase a corte. Bisognava comprendere chi fosse il misterioso uomo ucciso da Guisgard e cosa avesse visto la fanciulla liberata da quel cavaliere nel bosco. "Tu e tu..." ordinò poi a due dei suoi cavalieri "... seguitela e accertatevi non le accada nulla." "Si, milord!" Risposero in coro i due. "Ma cosa diavolo vuoi dimostrare, Llamrei?" Pensò Belven, mentre osservava i suoi due cavalieri che si lanciavano sulle tracce dell'irrequieta dama di Camelot. Ed accarezzandosi la fronte ripensò a quel bacio che sapeva di beffa datogli da Llamrei. 
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		#205 | 
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			 Cavaliere della Tavola Rotonda 
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			In quello stesso momento, usciti da poco dalla chiesa di Cartignone, Icarion ed Empi si accorsero della veloce corsa del cavallo di Llamrei. 
		
		
		
		
		
		
			Empi, nel vederla, aveva proposto al principe di seguire quella donna. Icarion allora chiamò il suo fedele Febo con un fischio. Un attimo dopo il fatato destriero giunse dal suo padrone. Con agilità il giovane ed intrepido principe salì in sella e tese la mano ad Empi. "Inseguiamo quella donna, amica mia..." disse "... ho idea che madonna Avventura ci stia chiamando!" E spronò il poderoso Febo.  
		
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		#206 | 
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			 Cavaliere della Tavola Rotonda 
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			Nel frattempo, al palazzo reale di Cartignone, tutti erano intenti a cercare di capire chi fosse il misterioso uomo portato a corte da Guisgard e cosa nascondesse. 
		
		
		
		
		
		
			Ad un tratto nella sala entrò, annunciato dalle guardie, il Cappellano domenicano giunto a Cartignone insieme a Guisgard. "Milord..." disse salutando Frigoros "... ho viaggiato molto nel nord della Britannia e conosco le parlate gaeliche e forse potrei esservi d'aiuto..." Guxio lo osservò con sospetto. "Certo, fate pure!" Rispose il signore di Cartignone. Il Cappellano allora osservò con attenzione i tatuaggi sul corpo del misterioso uomo. E dopo alcuni istanti, il Cappellano tradusse le misteriose lettere sul petto del morto: "La debole pietra scricchiolerà sotto i colpi della pura verità. Ciò che è stato costruito su di essa cadrà, smentendo la falsa promessa. Il gallo allora sarà da tutti osannato poichè tradì colui che ha rinnagato." "E' un significato oscuro..." commentò Guxio "... chissà cosa celano queste parole..." "Arowhena!" Disse all'improvviso Frigoros. "Lei sicuramente saprà aiutarci a comprendere questo arcano!" E diede ordine ai suoi di cercare quella donna. 
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		#207 | 
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			 Cavaliere della Tavola Rotonda 
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			Intanto, alla locanda di Cartignone, giunse Cavaliere25, incaricato da Belven di trovare il misterioso cavaliere che aveva catturato l'uomo del bosco e liberato la giovane fanciulla. 
		
		
		
		
		
		
			"Salute a voi, amico mio. Chi siete? Iodix sono io!" Si presentò il buffone di Guisgard. 
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		#208 | 
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			guardai Iodiox e dissi salve a voi messere che ci fate qui? io sto per entrare nella locanda sareste cosi gentile da farmi compagnia? domandai sorridendo poi entrai nella locanda e mi avvicinai al bancone e chiesi al locandiere mi date un boccale di idromele chiesi gentimente poi dissi avrei delle domande da farvi signore sto cercando un uomo per caso voi avete visto nella vostra locanda una faccia che non conoscete ho che non avete visto? aspettai che mi rispondesse mentre mi guardai intorno.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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	 fabrizio
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		#209 | 
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			Guisgard restò sorpreso da quella carezza di Elisabeth. 
		
		
		
		
		
		
			Smise di suonare ed osservò quella donna che, stretta nel suo mantello, si avviava verso il palazzo reale. Poi vide anche Morven che, uscito dalla locanda, era anch'egli diretto alla principesca dimora di Frigoros. "Non sei abituato a bere, ragazzo." Gli disse tornando a suonare la sua ocarina. "Non dovresti alzare così il gomito." 
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		#210 | 
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			Senza accorgermene ero arrivata a palazzo.............avevo  gia' dimenticato la musica di Guisgard......cercando di raggiungere la  mia stanza..passai accanto al salone, c'era confusione e anche se ero un  Cavaliere un filo di curiosita' femminile mi spinse ad entrare e mi  avvicinai al drappello di uomini intenti ad osservare il cadavere di un  uomo.......aveva segni particolari sul corpo scritte in gaelico...ma  stranamente la sua tunica non portava alcun simbolo...in genere  ricamavano degli animali......Ascoltai la traduzione del  Domenicano.......lui parlava e io guardavo quella scritta........i  celti....erano legati alla Dea Madre......la Terra.....una conoscenza  che cozzava con quel frate............mi inginocchiai accanto a quel  corpo senza vita........" La vostra traduzione puo' avere piu' di un  significato.....un significato Sacro e uno pagano......siete un uomo di  chiesa.....ma chi ha impresso i segni su questo corpo.......lo ha fatto  con un altro significato........la pietra di cui parlate e' l'animo  umano esso e' debole quando vive nel buio dove non c'e' la conoscenza  esso e' considerato come la pietra grezza..e sotto i colpi della verita'  e quindi della luce esso si illumina e si trasforma in pietra cubica  essa e' perfetta.......Il Tempio che sara' costruito su un animo ancora  indebolito dal buio crollera' perche' si abbatteranno le sue  colonne..........Il gallo e' sacro ed e' associato alla Madre  Terra...egli con il suo canto scaccia i fantasmi e i demoni della  notte...con il suo canto al sorgere del sole.........."....mi alzai ero  vicina al Domenicano.....il bianco del mio mantello si univa al bianco  del suo saio......un uomo di chiesa..un cavaliere templare e un corpo  pagano..........
		 
		
		
		
		
		
		
		
		
			Ultima modifica di elisabeth : 17-10-2010 alle ore 02.33.35.  | 
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