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Vecchio 18-05-2008, 15.00.37   #10
Hrist
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Hrist sarà presto famosoHrist sarà presto famoso
mia cara lady Llamrei per prima cosa permettetemi di ringraziarVi per i Vostri complimenti... avete esagerato!!!!
ma fanno sempre piacere!!!
non so in disaccordo con Voi al contrario condivido quanto dite, ma ciò che cercavo di porre sotto la Vostra attenzione è il fatto che le fonti non sono un qualcosa di morto, ma un'importante strumento per ricostruire quanto successo in tempi a noi lontani che però noi filtriamo e da cui attingiamo informazioni da valutare e comprendere
ogni storico o saggista ha le proprie idee e concezioni e le esprime
come abbiamo posto in evidenza per la maggior parte di loro la società feudale era basata su un ordine tripartito che interagendo vicendevolmente mandavano avanti lo stato.
tuttavia c'è anche chi non concorda pienamente con questa visione
Vi offro questo scritto che pone un ponto di vista ancora diverso



Regine Pernoud
L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE DEL MEDIOEVO
…quei tempi detti oscuri

(Miguel de Unamuno)


Si è creduto per molto tempo che bastasse ricorrere, per spiegare la società medievale, alla classica divisione in tre ordini: clero, nobiltà e terzo stato. E' la nozione che ancora ne offrono i manuali di storia: tre ben definite categorie di individui, aventi ciascuna attributi propri e nettamente divise l'una dall'altra. Nulla è più lontano dalla realtà storica. Questa suddivisione in tre classi può essere attribuita all'Ancien Regime, al XVII e XVIII secolo, in cui, effettivamente, i diversi strati della società formarono ordini distinti, le cui prerogative e i cui rapporti spiegano il meccanismo della vita. Per il Medioevo tale divisione è superficiale: descrive il raggruppamento, la suddivisione, la distribuzione delle forze, ma non dice nulla sulla loro origine, sul loro dinamismo e sulla struttura profonda della società. Così come appare nei testi giuridici, letterari e d'altro genere, essa è certamente una gerarchia, espressione di un ben determinato ordine sociale, ma questo ordinamento è altro e soprattutto molto diverso da quello che si è creduto. Negli atti notarili si vede continuamente il signore di una contea o il curato di una parrocchia comparire come testimoni nelle transazioni tra contadini, e la mesnie di un barone - cioè la sua corte, i suoi familiari, - comprende sia servi e monaci che personaggi altolocati. Gli attributi di queste classi sono del pari strettamente commisti: la maggior parte dei vescovi sono anche signori, parecchi di essi provengono dal popolino e in alcune regioni un borghese diviene nobile se acquista un feudo. Se si trascurano i manuali, per consultare i testi, la nozione delle "tre classi della società" appare subito fittizia e superficiale.
Sebbene più vicina alla verità, la divisione in privilegiati e non privilegiati rimane anch'essa incompleta, poiché nel Medioevo si ebbero privilegi sia alla sommità che alla base della scala sociale. Il più piccolo apprendista è in un certo senso un privilegiato, poiché è partecipe dei privilegi della corporazione; i privilegi dell'Università riguardano tanto i maestri ed i dottori, quanto gli studenti e persino i loro servi. Alcuni gruppi di servi rurali godono di precisi privilegi che il loro signore è tenuto a rispettare. Considerare solamente i privilegi della nobiltà e del clero significa farsi un'idea completamente falsa dell'ordinamento sociale.
Per capire veramente la società medievale bisogna studiare l'organizzazione della famiglia: è questa la "chiave" del Medioevo, ed è la sua caratteristica più originale. E' un'epoca in cui tutti i rapporti si rifanno al modello familiare; quelli del feudatario con il suo vassallo, o quelli dell'artigiano con il suo apprendista. La vita dei campi, la storia della nostra terra si spiega soltanto con l'ordinamento delle famiglie che vi sono vissute. L'importanza di un paese si valutava dal numero dei "focolari" e non dall'ammontare della popolazione. Nelle leggi e nei costumi, ogni disposizione è rivolta al bene della famiglia o all'interesse della casata, oppure, ampliando tale concetto di famiglia ad una cerchia più vasta, all'interesse del gruppo o della corporazione, la quale non è che una famiglia più grande, basata sul medesimo modello del nucleo familiare propriamente detto. I grandi baroni sono anzitutto dei padri di famiglia, che raccolgono intorno a sé tutti coloro che, per nascita, fanno parte del patrimonio feudale; le loro contese sono principalmente lotte familiari, alle quali partecipa tutta la mesnie, che essi hanno il dovere di difendere e di amministrare.
La storia della feudalità si identifica con quella delle principali casate. E in fondo che cos'è la storia del potere monarchico, dal X al XIV secolo? Quella di una stirpe, che si afferma grazie alla propria fama di coraggio, al valore di cui avevano dato prova i suoi antenati; i baroni diedero la corona ad una famiglia, più che ad un uomo: nella persona di Ugo Capeto vedevano il discendente di Roberto il Forte che aveva difeso il paese contro gli invasori normanni, di Ugo il Grande che già aveva portato la corona; ciò appare chiaro nel famoso discorso di Adaibéron di Reims: "Datevi per capo il duca dei Franchi, glorioso per le sue imprese, per il suo lignaggio e per i suoi uomini, - il duca in cui troverete un tutore non solo della cosa pubblica, ma anche dei vostri affari privati". Questa stirpe si è mantenuta sul trono ereditariamente, di padre in figlio, ed ha visto aumentare i propri domini attraverso successioni e matrimoni, molto più che con le conquiste: storia che, a livelli diversi, si ripete continuamente nel nostro paese, e che ha deciso definitivamente il destino della Francia, vincolando alla propria terra stirpi di contadini e di artigiani la cui tenacia nel rimanervi radicati, nei tempi buoni come in quelli tristi, ha veramente creato la nostra nazione. Alla radice della "anima francese" c'è la famiglia, così come il Medioevo l'ha vista e concepita.

Fonte: http://www.totustuus.biz/users/altra...orgsociale.htm

per Pernoud era quindi la famiglia il centro e il motore della società medievale
lo scritto continua lungamente e per chi vuole è anche interessante da leggere
non ritengo che questo stia a significare che lui ho gli altri storici abbiano preso una cantonata, ma più semplicemente che abbiano dato più o meno importanza ad aspetti diversi
è innegabile infatti che per ragioni storiche, culturali e anche pratiche (erano necessarie braccia lavoro per coltivare quella terra e curare il bestiame che dava da vivere a tutti!) la famiglia era la componente base e fondamentale di quella società
ma è innegabile anche che esistessero i tre ordini, con la loro importanza e che fossero funzionali per gestire la società

è fondendo insieme quanto più notizie riusciamo ad avere che avremmo un quadro sempre più completo di come vivessero i nostri antenati!!!

tranquilla lady Lllamrei avrà ben presto altri racconti sulle mie noie quotidiane!!!!

ora ho scritto anche troppo direi....

a presto

Hrist la Valchiria

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