Era un luogo appartato, sotto il costone su cui poggiavano le mura antiche di Sant'Agata di Gotya, raggiungibile attraverso una stradina stretta ed impervia, che tagliava le rocce ammantate dell'abitato urbano.
La locanda aveva due grosse botti ai lati del rustico ingresso ed anche all'interno quello stile rurale restava invariato.
Vi era un buon numero di clienti, un odore di carne cotta e speziata, di formaggi stagionati, di pane caldo ed in tutto quell'ambiente dominava il calore sprigionato dal grosso forno in cui ardevano ceppi robusti per alimentare le griglie fumanti ed incrostate di grasso sciolto.
Appena Elyse entrò subito il grasso locandiere le si avvicinò, guardandola in quel suo mantello incappucciato.
“Ah, ecco svelato il segreto...” disse Hiss sorseggiando il liquore “... una nobile brigantessa...” fissando Altea “... e come mai un'aristocratica Capomazdese si da alla macchia?” Chiese curioso, senza smettere di guardarla.
Ascoltando la fiaba di Gwen, alla fine Therese si addormentò, essendo stanca per la giornata trascorsa perlopiù a giocare.
Aveva bevuto un po' di thè e mangiato qualche pasticcino prima di addormentarsi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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