Trascorse buona parte della giornata e verso il tardo meriggio, quasi ormai prossimi al tramonto, Missan fece il suo ritorno alla magione.
Era un uomo dall'aspetto per nulla affascinante, dai lineamenti marcati, gli occhi piccoli ed un'espressione in generale che non tradiva nulla di particolare.
Anche fisicamente non attraeva e la voce, sgraziata e roca, ben si legava ai suoi modi dimessi.
“Miei signori...” disse a Gwen e ad Elv “... potrei avere da bere? Oggi vi è un'insolita calura e la gola mi è diventata secca. Oltretutto la polvere respirata durante il viaggio ha reso il tutto ancora più insopportabile. Un buon vino rosso mi darà sollievo.” Sorridendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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