La donna continuava a piangere ed a strapparsi i vestiti di dosso.
Invocava il Cielo, supplicava i presenti e malediva la sua miserabile vita.
Ma all'improvviso, facendosi largo tra la folla, un uomo si avvicinò a quella sfortunata.
Era alto e vestito con una lunga tunica nera.
Aveva i capelli rasati e la barba lunga.
Prese la donna e la schiaffeggiò per destarla dal suo stato confusionario.
Poi cominciò a parlare alla folla:
"Cittadini di Camelot, sono l'abate Guidon! Sappiamo ormai bene cosa sta accadendo oltre le mura di Camelot. Gli abitanti dei villaggi che circondano la foresta dicono che è colpa delle Oscure Creature. Che si sono risvegliate e che ora tormentano noi tutti!"
Poi, dopo una pausa, aggiunse: "Io invece credo che la colpa sia solo nostra. Dei nostri peccati! Il male non è nella foresta, ma nei nostri cuori! E vi chiedo di pregare per tutti noi!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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