Visualizza messaggio singolo
Vecchio 11-02-2013, 16.04.29   #3
Clio
Disattivato
 
L'avatar di Clio
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Pallidi raggi del sole filtravano dalla finestra, che si affacciava sulla strada principale, illuminando così la grande stanza, finemente arredata.
Il grande tavolo in legno pregiato, antico cimelio di famiglia, si distingueva tra gli altri arredi per raffinatezza e valore.
Un antico codice era aperto, da molte ore ormai, su una pagina dove era raffigurata una bellissima miniatura.
In oro e rosso, su sfondo azzurro, era infatti ricamato San Giorgio nel celebre atto di uccidere il drago.
Fu il frastuono della strada a destarmi, alzai lentamente la testa, come rapita in un sogno lontano.
Sbattei le palpebre, mi occorse più di un minuto per rendermi conto di dove mi trovavo.
Non nel soffice letto con le lenzuola che mia madre aveva fatto arrivare dall'Oriente, ma alla scrivania, il capo chino sulle braccia incrociate l'una sul l'altra.
Fissai il grande libro davanti a me, sospirai. Mi ero addormentata mentre studiavo, di nuovo.
Mi alzai, stirando le membra intorpidite come un gatto assonnato.
Poi, di nuovo, mi soffermai ad ascoltare il frastuono che proveniva dalla strada.
La gente era in fermento.
Uscii sul piccolo balcone, pronta ad assaporare la dolce brezza mattutina, chiusi gli occhi per un momento, guardando il cielo, lasciai che il calore del sole mi accarezzasse il viso.
Sorrisi, la città era davvero bella quella mattina.
Cercai di capire il motivo di tutto quel trambusto, poi, d'un tratto, li vidi.
Navi, navi imponenti solcavano il cielo.
Restai attonita, per lunghi istanti a guardare il cielo.
Poi, una pioggia di volantini scese su su Camelot, e uno di loro finì proprio sul mio balcone.
Mi chinai a raccoglierlo, e lo lessi rapidamente.
Strane emozioni si impossessarono di me, in quei pochi momenti. Curiosità, trepidazione, desiderio di avventura.
Osservai la nave dirigerai verso la piazza principale. Il desiderio di scendere in strada e correre incontro, insieme all'altra gente, a quella strana nave fu davvero forte.
Tuttavia, sospirai e rientrai in camera, tenendo però, il volantino stretto tra le mani.
Mi sedetti, controvoglia al grande tavolo, e ripresi lo studio di quell'antico testo laddove l'avevo interrotto.
La mia concentrazione durò poco, e il ricordo dei rimproveri di mia madre, delle raccomandazioni del maestro, degli interminabili e prevedibili discorsi di famiglia durante le fredde cene furono talmente assordanti, da costringermi a fare una pausa.
Bevvi e mangiai qualcosa della cena che mi ero fatta portare in camera la sera prima. Mi rallegravo di aver chiesto quella premura, e ancor più di aver sottolineato che non volevo essere disturbata per la colazione.
Bevvi qualcosa, cercando di allontanare i pensieri quotidiani per ritrovare la concentrazione.
Ma lo sguardo mi cadde sul volantino.
Lo presi tra le mani, e di nuovo quel brivido mi attraversò la schiena.
Lanciai una rapida occhiata al libro, focalizzando il momento a cui ero arrivata. Conoscevo bene quella storia.
E, di quel momento particolare, avevo già letto tre diverse versioni.
Sospirai guardando la finestra.
Poi, con il sorriso di una bambina disobbediente, corsi verso l'armadio.
Nessuno avrebbe notato la mia assenza, pensavo mentre mi preparavo per uscire, nessuno avrebbe fatto domande, almeno fino all'ora di pranzo.
Così, indossai l'abito meno appariscente e il mantello più semplice che possedevo, chiusi l'antico libro e uscii, di soppiatto.
Sapevo bene che percorso fare per non essere vista, avrei tagliato per il giardino.
Poco dopo, mi ritrovai in strada, e seguii la grande folla verso la piazza principale dove la misteriosa nave era atterrata poco prima.
Clio non è connesso