Discussione: La Freccia Gigliata
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Vecchio 11-01-2016, 20.06.23   #9
Dacey Starklan
Cittadino di Camelot
 
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Dacey Starklan è sulla buona strada
.... Camminavo lungo le rive bianche accanto al palazzo estivo. Non avevo mai capito perché chiamarlo estivo dato che il caldo e il sole baciava il nostro regno tutto l'anno. Non sapevamo che cos'era il freddo o il gelo, e la neve era solo un'immagine fantasiosa che avevo dedotto dai libri. Estivo forse a causa delle pitture e dei marmi utilizzati, dei decori che riproducevano soli, piante in fiore e frutti maturi. I pavoni dominavano i giardini insieme ai cigni negli stagni. Pappagalli esotici importati e coppie di canarini fischiettavano nelle loro gabbie dorate. Il roseto non era mai stato così bello e pieno, grazie alle sapienti mani dei giardinieri del palazzo.

Faceva particolarmente caldo quel giorno tanto che mi ero convinta a lasciare la mia stanza per cercare ristoro con la brezza marina e le calme onde che si infrangevano sui miei piedi nudi.

Le morbidi sete avvolgevano il mio corpo snello, evidenziandone le forme o ingrossandosi a secondo del soffio del lieve venticello. E così i miei capelli che ribelli si liberavano dal velo e si libravano nell'aria.

Sembrava tutto idilliaco, una scena degna di un dipinto... Sembrava... Successe tanto in fretta che ebbi appena il tempo di chiedere aiuto. Invano.

Mi ero sempre sentita al sicuro. L'isola era casa mia, perché mai avrei dovuto stare allerta o girare con la scorta?

Il popolo amava la mia famiglia, che aveva portato prestigio e progresso in quell'isola. Il popolo amava me per il mio impegno con i bambini.

Eppure, eppure venni comunque catturata. Fatta prigioniera da uomini di cui non vidi mai la faccia.

Fui presa alle spalle, colpita dietro la testa e poi il buio. Mi risvegliai molto dopo, in una nave, sentivo i rumori e il movimento tipico di un imbarcazione.

Per quanto tempo navigammo, forse una settimana, a giudicare dalla frequenza con cui mi portavano il cibo. Nessuna parola. Mai. Nessuno che rispondeva alle mie richieste, urla, pianti, implorazioni e imprecazioni.

Poi lasciammo la nave e i suoi odori nauseabondi ma quelli degli uomini restarono. Restarono anche quando fui chiuda in un carro, restarono per miglia e miglia di strade dissestate. E infine l'arrivo.

E per me non vi era pace. Fui venduta, scambiata o regalata, non mi fu dato sapere ad un uomo, elegante rispetto a quelli del mare ma dal ghigno crudele, e un odore neanche tanto piacevole.

La stanza in cui mi chiuse era sontuosa, che ironia. Una prigione dorata.

Una prigione dirata in mezzo a persone che non conoscevo e non capivo.

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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that

Dacey "Karishma" Starklan
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