Lui si voltò, la guardò per un lungo istante, durante il quale Gwen si sentì osservata come fosse una serva, anzi un oggetto.
"Che caratterino..." disse divertito il capitano "... beh, sei in errore, mia cara... e da quel che posso immaginare sei la tipica ragazza che ha spesso torto..." sarcastico "... comunque, per la cronaca, il capitano Minsk non ha mai obbligato una donna ad andare con lui e non saranno certo i tuoi capelli rossi a farmi cabiare idea." Avvicinandosi a lei. "Ammesso tu sia davvero rossa naturale..." sibilò all'orecchio di lei, per poi scoppiare a ridere. "Il viaggio costa e tu pagherai il biglietto per te ed il tuo stupido amico... perciò durante il tragitto sarai la mia cameriera personale. Intesi?" Tornando alle sue mappe.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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